venerdì 29 maggio 2009

Tagliolini con julienne di asparagi e gamberetti norvegesi in salamoia.



Asparagi, asparagi toujours asparagi : un primo.

Con la scorta che ho fatto alla Sagra, chissà se soddisferò mai la mia voglia...
Oggi a pranzo, sola soletta, ho preparato in due e due quattro questi tagliolini che ho inventato al momento con le dosi naturalmente ad occhio, nulla di innovativo, ma veramente gustosi.
E anche le foto questa volta mi hanno dato un po' più di soddisfazione, tanto da firmarle...chissà se imparerò mai...



Ingredienti per 2 persone :

tagliolini all'uovo per due persone (due etti di farina, due uova medie)
10 asparagi grossi
2 cucchiai abbondanti di gamberetti norvegesi in salamoia
qualche rondella di porro
maggiorana, olio evo, sale e pepe, uno spicchio d'aglio

Mettere a bollire l'acqua per la pasta con i gambi di scarto degli asparagi.
In una padella soffriggere il porro a rondelle con tre cucchiai di olio evo e uno spicchio d'aglio.
Tagliare le punte degli asparagi e rare a julienne il gambo per tutta la sua lunghezza e aggiungerli al soffritto. Bagnare con l'acqua di cottura della pasta precedentemente salata e continuare la cottura per 5 minuti.
Cuocere i tagliolini, dopo aver tolto i gambi di scarto, per un paio di minuti e tirali in padella con qualche cucchiaio di acqua di cottura, i gamberetti e la maggiorana fresca.
Deliziosi....che sia stata la fame...? Neeeeeeeeeeee....!

Sabrina

Due premi super graditi!



Non c'è nulla di più gratificante dell'apprezzamento di una nuova amica, in questo caso due nuove amiche, Alessandra e Daniela. Mi hanno appena consegnato questi due premi che accetto con immenso piacere e giro a :

Ornella : freschissima blogger che ci entusiasmerà con il suo talento "ad occhio"
Marta, la streghetta in cucina : la sua vellutata di carote è entrata fissa nella mia cucina
Laura : con l'augurio che la sua fragrante "essenza di vaniglia" torni ad allietarci

Ale e Daniela, grazie ancora. Un bacione.

Sabrina

mercoledì 27 maggio 2009

Carpaccio di champignon, asparagi e scaglie di parmigiano.


Asparagi, asparagi toujour asparagi...!

Ma quanto li adoro? Così tanto che domenica sera sono andata alla sagra a loro dedicata ad Altedo e ne ho comprati di tutti i tipi: medi, grossi, l'aspargina, i turioni..
E poi lo stand gastronomico..il menu tutto a base di asparagi, con una varietà di pietanze veramente da imbarazzo della scelta, persino i dolci tra cui una crostata con ricotta e asparagi deliziosa.

Come antipasto mi sono fatta tentare da questo carpaccio, che ho subito rifatto a casa.
Vi consiglio di provarlo perché è gustosissimo.

Ingredienti per 2 persone :

1 mazzetto di asparagi grossi
4 grossi funghi champignon
scaglie di parmigiano stagionato 18 mesi
olio evo, sale , pepe, aceto balsamico

Tagliare i funghi a fettine sottili e disporle ad orologio sul piatto.
Cuocere a vapore gli asparagi per qualche minuto, devo rimanere al dente, tagliarli a rondelle longitudinali e farne uno strato sopra i champignon. Tenere a parte le punte per guarnire.
Con il pelapatate tagliare il parmigiano a scaglie; ne ho scelto uno non molto stagionato e disporlo sopra gli asparagi.
Condire con olio evo, sale pepe e un ottimo aceto balsamico.



Sabrina

martedì 26 maggio 2009

Pane con il siero di latte.

Ed ecco qua un altro motivo per cui adoro l'estate : panificare con il lievito madre, con 27° in casa lievita che è una meraviglia! E poi cuocio di notte, finestre aperte spalancate e via di forno...

L'altro giorno gironzolando nel forum di Cucina Italiana leggo che si può utilizzare il siero per impastare il paste al posto dell'acqua o del latte e dato che ho messo a sistema che il sabato faccio il primo sale, decido di provare.
Per l'impasto prendo spunto da quello utilizzato da Paoletta per i suoi Panini tipo Mc Donald.
Il risultato è stato meraviglioso, panini soffici e leggerissimi come mai mi son venuti.



Pane con il siero di latte.



Ingredienti :

gr. 180 di lievito madre rinfrescato da due giorni
gr. 500 di farina ( 50% manitoba, 50% farina bianca 0)
gr. 300 di siero di latte tiepido
gr. 40 di olio evo
gr. 20 di zucchero
gr. 5 di sale
un cucchiaino di malto

latte per spennellare
semi di sesamo
speck a dadini

Sciolgliere il lievito madre con il siero tiepido, coprire con un piatto e lasciare riposare 10 minuti.
In una ciotola setacciare le due farine e unire il lievito sciolto fino ad assorbimento. Aggiungere poi l'olio, lo zucchero, il sale e il malto. Impastare per 20 minuti a mano, coprire con pellicola per una mezz'oretta. A questo punto rompere la lievitatura, fare le pieghe del secondo tipo e lasciare riposare nella ciotola sempre coperta da pellicola per un'ora.

Poi potete sbizzarrirvi con le forme.
Io ho creato delle girelle di circa gr.60 con semi di sesamo, anche degli uccellini che avevo visto nel forum ma che a fine lievitatura erano diventati una specie di montasù, un pane con dadolata di speck che ho cotto nello stampo da plum cake e una treccia con il rosmarino di cui non ho la foto perché è stata spazzolata via prima che potessi farla.



Ho adagiato i pani delle teglie ricoperte con carta da forno bagnata e strizzata, coperte con pellicola e ho fatto lievitare per circa 8 ore (perchè sono uscita a cena, ma con sto caldo ne bastano 4).

Cuocere nella parte bassa del forno a 220° per circa mezz'ora.
Buono, buono, veramente buono.

Sabrina

domenica 24 maggio 2009

Il friggione romagnolo.

Il friggione è una ricetta tipica della cucina povera emiliana, ma anche da noi in Romagna è tradizione prepararlo seguendo una ricetta un po' modificata.
Quella che propongo io è il friggione della mia nonna Stellina che alla ricetta tradizionale con solo cipolla bianca e pomodoro aggiungeva anche il peperone.
E' ottimo per accompagnare le salsicce e le costine di maiale cotte alla brace, sui crostini di pane e, perché no, per condire la pasta.

Con il friggione della mia nonna partecipo al concorso Sottovetro di Virginia.





Il friggione romagnolo.


Ingredienti per due vasetti da gr.300 :

4 cipolle bianche di media grossezza
2 peperoni rossi
3 o 4 pomodori pelati (io ho usato la passata di pomodoro del mio babbo)
1 spicchio d'aglio
1 cucchiaio di aceto
4 cucchiai di olio evo
sale e pepe, un pizzico di zucchero




Tagliare le cipolle e i peperoni a listarelle. Scaldare l'olio con lo spicchio d'aglio e aggiungere le cipolle, soffriggerle per qualche minuto, salare e bagnare con l'aceto. Cuocere per 10 minuti e unire i peperoni. Coprire con un coperchio e continuare la cottura per circa una mezz'ora, se si asciugano molto, aggiungere un po' di acqua calda.
A questo punto versare il pomodoro con un pizzico di zucchero per toglierne l'acidità e regolare di sale e pepe. Cuocere ancora per una mezz'ora. Versare il friggione nei vasetti sterilizzati e chiuderli immediatamente.




Se si utilizzano vasetti diversi dai Bormioli, consiglio di sterilizzarli, una volte riempiti, a bagnomaria per 15 minuti.
Sabrina

mercoledì 20 maggio 2009

Spaghetti integrali con pesto di semi di girasole.

Quanto mi piace inventare e pasticciare con le cose che mi ritrovo in dispensa!

Qualche settimana fa uscendo dal lavoro ho la "bellissima" sorpresa di non trovare più la mia bicicletta. Cavoli sono basita, non posso crederci, non è possibile che me l'abbiano rubata un'altra volta, la terza in otto mesi e per di più questa ha avuto veramente vita breve, solo venti giorni!

Quando mi succede qualcosa di improvviso che mi sconvolge devo per forza chiamare mezzo mondo per cercare conforto, partendo dai familiari fino alle amiche. Proprio una di queste, Alfonsina, capisce il mio grande bisogno di essere consolata e propone di venire a trovarmi, cogliendo così l'occasione di vedere la mia nuova casina.
Mi sento già più sollevata e comincio a pensare a cosa preparare per cena.
Beh, devo fare con quello che ho in casa perché sono le otto passate di sera e i negozi sono già chiusi.



In giardino ho un bellissimo basilico che cresce a vista d'occhio e anche l'erba cipollina sta per fiorire, così decido di inventarmi un pesto non con i pinoli che non ho, ma con i semi di girasole e anche con un po' di formaggio di fossa, che da brava romagnola ho sempre nel frigorifero.

Devo dire che si è rivelato un ottimo pesto, molto particolare, tanto che da allora l'ho già rifatto un paio di volte, cambiando solo il formato della pasta.
Quella sera per Alfonsina ho preparato le orecchiette che mi sono sembrate la sua morte, ma poi gli gnocchi di patate hanno una marcia in più e pure gli spaghetti integrali mi sono piaciuti.



Spaghetti integrali con pesto di semi di girasole



Ingredienti per due persone :


gr. 160 di spaghetti integrali Alce Nero
gr. 50 di formaggio di fossa
gr, 50 di parmigiano reggiano
2 cucchiai di semi di girasole
2 bei mazzetti di basilico ed erba cipollina
pepe
olio evo

Mettere tutti gli ingredienti nel mortaio e pestare finemente.
Cuocere al dente gli spaghetti e condirli con il pesto e l'olio evo.
Sabrina

lunedì 18 maggio 2009

Il mio primo "primo sale".

Il mio blog, quanto mi è mancato...! Eccomi tornata, dopo il mio piccolo terremoto personale, posso di nuovo tornare a cucinare. Ma dato che so solo io e chi ha sofferto di coliche biliari sappiamo quanto siano dolorose, ci vado con i piedi di piombo e riparto con qualcosa di veramente light e fatto tutto in casa.

Il caglio è li bello pronto nel frigorifero che mi aspetta da tempo, manca il latte, quello buono, perché non posso pensare di fare il mio primo formaggio con un semplice latte fresco. Ma visto che mi sono svegliata con un'energia che non sentivo da tempo, preparo le mie bottiglie e vado al distributore di latte fresco che fortunatamente ho vicino casa. Tre litri, tre euro, buono e profumatissimo!

Torno a casa ed emozionatissima e comincio la mia avventura di formaggiera.



Il Primo Sale

Prendo una pentola di acciaio e vi verso due litri di latte che metto a scaldare a fuoco dolce mescolando spesso. Deve raggiungere la temperatura di 38 - 40° e, non avendo il termometro, seguo il metodo che utilizzavo quando avevo mio figlio piccolo e dovevo preparargli il bagnetto con l'acqua che non doveva superare questa stessa temperatura, bagnando il mio gomito, ovviamente ben pulito, nel latte. In una tazzina da caffè sciolgo un quarto di misurino di caglio (quello che ho trovato in farmacia è in polvere) con un po' di latte e lo aggiungo al resto del latte mescolando per bene. Poi copro con il coperchio e lascio riposare per un'ora.

Trascorso questo tempo, mi ritrovo un composto dalla consistenza di un budino. Con un coltello pratico un taglio verticale, uno orizzontale e due obliqui. Con la frusta poi continuo a rompere la cagliata con movimenti obliqui. Rimetto sul fornello per un minuto, riportando la temperatura a 45°.



Ora con un colino a trama fitta raccolgo la cagliata avendo cura di scolarla il più possibile dal siero e la poso nelle fuscelle. Le lascio scolare dal siero residuo a temperatura ambiente per circa un paio d'ore, poi le ripongo in frigorifero. Vi lascio immaginare il profumo di caseificio che è rimasto nella mia cucina, inebriante...!
Con due litri di latte ne vengono due forme di circa due etti ciascuna. Dopo un giorno di riposo si possono consumare.

Ne ho fatto una dadolata, accompagnata con pomodorini ricci di Pachino e condita con olio evo, erba cipollina, sale, pepe e un filo di aceto balsamico.



Conclusioni :
un'esperienza veramente soddisfacente sia per l'ego che per il palato, perché il mio primo sale è venuto veramente bene, fresco, leggero e saporito, anche se non ho salato la cagliata. Da rifare sempre, ora che mi sono lanciata, penso proprio che diventerà uno standard.
Con il siero ho fatto anche la mia prima ricottina, ma per quella...un'altra puntata..

Sabrina