sabato 30 ottobre 2010

Crumble di farina di riso con pere al vino e cannella.

crumble

Questo dolce racchiude tanti sapori e profumi che amo. Il vino rosso, la cannella e i chiodi di garofani, che fan tanto atmosfera di fredde sere d'inverno, accoccolati davanti al camino con una tazza di fumante vin brulé tra le mani, avvolti nella morbida coperta kilt a guardare un bel film. La farina di riso rende ogni dolce preparazione più friabile e leggera, ultimamente la adoro e la utilizzo molto.
Questa è una ricetta nella quale si possono utilizzare le pere volpine al vino rosso, per chi le trova e le prepara in autunno (la preparazione la potete trovare qui). In questo caso, aprire il vaso delle pere volpine, tagliarle a pezzetti e metterle in una ciotola da forno in ceramica con il proprio sughetto, coprire con il crumble e infornarle a 180° per circa 20 minuti, fino a completa doratura.
Altresì seguire la ricetta con pere di stagione, procedendo in questo modo:

crumble-di-pere

Ingredienti per due crumble:

Per il crumble:
gr. 60 di farina di riso
gr 45 di burro salato
gr 45 di zucchero di canna
Per le pere al vino rosso:
2 pere poco mature e non tanto grandi (williams, abate, decana)
1/4 di litro di buon vino rosso
1,5 dl di acqua
gr.100 di zucchero di canna
cannella e chiodi di garofano
1 cucchiaino di miele di acacia

Preparazione:
Mettere il vino, l'acqua, lo zucchero, i chiodi, la cannella e il miele in un tegame e bollire fino a ridurre a metà.
Tagliare le pere a pezzetti, immergerle nella riduzione di vin brulé e cuocere per qualche minuto.
Preparare il crumble impastando velocemente la farina, il burro freddo e lo zucchero, fino a formare delle grosse briciole.
Mettere le pere con il proprio sughetto nel fondo di due ciotoline, coprirle con il crumble e cuocere in forno per venti minuti a 180°, fino a completa doratura. Gustare caldo, accompagnato da un buon bicchiere di vin brulé.

Un'altra meravigliosa pubblicazione si è affacciata sul  web, About food, proponendo subito un divertente contest in tre fasi. Con questa ricetta partecipo al primo step. Auguri ragazze e complimenti per il bellissimo lavoro. Siete bravissime.


about food.
Un abbraccio, Sabrina.

martedì 26 ottobre 2010

I comfort food, la tradizione e La carnina alla pizzaiola.

I cibi che ci fanno stare bene, quali sono, che origini hanno? La maggior parte dei comfort food appartengono alla tradizione culinaria della propria famiglia. Quando sono uscita di casa, avevo appena 19 anni, i pezzi forte della mia cucina erano quei piatti che mia madre e molte volte mio padre cucinavano più spesso e con i quali avevo più familiarità. Sono quei piatti "civetta" che i genitori lasciano pronti perché sanno che anche senza il loro controllo verranno apprezzati dai figli. La convivenza con un altra persona porta ad incrementare il bagaglio culinario familiare, perché alle nostre consuetudini si aggiungono quelle della persona che condivide con noi la tavola, ma sono i figli che continueranno a tramandare certi piatti e a non farli sparire.
In casa dei miei, come ora in casa mia, non mancano mai capperi e acciughe sott'olio, erbe aromatiche e fettine di carne di tutti i tipi nel congelatore, pronte per quelle cene emergenza, quando si fa tardi al lavoro e si ha poco tempo da dedicare alle preparazioni più elaborate. Il ricordo legato a questo piatto è il telefono che squilla, sono rientrata da due minuti da scuola e mio padre che mi dice: "Ciao zvetta, oggi c'è la carnina alla pizzaiola, proprio come piace a te. Se ti sbrighi, la trovi ancora tiepida. Mangia e non stare tanto a bighellonare per casa, studia!"

Enrico

Che meraviglia. E ieri cos'è successo? Mi ha telefonato mio figlio e mi ha chiesto per il suo pranzo di compleanno, oggi compie 27 anni, le tagliatelle al prosciutto e la carnina alla pizzaiola.
Si, è proprio il mio comfort food. Buon compleanno Enri!

Carnina alla pizzaiola

carnina-alla-pizzaiola

Ingredienti per 4 persone:
gr 600 di fettine di vitello (vitellone, lonza)
4 o 5 filetti di acciuga
2 cucchiai di capperi sotto sale
2 spicchi d'aglio
un cucchiaio di origano
gr. 200 di succo di pomodoro
olio evo

Preparazione:
Scaldare in una padella 4 cucchiai di olio con gli spicchi di agio tagliati a pezzetti. Aggiungere i capperi ben lavati e i filetti di acciuga. Soffriggere a fuoco basso fino a che i filetti non si siano sciolti, facendo attenzione a non bruciare l'aglio. Unire la carne e cuocerla un minuto per parte. Mettere poi il succo di pomodoro, l'origano e finire la cottura.
A presto. Sabrina

giovedì 21 ottobre 2010

I germogli: la coltivazione, la raccolta e Straccetti di pollo allo zenzero e anacardi.

Come ogni anno a settembre ho visitato la mia fiera preferita, il Sana, il paradiso del biologico. Quest'anno l'ho proprio goduta. L'ho visitata tutti i 4 giorni, con calma e ho fatto incetta di qualsiasi cosa, per la casa, per la dispensa, per il frigorifero, per il viso e per il corpo... praticamente ho lascito uno stipendio! Tra tutte queste cose ho comprato il germogliatore. Era tanto che lo desideravo e finalmente eccolo qua, il produttore di germogli freschi ogni settimana e senza tanta fatica. Per cominciare ho seminato la classica soia, il fieno greco e l'erba medica, detta anche alfa alfa. I germogli sono realmente vitamine fatte in casa, una grande fonte di energia, di facile digestione e poi non si butta via nulla, si usa tutto, sia il seme che rimane che il germoglio. Se vi va di saperne di più, sul web trovate tantissime informazioni. Qualcosa vi dico anch'io a proposito delle varietà che ho seminato.

Germogli di soia: autentici integratori naturali, in grado di aiutare il fisico a drenare i liquidi, a tonificare i muscoli e a stimolare il metabolismo.
Germogli fieno greco: aprendo la busta, si sente un odore molto forte di liquirizia, che poi si perde nella crescita dei germogli,  che mantengono comunque un sapore forte e pungente. Sono ricchi di vitamine del gruppo B1, B2, PP, inoltre contengono calcio, zinco, fosforo e ferro. Favoriscono la digestione.
Germogli di erba medica, alfa-alfa:  i più completi dal punto di vista nutrizionale e integratore. Ricchi di vitamine, minerali, aminoacidi, oligoelementi e clorofilla, sono un valido aiuto per rinforzare unghie e capelli. E' depurativa, aiuta a prevenire l'invecchiamento, l'osteoporosi e l'arteriosclerosi. Queste sono solo alcune delle proprietà di questi gustosissimi germogli.

La coltivazione è molto semplice. Il primo passaggio è quello dell'ammollo: ogni seme è rivestito da una pellicola che ha la capacità di assorbire grosse quantità di acqua e mantenerne l'umidità a lungo. Mettere i semi per una notte, 12 ore circa, in una ciotola con l'acqua sufficiente a ricoprirli di un centimetro.
semi-l'ammollo


Al mattino disporre ogni varietà di seme ne proprio contenitore, versandoli semplicemente. Fate attenzione a non sovrapporli. Non è necessario che ce ne sia un gran quantitativo, se rimangono radi è meglio.

la-semina

Terminata la semina, porre il germogliatore in un punto della casa molto luminoso e annaffiare un paio di volte al giorno. I tempi di germinazione dipendono dalla varietà del seme, ma di solito in 3/4 giorni si ha la raccolta.

la-soia

il-fieno-greco

l'erba-medica

L'utilizzo in cucina è molteplice, basta dar sfogo alla fantasia. Si possono unire ad insalate di verdura  e di frutta, al condimento del riso, ali'impasto delle polpette, alla preparazione di frullati e centrifugati oppure consumare semplicemente da soli, conditi con citronette alla senape, qualche cappero e anacardi tostati, come accompagnamento di un saporitissimo e dietetico pollo allo zenzero.

Straccetti di pollo allo zenzero e anacardi.

il-pollo-allo-zenzero-e-anacardi

Ingredienti per 4 persone:

gr. 600 di petto di pollo
2 cucchiai di zenzero fresco grattugiato
una manciata di anacardi
farina di riso
sale - olio evo

Preparazione:

Tagliare il petto di pollo a straccetti molto piccoli e infarinarli con farina di riso. L'utilizzo della farina di riso me l'ha insegnata la chef di un ristorante bio di Bologna e in effetti il pollo mantiene tutta la sua leggerezza. Scaldare quattro cucchiai di olio evo in una padella  e cuocere gli straccetti. A parte tritare gli anacardi e tostarli qualche minuto. Quando il pollo sarà quasi cotto unire lo zenzero e gli anacardi. Abbassare la fiamma, aggiustare di sale e cuocere ancora qualche minuto.
Servire con l'insalatina di germogli misti.
Un abbraccio. Sabrina

martedì 19 ottobre 2010

Muffin di carote senza grassi con nocciole e cardamomo.

Sono due gli eventi in particolare che mi han fatto tornare la voglia di cucinare e di sperimentare nuove cose:
in primis, il raduno a Siena del forum di Cucina Italiana e secondo, la settimana scorsa, come molti di voi sapranno già, è uscita G2Kitchen, la rivista on line di cucina, ideata da Genny Gallo con l'ausilio di tante altre foodbloggers.
Occupare la bellissima cucina dell' Agriturismo Poggio Bonelli di Castelnuovo Berardenga,  con con care amiche vecchie e nuove, con le quali si condivide l' autentica passione della cucina e del convivio, beh...è un'esperienza esaltante, gratificante, che ti riempie il cuore di sensazioni positive. Ho visto messo in opera quello che leggo quotidianamente sul forum, ho imparato tanto, ci siamo aiuatate a vicenda in un'atmosfera di pura condivisione, portando a tavola portate di tutti i generi e sapori di tante regioni diverse. Abbiamo riso, scherzato, ci siamo raccontate e ci siamo lasciate sfinite ma con la certezza che non passerà tanto tempo prima di rivedereci. Ringrazio anche qui nel mio piccolo blog, l'organizzatrice di quest'anno, Maria, la sua famiglia, Caterina e Antonio, le segretarie Patrizia e Stefania, per lo splendido lavoro! Grazie, grazie e grazie.

il-bottino-del-raduno

G2Kitchen (la potete scaricare qui)....che dire di questa meraviglia? Iocon le recensioni non ci so proprio fare. Quando l'ho sfogliata la prima volta, si la prima perché po ce ne sono state altre cento, oltre l'incanto, la reazione istintiva è stata quella di cancellare dalla rete Les Madeleines...che ci sta a fare quando ci sono cose come questa? Beh, come vedete, ci ho ripensato..:)) Ci sto per proporre, oltre alle ricette a me più care, anche alcune pubblicate nella rivista e per testimoniare che sono veramente fantastiche!


Ho cominciato con i muffins, un po' perché dopo le abbuffate del we del raduno, i 7 chili presi in 6 mesi senza fumo, é necessari stare light e questi muffins lo sono proprio, senza perdere però gusto e dolcezza. Ho sostituito la farina 0 con farina di farro integrale. Le nocciole sono parte del bottino con il quale sono rientrata a Bologna dopo il raduno, graditissimo omaggio di Licia. Mentre si cuocevano nel forno, il profumo del cardamomo che peraltro adoro, ha invaso la mia cucina...e la mia domenica mattina, così, è stata perfetta.


Muffin di carote senza grassi con nocciole e cardamomo.


nocciole


Ingredienti per 6 muffins:

8 gr. di lievito per dolci
2 bacelli di cardamomo
60 gr. di zucchero
1 uovo
120 gr.  di carote pulite
60 gr. di nocciole pelate e tostate
125 gr di yogurt
110 gr. di farina 0 (io ho usato fanina integrale di farro)
1 cucchiaio di muesli


muffin-alle-nocciole

Procedimento:

Scaldare il forno a 180°. In un mixer tritare con lo zucchero le nocciole tostate. Grattugiare le carote e unire i semi di cardamomo schiacciati. Setacciare la farina con il lievito, unire le carote e lo zucchero con le nocciole. Unire anche gli elementi umidi, uovo e yogurt e impastare insieme poi i due composti. Riempire lo stampo da 6 muffins e decorare con quache granella di muesli. Cuocere in forno per circa 20/25 minuti.
Leggeri, profumati e speziati, per una colazione carica di energia.
Un abbraccio a tutti. Sabrina