martedì 16 ottobre 2012

Mondellini pesti in brodo di giuggiole.

Ilde l'ho conosciuta mentre eravamo in fila da Alberto, il nostro pluricitato fruttivendolo.
Da poco era terminato il mio contest sulle cotture lente e ne sentivo ancora l'influenza, tanto che questo diventa l'argomento della nostra conversazione.  Ilde mi racconta che è specialista di questo genere di cotture da quando è diventata proprietaria di un particolare abbattitore, che oltre ad abbattere la temperatura, cuoce lentamente i cibi, mantenendone tutte le proprietà, il colore e il sapore inalterato.
Rimango assolutamente affascinata da questo argomento e la nostra conversazione continua, anche durante la spesa, facendoci trascorrere un momento molto piacevole. 
Naturalmente ci presentiamo e facendolo ci rendiamo conto di conoscerci già, almeno per nome: "Sabrina, ma lei è quella dei caminetti! Mia figlia ne va pazza! Ogni volta che passiamo davanti al negozio e vediamo i fuochi accesi, rimaniamo incantante!" " Ilde no, non ci credo! Lei è quella della cioccolateria! Dio che meraviglia! Ma come fa a vivere tutto il giorno in mezzo a quelle delizie!"
Insomma, è scoccata una simpatia reciproca! Ci scambiamo il numero di telefono, con la promessa che al ritorno dalle ferie ( le sue, avendo una cioccolateria, d'estate è chiusa :D) ci saremo riviste. 
E così è stato. Circa una ventina di giorni fa ricevo la graditissima telefonata di Ilde che mi invita a rivederci, perché, dice, un'amicizia cominciata in modo così carino è un peccato non coltivarla! Condivido pienamente e la ringrazio per l'iniziativa, quando io, ahimè, non sono proprio brava a coltivarle, le amicizie...
E mi fa anche un grande regalo, una mail con una ricetta che così recita: "Vuoi passare un inverno in un brodo di giuggiole? Surgela adesso con Fresco le giuggiole e poi quando vuoi prova questa ricetta Made in Abruzzo della mia amica Maria Pia."  
Qualche giorno dopo, durante una piacevolissima serata, mi ha anche fatto conoscere il suo abbattitore (Fresco)! Lo voglio, lo voglio, lo voglio! E prima o poi sarà mio!
Grazie Ilde, di cuore.

Ho pensato di cuocere in questo brodo i mondellini, che sono una piccola pasta che mia madre faceva con la rimanenza dell'impasto dei passatelli.

Mondellini pesti in brodo di giuggiole.

brodo-di-giuggiole

Ingredienti per due persone:

Per il brodo:
1 litro di acqua
1 grossa carota
2 coste di sedano
1 piccolo porro
30 giuggiole
sale

Per i mondellini:
gr. 80 di parmigiano
gr. 60 di pane comune del giorno dopo grattugiato
gr. 20 di farina
noce moscata
2 uova

Preparare l'impasto per i mondellini, unendo in una ciotola tutti gli ingredienti e impastare velocemente. Formare una palla e metterla in frigorifero ricoperta di pellicola per un'ora.
Accendere il forno a 200°, prendere l'impasto dal frigorifero, spianalo fino ad ottenere un cerchio di un cm. di spessore. Ricoprire una teglia di carta da forno e infornare per circa un quarto d'ora. Farlo raffreddare e "pestarlo" con la mezzaluna fino a ottenere dei piccoli mondellini irregolari.

Mettere a bollire a freddo, l'acqua con le verdure per un'ora abbondante. Aggiungere le giuggiole tagliate a pezzetti,  private dei noccioli e cuocere ancora per 40 minuti. Spegnere il fuoco e lasciare insaporire il brodo per una mezz'ora. Togliere le verdure avendo cura di lasciare qualche pezzetto di giuggiola.
Mettere il brodo al bollire, buttare i mondellini, fare riprendere il bollore. 
Spegnere, impiattare e servire con abbondante parmigiano.

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In extremis, desidero partecipare all'iniziativa promossa da Lo spilucchino per ProgettoMondo Mlal e la campagna "IO NON MANGIO DA SOLO".


Ho sempre adorato i mondellini e quando mia madre me li faceva, mi rendeva molto felice.
Oggi è la giornata mondiale per l'alimentazione e dono questa mia ricetta a tutte le mamme che vogliono regalare un gesto d'amore ai propri figli, preparando loro una ricetta che scalda il cuore.


Dal blog Lo spilucchino:

"Si tratta di una Organizzazione di volontariato internazionale nata nel 1966 per coordinare l’impegno dei tanti laici che in quel periodo decidevano di fare un’esperienza di volontariato in Sud America. Poi è diventata una Ong e di cooperazione allo sviluppo e in 45 anni di ininterrotto impegno ha realizzato più di 400 programmi di sviluppo, indirizzati a rendere i popoli di Africa e America Latina autori della propria crescita, nel rispetto dell’indipendenza delle proprie comunità. 

Assicurare un’alimentazione adeguata al neonato e alla sua mamma, promuovere la distribuzione di almeno un pasto al giorno nelle scuole, sostenere programmi di sicurezza alimentare, di accesso all’acqua potabile e di gestione delle risorse naturali, sono gli obiettivi della campagna "IO NON MANGIO DA SOLO".


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P.S. : sono tornata...forse...
Buona serata a tutti,
Sabrina