lunedì 30 settembre 2013

Vellutata di foglie di sedano rapa e stecco di sgombro croccante alle nocciole

   


Oggi una ricetta a mio avviso perfetta per siglare la fine della mia partecipazione come ospite di Salutiamoci
Una ricetta ad impatto [quasi]  zero ideata rispettando i paramentri della tabella degli alimenti a cui Salutiamoci si affida.

Impatto [quasi]  zero 1
L'altra sera al mercato della terra ho trovato per la prima volta il sedano rapa con tutto il suo ciuffo di foglie profumatissime. 
Visto che cerco sempre di non buttare via nulla, ho pensato di fare una vellutata con queste foglie che hanno l'aroma tipico del sedano ma molto più intenso, tanto da ricordarmi il levistico. 
Se avessi utilizzato solo queste foglie il sapore della vellutata sarebbe risultato troppo pungente. Ho quindi utilizzato le foglie esterne di due finocchi, la parte verde di un porro e una grossa patata. In questo modo l'aroma del sedano ha si prevalso, ma è stato addolcito dalle altre verdure.
Ho prima stufato il porro tagliato grossolanamente con due cucchiai di olio extravergine. Ho poi aggiunto il resto delle verdure a pezzi, ho coperto di acqua bollente e ho fatto cuocere a fuoco basso per un'ora e mezza. Ho frullato tutte le verdure fino ad ottenere la consistenza di una vellutata.

Impatto [quasi]  zero 2
Con l'avanzo della pasta madre che ho rinfrescato, invece che buttarlo, ho preparato della pita. Ho semplicemente formato dei dischi sottili qualche millimetro di pasta, che ho fatto lievitare per una mezz'ora prima di cuocerli sulla piastra bollente come se fosse una piadina.

Impatto [quasi]  zero 3
Tempo fa ho comprato delle fette biscottate senza glutine. Non avrei mai immaginato di avere fatto un acquisto così barbino. Oltre al costo spropositato, le fette sono immangiabili. Oltre ad essere totalmente insapore sono anche dure come i sassi, per nulla friabili come devono essere le fette biscottate, delle vere spaccadenti. 
Però non ho potuto buttarle, mai! Quindi le ho tritate finemente e le utilizzo per le panature.


Vellutata di foglie di sedano rapa e stecco di sgombro croccante alle nocciole


Ingredienti per due persone:

Vellutata di foglie di sedano rapa a piacere
condita con olio extravergine,  pepe e sale integrale di Cervia

gr. 250 di filetti di sgombro freschissimi
gr. 30 di nocciole tostate
tre cucchiai di pangrattato
un cucchiaio di gommasio
foglie di maggiorana e timo
pepe rosa
olio extravergine d'oliva

pita

Scaldare il forno a 200°. 
Tritare finemente le nocciole con le erbe e il pepe rosa. Unirle al pangrattato e al gommasio.
Steccare i filetti di sgombro e panarli bene.
Cuocerli in forno per circa 15 minuti, fino a quando la panatura non risulti ambrata e croccante.
Servirli con la vellutata e la pita calda.


Ecco, questa è la mia ultima ricetta per il mese di settembre.
Ospitare Salutiamoci si è rivelata un'esperienza notevole, che mi ha lasciato tanto. Ho conosciuto blogs molto belli, ma soprattutto molto utili che mi hanno avvicinata ancora di più a questo regime di alimentazione salutare che già comunque frequentavo da tempo.
Ringrazio tutte le ragazze, a partire da chi muove i fili, Brii, Roberta, Lorenza e Barbara fino a tutte le ragazze che costantemente mese dopo mese alimentano con le loro ricette, la loro fantasia e bravura, questo importante progetto.

Guardate qua...sono le 21,30 ,  sono ancora a negozio, pubblico solo ora e devo ancora andare a casa.
Oggi sono arrivate le ultime graditissime ricette. Cercherò di aggiornare il menu prima di crollare a letto, ma se non riesco entro domani troverete tutto in ordine.
Spero di aver fatto tutto bene e che la mia ospitalità vi sia piaciuta.
VOI mi siete piaciute tanto. 
Se mi rivolete, sarò ben felice di tornare.
Grazie e buona serata.




giovedì 26 settembre 2013

Oats banana bread, perchè l'avena fa bene.



Un altro porridge per Salutiamoci, si perché l'avena fa bene, soprattutto a noi donne. 
La presenza dell'avena nella mia colazione è da tempo diventata una consuetudine. La utilizzo un po' per tutto: nei biscotti, nei cake, nel pane, ma in questo periodo la preferenza va al porridge.
Mi piace perché è veloce da preparare e basta poco per renderlo molto gustoso. 
La base liquida può essere latte vaccino, di soia, di mandorle, di riso o succo di mela, il mio preferito. 
Si può arricchire con frutta secca o fresca, con pezzetti di cioccolato oppure con un cucchiaio di marmellata. 
Oggi un classico ho rivisitato un classico, il porridge alla banana: energia con pochi carb.


Oats banana bread



Ingredienti per due persone:

5 cucchiai di fiocchi d'avena
1 banana
2dl di succo di mela bio
4 noci
un cucchiaio di uva passa


Mettere l'avena con il succo di mela a cuocere. Dopo un minuto dal bollore aggiungere metà banana schiacciata e i gherigli schiacciati di tre noci. 
Cuocere fino a quando non ha assorbito tutto il succo, circa cinque minuti.
Decorare con fettine di banana, mezzo gheriglio di noce e l'uva passa.

Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Salutiamoci.


lunedì 23 settembre 2013

Ravioli del plin di farina di grano Verna, con rapa rossa e formaggiodifossa




Nel 1953 il Prof. Marino Gasparini, allora Direttore dell'Istituto di Agronomia dell'Università di Agraria di Firenze crea il grano verna, incrociando due varietà di grano molto antiche, l' Est Mottin 72 e il Mont Calme.
Come la maggior parte dei grani antichi, essendo molto rustico e quindi meno produttivo rispetto ai grani moderni, il grano verna, nel corso degli anni, è stato a poco a poco sostituito con varietà di maggiore resa.
L'Ente toscana sementi, istituzione fondata negli anni '30, costituita tra gli altri dall'Università agraria di Firenze e dal Consorzio Agrario di Siena, ha mantenuto in purezza il grano verna. Negli ultimi anni ne ha riscoperto il valore e ha  incentivato la coltivazione tra i propri soci coltivatori.

L'Ente toscana sementi ha anche promosso una campagna di informazione molto importante, per divulgare le pregiate qualità del grano verna a livello nutrizionale.
La principale caratteristica di questo particolare grano antico è il contenuto proteico modesto, il 12% di proteine totali, che lo rende particolarmente interessante per chi soffre di intolleranza verso il frumento, perchè la percentuale di glutine presente è davvero irrisoria, solo lo 0,9 % . 
La  lavorazione del chicco i grano verna per la produzione della farina è molto attenta e curata. Viene infatti macinato con il mulino a pietra a bassa velocità e a bassa temperatura che permette di preservare il germe di grano ricco di vitamine e di acido linoleico. E' un procedimento lento e laborioso ma che garantisce prodotti genuini e dal buon sapore di una volta.

Questo sapore antico si sente quando si lavora questa farina e quando si gusta la pietanza preparata.
Ho approfittato del tema della sfida dell'MTC di questo mese, proposto dall'ultima vincitrice, Elisa di Sapori d'Elisa (per un soffio non ci siamo conosciute a Siena..) per testare la resa della farina di grano verna.
Si tratta del primo piatto che per me è il re dei primi piatti, il raviolo, da noi in Romagna chiamati tortelli.
Questo è particolare per la sua chiusura a pizzicotto, il plin.
Il raviolo del plin, tipico della zona delle Langhe, ha come ripieno tradizionale vitello arrosto, salsiccia, bietola e grana. 
Per i miei ravioli ho pensato a un ripieno con i sapori della mia terra, il formaggio di fossa e il parmigiano reggiano, ingentiliti dalla dolcezza della rapa rossa. Ho voluto un condimento di solo burro per esaltare i sapori della pasta e del suo ripieno.



Ravioli del plin di farina di grano Verna 
con rapa rossa e formaggio di fossa

La sfoglia l'ho preparata con gr. 200 di farina di grano verna.

Ho setacciato l'ho versata sulla spianatoia tenendone da parte un poco. Ho rotto al centro due uova bio.

Ho mischiato le uova e la farina con l'aiuto di una forchetta.

Con la punta delle dita ho cominciato ad impastare, aggiungendo un poco alla volta tutta la farina.

Ho lavorato l'impasto con energia fino a che non diventa liscio. Come ho già detto più volte, questo è un bel esercizio rassoda glutei...;))

Ho formato una palla, l'ho coperta con una tazza di ceramica e l'ho lasciata riposare una mezz'ora.
Ho notato che l'impasto si lavora molto bene e anche velocemente. Fin da subito è risultato molto elastico.

 

Nel frattempo ho preparato il ripieno.
Ho tagliato a pezzetti una rapa rossa di circa due etti di peso, cotta precedentemente al forno.
L'ho frullata fino a darle la consistenza di una crema.
Ho grattugiato gr. 120 di formaggio di fossa e l'ho unito alla crema di rapa.
Ho aggiunto due cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato, un tuorlo d'ovo bio e una grattata di noce moscata.
Ho mescolato velocemente l'impasto con un cucchiaio.


Passata mezz'ora riprendo la pasta e tiro una sfoglia sottile.

Prendo l'impasto e comincio a distribuirlo sulla sfoglia in piccole quantità distanziate tra loro di qualche centimetro.
Il raviolo del plin mi ricorda un poco il tortellino. Bisogna avere una grande manualità per farlo piccolo di due centimetri.

Ripiego la pasta sul ripieno e la presso bene tutto intorno con la punta delle dita.

Sempre con l'aiuto delle dita do un pizzico alla pasta tra un ripieno e l'altro.

Con la sprunella  taglio i ravioli.


Metto a bollire una pentola di acqua con un cucchiaino di sale.

Quando l'acqua bolle forte, butto i ravioli del plin e non appena riprende il bollore, con l'aiuto della schiumarola, li prendo delicatamente e li metto a saltare in padella dove ho fatto sciogliere una noce di burro di quello buono con un cucchiaio di olio evo.

Servo il ravioli del plin guarnendoli con semi di papavero. 


Ingredienti per due persone:

Per la pasta:

gr. 150 di farina Verna 2
gr. 50 di semola di grano rimacinata
2 uova bio

Per il ripieno:

gr. 200 di rapa cotta al forno
gr. 120 di formaggio di fossa
2 cucchiai di parmigiano reggiano
1 tuorlo
noce moscata

Per il condimento:

una noce di burro di ottima qualità
1 cucchiaio di olio extravergine
semi di papavero

I ravioli del plin di farina di grano verna, con ripieno di rapa rossa e formaggio di fossa, conditi con burro fuso e semi di papavero. 
Un primo piatto dolcemente saporito dal sapore antico.




martedì 17 settembre 2013

Tarte Tatin ai mirtilli



Nella seconda metà dell'800 in un paesino del centro della Francia, le sorelle Stephanie e Caroline Tatin gestivano un piccolo ristorante frequentato principalmente da cacciatori.
La domenica di apertura della caccia, una delle sorelle mentre stava preparando la torta di mele, si dimenticò di mettere nel fondo della teglia la pasta frolla, lasciando così caramellare le mele nel burro e zucchero. Decise quindi di rimediare mettendo la frolla sopra le mele e il risultato fu sorprendente. I cacciatori apprezzarono con grande entusiasmo la torta servitagli e da quel momento nacque la Tarte Tatin.

La amo molto e questa estate mi sono sbizzarrita. L'ho preparata con il melone, con il mango, con i fichi, con le pesche bianche, tutte favolose.
La primavera passata, tanto piovosa ha fatto si che in montagna, nella zona di Sestola, la produzione di mirtilli selvatici sia stata molto copiosa, così ne approfitto e  preparo di tutto, marmellate, succhi, sciroppi e data l'abbondanza anche la Tatin.
Ho sempre usato la frolla, ma questa volta ho voluto cambiare e per renderla un poco meno stucchevole l'ho fatta con la pasta brisé. 
Bene, il contrasto tra il dolce del caramello, l'aspro dei mirtilli e il salato della pasta è davvero molto apprezzabile.
La brisé è quella di Knam.


Tarte Tatin di mirtilli



Ingredienti:

gr. 200 di mirtilli 
gr. 165 di farina 0
gr. 70 di burro di centrifuga
gr. 50 di acqua
gr. 5 di sale alla vaniglia
1 tuorlo
gr. 120 di zucchero di canna
1 cucchiaino di burro




Nella spianatoia mettere la farina setacciata con il sale alla vaniglia.
Aggiungere il tuorlo, il burro freddo a pezzetti e lavorare con la punta delle dita.
Aggiungere l'acqua a poco a poco. Impastare velocemente, formare una palla e lasciarlo riposare nel frigorifero per un'ora, avvolta nella pellicola.
Nel frattempo caramellare lo zucchero in uno stampo rotondo, senza aggiunta di acqua, facendo attenzione che non si scurisca. Unire un pezzetto di burro e irrorare per bene di caramello il fondo dello stampo.
Coprire il caramello con i mirtilli.
Prendere la pasta dal frigorifero e con l'aiuto di un matterello e poca farina stenderla a cerchio.
Coprire i mirtilli con la pasta, chiudendo bene tutto il bordo.
Cuocerle per circa 40 minuti in forno caldo a 170 gradi.
Una volta cotta capovolgerla immediatamente nel piatto da portata.
Buona tiepida, buona fredda, buona sempre.

Nota.
Sale alla vaniglia: prendere gr. 50 di sale marino integrale a grano fino, io uso quello di Cervia. Togliere i semi da due bacche di vaniglia e aggiungerli al sale, amalgamandoli per bene. Si conserva in un barattolo chiuso per parecchi mesi. 

sabato 14 settembre 2013

Bologna e dintorni: appuntamenti nel we e Invidia con dolcezza.

Sabato, una bellissima mattina di settembre, aria frizzantina e sole splendente.
Sull'onda lunga delle vacanze finite da poco, voglia di uscire e di godere dell'unico giorno di riposo della settimana, la domenica, per me che lavoro anche il sabato.
Mi guardo un po' in giro e trovo tante belle iniziative tra cui scegliere.

Un angolo della Chiesa della Madonna del Baraccano a Bologna.

  • E' ancora la settimana del Sana e quindi continuano gli eventi del Sana Off di cui ho parlato la settimana scorsa. Questo il programma.
  • Nella splendida cornice dei Giardini del Baraccano a Bologna c'è la 4a edizione del Festival della Salute e del Benessere Olistico: Bologna Ben Essere. La giornata è articolata con una serie di conferenze, un mercatino, prove gratuite e ristorazione naturale, tra yoga, massaggi ed ecologia. Questo il programma.
  • Per gli amanti dei motori, un appuntamento storico nella mia bella Imola: il mercato internazionale di veicoli d'epoca e pezzi di ricambio: la Mostra scambio, organizzata dal Crame ogni anno all'interno dell'Autodromo Enzo e Dino Ferrari. Questo il link.
  • A Medicina una festa antichissima, la rievocazione storica de Il Barbarossa. Il palio, gli antichi mestieri, tante piccole osterie all'aperto rianimano le strade di questa piccola cittadina romagnola. Un'atmosfera unica. Questo il programma.
  • A Ferrara ultimi giorni del Festival dei Baloon, una manifestazione unica dove lo sport la fa da padrone! Qualche anno fa ho scritto un post dedicato a questo straordinario evento, carico di suggestione. Questo il programma. 
  • A Castenaso, un paese alle porte di Bologna, e' in programma la storica Festa dell'uva, classica sagra, mercato, eventi legati al questo frutto e alla sua lavorazione. Questo il programma.
  • C'è anche un bel evento per gli intellettuali, il Festival Filosofia Amare, un percorso culturale itinerante lungo le strade di Modena, Carpì e Sassuolo tra mostre, installazioni, concerti e spettacoli. Questo il programma.
Beh...c'è n'è per tutti i gusti, no? Se passate da queste parti, sapete dove andare.
Vi lascio con un'altra squisitezza della nostra cara Doris Robbie Day per Salutiamoci.
Un buon fine settimana a tutti! 


Indivia con dolcezza

 



Ingredienti:

2 caspi di indivia
8 gherigli di noci
un piccolo grappolo di uva rossa
un cucchiaino di malto d'orzo
poco vino per sfumare
sale marino integrale, olio evo, aceto balsamico

Cuocere a vapore l'indivia. In una padella insaporire qualche cucchiaio d'olio con uno spicchio d'aglio. Togliere l'aglio, aggiungere l'uva, le noci e il malto. Caramellare qualche minuto e sfumare con poco vino bianco. Aggiungere l'indivia e impiattare, decorando con qualche goccia di aceto balsamico.

venerdì 13 settembre 2013

La mousse settembrina.

Lei è Roberta Basilico, pasticcera con la predilezione per le torte, vegetariana quasi vegana, sosia incontrastata di Doris Day!
Quando ha saputo della mia partecipazione a Salutiamoci, subito si è offerta di inviarmi qualche ricetta.
Questa è la prima, una mousse fresca, preludio di fine estate, con tutto il sapore settembrino.
Un antipasto delizioso.
Grazie Robbie! Aspetto con ansia le prossime. 






Mousse settembrina




Ingredienti per 4 persone:

gr. 100 di ricotta di pecora
gr. 100 di caprino fresco
1 piccolo scalogno
qualche foglia di salvia e di basilico
un pugno di nocciole
4 fichi maturi
sale marino integrale e pepe


Tritare finemente le erbe con lo scalogno.
Lavorare insieme la ricotta e il caprino. Aggiungere le nocciole tritate, tenendone alcune per la guarnizione, e le erbe. Salare e pepare.
Tagliare i fichi in quattro parti e comporre il piatto.



               Questa ricetta è perfetta per Salutiamoci.



martedì 10 settembre 2013

Porridge alla carota: buongiorno!

Abito in centro storico, all'interno di una corte di un vecchio convento. Casa mia in realtà è stata ricavata dalle antiche rimesse. È incredibile il senso di tranquillità che si respira, nonostante fuori dal portone ci sia la vita frenetica di Bologna. È un posto che amo e che mi fa sentire bene.
Ha un'unica pecca: come tutti gli appartamenti a piano terra in centro, si gode del sole solo quando è alto nel cielo, da metà marzo a ottobre inoltrato.
Solo poche settimane e per fortuna la temperatura è ancora tipicamente estiva, così posso svegliarmi presto, aspettare che il sole faccia capolino tra i tetti, aprire la porta e fare entrare i caldi raggi a scaldare la casa, il cuore, la mente. Una sferzata di energia che mi accompagna per tutta la giornata.
Ascolto il tg, poi metto un po' di musica mentre sbrigo qualche faccenda mattutina,  mi preparo e vado al lavoro. Vorrei tanto che questo senso di benessere mi accompagnasse fino a sera....


Mi regalo anche  il tempo per preparare una colazione sana e nutriente. 
Ieri sera al mercato della terra ho comprato delle carote freschissime e profumate, così mi è venuta l'idea di aggiungerle al porridge, per ricreare i sapori della torta di carote che adoro.



Carrot Porridge

E' completamente vegan perchè ho usato il succo di mele e non ho aggiunto l'acqua. Ho utilizzato carote piccole, mi piacciono cosi, tenere e succose. La cannella profuma in modo incredibile questo porridge.
Buona giornata a tutti.




Ingredienti per due persone:

4 cucchiai di fiocchi d'avena bio
2 piccole carote
2 dl di succo di mela senza zucchero
4 noci
cannella in polvere a piacere

Grattugiare le carote dopo averle ben lavate. Unirle all'avena e al succo di mela.
Mettere sul fuoco e cuocere per qualche minuto, avendo cura di mescolare di tanto in tanto.
Servire aggiungendo le noci e una copiosa spolverata di cannella.





sabato 7 settembre 2013

Biscotti al muesli, noci e cioccolato e Il Sana a Bologna.

Oggi a Bologna comincia il Sana, il salone internazionale del biologico e del naturale, un appuntamento che seguo da tanti anni, che in questa edizione festeggia il 25esimo.
Per questo importante traguardo il Sana ha l'onore di avere per l'inaugurazione la presenza di una donna straordinaria come Vandana Shiva. La “terra madre”, la difesa della biodiversità, del valore e della proprietà dei semi per impedire l’utilizzo di quelli geneticamente modificati nelle coltivazioni, sono le linee guida dell’impegno mondiale di Vandana Shiva. Oggi pianterà alcuni semi indiani di piante autoctone e di piante italiane, a simboleggiare uno scambio fra le due culture.
La tendenza delle fiere negli ultimi anni è quella di integrarsi con la città, proponendo una serie di eventi che si articolano in una lunga passeggiata tra incontri, convegni, orti e degustazioni.
Questa è una cosa che amo, che mi diverte perché mi da la possibilità di godere ancora di più della mia città che adoro, ma anche di informarmi su un tema che mi sta molto a cuore come il bio e il naturale.
Poi c'è la fiera...e qui la nota dolente, ma solo per il mio portafoglio, poiché faccio incetta di ogni cosa, in preda ad una sorta di raptus in puro stile I love shopping!
A chi interessa questo il link del programma del Sana Off.

Una cosa che mi ha colpito molto è il progetto "Bologna Città degli Orti - Da Sana 2013 all'Expo Milano 2015" , messo in piedi dal comune e dal Caab di Bologna.
Di seguito riporto uno stralcio dell'articolo di  Marta Albè scritto su Green me:
Bologna è tra le grandi città italiane che si sono dotate di una mappa interattiva per il censimento e la localizzazione degli orti urbani. Si tratta di Gramigna Map, uno strumento utile per individuare i punti della città in cui gli abitanti si dedicano all'orticoltura urbana. I cittadini stessi possono contribuire ad arricchire la mappa segnalando il proprio orto.

Ora Bologna si pone un obiettivo ambizioso: trasformarsi in una vera e propria Città degli Orti, in vista di Expo 2015. Bologna si sta impegnando nel sostegno, nell'ampliamento e nell'innovazione degli orti urbani in città, valorizzando una tradizione centenaria che ha portato a rendere gli orti un vero e proprio patrimonio della collettività.

Vi lascio con una ricetta in perfetto tema Sana e mi preparo per una bella gita in bici in visita agli orti urbani.
Buon fine settimana.




Biscotti al muesli, noci e cioccolato

La ricetta si ispira a quella di Stella di Sale. Ho aggiunto le noci, il cacao in polvere per attenuare il sapore del grano saraceno che trovo troppo forte e non ho messo il cremor tartaro



Ingredienti:

200 gr di muesli alla frutta bio senza zucchero
150 gr di farina di grano saraceno
2 cucchiai di cacao amaro
100 gr di gherigli di noci
un cucchiaio di uvetta passa frullata
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
150 gr di succo concentrato di mela
mezzo stecca di vaniglia

Mischiare tutti gli ingredienti secchi da una parte, dall’altra tutti quelli liquidi, impastarli insieme e metterli in frigo mezz’ora. Fare delle palline di impasto e schiacciarle a forma di biscotto.
Cuocerli a 180 gradi per 10/15 minuti. 



giovedì 5 settembre 2013

Il consorzio agrario di Siena: un esempio da seguire.

Sono ritornata dalle vacanze con qualcosa in più rispetto agli altri anni, che non è una valigia piena di acquisti emotivi, ma una valigia piena di informazioni, di idee, di suggerimenti, un tesoretto da custodire ma anche da condividere.
L'avventura di Siena and Stars è cominciata con la visita al negozio del Consorzio Agrario di Siena che si trova in un bellissimo palazzo d'epoca nel cuore della città.
La Toscana è una terra ricca di tradizioni e di prodotti straordinari, come i pregiati vini del Chianti e di Montalcino e l'olio extravergine d'oliva. Ma pensiamo anche alle carni di chianina e di cinta senese, i formaggi delle Crete senesi e della Val d'Orcia. Gli agricoltori e gli allevatori consorziati hanno cercato di valorizzare al massimo questi prodotti, lavorando a basso impatto ambientale, con un occhio molto attento alla qualità.
Il Consorzio di Siena ha adottato una filosofia assolutamente vincente per i propri associati: li sostiene con un proficuo marketing agricolo che funge da vetrina per i loro prodotti attraverso la vendita diretta presso diciotto negozi e tre macellerie nelle provincie di Siena e di Arezzo, un frantoio con centro di imbottigliamento, due aziende agrarie e un paio di ristoranti che utilizzano solo i prodotti dei consorziati.
Tutto questo fa si che ci sia una forte interlocuzione con la grande distribuzione a vantaggio sia degli associati ma anche dei consumatori che possono godere di prodotti di grande qualità, con indiscussa tracciabilità.



Tre esempi dei quali il consorzio si è fatto promotore:
  • La “Pasta dei Coltivatori Toscani” una pasta di grano duro di qualità, realizzata - con sistema di tracciabilità - a partire dal grano coltivato esclusivamente nel territorio delle provincie di Siena e Arezzo, le cui fasi industriali (produzione di semola e pastificazione) sono interamente realizzate all’interno della regione Toscana.
  • La riscoperta, con la coltivazione nelle zone di collina dell'aretino, dell’antica varietà di grano tenero “Verna”, realizzando una farina macinata a pietra, con la quale si prepara un profumatissimo “pane Verna” a lievitazione naturale e dallo stesso grano una “birra Verna” , cruda, rifermentata in bottiglia. Due prodotti davvero unici.
  • La produzione dell'olio extravergine d'oliva Vagnoni. Gli ulivi vengono piantati a spalliera, in modo da poter raccogliere le olive meccanicamente, utilizzando la macchina per vendemmiare. Questo metodo consente di ridurre i tempi tra raccolta e frangitura, in modo da non danneggiare il frutto che mantiene così inalterato l'aroma inconfondibile.

Il Consorzio agrario, nelle persone di: il direttore generale Giovanni Bizzaro e i suoi collaboratori Alessandro Pannacci, Roberto Neri e Alessio Pianigiani, con la maestria dello chef Massimiliano Cappelli, ha offerto una degustazione a seguito della visita al negozio, che in realtà si è poi rivelata una cena.
Vi garantisco che è stata una vera e propria esperienza, sia culinaria che culturale.
Abbiamo avuto la possibilità di assaggiare una panzanella e una pappa al pomodoro preparate con il pane di grano Verna a dir poco sublimi. I salumi di cinta senese e i formaggi avevano un sapore e un profumo unici, tra tutti un erborinato indimenticabile. E ancora la pasta, il primo piatto tipico della cucina senese, i pici all'aglione e una battuta di chianina che si scioglieva in bocca. Il tutto accompagnato da pregiati vini come il Chianti e dalla birra Verna. Abbiamo terminato la cena con  un assaggio di Panforte, dolce rappresentativo della tradizione senese.  
Il clima conviviale, l'ottimo cibo e l'entusiasmo dei nostri ospiti hanno reso la  serata molto piacevole e mi ha davvero trasmesso tanto.


Il Consorzio mi ha fatto omaggio di alcuni prodotti, pasta, olio, farina e birra Verna, io ho comprato il pane, i pomodori e la cipolla e da quando sono tornata non faccio altro che preparare panzanella, pappa al pomodoro e acqua cotta.
Voglio ringraziare ancora una volta la carissima Patty Andante con gusto per avermi regalato questa bellissima esperienza.
La panzanella la preparo con la sua ricetta.

Per 4 persone:

- 400 gr di pane secco o raffermo possibilmente Toscano (senza sale)
- 6 pomodori non troppo maturi (ramati vanno benissimo)

- un bel cespo di basilico
- 1 cipolla
- sale 
- olio extravergine (io ho usato un ottimo olio di Sarteano) q.b.

Fate intridere il pane in acqua facendo attenzione  che non diventi colla per i manifesti. Strizzatelo accuratamente e mettetelo in una insalatiera. Lavate e tagliate a pezzettini i vostri pomodori ed aggiungeteli al pane. Lavate il basilico e spezzatelo con le mani quindi aggiungetelo al composto. Condite con olio e sale e mescolate il tutto bene con le vostre manine. Non esagerate con il condimento. La panzanella non vuole esagerazioni  e non ama il frigorifero.  Servitela a temperatura ambiente per apprezzare tutta la sua rude e schietta semplicità. 


domenica 1 settembre 2013

Nocciole e Noci: "Salutiamoci" Settembre

Les Madeleines di Proust riapre i battenti. 
Le vacanze sono finite e come ogni anno volano ma sono indispensabili per rigenerarmi e tornare piena di nuova linfa per affrontare al meglio nuovi progetti e continuare quelli che avevo lasciato in sospeso.
A proposito di nuovi progetti, le ragazze di Salutiamoci, mi hanno invitata ad ospitare la tappa di settembre della loro affascinante e salutare iniziativa, che coinvolge anche voi che mi leggete e ho accettato con grande entusiasmo.
Voglio precisare che non è un contest, non si vince nulla, non ci sono sponsor. 

E' qualcosa di meglio. 

E' un modo divertente e creativo per fare informazione su un argomento che deve stare a cuore a tutti: il rapporto imprescindibile che c'è tra il cibo e la salute: noi siamo quello che mangiamo e per stare bene dobbiamo mangiare bene.
Questo non significa nutrirsi presso un ristorante stellato, ma utilizzare ingredienti sani, di prima qualità, privilegiando i cibi privi di grassi saturi e di zuccheri raffinati, scegliendo la natura come fonte da cui attingere la materia prima. 

La sfida è di cucinare qualcosa di buono, bello e soprattutto sano, alla scoperta di nuovi ingredienti nel rispetto della loro stagionalità con un occhio attento al rapporto cibo-salute.
Potete cucinare qualsiasi pietanza: un antipasto, un primo, un secondo, un dolce piuttosto che una bevanda.
L'unico diktat è l'obbligo a seguire le indicazioni di questa tabella a tre colonne, rispettivamente con gli ingredienti non permessi, gli ingredienti permessi ma non consigliati, e gli ingredienti consigliati.
Date sfogo alla vostra fantasia. 
Se avete un blog non dovete fare altro che pubblicare un post con la ricetta e la foto della pietanza preparata, menzionando sia questo post che il blog Salutiamoci, inserendo il logo. Dovete dare comunicazione lasciando un commento con il link a questo post.
Se non avete un blog, non dovete fare altro che inviare ricetta e foto tramite mail al mio indirizzo di posta maddadiproust@gmail.com

Vi aspetto numerosi!!!!





Nel prezioso laboratorio della natura di settembre possiamo rifornirci di
noci e nocciole
e i loro derivati come pasta di nocciole, olio di noci o di nocciole, noci pecan, brasiliane.
Questi sono gli ingredienti che non devono mancare nelle ricette che mi invierete.


Noci e Nocciole fanno parte della cosiddetta frutta secca. In realtà sono frutti oleosi, molto utili per la nostra dieta quotidiana, in quanto hanno particolari proprietà che aiutano a nutrire e rinvigorire corpo e mente, proteggono il sistema cardiocircolatorio, il cervello, la pelle, i capelli e i muscoli.
I frutti oleosi apportano sostanze per lo più presenti nei prodotti di origine animale e necessarie all’organismo: dalle vitamine B alle proteine.
Vanno consumati con moderazione perché sono molto calorici, ma i grassi che contengono, a differenza dei prodotti animali, sono grassi insaturi e omega 3 che contribuiscono ad abbassare il livello di colesterolo e aiutano a prevenire le malattie cardiache.

Noci (anticolesterolo):
Contengono acido folico, vitamina E, acidi grassi essenziali, magnesio, fitoestrogeni e fitosteroli. Sono utili contro gli effetti di un pasto ricco di grassi, hanno proprietà anticolesterolo e proteggono cuore, arterie, cervello e sistema nervoso.
• Dose: 3 noci al giorno
Nocciole (proteggono il cuore)
Contenuti: sono la miglior fonte di vitamina E e sono ricche di fitosteroli che proteggono le arterie e il cuore.
• Perché fanno bene: mantengono giovane la pelle e la idratano, contrastano la formazione di rughe e del colesterolo cattivo.
• Dose: 5 nocciole al giorno


Il latte di nocciola e il suo cappuccino

La mia ricetta è molto semplice, ma estremamente utile e necessaria per chi ha voglia di prepararsi un cappuccino vegetale davvero buono e nutriente, una vera sferzata di energia per cominciare bene la giornata.
Ho preparato un cappuccino d'orzo con il latte di nocciola homemade.
Si tratta di un latte crudo quindi tutte le proprietà delle nocciole non vengono disperse.
Con questo latte di possono fare cioccolate in tazza, budini e creme squisite.
Per addolcirle no si deve fare altro che aggiungere dell'uva passa o dei datteri.
Vi spiego come.



Per un litro di latte:

lt.1,1 di acqua
gr 100 di nocciole 
due cucchiai di uva  passa (ometterli se non si vuole dolcificarlo)

Per il cappuccino:

1 tazza di caffè d'orzo



Mettere in ammollo le nocciole e l'uva nell'acqua a temperatura ambiente. Lasciare riposare per un paio d'ore.
Trascorso questo tempo, raccogliere la frutta in un tritatutto e cominciare a tritare aggiungendo l'acqua un poco alla volta, fino ad ottenere una crema vellutata. Aggiungere il resto dell'acqua e mescolare bene. Passare il composto attraverso un colino a maglia fitta. Imbottigliare e conservare in frigorifero.
Questo latte può tenere per tre o quattro giorni.

Prepariamo il cappuccino, frullando il caffè d'orzo freddo con l'ausilio del frullatore ad immersione, servendoci di un contenitore alto e stretto. In pochi secondi il caffè monterà a crema.
Scaldare il latte di nocciola (ma anche freddo in questi giorni è ancora buonissimo) e aggiungerlo al latte.

Buon Salutiamoci a tutti!




Ringrazio per l'ospitalità e la fiducia:

Brigida Clazzer Doss di BRIGGIS HOME
Lorenza Minonzio di GALLINE 2nd LIFE 
Roberta Cadorin Cobrizo di COBRIZO 
Barbara di RAVANELLO CURIOSO 

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Il Menù di Noci e Nocciole

Antipasti

Broccolo e carota - Antipasto di ruote di cetriolo 
Ravanello curioso - Polpette crude di carote e nocciole
Roberta Basilico - Mousse settembrina
Parole vegetali - Pumpkin muffins
Ravanello curioso - Frittatina di ceci, portulaca e nocciole

Primi Piatti

In cucina con l'omeopata - Spaghetti integrali al pesto di noci, zucchine e basilico
Parole vegetali - Cereali alla rapa rossa
Galline2ndlife - Gnocchi di segale in salsa di noci  
Galline2ndlife - Farfalle al cavolfiore, al curry, con nori e noci
Galline2ndlife - Ravioli di tofu e spinaci
Cobrizo - Fregola
Cobrizo - Ravioli mimetici
Parole vegetali - Spaghetti di quinoa in crema di peperoni
Ricette al verde - Spaghetti integrali con pere e noci
Peanut in Cookingland - Risotto alla mela e porro mantecato alla nocciola
Cindystar - Cous cous festivo
Cindystar - Vucculotti sapa e noci
Le delizie di Feli - Riso nero con crema di porri e noci
La pichina in cucina - Insalata di Orzo Perlato con Zucchine, Piselli, Pomodori Secchi e Nocciole Tostate
Gocce d'aria - Risotto integrale con nocciole e pomodorini secchi
A pen in the kitchen - Pasta con ricotta e noci
Broccolo e carote - Polenta alle nocciole
La Melagranata - Crema di finocchio al curry con nocciole
La Melagranata - Tagliolini con pioppini, nocciole e sedano rapa croccante
La Melagranata - Scialatielli al limone, con pesce spada, nocciole, chips di patate viola e germogli di finocchio
La Melagranata - Pizzoccheri con zucca, trevigiano e noci brasiliane
La Melagranata - Tagliatelline allo zafferano, pollo, zenzero e noci di Macadamia

Secondi Piatti

Cincia nel bosco - Torta salata con bietoline, noci e uvetta
Galline2ndlife - Tofu saporito allo zenzero e noci
Cincia nel bosco - Filetti di nasello e pomodori gratinati alle noci
Arbanella di basilico - Rotolini di palamita alle zucchine con granella di nocciole 
Passato tra le mani - Sformatini con piantaggine e noci
Dolce senza zucchero - Torta salata bietole, quinoa e nocciole
Ricette al verde - Peperoni ripieni di funghi e noci
Parole vegetali - Quiche alla lattuga
Cincia del bosco - Tacchino arrotolato con nocciole e borragine
Les Madeleines di Proust - Vellutata di foglie di sedano rapa e stecco di sgombro croccante alle nocciole

Contorni

Roberta Basilico - Invidia con dolcezza
Ravanello curioso - Portulaca in insalata e nocciole
La tana del riccio - Insalata di carote, mele e noci
Parole vegetali - Carpaccio di pomodori con salsina piccante di cipollotti
Peanut in Cookingland - Waldorf salad
Insalata mista - Insalata di lenticchie e sedano rapa, con nocciole e menta
Una V nel piatto - Insalata di sedano, fichi neri, noci e....
Armonia Paleo - Crumble di cavolfiore con noci e nocciole
Acquaviva scorre - Coleslaw autunnale alle noci e fichi, con salsa di carote al melograno

Dolci e Biscotti

Briggishome - Crema di Noci, carrube, orzo e uvetta
Les Madeleines di Proust - Cake datteri e noci
Les Madeleines di Proust - Biscotti muesli, noci e cacao
Les Madeleines di Proust - Porridge con carote
Broccolo e carote - Kakaokara di nocciole ovvero tortini al cacao con okara di nocciole
Cuoca mattarella - Crostata integrale con nocciole, fichi e pasta soffice
Peanut in Cookingland - Gelato al bacio
Peanut in Cookingland - Bon bons di fichi e noci al cioccolato
La tana del riccio - Biscottini alla nocciola
La tana del riccio - Muffin di carote e nocciole
La tana del riccio - Torta di noci carote e datteri
Peanut in Cookingland - Mini cheese-cake crudiste all'avocado e cocco
Cuoca mattarella - Baci di dama ai lamponi
Le delizie di Feli - Morbidi dolcetti alle nocciole
La tana del riccio - Biscotti al muesli
Ravanello curioso - Frollotti di nocciole mirtilli e cioccolato
Gocce d'aria - Sbrisolona al miglio
Les Madeleines di Proust - Oats banana bread
Le delizie di Feli - Muffin alle noci e cioccolato
Armonia Paleo - Muffin speziati di zucca
Galline2ndlife - Ciambella di mele con latte di nocciola
Broccolo e carote - Dolce di amaranto e nocciole
Cindystar - Barrette energetiche
Gocce d'aria - Ciambella nocciole e prugne
Gocce d'aria - Torta ai sapori di montagna
Il mondo di Cì - Pancake nocciole e mele
Sogni golosi - Scones alle noci e mirtilli rossi
Il mondo di Cì - Baci di dama
Mogliedaunavita - Pesche composte in ricotta e nocciole sfrantecate

Bevande

Les Madeleines di Proust - Latte di nocciole
Gocce d'aria - Latte di miglio e nocciole
Gocce d'aria - Bevanda alle noci d'Amazzonia
Sogni golosi - Cappuccino di zucca e nocciole

Salse e dip

Galline 2ndlife - Salsa di noci
Cobrizo - Nutella o Nocella?
Galline 2ndlife - Pesto di carote e rosmarino alle noci
La tana del riccio - Il pesto trentino
Broccolo e carota - Crema spalmabile di cioccolato e nocciola
Il mondo di Ci -  Pesto di rucola
Gocce d'aria - Crema nera