lunedì 31 ottobre 2016

Un risotto napoleonico per un carico di vitamina B12!!!

http://www.mtchallenge.it/2016/10/23/ii-master-mtc-lato-b-12-alta-cucina-salute

L'alta cucina ed io siamo come il diavolo e l'acqua santa e allora, vi chiederete, che ci sto a fare in un master che si ispira all'alta cucina? 
I motivi sono tanti:

per primo sono una temeraria incosciente che ama le sfide,
poi perchè quando c'è da imparare sulla salute e sulla nutrizione, mi appassiono immediatamente,
ancora perchè in questo master c'è anche il quinto quanto, mia storica passione.

E' sufficiente direi, no?
Il master promosso dal fantastico gruppo dell'Mtchallenge, parla di vitamine, in particolare della vitamina B12 e dell'importanza della sua assunzione in una dieta equilibrata. 
A differenza della maggior parte delle vitamine, la B12 si trova principalmente nella carne, soprattutto nel fegato e nel rognone, nel pesce e in particolare nei molluschi (vongole, cozze e ostriche), nel pollame, nelle uova e in misura minore anche nel latte e nei latticini, ma non è presente nei vegetali. La vitamina B12 è estremamente idrosolubile e svanisce completamente se si cuociono i cibi oltre 160 gradi. Questi fattori, uniti alla particolarità di creare un piatto da alta cucina, sono state le difficoltà più rilevanti di questo master.

Mi pregio di consigliarvi di leggere l'articolo scritto da una dei nostri tutor la Dottoressa Arianna Mazzetta, dove illustra dettagliatamente e sapientemente tutto ciò che è bene sapere sulla vitamina B12 http://ariannamazzetta.it/it/blog/post_la-vitamina-b12_63.php
La Dottoressa Mazzetta ha collaborato assieme al Dottor Michael Meyers, oncologo di fama mondiale, alla stesura delle dispense che ci sono servite per entrare a contatto con il mondo delle vitamine e insieme ci hanno supportato e sopportato in questo entusiasmante percorso. Altro aiuto fondamentale ci  è arrivato da  Sandro Sità, chef dell’Hotel Tarabella di Forte dei Marmi, che ci ha fornito preziosi consigli sulla presentazione dei piatti. 
Il giudice è Marco Visciola, Chef del ristorante Il Marin - Eataly al Porto Antico di Genova, che valuterà i piatti preparati da noi 17 partecipanti e decreterà il vincitore.
Le ricette del Master Il lato B12 dell'alta cucina,  ideato dalla sempresulpezzo Alessandra Gennaro, le trovate tutte a questo link http://www.mtchallenge.it/2016/10/23/ii-master-mtc-lato-b-12-alta-cucina-salute/

Arriviamo alla mia ricetta.
Ho scelto le ostriche e il rognone, entrambi ricchissimi di B12 e li ho uniti in un risotto.
L'idea mi è venuta da una ricetta di Wonton con rognone e salsa di ostriche che avevo realizzato un paio di anni fa e mi era piaciuto da impazzire.
Ho scelto per il rognone una cottura su piastra di sale, che avevo scoperto mentre preparavo il post per il Pesce al sale per il Calendario del cibo italiano e che è stata anche ripresa da Carlo Cracco, proprio per la cottura del rognone.
Le ostriche le ho inserite nel riso a fine cottura, proprio per mantenere intatto il valore della vitamina da loro contenuta.

Un risotto napoleonico



Ingredienti per due persone:
  • gr. 160 di riso vialone nano,
  • gr 200 di rognone di vitello,
  • 6 ostriche,
  • ml 700 di acqua circa,
  • un bicchiere di riesling
  • aceto di mele
  • pepe,
  • una noce di burro,
  • 1 rametto di timo,
  • un chilo di sale grosso di Cervia,
  • un ciuffo di prezzemolo,
  • olio extravergine d’oliva,
  • 1 piccolo porro,
  • 1 chiodo di garofano
  • un pizzico di zucchero
Cottura del rognone:
  • Lavare bene il rognone e toglier la pellicina che lo avvolge.
  • Metterlo a riposare una mezz’ora in 2/3 di acqua e 1/3 di aceto di mele
  • In una padella mettere a scaldare il sale fino a quando non è bollente.
  • Tagliare il rognone a fettine sottili.
  • Quando il sale è molto caldo, trasferirlo in un tegame abbastanza alto da contenerlo e cospargerlo di foglioline di timo.
  • Coprire il sale con un disco di carta forno spennellata con olio d’oliva extravergine e adagiare sopra le fettine di rognone.
  • Coprire il tegame con un coperchio e lasciare “cuocere” per tre minuti.
  • A questo punto il rognone è cotto.
  • Salarlo leggermente e condirlo con un filo di olio.
Il porro fritto:
  • Tagliare il porro a julienne e passarlo velocemente in acqua ghiacciata.
  • Asciugarlo bene, infarinare e friggere in olio di oliva extravergine bollente.
La maionese di prezzemolo:
  • Lavare e asciugare bene il prezzemolo.
  • Tritarlo finemente con il coltello.
  • Mettere il prezzemolo tritato in un bicchiere alto e aggiungere a filo l’olio extravergine, come a montare una maionese aggiungendo qualche goccia di limone.
  • Salare leggermente
La riduzione di vino
  • In un piccolo tegame mettere il vino con la parte finale del porro steccata con un chiodo di garofano e unire un pizzico di zucchero.
  • Portare a bollore in modo da dealcolizzare il vino e fargli perdere la nota amara.
  • Abbassare il fuoco e ridurre fino a che il porro non si sia cotto completamente.
  • Togliere dal fuoco e filtrare immediatamente con un colino.
  • Aggiungere il burro, lavorando con una paletta in modo che si fonda completamente con la riduzione di vino.
Le ostriche:
  • Aprire le ostriche al momento del condimento, pochi minuti prima della fine della cottura del riso, avendo cura di conservare tutto il liquido.
Cottura del riso:
Ho scelto il vialone nano perchè questo risotto non può essere paragonato ad un risotto tradizionale cotto con brodo di carne, mantecato con formaggi che richiede un riso superfino di grana grossa. Il vialone nano tra i semifini tiene meglio la cottura.
  • Mettere a bollire l’acqua e salarla leggermente. Non metto il liquido delle ostriche, che aggiungo a crudo alla fine, in modo da preservare tutta la b12.
  • Tostare il riso in una casseruola e bagnarlo poco per volta con l’acqua bollente, senza muoverlo molto, fino a cottura.
Condimento:
  • Aggiungere al riso 6 ostriche con il loro liquido.
  • Condire con la riduzione di vino.
Impiattamento:
  • Impiattare in modo tradizionale, stendendo il riso al centro di un grande piatto bianco (forse nero sarebbe più d’effetto, ma non lo possiedo...)
  • Mettere al centro il rognone
  • Guarnire con qualche goccia di maionese di prezzemolo e il porro fritto.


martedì 25 ottobre 2016

I favolosi anni 80! Tapa, montadito e pincho con le spalline!

I favolosi anni 80, in ordine sparso.
Like a virgin, Duran Duran o Spandau Ballet? I Cure, Michael Jackson, gli Wham, gli U2, i Police, il Live Aid, i Depeche Mode, This is not America, Losing my religion, I Marillion e i Tears for fears, Brian Adams, il concerto dei Rolling Stones a Torino la notte di Italia 82, Born in the USA, Alba chiara e Vita spericolata.
Blu elettrico, fucsia e giallo, oro e argento, lustrini e paillettes, i fuseaux e le spalline imbottite, il kilt e i pantaloni a sigaretta, il loden e i camperos, le sneckers alte e basse di tutti i colori, i Levis 501, le gonne a balze in pizzo e tulle, capelli cotonati e permanenti, mascara a go-go e ombretti in pandan con i fuseaux, le pochettes, il monclear e i paninari. 
Le Tv commerciali, le telenovelas, Dallas e Dinasty, Sentieri e Dancing days, Drive in, Supertelegattone, Discoring, Quelli della notte, Giochi senza frontiere, M'ama non m'ama, Viva le donne, Colpo grosso, Domenica In, Indietro tutta, Saranno famosi.
Fame, I Blues Brother, Blade runner, The elephant man, E.T., Scarface, Amadeus, I predatori dell'arca perduta, il finto orgasmo di Sally, Non ci resta che piangere, Platoon, Ghostbusters, Nuovo cinema paradiso, Stardust Memories, Top gun, Footlose e Dirty dancing.
Ustica, 2 Agosto, Aids, Irpinia, Chernobyl, Falcone e Borsellino, Craxi, Berlinguer e Pertini, Achille Lauro, Dalla Chiesa, Papa Wojtyla, P2, Gorbaciov, Muro di Berlino.

E io...? Per me gli anni 80 sono divisi in due. La prima parte è l'adolescenza, i bellissimi anni del liceo, l'amore, il periodo del militare del mio fidanzato, i primi concerti, i Dire Straits, il Ciao, gli amici, il diario, la pasta margherita e i cappelletti, la consapevolezza di come stava sbocciando il mio corpo, le labbra rosso fuoco,  gli scontri con mia madre, la ribellione, il lavoro estivo nel negozio di fotografia di mio zio, le prime lenti a contatto, i sabato sera al mare.  E poi la seconda parte che mi ha vista da adolescente a mamma bambina, sposa bambina, appena diplomata, Sara svegliati è primavera...Sara sono le sette e tu devi andare a scuola... con la testa piena di sogni, le prime vacanze, la prima casa, le responsabilità, un marito troppo giovane per essere in grado di formare una famiglia, le sere da sola con il mio cucciolo e le notti a piangere, le liti furibonde, dio quanto ero spaventata!!! il primo filetto bruciato, la prima cena riuscita bene, la patente, l'inizio delle mie passioni per i fiori e per le piante aromatiche, le cene di titto con il pane, le mie fruit bianche e le mini di jeans perchè a me le paillettes mica mi sono mai piaciute, le gite in bici con il mio cucciolo, il suo primo giorno di scuola..la vita...

A questi anni dedico l'MTC60 della dolce Mai Esteve, la spagnola più caliente dell'Mtchallege! 
La Mai ci porta in Spagna a prendere l'aperitivo e ci fa divertire come matti.
Allora...mettete su un cd di mucica Anni 80, la più bella, leggete il mio post e correte poi dalla Mai a continuare a divertirvi con le sue tapas, i suoi montaditos e i suoi pinchos. 
Il link di dove potete trovare tutte le proposte Mtchallengine! http://www.mtchallenge.it/2016/10/07/mtc-n-60-gli-sfidanti/

banner mtc 60


Tapa - Penne alla vodka

Uno dei must per eccellenza. Veloce e semplice da preparare, ma sempre di grande effetto. 
Una delle noti principali di questo primo piatto, oltre la vodka che lo caratterizza, è la panna, protagonista nella maggior parte dei piatti in voga negli anni 80. 
Ho voluto alleggerire la mia preparazione, rendendola così più attuale ma sempre molto gustosa, utilizzando il latte intero, che ho fatto restringere per non togliere la nota cremosa al piatto. Ho ulteriormente diminuito la parte grassa sostituendo la tradizionale pancetta affumicata con lo speck. Ho insaporito con una dose sostanziosa di pimento. 



Ingredienti per 2:

gr. 100 di mezze penne
gr. 60 di speck
gr. 100 di latte fresco intero alta qualità
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
1 spicchio di aglio
1/2 cucchiaino di pimento
1 piccola bottiglia di vodka
1 cucchiaino di burro
sale e pepe

Procedimento:

  • Mettere a bollire il latte con un pizzico di sale e farlo restringere fino a che non si addensi.
  • Mettere a bollire l'acqua con il sale e cuocere le penne.
  • Nel frattempo scaldare il burro in un tegame e aggiungere lo spicchio d'aglio.
  • Fare insaporire un minuto e unire lo speck tagliato a listarelle.
  • Quando lo speck è leggermente abbrustolito, togliere l'aglio e aggiungere il concentrato di pomodoro, stemperandolo bene.
  • Sfumare con la vodka.
  • Aggiungere un paio di cucchiai di acqua di cottura delle penne.
  • Aggiungere il latte concentrato.
  • Insaporire con il pimento e il pepe.
  • Quando le penne sono cotte, saltarle nel sugo preparato.


Montadito - Panettone salato

Non mancava mai nei buffet delle feste. Il panettone di pancarré era farcito con strati di salsa tonnata e salsa verde, alternati da salumi, uova sode e salmone affumicato. La maionese la faceva da padrone, come legante di ogni strato.
La mia versione è, diciamo, gourmet. Ho eliminato la maionese che uniforma i sapori e appesantisce il gusto. Ho preparato la salsa tonnata sostituendo la maionese con tuorlo di uovo sodo e un goccio di olio. Ho voluto mantenere una salsa pronta, utilizzandone un acquistata a Trento e molto particolare. Si tratta della Salsa dell'orso, preparata con pomodorini secchi, radicchio dell'orso e asparagi selvatici. Quello che mi ha incuriosito è il radicchio dell'orso, "radicio da l'ors", la cicerbita alpina, simile al radicchio, cresce tra le montagne del Trentino occidentale, la cui raccolta è regolata da una legge provinciale che consente di raccogliere non più di 2 chilogrammi a persona e pare che sia molto gustosa. La salsa l'ho trovata irresistibile! La potete sostituire con qualsiasi altra salsa di vostro piacimento o preparandone una tritando finemente qualche pomodorino secco e condirlo con olio e un pizzico di peperoncino.


Potrebbe interessarti:http://www.trentotoday.it/cronaca/radicchio-orso-sequestro-forestale.html
Seguici su Facebook:http://www.facebook.com/pages/TrentoToday/256939947687056



Ingredienti per 2:

8 fette di pane bauletto di farro integrale
un filetto di tonno
un cucchiaio di capperi sotto sale
il tuorlo di un uovo sodo
un cucchiaio di olio extravergine
due fette di prosciutto cotto di mora romagnola
un cucchiaio di salsa dell'orso
un filetto di acciuga

Procedimento:

  • Preparare la salsa tonnata mettendo nel mixer il tonno, i capperi dissalati, il tuorlo d'uovo sodo e un cucchiaio di olio extravergine d'oliva.
  • Tagliare il pane con l'aiuto di un coppapasta rotondo.
  • Preparare ogni mini panettone alternando strati di salsa tonnata con fette di prosciutto.
  • Guarnire l'ultimo strato con un poco di salsa dell'orso e una mezza acciuga. 
  • Infilzare con stecchino. 

Pincho: Filetto al pepe

Anche questo piatto è evocativo dei favolosi anni 80! Non c'era ristorante che non lo avesse in menù! E anche in questo piatto la panna non manca. La cremosità e il sapore pungente del pepe sono la sua caratteristica principale.



Ingredienti per 2:

gr. 150 di filetto di mora romagnola
mix di pepi
1 cucchiaino di burro
un mezzo cucchiaino di senape ancienne
1 cucchiaio di panna fresca
brandy
farina
sale

Procedimento:


  • Tritare grossolanamente i pepi. Ho utilizzato quelli che ho in dispensa: pepe bianco, pepe del Madagascar, pepe del Vietnam, pepe di Shisuan, pepe rosa e pepe lungo.
  • Tagliare a cubi il filetto di carne, passarli prima nel mix di pepi  e poi nella farina.
  • Scaldare in una piccola padella il burro e mettere a rosolare il filetto, fino a cottura. 
  • Salare.
  • Togliere la carne dalla padellina e tenerla in caldo.
  • Stemperare il fondo di cottura con il brandy e farlo evaporare.
  • Unire la panna e per ultima la senape.
  • Infilzare i cubi di filetto in uno stecchino e servirli in un bicchiere con la salsa.