tag:blogger.com,1999:blog-13812017189873281532024-03-13T12:23:25.371+01:00Les Madeleines di ProustSabrinahttp://www.blogger.com/profile/15050334369828252140noreply@blogger.comBlogger293125tag:blogger.com,1999:blog-1381201718987328153.post-26021301721935124982017-12-10T11:00:00.000+01:002017-12-10T11:00:03.909+01:00Oltre le alici, la colatura<br />
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-Z4n4pPl606k/Wix_2iiWv3I/AAAAAAAAEtk/IcyzZIMj0Ucw58ewxx7lJOoZFVbPIjgCwCLcBGAs/s1600/colatura.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="960" height="640" src="https://3.bp.blogspot.com/-Z4n4pPl606k/Wix_2iiWv3I/AAAAAAAAEtk/IcyzZIMj0Ucw58ewxx7lJOoZFVbPIjgCwCLcBGAs/s640/colatura.jpeg" width="480" /></a></div>
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Nel 1700 i monaci che vivevano a Cetara, ridente paesino della costiera amalfitana, trovarono nella loro dispensa un terzigno dimenticato da qualche anno, pieno di alici sotto sale, pesce che abitualmente i pescatori della zona donavano ai monaci e che loro conservavano in questo modo per l'inverno. Invece che buttare tutto il contenuto, assaggiarono il liquido che si era formato in superficie e scoprirono un prodotto saporitissimo, molto profumato ed estremamente gustoso, con il quale cominciarono ad insaporire le pietanze.<br />
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-380Y0x28wmM/Wix_2lSGY3I/AAAAAAAAEtg/O3CbnEdPxwwSyyKHutITpi7x2ApdCfQjgCEwYBhgL/s1600/col.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="960" height="640" src="https://2.bp.blogspot.com/-380Y0x28wmM/Wix_2lSGY3I/AAAAAAAAEtg/O3CbnEdPxwwSyyKHutITpi7x2ApdCfQjgCEwYBhgL/s640/col.jpeg" width="480" /></a></div>
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L'affascinante storia della <span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">colatura di alici </span>è cominciata così. Da allora praticamente nulla è cambiato. Il procedimento è rimasto sempre quello che involontariamente i monaci avevano inventato.<br />
Servono le alici di piccola pezzatura che vengono pescate nel golfo di Cetara, dove il fondali sono profondi e l'acqua è molto salata. Le alici vengono private della testa ed eviscerate, tutto rigorosamente a mano e vengono lasciate per 24 ore nel sale in catini di plastica, in modo da farle perdere tutta l'acqua che contengono. Si passa poi alla vera fase della salatura. Le alici vengono posate a strati alternati al sale, disposte in modo da formare una fitta trama, nel terzigno, piccola botte di legno così chiamata per essere l'equivalente di un terzo di una botte, fino a riempirla completamente. In un terzigno ci stanno circa venticinque chili di pesce. L'ultimo strato di pesce è la firma del salatore che si riconosce dal modo in cui vengono posate le alici. Ogni salatore ha la propria. Si finisce il terzigno con una copiosa mano di sale, sulla quale viene appoggiato un coperchio di legno, il "tompagno" sul quale viene posata una pietra marinara che fa da peso. Il pesce, che ha perso tutta l'acqua nella prima fase di lavorazione, si macera per mezzo del sale con il passare del tempo, formando un liquido che affiora in superficie. Ci voglio circa un paio d'anni perché il liquido sia pronto per essere spillato. Si utilizza il vriale, tipico attrezzo da falegname, per praticare un piccolo foro sotto il terzigno, dal quale comincia a uscire goccia dopo goccia il saporitissimo liquido ambrato, che scendendo attraverso tutti gli strati di pesce e sale, ne raccoglie tutte le proprietà organolettiche. La colatura viene raccolta in un vaso di vetro per circa 18 giorni e poi imbottigliata.<br />
Un consiglio da parte del signor Giordano dell'azienda Nettuno: una volta aperta la bottiglia della colatura, tapparla con un ciuffetto di origano o uno spicchio di aglio e conservarla in dispensa, in questo modo conserverà i sui profumi e accentuerà il sapore.<br />
Tutti questi passaggi andranno a costituire il disciplinare di produzione della colatura, strumento indispensabile per difendersi dai numerosi tentativi di imitazione.<br />
Circa due anni fa è stata costituita un'associazione che ha come presidente Lucia Di Mauro, titolare dell'Azienda Iasa, della quale fanno parte i produttori Nettuno, Delfino e Iasa, tre ristoratori di Cetara (San Pietro, Al Convento, La cianciola) e due armatori Cetaresi (Pappalardo Salvatore e Federmar). L'associazione si prefigge di valorizzare la colatura di alici di Cetara fino al riconoscimento della Denominazione di Origine Protetta.<br />
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-G4pVDZKiGRQ/Wix_25PoBJI/AAAAAAAAEto/DpGS6zr5pgkAnf0UP7FaY3-rdhVD1BAQACEwYBhgL/s1600/spillatura%2Bcolatura.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="800" height="640" src="https://2.bp.blogspot.com/-G4pVDZKiGRQ/Wix_25PoBJI/AAAAAAAAEto/DpGS6zr5pgkAnf0UP7FaY3-rdhVD1BAQACEwYBhgL/s640/spillatura%2Bcolatura.jpg" width="426" /></a></div>
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Tutto ciò che vi ho raccontato fino ad ora lo potete trovare cercando su goggle colatura di alici. Quello che invece non potete trovare sull'internet è la passione che non solo le persone sopra citate ma tutti gli abitanti di Cetara hanno per questo concentrato di profumi e di sapori marini. La colatura è il mare, il sole, la costiera, le case incastonate nelle rocce, i rami degli alberi carichi di limoni, la fatica, il duro lavoro, il profumo e il sapore che contraddistingue questa incantevole parte dell'Italia. Tutto questo si percepisce nettamente passeggiando per le vie del paese, parlando con le persone che ci vivono, gustando i loro piatti prelibati. Cetara non è famosa come Amalfi o Positano, nonostante il fascino e la bellezza siano le stesse, ma Cetara è il sapore della Costiera, è l'essenza pura del suo mare. </div>
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La mia testimonianza ha un fondamento perché la settimana scorsa ho partecipato con alcuni amici del Calendario del cibo italiano - Pasquale Alberico, Cinzia Cortella, Cristina Galliti e Anna Laura Mattesini, alla Festa della colatura di alici che ogni anno si tiene a Cetara all'inizio di dicembre, in occasione della spillatura della colatura, ospiti dell'assessore al turismo la vulcanica e appassionata Angela Speranza che ringrazio di cuore per la squisita ospitalità. </div>
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Tra visite alle aziende produttrici e assaggi di piatti e prodotti prelibati, ho imparato a conoscere meglio la colatura che già era presente nella mia cucina. Ho avuto anche una piccola soddisfazione personale vincendo il premio Colatura 2.0 con i Tortelli di patate preparati a quattro mani con la mia <a href="http://cindystarblog.blogspot.it/" target="_blank"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Cindystar</span></a> del corazon, durante la gara gastronomica "Premio Ezio Falcone". </div>
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Troverete tutte le info e il racconto dettagliato del nostro fine settimana nell'articolo pubblicato sul sito del Calendario a questo indirizzo: <a href="https://www.calendariodelciboitaliano.it/2017/12/10/festa-della-colatura-alici-di-cetara/">https://www.calendariodelciboitaliano.it/2017/12/10/festa-della-colatura-alici-di-cetara/</a></div>
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-Di3jMVQcbYg/Wix_4MSNMWI/AAAAAAAAEts/TmUJxz7PKLQjmHM12lbjGdrXXxDcdOC8gCEwYBhgL/s1600/tortelli%2Bdi%2Bpatate.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="480" src="https://3.bp.blogspot.com/-Di3jMVQcbYg/Wix_4MSNMWI/AAAAAAAAEts/TmUJxz7PKLQjmHM12lbjGdrXXxDcdOC8gCEwYBhgL/s640/tortelli%2Bdi%2Bpatate.jpg" width="640" /></a></div>
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Sabrinahttp://www.blogger.com/profile/15050334369828252140noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-1381201718987328153.post-53763641540213290602017-11-15T14:46:00.001+01:002017-12-10T19:03:02.427+01:0015 novembre, a Bologna apre FICO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-f4gEHicvmhw/WgxFKQqrxRI/AAAAAAAAEtA/Hk1Rm2SiysQJ2MrdCGK1ph-qdOnMBQOOgCLcBGAs/s1600/ingresso-fico.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1085" data-original-width="1000" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-f4gEHicvmhw/WgxFKQqrxRI/AAAAAAAAEtA/Hk1Rm2SiysQJ2MrdCGK1ph-qdOnMBQOOgCLcBGAs/s640/ingresso-fico.jpg" width="589" /></a></div>
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Quando <b>Tonino Guerra</b> cominciò a parlare di frutti dimenticati e dell'idea di creare un orto e un luogo dell'anima dove coltivare le piante e raccontarle al mondo, fu preso per un visionario. Ma come, stiamo per entrare nel terzo millennio e vuoi parlare di frutti dimenticati? Ma per fortuna si! Lui aveva capito che per andare avanti era indispensabile tornare indietro. Solo l'animo sensibile e attento di un poeta poteva arrivare ad una conclusione così incredibile.<br />
Poi è arrivato lui <b>Carlo Petrini</b>, il contadino, figlio di un'ortolana che ci dice che è arrivato il momento di nutrire il pianeta, se non vogliamo soccombere. E dobbiamo farlo salvaguardando le nostre specie autoctone, i nostri animali e le nostre ricette di tradizione. Petrini si inventa Slow Food e il cambiamento verso una nuova consapevolezza alimentare ha inizio.<br />
Ci pensa <b>Oscar Farinetti</b>, grande manager, molto appassionato e capace, a trasformare questo cambiamento in un progetto mondiale che è quello di portare le eccellenze italiane, quelle vere non l'italian sound, in tutti i più grandi paesi del mondo, cominciando proprio dall'Italia, perché siamo noi per primi che dobbiamo essere consapevoli di quello che abbiamo. Siamo una terra con la più grande biodiversità al mondo ed è un dovere per noi salvaguardarla e metterla a disposizione di tutti.<br />
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Per questo motivo nasce <span style="font-size: large;"><b>FICO</b></span><b> Eataly World</b>, la più grande fabbrica contadina al mondo. FICO nasce da un'idea di <b>Andrea Segré</b> presidente del CAAB di Bologna di sfruttare uno spazio immenso che non veniva più utilizzato, appunto parte del CAAB. Coinvolge il <b>Comune di Bologna</b> in qualità di proprietario e Farinetti e <b>Tiziana Primori</b>, amministratore delegato di Fico Eataly world, come manager esecutivo del progetto.<br />
E' un progetto ambizioso che si prefigge l'obbiettivo di diventare il punto di riferimento internazionale per tutto ciò che ruota attorno il cibo italiano.<br />
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FICO è un luogo dove possiamo nutrire tutti i cinque sensi.<br />
Possiamo <span style="font-size: large;"><b>osservare</b></span> perché ci sono oltre due ettari tra stalle con gli allevamenti di suini, bovini e ovini.e orti con le coltivazioni di ortaggi e frutti. Ci sono 40 fabbriche che trasformano le materie prime.<br />
Guardando possiamo imparare. Lo facciamo <span style="font-size: large;"><b>ascoltando</b></span> le conferenze e le lectio magistralis, ma anche le esperienze raccontate dai produttori, perché FICO ospita 6 aule didattiche, un teatro e un cinema, un centro congressi e una Fondazione con tre università .<br />
Possiamo soddisfare il <span style="font-size: large;"><b>gusto</b></span> assaggiando i prodotti e i cibi cucinati nei 40 bistro, botteghe e mercati, come, ad esempio in ordine sparso i primi piatti della Trattoria di Amerigo, la birra di Baladin, la pizza di Rosso pomodoro, il pesce con i fratelli Raschi del ristorante Guido di Rimini, il pane di grani antichi del Forno Calzolari di Bologna, l'orto con i prodotti di Riccardo Di Pisa e la cucina di Rosarose Bistrot di Bologna, lo chef stellato Enrico Bartolini che ospiterà nel suo ristorante Le soste i suoi colleghi stellati. Ma ci sono anche i chioschi dove assaggiare tre tipi di arrosticini diversi, degustare l'aceto balsamico e il parmigiano reggiano. La macelleria Zivieri di Monzuno ci propone la sua carne proveniente da allevamenti etici e la selvaggina delle nostre montagne.<br />
Possiamo <span style="font-size: large;"><b>toccare</b></span> con mano la grandiosità delle nostre eccellenze italiane.<br />
Possiamo <span style="font-size: large;"><b>annusare</b></span> e inebriarci dei profumi dei cibi cucinati.<br />
Ma possiamo anche <span style="font-size: large;"><b>divertirci</b></span> visitando le 6 giostre dedicate alla terra, al mare, al fuoco, alla bottiglia, all'uomo e gli animali e al futuro. Le giostre sono luoghi magici dove si racconta la storia del cibo italiano. Le giostre sono la Disneyland del cibo raccontato, tra le altre attrattive, dai bellissimi video realizzati dai ragazzi del Centro di cinematografia sperimentale diretto da Maurizio Nichetti. Possiamo divertici giocando a minigolf, in uno spazio coloratissimo che ricorda la nostra Romagna. Possiamo giocare a squash o a beach volley nella spiaggia del Fantini Club di Cervia.<br />
Possiamo <span style="font-size: large;"><b>pedalare</b></span>!!! Si perché all'ingresso di FICO è possibile prendere una bellissima bici-carretto e gironzolare facendo spesa e degustando i gustosissimi cibi che il parco offre.<br />
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Queste sono solo una minima parte di tutto quello che FICO offre.<br />
FICO è collegato da navette che partono dalla Stazione ferroviaria di Bologna.<br />
Oggi vi aspetta numerosi dalle 16.30 alle 24 in Via Paolo Canali a Bologna.<br />
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Detto questo si capisce perché <a href="https://www.mtchallenge.it/2017/09/05/mtc-n-67-la-ricetta-della-sfida/" target="_blank">la sfida 67 dell'Mtchallenge</a>, <span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b><a href="http://poverimabelliebuoni.blogspot.it/" target="_blank">La pasta con il pesce</a></b></span> di Cristina Galliti, per me è stata molto difficile da preparare, primo perché non ho potuto attingere dalla tradizione, poi perché la semplicità in questo caso è troppo scontata. E' vero che la Romagna è l'ombelico del mondo, ma sta dentro ad una regione fantastica che è l'Italia, dove il pesce la fa da padrone.<br />
Allora mi sono affidata ai miei libri e in uno di questi, Il pesce di Slow food editore, ho trovato l'ispirazione. Sono stata attirata da Il farro all'antica Pompei. Sinceramente non so se sia una ricetta di tradizione. Ho cercato in lungo e in largo senza trovare nulla. Ho anche provato a chiamare il ristorante che la propone ma non ho avuto successo. Forse il motivo è semplicemente la vicinanza di Pompei con il paese di Cetara, considerata la natura degli ingredienti. Se c'è qualcuno in grado di dare notizie è benvenuto.<br />
Tornando alla mia ricetta, ho sostituito il farro con una pasta favolosa acquistata durante le mie vacanze a Gaiole in Chianti, una pasta di farro integrale trafilata al bronzo, profumatissima.<br />
Le alici sono le nostre dell'Adriatico, saporite e freschissime.<br />
La colatura di alici invece è la colatura tradizionale di alici di Cetara, Presidio Slow Food, che comprai l'anno scorso al Salone del gusto a Torino. Che cos'è la colatura di alici? E' il liquido ambrato che si ottiene lasciando maturare le alici sotto sale, pescate nel Golfo di Salerno. Nel periodo primaverile le acciughe appena pescate vengono pulite a mano e messe sotto sale in appositi contenitori. Trascorsi quattro o cinque mesi, il liquido che esce dal foro praticato sul fondo del contenitore, viene raccolto e utilizzato come condimento. E' unica nel suo genere, ne basta pochissima, un cucchiaio per porzione, è profumatissima e molto sapida. Anche solo con l'aggiunta di olio extravergine, si ha un condimento estremamente gustoso.<br />
A questi ingredienti ho voluto aggiungere un tocco in più, un pesto cremoso fatto con i pistacchi non salati e le acciughe sottolio, un connubio vincente. La dolcezza dei pistacchi smorza il sapore deciso delle alici.<br />
Provo a metter insieme la ricetta perché sono andata ad occhio. Quando si cucina il pesce si deve andare a sentimento.<br />
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<span style="color: #e06666; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: x-large;">Sedani di farro integrale all'antica Pompei con pesto di pistacchi e acciughe</span></div>
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-ZUkF1yuf-yw/Wcl0F0OyQ5I/AAAAAAAAEqg/GlVMK5lV2KkrhtAfurU4qLo5jcdI3NK4ACLcBGAs/s1600/sedanini%2Bcon%2Ble%2Balici.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1080" height="640" src="https://2.bp.blogspot.com/-ZUkF1yuf-yw/Wcl0F0OyQ5I/AAAAAAAAEqg/GlVMK5lV2KkrhtAfurU4qLo5jcdI3NK4ACLcBGAs/s640/sedanini%2Bcon%2Ble%2Balici.jpg" width="640" /></a></div>
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<i>Ingredienti per 4 persone:</i></div>
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g. 280 di pasta di farro integrale </div>
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20 alici freschissime</div>
<div style="text-align: center;">
1 piccolo porro</div>
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aceto di mele</div>
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4 cucchiai di colatura di alici di Cetara</div>
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g. 50 di pistacchi non salati</div>
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4 acciughe sottolio</div>
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4 cucchiai di briciole di pane</div>
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1 cucchiaio di erba cipollina fresca</div>
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olio extravergine d'oliva</div>
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-72S4jeY6KlQ/Wcl0GBEfZ6I/AAAAAAAAEqo/WkSgTqPHtQcxuDSvoWMQ3yuCroPRZl4SQCEwYBhgL/s1600/pasta%2Bcon%2Ble%2Balici%2Be%2Bpistacchi.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1560" data-original-width="540" height="400" src="https://4.bp.blogspot.com/-72S4jeY6KlQ/Wcl0GBEfZ6I/AAAAAAAAEqo/WkSgTqPHtQcxuDSvoWMQ3yuCroPRZl4SQCEwYBhgL/s400/pasta%2Bcon%2Ble%2Balici%2Be%2Bpistacchi.jpg" width="136" /></a></div>
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Pulite le alici a mano, privandole della testa e della lisca centrale. Fate un battuto con il porro, e fatelo appassire in una teglia con due cucchiai di olio. Unite le alici, una di fianco l'altra. Sfumatele con qualche goccia di aceto di mele e cuocete a fuoco allegro per pochi minuti. Non salate e tenete in caldo. Mettete nel frattempo a bollire l'acqua per la pasta con un cucchiaio di sale grosso.<br />
Tritate finemente i pistacchi e metteteli in un bicchiere alto. Aggiungete le alici sottolio, un cucchiaio di olio e due di acqua. Frullate con il frullatore a immersione, fino ad ottenere una crema omogenea.<br />
Quando bolle l'acqua, buttate la pasta e scolatela al dente. Scaldate i piatti nel forno in modo da non raffreddare i componenti della ricetta durante l'impiattamento.<br />
Preparate i piatti, disponendo a semicerchio le alici. Condite la pasta nel tegame dove avete cotto le alici, aggiungendo la colatura e qualche cucchiaio di olio. Disponete la pasta nei piatti. Nel frattempo saltate molto velocemente nello stesso tegame a fuoco molto alto le briciole di pane con l'erba cipollina. Spolverate la pasta con le briciole tostate e decorate con una quenelle di pesto di pistacchi.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-LRgxETtTtDg/Wcl0F798nXI/AAAAAAAAEqk/o8Pwg5RsSVYLHuAdZUeHiDPyI0IEnbOjgCEwYBhgL/s1600/banner_sfidadelmese_67-1024x489.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="489" data-original-width="1024" height="152" src="https://1.bp.blogspot.com/-LRgxETtTtDg/Wcl0F798nXI/AAAAAAAAEqk/o8Pwg5RsSVYLHuAdZUeHiDPyI0IEnbOjgCEwYBhgL/s320/banner_sfidadelmese_67-1024x489.jpg" width="320" /></a></div>
<br />Sabrinahttp://www.blogger.com/profile/15050334369828252140noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-1381201718987328153.post-81580513920234089822017-04-22T10:56:00.001+02:002017-04-22T16:09:03.862+02:00Grissini con pasta madre di rinfresco #calendar52<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>ATTENZIONE!!!! Sono droga e creano dipendenza. Consumare con moderazione.</i></span><br />
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Se i grissini preparati con esubero di pasta madre rinfrescata avessero mai un'etichetta, questa sarebbe l'ideale, perché sono di un buono inenarrabile e averli in casa possono fare davvero male - non alla salute, naturalmente, ma al giro vita si! - </div>
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L'altra cosa bella di questi grissini è che tutti possono farli, anche chi ha poca manualità , oppure chi dice no no il pane ho provato a farlo una volta e ho realizzato un prodotto per l'edilizia, o anche chi come me ha un forno che è una pippa e con i lievitati da il peggio di sé - a questo proposito è ora di cambiarlo e si accettano consigli - </div>
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Serve solo la pasta madre, delle farine buone e profumate, di farro o di grani antichi - non trovate scuse perché in giro, in qualsiasi città, se ne trovano tantissime - olio extravergine e aggiunte a piacere. La fantasia è un valore aggiunto, ma in questo caso non è indispensabile. </div>
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La pasta madre si trova facilmente. Se siete anche solo un po' social, non farete fatica a trovare qualcuno nella vostra città che ve ne regali un pezzetto. In <a href="https://www.pastamadre.eu/?page=mappa_spacciatori_pasta_madre_e_kefir" target="_blank">questo sito</a> trovate una mappa dettagliata, con contatti in tutta Italia che spacciano pasta madre. </div>
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Una vota che siete in possesso di questo prezioso ingrediente, non dovete fare altro che tenerlo in vita alimentandolo, ogni tre o quattro giorni, con pari peso di farina di tipo 0 e metà del suo peso di acqua. Lo conservate in frigorifero in un barattolo di vetro fino al momento dell'uso. Non dovete essere dei perfetti panificatori per utilizzare la pasta madre, è sufficiente la voglia e la consapevolezza di volere cominciare ad alimentarsi seguendo uno stile di vita naturale e partire dai grissini è un ottimo inizio. </div>
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Potete aromatizzare i vostri grissini con tutto ciò che più vi piace e potete farli salati, ma anche dolci sono una vera sorpresa utilizzando spezie, frutta secca, semi, cioccolato, salumi e erbe aromatiche.</div>
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<div style="text-align: center;">
<span style="color: #cc0000; font-size: x-large;">Grissini alla curcuma</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-qlL28xqYGfY/WPsX94vVhqI/AAAAAAAAEoU/fMxj4s2JrjA-G0r9Y2N9jnXQ8FlI1J8wQCLcB/s1600/grissinipastamadre.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-qlL28xqYGfY/WPsX94vVhqI/AAAAAAAAEoU/fMxj4s2JrjA-G0r9Y2N9jnXQ8FlI1J8wQCLcB/s640/grissinipastamadre.jpg" width="426" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: Montserrat; font-size: 15.4px;">
<div style="text-align: center;">
<i>Ingredienti:</i></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
250 gr di pasta madre non rinfrescata</div>
<div style="text-align: center;">
150 gr di acqua fredda</div>
<div style="text-align: center;">
un cucchiaino di malto d’orzo</div>
<div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: 15.4px;">200 gr di farina di grano verna</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: 15.4px;">150 gr di farina 0</span></div>
</div>
<div style="text-align: center;">
50 gr di olio o strutto</div>
<div style="text-align: center;">
due cucchiaini di sale </div>
<div style="text-align: center;">
un cucchiaio di curcuma</div>
<div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sciogliere la madre nell’acqua e aggiungere il malto, la farina e la curcuma e lavorare energicamente, aggiungere olio e per ultimo il sale. </div>
<div style="text-align: justify;">
Sbattere l’impasto ottenuto molte volte sul tagliere (servirà a sfibrare la maglia glutinica).</div>
<div style="text-align: justify;">
Ungere l'impasto con olio extravergine e cospargerlo di farina di semola. Coprire con una ciotola d vetro o ceramica.</div>
<div style="text-align: justify;">
Lasciar lievitare 3 ore. poi con un staglino tagliare delle strisce di pasta e stirarle con le mani passandole in poca semola mista a curcuma.</div>
</div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: Montserrat; font-size: 15.4px; text-align: justify;">
Adagiare i grissini su una teglie ricoperta di carta da forno e infornare a 180° per 15 minuti.</div>
</div>
<div style="background-color: white; color: #222222; font-family: Montserrat; font-size: 15.4px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; color: #222222; text-align: justify;">
<span style="font-family: "montserrat"; font-size: 15.4px;">Oggi è </span><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><b>la giornata nazionale dei grissini</b></span><span style="font-family: "montserrat"; font-size: 15.4px;">. Vi consiglio di correre a leggere la storia dei grissini, raccontata con dovizia di particolari in </span><a href="http://www.calendariodelciboitaliano.it/2017/04/22/gn-grissini/" style="font-family: Montserrat; font-size: 15.4px;" target="_blank">questo</a><span style="font-family: "montserrat"; font-size: 15.4px;"> interessante articolo di Giulia Robert, sul sito del Calendario del cibo italiano. </span></div>
<div>
<br /></div>
Sabrinahttp://www.blogger.com/profile/15050334369828252140noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1381201718987328153.post-66117277657122897472017-04-05T10:08:00.002+02:002017-04-05T10:08:39.458+02:00Il Re Vittorio Emanuele II, la cioccolata Majani e il salame vikingo di Nonna Papera.Il 2 maggio 1860 segnò una data molto importante nella cronaca bolognese di quei tempi. Il futuro primo Re d'Italia, Vittorio Emanuele II, durante un viaggio lungo tutta la penisola, accettò l'invito del Legato Pontificio di fermarsi nella città per ben quattro giorni. Bologna fu in fermento per tutto il mese precedente, impegnata ad organizzare un'accoglienza senza precedenti.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-MNu08JQEdyo/WOQXKhghpoI/AAAAAAAAEnk/8JCmQNR8o9Eqr1jbQolfqu98_aervt0_gCEw/s1600/majani2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-MNu08JQEdyo/WOQXKhghpoI/AAAAAAAAEnk/8JCmQNR8o9Eqr1jbQolfqu98_aervt0_gCEw/s640/majani2.jpg" width="472" /></a></div>
<br />
I quattro giorni furono ricordati con dovizia di particolari da <span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Francesco Majani</span>, un uomo molto potente nel panorama commerciale della città, il re della cioccolata. A quel tempo Francesco aveva già ceduto il passo al figlio Giuseppe, incaricato di preparare il buffet per Vittorio Emanuele II. Questo gli diede la possibilità di assaporare la soddisfazione di aver costruito qualcosa di molto importante e solido, destinato a rimanere in piedi per quasi un secolo e mezzo.<br />
La storia di Francesco Majani comincia quando era ancora un ragazzo, rimasto orfano di padre, fu costretto a lasciare la scuola, essendo il primogenito, per diventare il capofamiglia. Andò "a bottega" per dare una mano alla madre, Teresa Menarini, imparando ben presto l'arte di commerciare e i segreti della preparazione delle paste dolci, nel laboratorio di Via D'Azeglio angolo Via Colombarina, a pochi passi da Piazza Maggiore, nel cuore della città. Il fiuto per gli affari del giovane Francesco, unito alla maestria della madre, conosciuta a Bologna come Teresina della roba dolce, contribuì a far crescere l'azienda che in pochi anni divenne una vera industria della pasticceria e del cioccolato.<br />
Ma torniamo al 2 maggio 1860. Francesco, oramai a riposo, poté concedersi il lusso di godersi l'arrivo del futuro Re e del suo ingresso a San Petronio senza però fare prima un passaggio al Teatro Comunale per seguire da vicino i preparativi del sontuoso buffet che avrebbe fatto diventare famosa la famiglia Majani in tutta l'Italia.<br />
Alle dieci di sera Vittorio Emanuele arrivò puntualissimo a teatro. salì sul palco reale accolto da acclamazioni e da un inno cantato da sessanta giovani donne. Il racconto di Francesco Majani è davvero delizioso: <span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><i>"Dopo questa cantata cominciarono le due orchestre a suonare per le danze, pocco doppo che fu cominciato il ballo, il Re col suo seguito venne giù a mescolarsi tra li altri girando per il teatro e si fermò per qualche tempo stando a vedere ballare e rivolse qualche discorso con due o tre delle nostre signore, forse a quelle che le andavano più a genio, fra le quale una certa Dalolio. Vi era un'altra orchestra per ballare anche nell'atrio, il quale a tutto apparato di velluto rosso con dei grandiosi specchi e di li si entrava nel gran Teatro che ra un vero incantesimo per la gran lumiere...".</i></span><br />
In questo atrio erano state allestite due lunghe tavole a semicerchio, illuminate con splendidi candelabri e imbandite con <span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><i>"...ogni sorta di bomboneria e dolciari e si dispensavano gratuitamente a tutti in generale gelati in pezzi di varie sorta, sorbetti e granite, bibite di varie qualità, caffè nero e caffè col latte e in ogni tavola vi erano dieci o dodici camerieri che mantenevano sempre pieni i cabarè di ogni sorta di gelati e bibite, altritanti camerieri erano al difuori per servire tutti quelli che si presentavano, che sempre vi fu la calca. Anche in fondo alla sala del Teatro dove sulla tavola più bella c'erano alzate di cristallo piene di dolci e bomboneria, per tutti li piatti e cabarè d'argento ripieni di dolciari, con un'alleganza sorprendente, con vari vasi d'argento fatte in diverse forme per il servizio dei tè e caffé...".</i></span><br />
Questo banchetto pantagruelico fu l'inizio di una serie di banchetti molto importanti, in giro per tutta l'Italia. A Mantova, Firenze, Roma e Milano, alle feste nei palazzi di duca e principi, la pasticceria Majani non mancava mai.<br />
Gli affari andavano molto bene, tanto che al negozio storico di Via de Carbonesi, si aggiunsero altri due caffé pasticceria sotto al Pavaglione e in Via Ugo Bassi, che diventarono il ritrovo alla moda della miglior società bolognese, intellettuali e politici.<br />
Il successo definitivo dell'<a href="http://www.majani.it/" target="_blank"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">azienda</span><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"> Majani</span> </a>coincise con la fabbricazione della cioccolata in forma solida, una delle più famose specialità dell'azienda, la <span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><i>Scorza Majani</i></span>. Questa specialità non veniva modellata come il cioccolatino o come la tavoletta, ma tagliata dai cilindri orizzontali di porfido dai quali usciva la caratteristica cioccolata simile alla scorza d'albero, una squisitezza che si scioglie in bocca e che ancora oggi è il fiore all'occhiello dell'azienda.<br />
Nel 1911 nasce il famosissimo <span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><i>Cremino Fiat </i></span>e nel 2000 il buonissimo tortellino ripieno, fondente, al latte e bianco.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-BZme7gxgiMc/WOQbl3Puc6I/AAAAAAAAEnw/fuTm4w6-CVYgrkwUuzt1seE0jdF05_uFQCLcB/s1600/images.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-BZme7gxgiMc/WOQbl3Puc6I/AAAAAAAAEnw/fuTm4w6-CVYgrkwUuzt1seE0jdF05_uFQCLcB/s1600/images.png" /></a></div>
<br />
<br />
Il mio primo libro di cucina, datato 1970, è stato l'indimenticabile <span style="color: #cc0000;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><i>Manuale di Nonna Papera</i></span>.</span> Ma quante ricette ho fatto quando ero piccola? E quanto me la sono passata? Se ancora oggi mi diverto a stare in cucina, lo devo a questo libro, ai pomeriggi passati a leggere le ricette, a copiare i disegni delle illustrazioni e a sognare sugli aneddoti storici che trovavo così interessanti. <br />
Il salame vichingo è stato un must per non so quanti anni. Lo portavo ad ogni festa ed è sempre stato molto apprezzato. L'ho rifatto per la <span style="color: #990000; font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Giornata del Salame di cioccolato</span> per il<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><i> <a href="http://www.calendariodelciboitaliano.it/" target="_blank">Nuovo Calendario del Cibo italiano</a></i></span> targato Mtchallange, con qualche piccola modifica e con il cioccolato Majani.<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #e06666; font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: x-large;">Salame vichingo di Nonna Papera</span></div>
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><i>...i Vichinghi sono presi dalla smania dei grandi viaggi, naturalmente via mare, anche per fare bella mostra delle loro navi carenate...una sola vela, quadrata e rossa, si innalzava sulla nave. Sulle fiancate esterne dello scafo, gli irrequieti guerrieri del nord appendevano i loro scudi a colori alternati: uno scudo giallo e uno scudo nero, uno scudo giallo e così via. Ridendo e scherzando i Vichinghi giunsero a saccheggiare nell'836 Londra, nell'845 Parigi e Amburgo. E sono stati questi scudi ad ispirare la ricetta di questo salame.</i></span><div>
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><i><br /></i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-DQ_yyqT9z3Q/WOSl8u8r_RI/AAAAAAAAEoA/A4Dwy7nbW9on-ansMN8NcYeANU-U_kKxQCLcB/s1600/salame%2Bdi%2Bcioccolato.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://4.bp.blogspot.com/-DQ_yyqT9z3Q/WOSl8u8r_RI/AAAAAAAAEoA/A4Dwy7nbW9on-ansMN8NcYeANU-U_kKxQCLcB/s640/salame%2Bdi%2Bcioccolato.jpg" width="524" /></a></div>
<div>
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><i><br /></i></span><div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><i>Ingredienti</i></span></div>
<div style="text-align: center;">
due tuorli</div>
<div style="text-align: center;">
due cucchiai di zucchero di canna</div>
<div style="text-align: center;">
g 150 di burro </div>
<div style="text-align: center;">
due cucchiai di cacao amaro Majani</div>
<div style="text-align: center;">
un bicchierino di curaçao </div>
<div style="text-align: center;">
g 200 di biscotti speculoos (o biscotti secchi)</div>
<div style="text-align: center;">
4 ovetti di cioccolato scorza Majani</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
Procedimento:</div>
<div style="text-align: left;">
Sbattete insieme i tuorli e lo zucchero, fino a quando la crema si gonfia. Unite il burro dopo averlo fatto ammorbidire a temperatura ambiente e continuate a montare la crema. Aggiungete il cacao, il <span style="text-align: center;">curaçao</span> e gli ovetti di cioccolata tritati, mescolando fino ad amalgamare completamente gli ingredienti. Sminuzzate con le mani i biscotti e uniteli alla crema. </div>
Versate il composto ottenuto sulla carta da forno e modellatelo a forma di salame, chiudendolo bene alle estremità. Riponete il salame dolce in frigorifero per almeno 4 ore.<br />
Togliete poi la carta forno, affettatelo e servitelo.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br /></div>
Sabrinahttp://www.blogger.com/profile/15050334369828252140noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-1381201718987328153.post-51709594415636011552017-03-25T20:28:00.000+01:002017-03-27T10:11:28.244+02:00Terrina di capriolo alle noccioleL'ispiratrice per questa terrina è stata Christine Ferber e un libretto molto bello che mi regalò anni fa la mia cara <a href="http://www.mtchallenge.it/2017/03/25/terrina-di-merluzzo-di-sandra/">Sandra</a>, Mes aigres-doux, terrines et pâtés che ringrazio di cuore per avermi aiutato a tradurre al meglio la ricetta, che poi ho modificato in alcuni passi. <br />
La terrina è un tipico e antico piatto francese, una sorta di pasticcio di carne macinata, cotto in forno nel tradizionale coccio di terracotta, da cui prende il nome.<br />
<div>
La terrina tipica è di carne di tipi diversi macinata oppure di foie gras, ma può essere anche di pesce , di legumi o di verdure.<br />
La componente grassa è fondamentale per ottenere una terrina morbida e succosa.<br />
Viene sempre accompagnata da una salsa e da verdure che ne esaltano i sapori.<br />
Si gusta fredda e più tempo si lascia riposare, più diventa buona. <br />
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="color: #e06666; font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: x-large;">Terrina di capriolo alle nocciole</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="color: #e06666; font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: x-large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-KmBNq0QGcHQ/WNbCeSIUhBI/AAAAAAAAEms/tCVSXL5H3jYcscxwJAMgwxixf00xxm67gCEw/s1600/terrina%2Bdi%2Bcapriolo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://3.bp.blogspot.com/-KmBNq0QGcHQ/WNbCeSIUhBI/AAAAAAAAEms/tCVSXL5H3jYcscxwJAMgwxixf00xxm67gCEw/s640/terrina%2Bdi%2Bcapriolo.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="color: #e06666; font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: x-large;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="color: #e06666; font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: x-large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><i>Ingredienti principali</i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><i><br /></i></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
g.500 di filetto di capriolo</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
g 100 di fegato di coniglio</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
g 200 di capocollo di maiale</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
g 200 di noce di vitello</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
2 scalogni</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
g 10 di burro</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
g 20 di olio di extravergine d'oliva</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
g 10 di sale
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
g 1 di coriandolo macinato
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
g 3 di pepe
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
g 4 di 4 spezie (mix di noce moscata, cannella, zenzero e chiodi di garofano, tutte rigorosamente in polvere)</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
g 2 di zucchero di canna in polvere
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
g 75 di nocciole tostate</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
g 50 di vino rosso</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
g 50 di Armagnac</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
per il fondo di vitellone:</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
2 ossa
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
g 200 di punta di petto </div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
g 250 di gommosa (copertina)</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
g 50 di vino rosso</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
g 50 di Armagnac</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
g 10 di burro</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
g 10 di olio extravergine d'oliva</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
2 cucchiaini di dado vegetale fatto in casa </div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
1 piccola carota</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
1 piccola cipolla</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
1 rametto di timo</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
1 foglia di alloro</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
1 piccolo rametto di prezzemolo</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
g 1500 di ghiaccio o acqua ghiacciata</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
per il fumetto:</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
g 500 di fondo di vitello</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
la marinata del capriolo</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
g 10 di burro</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
g 10 di olio extravergine d'oliva</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
1 piccola carota
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
1 piccola cipolla</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
1 rametto di timo</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
1 foglia di alloro</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
1 piccolo rametto di prezzemolo</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
per la gelatina:</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
g 20 di polvere per gelatina</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
g 170 di acqua</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
g 30 di armagnac</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
1 terrina da 1 litro</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
2 foglie di alloro</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
1 rametto di timo</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
lardo di colonnata</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><i>Procedimento:</i></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><i><br /></i></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Tagliate la carne di capriolo in filetti e
mettetela a marinare in una terrina con vino rosso, cognac, sale,
pepe, zucchero e spezie per il tempo che si prepara il fondo. </div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><i>Preparate il fondo:</i></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Mettete a scaldare in una casseruola il burro e l'olio. Unite la carota e la cipolla tagliate a tocchetti e fate soffriggere qualche minuti. Aggiungete le ossa, la punta di petto e la gommosa e fate rosolare bene. Sfumate poi con l'Armagnac e il vino rosso (ho utilizzato un teroldego). </div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Una volta che i liquidi hanno perso l'alcool, aggiungete il ghiaccio, le erbe e il dado vegetale. Portate a bollore e fate cuocere a fuoco dolce per 3/4 ore, fino a quando il brodo non si sia leggermente addensato e la carne risulti tenera. </div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Nel frattempo pelate
e tritate finemente gli scalogni e fateli appassire in un tegame con olio e burro, aggiungendo un poco del brodo che sta cuocendo e lasciare raffreddare.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Preparate il fumetto:</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Pelate e tritate
finemente la carota e la cipolla, con il prezzemolo e il rametto di timo. </div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
In un tegame scaldare il burro e
l'olio e mettete le verdure a dorare. Aggiungete il fondo di vitello e il sugo della
marinata. Fate ridurre a fuoco dolce, fino ad
ottenere g 200 di fumetto. Fate raffreddare senza filtrare. </div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Macinate la carne di vitello a griglia
media. Macinare il collo a griglia sottile. Tritate il fegato a coltello. In una
terrina mescolare bene le due carni, il fegato, il filetto di cervo,
gli scalogni, il fumetto e le noccioline, aggiungendo il sale e abbondante pepe macinato al momento.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-vhmA7OeNFxQ/WNbCffGeICI/AAAAAAAAEm0/2rqoWaubCG85xPiTi-G4zCyny3jKQqrfgCEw/s1600/20170325_201322.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="474" src="https://4.bp.blogspot.com/-vhmA7OeNFxQ/WNbCffGeICI/AAAAAAAAEm0/2rqoWaubCG85xPiTi-G4zCyny3jKQqrfgCEw/s640/20170325_201322.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Riscaldate il forno a 150°. Tappezzate
bene la terrina con il lardo. Depositate la farcia. Pressate e
lisciate con la punta delle dita. Non deve rimanere aria. Appoggiare
il rametto di timo e due foglie di alloro. Coprire con carta forno e
carta stagnola oppure con il coperchio da terrina.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Mettete la terrina bagno maria e
cuocere in forno fino a quando la temperatura cuore sarà di 75°. Se
non avete il termometro, dopo due ore inserite un coltello fino al
cuore e se esce asciutto e caldo, la terrina è pronta.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Scolate la terrina dall'abbondante sugo di cottura, che non butterete ma conserverete per preparare delle favolose patate stufate. Con la punta delle dita stendete la carne verso il bordo, pressandola leggermente. Copritela e fate raffreddare in frigorifero per almeno un giorno. </div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Preparate la gelatina, mischiando la polvere con l'acqua e l'armagnac. Portate a ebollizione e fate intiepidire. Versate la gelatina sulla terrina e rimettete in frigorifero per almeno 4 ore, fino al momento di servirla.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-_3KAA7Q3ZCo/WNbCfe600_I/AAAAAAAAEmw/y-CBkVPqz_cAkuRnphdqnJlyN-OlhM23ACEw/s1600/20170325_201229.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://2.bp.blogspot.com/-_3KAA7Q3ZCo/WNbCfe600_I/AAAAAAAAEmw/y-CBkVPqz_cAkuRnphdqnJlyN-OlhM23ACEw/s400/20170325_201229.jpg" width="395" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-hws-J3MDNt4/WNbCd9LnrTI/AAAAAAAAEmo/XXLYDC-OoYcBcle8qD_WQ8mld3JsPSQ6QCEw/s1600/terrina%2Bdi%2Bcapriolo%2Bcon%2Bnocciole.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://2.bp.blogspot.com/-hws-J3MDNt4/WNbCd9LnrTI/AAAAAAAAEmo/XXLYDC-OoYcBcle8qD_WQ8mld3JsPSQ6QCEw/s640/terrina%2Bdi%2Bcapriolo%2Bcon%2Bnocciole.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="color: #cc0000; font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: x-large;">Agro dolce di mele,
frutta secca e noci</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="color: #cc0000; font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: x-large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-n9VEu7e6itI/WNaded6DMXI/AAAAAAAAEmM/_5pr1m_mwrICUdMLXkyjcFivXGQN-ZBVACEw/s1600/aigr%25C3%25A9-doux%2Bdi%2Bmele%2Be%2Bfrutta%2Bsecca.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://3.bp.blogspot.com/-n9VEu7e6itI/WNaded6DMXI/AAAAAAAAEmM/_5pr1m_mwrICUdMLXkyjcFivXGQN-ZBVACEw/s640/aigr%25C3%25A9-doux%2Bdi%2Bmele%2Be%2Bfrutta%2Bsecca.jpg" width="580" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="color: #cc0000; font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: x-large;"><br /></span></div>
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"></span><br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><i>Ingredienti</i></span></div>
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
</span><br />
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
g 600 di mele
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
g 59 di albicocca secca</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
g 50 di prugne secche
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
g 50 di fichi secchi</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
g 50 di noci
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
g 50 di scorza di arancia candita a
dadini</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
g 250 di aceto di mele</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
g 500 di gewustraminer</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
g 110 di zucchero</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
g 150 di miele</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
g 5 grani di pepe schiacciati con il
coltello</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
1 punta di coltello di zeste arancia</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
1 punta di coltello di zeste di limone</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Preparate la frutta. Tagliate la frutta
secca a julienne. Pelate le mele e tagliarle i 8 quarti, senza cuore
e semi. </div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Preparate il succo agro dolce in un una piccola casseruola di
acciaio inox. Mescolate l'aceto, il vino, lo zucchero, il miele, il
pepe, le zeste di agrumi e portare a bollore. Schiumate e lasciate
sobollire. Il liquido deve ridursi della metà e diventare
leggermente sciropposo. </div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Aggiungete le mele, la frutta secca e le noci
e portare a bollore.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Cuocete a fuoco dolce per 5 minuti.
</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Fermtre la cottura e con la ramina,
togliete la frutta. Le mele saranno ancora croccanti. Mettete la
frutta nei vasi sterilizzati. Portate di nuovo a ebollizione l'aigre-doux e
schiumate. Versare sulla frutta, che deve essere completamente
coperta. Chiudete i vasi e girare. Lasciare riposare almeno due settimane. </div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="color: #990000; font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: x-large;">Insalata di misticanza con vignagrette all'olio di nocciolina</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="color: #990000; font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: x-large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-_MN_C0Wzu9k/WNbEe7yD7pI/AAAAAAAAEnE/bNkSC97yUigFXX56s1LVIT8JiARUR_UyQCLcB/s1600/20170325_202520.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://2.bp.blogspot.com/-_MN_C0Wzu9k/WNbEe7yD7pI/AAAAAAAAEnE/bNkSC97yUigFXX56s1LVIT8JiARUR_UyQCLcB/s640/20170325_202520.jpg" width="472" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="color: #990000; font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: x-large;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="color: #990000; font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: x-large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Ingredienti</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; margin: 0px 0px 0cm; orphans: 2; text-align: center; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;">
g 200 di misticanza</div>
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; margin: 0px 0px 0cm; orphans: 2; text-align: center; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;">
erba cipollina e aglio orsino</div>
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; margin: 0px 0px 0cm; orphans: 2; text-align: center; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;">
g 20 di olio di nocciolina</div>
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; margin: 0px 0px 0cm; orphans: 2; text-align: center; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;">
g 5 di aceto di mele</div>
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; margin: 0px 0px 0cm; orphans: 2; text-align: center; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;">
sale e pepe</div>
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; margin: 0px 0px 0cm; orphans: 2; text-align: center; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;">
<br /></div>
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; margin: 0px 0px 0cm; orphans: 2; text-align: left; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;">
Lavate e asciugate la misticanza, l'erba cipollina e l'aglio orsino. Preparate la vignagrette montando con la frusta tutti gli ingredienti, fio ad ottenere una crema. Condite l'insalata.</div>
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; margin: 0px 0px 0cm; orphans: 2; text-align: left; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="color: #990000; font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: x-large;">Patate stufate</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="color: #990000; font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: x-large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-hCA2kd80GfU/WNadeQXmQBI/AAAAAAAAEmI/qBrlHkRWZJ0qcxNBxH0C5xqgoNc8etzqwCEw/s1600/patate%2Bstufate.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-hCA2kd80GfU/WNadeQXmQBI/AAAAAAAAEmI/qBrlHkRWZJ0qcxNBxH0C5xqgoNc8etzqwCEw/s640/patate%2Bstufate.jpg" width="550" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="color: #990000; font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: x-large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Ingredienti</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
4 patate grosse</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
liquido di cottura della terrina</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
timo</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Lavate, pelate e tagliate a spicchi le patate. Mettete un cucchiaio di grasso di cottura della terrina in una padella e fate scaldare. Aggiungete le patate e fate rosolare per qualche minuto. Unite il liquido di cottura della terrina, dopo averlo sgrassato. Coprite con coperchio e fate stufare fino a cottura. Servite calde con timo fresco. </div>
<div>
<br /></div>
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; margin: 0px 0px 0cm; orphans: 2; text-align: center; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;">
<br /></div>
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; margin: 0px 0px 0cm; orphans: 2; text-align: center; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>Con questa ricetta partecipo alla <a href="http://www.mtchallenge.it/2017/03/05/mtc-n-64-la-ricetta-terrine/" target="_blank">64esima</a> sfida dell'MTChallenge, proposta dalla carissima Giuliana di <a href="http://www.lagallinavintage.it/2017/03/terrine-per-la-sfida-mtc-64.html" target="_blank">Gallina Vintage</a>. Vi consiglio di correre da lei, per carpire tutti i segreti di questa fantastica preparazione. </i></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; margin: 0px 0px 0cm; orphans: 2; text-align: center; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-TGk6Xww_f-U/WNafbM06Q0I/AAAAAAAAEmY/DE8eSSAne74lplHCM2bj910AXgqF1hwswCLcB/s1600/banner_sfidadelmese_64-1024x489.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="152" src="https://1.bp.blogspot.com/-TGk6Xww_f-U/WNafbM06Q0I/AAAAAAAAEmY/DE8eSSAne74lplHCM2bj910AXgqF1hwswCLcB/s320/banner_sfidadelmese_64-1024x489.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<br /></div>
Sabrinahttp://www.blogger.com/profile/15050334369828252140noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-1381201718987328153.post-7381626441560291382017-03-20T11:27:00.000+01:002017-03-20T11:31:25.773+01:00I salumi di mora romagnola: il ritorno alla tradizione.<div style="margin-bottom: 0cm;">
Agli inizi del '900 335.000 esemplari
di suini neri si contavano nelle colline dell'appenino romagnolo e
bolognese e a seconda della zona venivano chiamati forlivesi,
faentini, bolognesi e riminesi, ma anche più semplicemente bruna,
mora, castagnina o romagnola.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Solo nel 1942 a Faenza un convegno di
zootecnici ne definì le caratteristiche e denominò il suino nero
Mora romagnola.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
La<span style="color: #e06666; font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i> mora romagnola</i></span> è un maiale antico
che, a causa delle condizioni socio economiche e della crescente
richiesta di carni sempre più magre e di allevamento più precoce,
dal dopoguerra divenne quasi dimenticato e prossimo all'estinzione.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Agli inizi degli anni ’70 se ne
sentiva parlare solo in sperduti allevamenti dell’appennino
faentino dove rappresentava per romantici allevatori quasi una
reliquia del tempo che fu. Ma il fascino di questa razza ed il
ricordo della gran qualità e gusto degli insaccati da essa ricavati
non cessò mai di battere nel cuore degli uomini di Romagna. Uno di
questi, Mario Lazzari di Faenza, agli inizi degli anni ’80 si mise
in testa e nel cuore l’idea di recuperare questa razza e quindi
iniziò con testardaggine e passione la ricerca degli ultimi
esemplari sperduti.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Dopo non pochi mesi ebbe finalmente
notizie che nell’alta valle del Lamone (appennino faentino)
vivevano alcune more romagnole presso l’azienda di un certo
Attilio, soprannominato “Attilio degli animaletti”.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Da qui cominciò la storia di Mario
Lazzari e del suo piccolo nucleo in selezione di mora romagnola.
Questo allevatore non vedente comprese, con cultura e sensibilità,
che questi ultimi esemplari di mora erano un patrimonio di tutti e
che era giusto conservarli.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Una storia romantica e vera, di
attaccamento al territorio e alle proprie origini, di quelle storie
che fanno della mia Romagna una terra unica, solare, generosa e piena
di passione.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Le fasi di allevamento, macellazione,
trasformazione in salumi e la vendita delle carni, sono seguite e
controllate da un rigido disciplinare di produzione.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Una "Filiera corta e leggera"
unisce un mondo antico, fatto di passioni tenaci, ed uno moderno,
fatto di tecniche di produzione innovative, con piccole e medie
aziende agricole ed artigiane accomunate nell'impegno di produrre
prodotti di qualità e di comunicare gusto, tradizioni e territorio.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
La mora romagnola è un suino di media
taglia, con un manto scuro, quasi nero, la testa piccola con gli
occhi a mandorla e le orecchie piegate in avanti, le setole nere
lungo la schiena, quasi a formare una criniera e, nei maschi, lunghe
zanne bianche che la fanno somigliare ad un cinghiale.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Viene allevata allo stato semi brado,
en plein air, per la sua caratteristica di adattabilità e di
robustezza che ne conferisce la sua rusticità. Viene alimentata in
modo naturale, come si faceva “una volta”, con ghiande, castagne,
radici, tuberi, erba, integrati con orzo, mais e favette.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Queste caratteristiche fanno si che le
sue carni, molto saporite e di colore scuro, siano completamente
diverse dalle carni prodotte dagli animali allevati industrialmente e
meno dannose per la salute. La differenza sostanziale la fa la parte
grassa, il lardo, ricco di grassi polisaturi, i cosiddetti grassi
buoni, quelli che non fanno male alla salute, ma anzi la migliorano
poiché il nostro organismo, che non li produce, ne necessita
quotidianamente e sono una barriera soprattutto nella prevenzione di
malattie cardiache.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-t18YTTpFfPc/WM-lw84l1oI/AAAAAAAAEl0/bAOpmoNKB-o3Mruk6LU23JT6OUbftrCUACLcB/s1600/MORA-ROMAGNOLA-61.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="233" src="https://2.bp.blogspot.com/-t18YTTpFfPc/WM-lw84l1oI/AAAAAAAAEl0/bAOpmoNKB-o3Mruk6LU23JT6OUbftrCUACLcB/s640/MORA-ROMAGNOLA-61.png" width="640" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><i>Immagine presa dal web</i></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
I salumi prodotti con le carni della
mora romagnola sono, quindi, di altissimo livello e di qualità molto
pregiata.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Ottimi risultati si sono raggiunti per
la produzione di salumi di pregio quali il culatello o la spalla
cruda, dove i tagli vanno eseguiti rigorosamente al coltello. La
dolcezza del lardo si fonde alla perfezione con la sapidità della
carne rossa. Il salame, la salsiccia secca, la pancetta arrotolata,
il guanciale, i ciccioli, la coppa d'estate, la coppa di testa e la
mortadella, sono un'esplosione di profumo e un sapore intensi,
naturali come erano in passato.</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
L'eccellente qualità organolettica, la
sicurezza della filiera produttiva e la particolare attenzione al
benessere animale durante la fase di allevamento, hanno fatto si che
la mora romagnola diventasse Presidio Slow food.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
L'Aifb, Associazione italiana foodblogger della quale faccio parte, parla oggi dei salumi di mora. Trovate l'articolo qui.<a href="http://www.aifb.it/cibo-e-cultura/gran-tour-italia/emiliaromagna/salumi-maiale-razza-mora-romagnola/" target="_blank">http://www.aifb.it/cibo-e-cultura/gran-tour-italia/emiliaromagna/salumi-maiale-razza-mora-romagnola/</a></div>
Sabrinahttp://www.blogger.com/profile/15050334369828252140noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1381201718987328153.post-49723318371034790852017-03-15T13:48:00.001+01:002017-03-15T13:51:02.482+01:00Insalata con tonno di coniglio e limoni aromatizzati alle olive<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><i>Gualtiero Marchesi docet: la controversia tra il brodo e il lesso </i></span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><i>da Oltre il fornello</i></span><br />
<br />
Il procedimento per ottenere <span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>un buon brodo</i></span> ha il principio di estrarre dalla carne tutte le sostanze solubili e quindi anche il sapore. Per questo motivo la carne va immersa in acqua fredda e portata lentamente fino quasi a bollire. Il liquido poi viene poi schiumato e aromatizzato con verdure (sedano, carota e cipolla), spezie (chiodo di garofano) e erbe aromatiche (gambo di prezzemolo, maggiorana). E' consigliato utilizzare pezzi piccoli di carne.<br />
Il procedimento per ottenere<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i> un buon bollito</i></span> invece è esattamente il contrario. E' necessario impedire la dispersione dei succhi nutritivi contenuti nella carne. Bisogna quindi preparare in precedenza un brodo aromatizzato con le verdure, le erbe aromatiche e le spezie e immergere la carne nel liquido bollente. In questo modo si forma una superficie protettiva sulla carne che evita la fuoriuscita delle sostanze estrattive. Per lo stesso motivo è bene utilizzare tagli grossi.<br />
Per entrambe le preparazioni la cottura deve essere controllata (bassa temperatura), non deve superare i 94/95 gradi. Deve quindi sobbollire. In questo modo da una parte si ottiene un brodo limpido che non necessita della chiarificazione con l'albume che porta via sapore, Dall'altra parte la bassa temperatura consente una penetrazione calibrata del calore nella carne, rendendola, così, tenera senza essere filacciosa e asciutta. Un buon lesso non deve essere stracotto.<br />
L'operazione di schiumatura è da ripetere frequentemente, in modo da mantenere il brodo sempre limpido. La prima schiumatura è tuttavia la più importante e va eseguita con tempismo, altrimenti il brodo si intorbidirebbe e le sue qualità organolettiche verrebbero compromesse e con queste, anche quelle della carne. <br />
Altro elemento importante è il sale. Riguardo al brodo, se si sbaglia la salatura iniziale, questo viene irrimediabilmente compromesso. E' consigliabile salarlo alla fine, soprattutto se si deve fare un brodo ristretto. Per ottenere una carne più digeribile, è meglio non salare il brodo ma condirla con sale grosso macinato al momento.<br />
E' vero che un buon brodo impoverisce la carne che lo produce, togliendone parte del sapore, ma non per questo deve andare buttata. Si può utilizzare nella preparazione di polpette o di fresche insalate oppure in umido. Stessa cosa vale per il brodo prodotto per ottenere il bollito. Non sarà sicuramente adatto per i tortellini, ma potrà essere impiegato per cucinare gustosi risotti o aggiunto alla preparazione di arrosti e stracotti.<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #e06666; font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: x-large;">Insalata con tonno di coniglio e limoni aromatizzati alle olive</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><i><a href="http://beufalamode.blogspot.it/2016/08/insalata-con-tonno-di-coniglio-e-limoni.html" target="_blank">Ricetta di Cristiana di Beuf à la mode</a></i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-1iZYCdYh2V8/WMk3kF_UV9I/AAAAAAAAElk/YrVhiD1IpaY5kAajHaxc7u0cgxeABLh5ACEw/s1600/insalata%2Bdi%2Btonno%2Bdi%2Bconiglio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://3.bp.blogspot.com/-1iZYCdYh2V8/WMk3kF_UV9I/AAAAAAAAElk/YrVhiD1IpaY5kAajHaxc7u0cgxeABLh5ACEw/s640/insalata%2Bdi%2Btonno%2Bdi%2Bconiglio.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #cc0000; font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><i>I limoni alle olive:</i></span></div>
<div style="text-align: center;">
3 limoni non trattati</div>
<div style="text-align: center;">
8 olive nere</div>
<div style="text-align: center;">
3 cucchiai di succo di limone</div>
<div style="text-align: center;">
1/2 cucchiaio di sale grosso</div>
<div style="text-align: center;">
1/2 peperoncino</div>
<br />
Lavate i limoni, tagliateli a metà per il senso della lunghezza. Affettateli molto sottilmente nel senso della larghezza. Trasferite le fettine in una ciotola che le possa contenere tranquillamente. Tritate finemente le olive, aggiungetevi il succo di limone, il peperoncino e il sale. Unite gli ingredienti ai limoni e rigirateli in modo tale che la pasta alle olive ricopra in maniera uniforme le fettine di limone.<br />
Coprite e trasferite in frigorifero per un paio di giorni.<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #cc0000; font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><i>Il tonno di coniglio:</i></span></div>
<div style="text-align: center;">
1kg di coniglio pulito</div>
<div style="text-align: center;">
1 carota</div>
<div style="text-align: center;">
1 sedano</div>
<div style="text-align: center;">
1 cipolla</div>
<div style="text-align: center;">
3 chiodi di garofano</div>
<div style="text-align: center;">
timo</div>
<div style="text-align: center;">
olio extra vergine di oliva</div>
<div style="text-align: center;">
sale e pepe</div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><i>mie aggiunte: </i></span>2 bacche di ginepro, i semi di una bacca di cardamomo, pepe lungo e Sichuan, due rametti di maggiorana, due gambi di prezzemolo, un pezzetto di foglia di lemon grass, una foglia di alloro</div>
<br />
Sbucciate e lavate le verdure. Portate a bollore l'acqua con le verdure, le erbe aromatiche e le spezie.<br />
Quando l'acqua avrà raggiunto il bollore unite il coniglio e fate cuocere per circa un'ora a fiamma bassissima. Spegnete la fiamma e fate raffreddare la carne all'interno del liquido.<br />
Una volta freddo disossate il coniglio e fatelo asciugare lasciandolo su un tagliere in pendenza per un paio d'ore. <br />
Prendete un barattolo di vetro sterilizzato per confetture. Come procedere per sterilizzare in modo corretto e sicuro ne parlo qui: <a href="http://lesmadeleinesdiproust.blogspot.it/2011/07/sterelizzazione-e-invasamento-caldo.html" target="_blank"> http://lesmadeleinesdiproust.blogspot.it/2011/07/sterelizzazione-e-invasamento-caldo.html</a><br />
Trasferitevi il coniglio riducendolo in piccoli pezzi con l'aiuto delle mani. Dovrete alternare il coniglio all'olio, condite ogni strato con del sale. Pressate bene affinché la carne sia ben compatta. Chiudete il barattolo e trasferite in frigorifero per un giorno. <br />
Trascorso un giorno riprendete il coniglio, toglietelo dal barattolo e trasferitelo in un altro, sempre sterilizzato, alternando questa volta alla carne le fettine di limone e qualche grano di pepe.<br />
Riponete in frigorifero ancora per un giorno prima di consumarlo.<br />
<div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-LE18BXbOVxg/WMk3kLhZRdI/AAAAAAAAElg/PWDmw2l-c6MwmxjehfV2fUh3m8ij2oBUwCEw/s1600/tonno%2Bdi%2Bconiglio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-LE18BXbOVxg/WMk3kLhZRdI/AAAAAAAAElg/PWDmw2l-c6MwmxjehfV2fUh3m8ij2oBUwCEw/s640/tonno%2Bdi%2Bconiglio.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div>
Si mantiene per un paio di settimane, avendo l'accortezza di mantenere la superficie coperta di olio.<br />
Se invece volete conservarlo, immergete i vasetti in abbondante acqua fredda, che li ricopra abbondantemente e fate bollire per 40/60 minuti, poi spegnete e lasciate che si raffreddino all'interno dell’acqua e conservateli per 5 o 6 mesi al massimo.<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #cc0000; font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><i>L'insalata:</i></span></div>
<div style="text-align: center;">
songino ( io radicchi di campo)</div>
<div style="text-align: center;">
crostini di pane (quadrati di pane leggermente unti con olio extra vergine di oliva e passati in forno)</div>
<div style="text-align: center;">
olive nere </div>
<div style="text-align: center;">
tonno di coniglio con fettine di limone</div>
<div style="text-align: center;">
maggiorana</div>
<br />
<br />
Assemblate l'insalata unendo i vari ingredienti secondo il proprio gusto. Condite con olio extra vergine di oliva, sale, pepe e le foglioline di maggiorana.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-LOHr_-yx5bY/WMku7msYKqI/AAAAAAAAElA/YCrQpkJikQ8cbAGyg2I5HVfwL_ZfHYk2QCLcB/s1600/graphics-country-gifts-048161.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="162" src="https://2.bp.blogspot.com/-LOHr_-yx5bY/WMku7msYKqI/AAAAAAAAElA/YCrQpkJikQ8cbAGyg2I5HVfwL_ZfHYk2QCLcB/s320/graphics-country-gifts-048161.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<blockquote class="tr_bq">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>Cara Cris,<br />so perfettamente che ti saresti immaginata una bella coda alla vaccinara per il tuo <a href="http://www.cuocicucidici.com/2017/02/the-recipe-tionist-di-marzo-aprile-2017.html" target="_blank">The Recipe-tionist</a>, ma ahimè sono a dieta e il coniglio è più indicato, visto che, come te, sul blog ci va quello che cucino al momento e le foto sono quelle fatte al piatto sulla tavola apparecchiata. Non credere però di non avermi fatta contenta (ma..la doppia negazione???? :))) perché è una vita che volevo fare il tonno di coniglio ed è proprio capitato a fagiolo. Domani parto per un fine settimana lungo con la mia adorata Cindystar e questo è proprio un gran bel cibo pronto all'uso da lasciare al mio compagno che in cucina non sa fare nulla.<br />Grazie di cuore a te per le bellissime ricette (tutte perfette) e alla cara Flavia che ci ospita ogni mese con il suo entusiasmo contagioso.<br />Un abbraccio. </i></span></blockquote>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-g4yF8xWScxM/WMkyUItCsAI/AAAAAAAAElM/4iNcUEy-aEMWniG0hq0R0S2SjYLjBu0IgCLcB/s1600/mpbeeline.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-g4yF8xWScxM/WMkyUItCsAI/AAAAAAAAElM/4iNcUEy-aEMWniG0hq0R0S2SjYLjBu0IgCLcB/s1600/mpbeeline.gif" /></a></div>
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<div style="text-align: center;">
Questa ricetta partecipa a <i style="font-family: Times, "Times New Roman", serif; font-size: x-large;"><a href="http://www.cuocicucidici.com/2017/02/the-recipe-tionist-di-marzo-aprile-2017.html" target="_blank">The Recipe-tionist</a> </i>di marzo-aprile.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-nvkZ_HUMrRw/WMkypcFV2cI/AAAAAAAAElQ/UjCNPNzE9J8hBokqQIyrkSLLIrVvZzsMACLcB/s1600/Marzoaprile%2B2017.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://4.bp.blogspot.com/-nvkZ_HUMrRw/WMkypcFV2cI/AAAAAAAAElQ/UjCNPNzE9J8hBokqQIyrkSLLIrVvZzsMACLcB/s200/Marzoaprile%2B2017.jpg" width="200" /></a></div>
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</div>
Sabrinahttp://www.blogger.com/profile/15050334369828252140noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-1381201718987328153.post-5974907730029610282017-03-13T12:47:00.000+01:002017-03-13T12:47:02.126+01:00La labna e il cake con il suo latticello.Mia madre, la più piccola di nove fratelli, quasi tutti maschi, di una famiglia maledettamente patriarcale e maschilista, nata in mezzo ai bombardamenti alla fine della seconda grande guerra, ha sempre detto, da che ho memoria, <span style="font-size: large;"><span style="color: #cc0000; font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><i>la prossima volta che nasco voglio nascere uomo</i></span>.</span> Da ragazza non capivo. La mia infanzia non era stata dura e faticosa come la sua, ma con il passare degli anni mi sono calata nei suoi panni e ho capito il motivo del suo desiderio. A quei tempi, nelle famiglie contadine era normale che gli uomini lavorassero nei campi e le donne si occupassero della casa. Ma non sempre questo accadeva in armonia. Mia madre non ha mai ricevuto una carezza dai suoi genitori, ma è sempre stata comandata a bacchetta, come una sorta di Cenerentola. La sua condizione era talmente mesta che quando, quattordicenne, ha conosciuto mio padre, un giovanotto molto più grande di lei, di buona famiglia e sempre con il sorriso tra le labbra, si è fatalmente innamorata e dopo pochi anni è convolata a nozze. Da quel momento la sua vita è cambiata, ma la sua infanzia l'ha segnata a tal punto da non riuscire a riconciliarsi fino in fondo con il genere maschile. Il ritornello,<i> la prossima volta che nasco voglio nascere uomo,</i> risuona quotidianamente tra le mura di casa.<br />
<div>
Nonostante questo ho sempre pensato che nascere donna è bellissimo, proprio perché per noi tutto è più complicato rispetto a quello che devono passare gli uomini e la soddisfazione di essere sempre un passo avanti a loro è impagabile! </div>
<div>
Poi arrivano i cinquant'anni e questa certezza inizia a vacillare. Improvvisamente cominci ad invecchiare, il metabolismo smette completamente di funzionare, ti guardi allo specchio e non ti riconosci più. Ogni giorno un nuovo acciacco e se prima potevi mangiare anche i chiodi che non ingrassavi di un grammo, ora basta una sciocchezza e la bilancia s'impenna inesorabilmente. Se poi decidi di metterti a dieta e tentare di riprendere, anche solo vagamente, la forma che avevi un tempo, è come scalare la più ripida delle montagne, una fatica inimmaginabile e alla fine, il più delle volte, se ne esce perdenti. Mentre loro...gli uomini...continuano la loro vita, come se niente fosse. Si, forse qualche chilo lo prendono, ma poi bastano un po' di corsette ai giardini, un calcetto con gli amici e eccoli li, di nuovo in forma.<br />
<i><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;">Porca miseria Mamma, lo sai quanto mi costa pensare che hai sempre ragione tu! :))</span></i><br />
<br />
Pace, tanto vale farsene una ragione e mettersi in testa che gli sgarri si pagano cari, che a una certa età l'alimentazione deve cambiare, che tanti cibi proprio te li devi dimenticare. Non è solo una questione di estetica, ma è soprattutto una questione di salute, di stare bene. Da quando sono ingrassata quei dieci chili, mi sento più stanca, se faccio due rampe di scale ho già il fiatone, a volte sono anche meno lucida. Insomma...bisogna cambiare, rimanere leggeri per stare meglio.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-4eDKKRwkc_k/WMaCycMjHKI/AAAAAAAAEkY/oLMlI-chNKom0Kb4g-U3c0py6u1FA0SxACEw/s1600/labna%2B1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://4.bp.blogspot.com/-4eDKKRwkc_k/WMaCycMjHKI/AAAAAAAAEkY/oLMlI-chNKom0Kb4g-U3c0py6u1FA0SxACEw/s640/labna%2B1.jpg" width="588" /></a></div>
<br />
<br />
Adoro i formaggi, vivrei di quelli, ma, come tutti ben sappiamo, fanno parte di quei cibi che vanno assolutamente limitati, se non eliminati del tutto. Ma non si può proprio rinunciare a qualsiasi cosa - <span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><i>come diceva la mitica Sandra Mondaini? che vita grama, che grama vita..</i></span>.- , tanto vale allora ingegnarsi a trovare qualche escamotage.<br />
Ho cominciato ha fare la <span style="color: #e06666; font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: x-large;">labna</span>. Già da tempo preparo in casa lo <span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: large;"><i><a href="http://lesmadeleinesdiproust.blogspot.it/2013/02/lo-yogurt-nellabbattitore.html" target="_blank">yogurt</a> </i></span>e il passo successivo non poteva essere che questo meraviglioso formaggio che si prepara in un minuto e che dà grandi soddisfazioni.<br />
Serve un colino, un canovaccio di tela lavato solo con acqua e che non presenti residui di profumo di detersivo, uno spago e una ciotola alta. Servono anche 500 grammi di yogurt, magro o intero e un frigorifero.<br />
Il procedimento è semplicissimo. Dovete coprire il colino con il canovaccio e appoggiarlo alla ciotola. Versate poi lo yogurt nel canovaccio e legatelo lento con uno spago. Riponete il tutto in frigorifero per circa sei ore. Io lo preparo alla sera e al mattino è pronto. Con questa quantità di yogurt ottengo circa 250 g di labna.<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-mn9b1OkEfqQ/WMaCydQ8dSI/AAAAAAAAEkc/aLQFAmt6SdgTKHizFBqP0oTBgMFKmyl6ACEw/s1600/labna.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-mn9b1OkEfqQ/WMaCydQ8dSI/AAAAAAAAEkc/aLQFAmt6SdgTKHizFBqP0oTBgMFKmyl6ACEw/s640/labna.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
Potete utilizzarla come qualsiasi formaggio cremoso, sia in versione dolce che salata.<br />
A me piace su un crostino di pane integrale con un filo d'olio toscano, una macinata di pepe fresco e qualche spezia a piacere, tipo la curcuma.<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-zWxsSi7rxWY/WMaCxVByFJI/AAAAAAAAEkQ/EBhEDW85oq0g2-LQfq7Xygs6d-LxPDz9wCEw/s1600/crostino%2Bcon%2Blabna.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://4.bp.blogspot.com/-zWxsSi7rxWY/WMaCxVByFJI/AAAAAAAAEkQ/EBhEDW85oq0g2-LQfq7Xygs6d-LxPDz9wCEw/s400/crostino%2Bcon%2Blabna.jpg" width="363" /></a></div>
<br />
Oppure sempre spalmato sul pane integrale con qualche goccia di miele e una spolverata di cannella.<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-SZcGFageXfI/WMaCxSDPELI/AAAAAAAAEkU/hvhp5_mzMbUvk4cn5zpFYrmGi5A0vHj1ACEw/s1600/crostino%2Bdolce%2Bcon%2Blabna.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://4.bp.blogspot.com/-SZcGFageXfI/WMaCxSDPELI/AAAAAAAAEkU/hvhp5_mzMbUvk4cn5zpFYrmGi5A0vHj1ACEw/s400/crostino%2Bdolce%2Bcon%2Blabna.jpg" width="392" /></a></div>
<br />
Potete utilizzarlo anche nel ripieno dei tortelli con le erbe, oppure aggiunto all'impasto di un polpettone, o unito a un poco di parmigiano grattugiato per farcire le verdure al forno, anche per fare una crema tipo mascarpone ma estremamente light. Insomma, sbizzarritevi come più vi piace!<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-vxb4aFnS2PM/WMaGf4uFlBI/AAAAAAAAEks/CCWkK4dJKgYGSxaIyNmj1nJOLHCiBcsOACLcB/s1600/images.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://1.bp.blogspot.com/-vxb4aFnS2PM/WMaGf4uFlBI/AAAAAAAAEks/CCWkK4dJKgYGSxaIyNmj1nJOLHCiBcsOACLcB/s1600/images.jpg" /></a></div>
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Visto che sono per una cucina senza spreco, conservo il siero che si forma dalla colatura dello yogurt che per me è preziosissimo. Preparo i pancake integrali senza le uova (buonissimi!!!!), oppure lo utilizzo per sostituire l'acqua nell'impasto del pane o della piadina. Questa volta ho fatto un cake per la colazione. Buono, buono, buono, anzi di più, fantastico! Ho utilizzato le mie adorate farine integrali e di grani antichi e poco zucchero - cento grammi, ma la prossima volta ne metto ottanta - perché preferisco utilizzare le spezie per addolcire.<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #e06666; font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: x-large;">Cake di grano arso con latticello di labna</span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><i>Ingredienti:</i></span></div>
<div style="text-align: center;">
g 150 di farina 7 di Mulino Marino</div>
<div style="text-align: center;">
g 60 di semola integrale</div>
<div style="text-align: center;">
g 30 di grano arso miracolo (ne parlo<a href="http://lesmadeleinesdiproust.blogspot.it/search/label/Muffin" target="_blank"> qui</a>)</div>
<div style="text-align: center;">
g 100 di zucchero di canna</div>
<div style="text-align: center;">
g 10 di lievito per dolci</div>
<div style="text-align: center;">
g 100 di olio extravergine delicato</div>
<div style="text-align: center;">
g 210 si latticello di labna</div>
<div style="text-align: center;">
1 cucchiaio di cacao </div>
<div style="text-align: center;">
2 cucchiai di zenzero fresco grattugiato</div>
<div style="text-align: center;">
la scorza di un limone bio</div>
<div style="text-align: center;">
la scorza di un arancio bio</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-gVlYYkJStqU/WMaCy4DhTII/AAAAAAAAEkk/27xFL3ZJ7FcJvk90KFMLEm-jDuOhMIMPgCEw/s1600/cake%2Bcon%2Blatticello%2Bdi%2Blabna.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://2.bp.blogspot.com/-gVlYYkJStqU/WMaCy4DhTII/AAAAAAAAEkk/27xFL3ZJ7FcJvk90KFMLEm-jDuOhMIMPgCEw/s640/cake%2Bcon%2Blatticello%2Bdi%2Blabna.jpg" width="590" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Procedimento:</span></i></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
In una ciotola, setacciate insieme le farine con il lievito e il cacao. Unite lo zucchero, lo zenzero grattugiato e le scorze di arancio e limone. Impastate velocemente con il latticello e l'olio, servendovi di un cucchiaio di legno.<br />
Ungete bene una teglia da forno a cerniera di cm 20 e infarinarla con la semola. Versate il composto e cuocete in forno caldo a 170° per 40/45 minuti. Mi raccomando fate la prova dello stecchino! Sfornate e fate raffreddare il cake su di una gratella.<br />
<br />
Questa volta non l'ho fatto, ma sapete come potete farcirla e diventa ancora più buona, magari la potete preparare per una cena con le amiche?<br />
La tagliate a metà e la farcite con una farcia preparata con la labna unita ad un frullato di fragole fresche e poco zucchero di canna. Spolverate con poco zucchero a velo e voilà. Semplice ma buonissima! E di stagione!<br />
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Sabrinahttp://www.blogger.com/profile/15050334369828252140noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1381201718987328153.post-39769298954203493952017-02-15T22:48:00.005+01:002017-02-15T23:04:52.511+01:00Coniglio in carciofaiaIl web, questo immenso insieme di documenti, testi, fotografie e video che è diventato la nostra irrinunciabile fonte di informazione quotidiana. Qualsiasi cosa che ci serve la troviamo. Google è così intelligente che non c'è neppure più bisogno di virgolettare la richiesta per trovare quello che cerchiamo.<br />
L'altra sera, muovendomi distrattamente per casa, urto senza volere il televisore che, nonostante i miei sforzi per afferrarlo, cade a terra. Convinta di dover andare alla Comet a comprarne uno nuovo, lo rimetto al suo posto e provo ad accenderlo. Incredibilmente funziona ma lo schermo è percorso da una fastidiosa riga verticale di colore rosso fuoco.<br />
<i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Ricerca Google: riga rossa sul televisore dopo caduta.</span></i><br />
<i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Risposta: Premere con il dito pollice sulla parte alta del monitor, in corrispondenza della riga rossa per stabilizzare i pixel danneggiati dalla caduta.</span></i><br />
Provo immediatamente e...voilà, problema risolto.<br />
Non è meraviglioso? Non c'è stato bisogno di chiamare il tecnico, di perdere tempo a portargli il televisore o aspettare che venisse a casa, con conseguente esborso di denaro. E' bastato un click.<br />
<i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Cosa mangiamo stasera? Amore hai voglia di un bel pollo croccante? O preferisci un primo gustoso, magari..che ne so, la pasta con le sarde! </span></i><br />
Nonostante la libreria sia carica di libri di cucina che amiamo e consultiamo abitualmente, un giro su google non possiamo non farlo. Cercare una ricetta è semplice e veloce. La scelta è sempre molto ampia ma trovare la ricetta giusta, quella corretta che non sbaglia un ingrediente o un passaggio importante, non è così scontato. Ci sono blog bellissimi, con grafica e layout di ultima generazione, foto che sembrano realizzate da fotografi professionisti con set e props da togliere il fiato ma che raccontano ricette improponibili. Altri invece hanno il layout più semplice di blogger, una grafica a volte dozzinale, foto realizzate con lo smartphon e come set la tavola apparecchiata due minuti prima di cena, ma che propongono ricette perfette, da realizzare a occhi chiusi.<br />
Poi ci sono blog che non sbagliano un colpo. Raccontano una storia, che si dipana post dopo post, svelata attraverso foto perfette e ricette giuste, vere, senza fronzoli, che trasudano esperienza, tradizione, conoscenza e passione, eseguite con estrema maestria. Beh...uno di questi blog, uno dei miei preferiti, che consulto spesso è il blog della <span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><i>Patty</i></span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">, l'Andante con gusto</span>. Con lei non sbaglio mai.<br />
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Era un po' di tempo che avevo voglia di coniglio. Ho colto così due occasioni, la prima è il dono da parte del mio babbo di uno dei sui conigli allevati con tanto amore e la seconda l'ultimo giorno del <span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><a href="http://www.cuocicucidici.com/2017/01/the-recipe-tionist-di-gennaio-febbraio-e.html?utm_source=bp_recent&utm-medium=gadget&utm_campaign=bp_recent" target="_blank">Recipe-tionist</a></span> di <span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><i>Mrs. Baker</i></span> che questo mese ospita la Patty.<br />
Questa è una sua ricetta e l'originale a questo link: <a href="http://www.andantecongusto.it/2016/03/coniglio-in-carciofaia-per-la-settimana.html">http://www.andantecongusto.it/2016/03/coniglio-in-carciofaia-per-la-settimana.html</a><br />
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<div style="text-align: center;">
<span style="color: #e06666; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: x-large;">Coniglio in carciofaia</span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-vkxa9w1RMmI/WKTLIfQeCxI/AAAAAAAAEis/pPCtttV1K_gGU77Ggh9ySNHAUtdTkUhFQCLcB/s1600/coniglio%2Bcon%2Bcarciofi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://4.bp.blogspot.com/-vkxa9w1RMmI/WKTLIfQeCxI/AAAAAAAAEis/pPCtttV1K_gGU77Ggh9ySNHAUtdTkUhFQCLcB/s640/coniglio%2Bcon%2Bcarciofi.jpg" width="640" /></a></div>
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<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><i>Ingredienti per 4 persone</i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><i><br /></i></span></div>
<div style="text-align: center;">
1 kg di coniglio tagliato a pezzetti</div>
<div style="text-align: center;">
250 ml di brodo vegetale</div>
<div style="text-align: center;">
1 bicchiere di vino bianco secco (io mezzo bicchiere di aceto di mele)</div>
<div style="text-align: center;">
2 rametti di rosmarino</div>
<div style="text-align: center;">
2 foglie di salvia</div>
<div style="text-align: center;">
2 rametti di timo</div>
<div style="text-align: center;">
1 ciuffo di prezzemolo</div>
<div style="text-align: center;">
6 carciofi</div>
<div style="text-align: center;">
2 spicchi di aglio</div>
<div style="text-align: center;">
1 limone</div>
<div style="text-align: center;">
olio extra vergine d’oliva</div>
<div style="text-align: center;">
sale, pepe qb</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
· Tagliate a pezzi il coniglio lavandolo ed asciugandolo bene<br />
· In una larga casseruola che possa contenere facilmente il coniglio e successivamente i carciofi, fate scaldare 3 cucchiai d’olio con i rametti di rosmarino. Rosolate il coniglio bene su tutti i lati a fiamma media.<br />
· Una volta ben rosolato, aggiungete il trito delle erbe aromatiche ed aglio (senza però il rosmarino), mescolate bene ed alzate la fiamma.<br />
· Sfumate immediatamente con il vino bianco, mescolate e abbassate la fiamma. Coprite e continuate la cottura per 20 minuti, mescolando di tanto in tanto.<br />
· Mentre il coniglio cuoce, pulite i carciofi, tagliateli in quarti se sono piccoli o in 6 parti se sono grandi, e metteteli a bagno in una ciotola d’acqua acidulata con il succo del limone.<br />
· Continuate la cottura del coniglio aggiungendo 200 ml di brodo caldo e proseguite per altri 10 minuti.<br />
· Dopo questo tempo, scolate bene i carciofi, tamponateli ed aggiungeteli al coniglio.<br />
· Aggiustate di sale e pepe e proseguite la cottura coperta per altri 10/15 minuti, fino a che la carne del coniglio sarà tenera ed i carciofi cotti ma non sfatti<br />
Prima di servire, tritate il prezzemolo ed aggiungetelo al coniglio, mescolando bene. <br />
Servite con il suo liquido di cottura.<br />
<div>
<i style="font-family: Times, "Times New Roman", serif; text-align: center;"><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><i>Con questa ricetta partecipo più che volentieri a The Recipe-tionist di gennaio-febbraio</i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><i><br /></i></span></div>
<div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.cuocicucidici.com/2017/01/the-recipe-tionist-di-gennaio-febbraio-e.html?utm_source=bp_recent&utm-medium=gadget&utm_campaign=bp_recent" target="_blank"><img border="0" height="150" src="https://1.bp.blogspot.com/-iD_qgF0hWjg/WKTMNys1QfI/AAAAAAAAEi4/5VrP37ritEoQyQKp4l6E-LHGGNwZe5wpwCLcB/s200/bannergennaio-feb%2B2016.jpg" width="200" /></a><span id="goog_2050079693"></span><span id="goog_2050079694"></span><a href="https://www.blogger.com/"></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
</div>
Sabrinahttp://www.blogger.com/profile/15050334369828252140noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-1381201718987328153.post-83369961325180297852017-01-25T23:56:00.000+01:002017-01-26T00:17:58.694+01:00I macaron<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-7VgNKzPTfOw/WIknezsTs-I/AAAAAAAAEhs/mcXXrOVQrQUm9fGqp1vbcEtlXBqJW6oNwCEw/s1600/16299584_10211339078063070_4940040182041215433_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://4.bp.blogspot.com/-7VgNKzPTfOw/WIknezsTs-I/AAAAAAAAEhs/mcXXrOVQrQUm9fGqp1vbcEtlXBqJW6oNwCEw/s640/16299584_10211339078063070_4940040182041215433_o.jpg" width="634" /></a></div>
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<br />
Buon anno eh!<br />
Uno dei buoni propositi di inizio anno era quello di ricominciare a prendermi cura del mio povero trascurato blog e di scrivere un poco di più. che ne avrei un sacco e una sporta di belle cose da raccontarvi! Ma oggi è il 25, questo è il mio primo scritto dell'anno e sono di nuovo a parlarvi di qualcosa che non è nelle mie corde ma che adoro infilare smodatamente nella mia pancia, da golosa incurabile quale sono, ovvero la pasticceria.<br />
Sempre si tratta dell'<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">MTChallenge</span>, arrivato alla sfida numero 62, con un prodotto che non amo particolarmente e, oltretutto, lungo e farraginoso da preparare e per una come me, che cucina a sentimento, capite che non è cosa.<br />
Sto parlando dei <span style="color: #e06666; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">macaron</span>, dolcetti francesi che tutti conosciamo, tanto carini e divertenti da vedere, quanto sopravvalutati. A mio gusto personale non vale la pena tutto il lavoro e il tempo che c'è dietro la loro preparazione. Probabilmente non ho un palato così raffinato per apprezzarli. Io sono una da pinza "tocciata" nel vino rosso!<br />
Anyway, nonostante questo e l'iniziale volontà di non partecipare questo mese alla sfida proposta da <span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Ilaria</span> del blog <span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Soffici</span>, ho ceduto all'aspetto tecnico della preparazione e mi sono lanciata a capofitto. Devo ammettere però che se non fosse stato per l'aiuto della mia carissima amica <a href="http://www.mtchallenge.it/2016/11/14/tiramisu-della-maga-delle-spezie/" target="_blank">Sandra </a>(Santa subito) non avrei avuto il tempo per fare tutto.<br />
Specifico questo soprattutto per i giudici che potranno così decidere se accettare o no la mia partecipazione.<br />
Come dicevo, la preparazione è articolata in diversi step da seguire scrupolosamente, rispettando le dosi esatte, come la pasticceria richiede, e tutti i tempi al secondo.<br />
La prima parte è il TPT, ovvero tant pour tant, diventato un vero e proprio tormentone tra i membri della community MTC. Alcune di noi lo hanno proprio odiato! Fortunatamente questo è stato l'aiuto che Sandra mi ha dato, preparando lei questa parte che richiede un tempo di lavorazione piuttosto lungo a cui io, oberata di lavoro, non riuscivo a dedicare. Sandra che vive vicino a Nizza gran parte dell'anno, mi ha raccontato che anche lei non è abituata a farlo perché in Francia lo si trova già pronto nei supermercati.<br />
Sono arrivata nella cucina bolognese di Sandra al momento della preparazione della meringa all'italiana e a questo punto è cominciato il mio lavoro. Alla meringa è seguito il macaronge, cioè l'unione tra la meringa e il TPT, il pochage, la messa a dimora dell'impasto per mezzo della sac a douille (mai chiamarla sac a poche perché non è il termine corretto!!), l'attesa del croûtage, parte fondamentale per la buona riuscita dei macarons.<br />
La contemplazione davanti al forno poi è stata febbrile, con Sandra che si muoveva nervosamente intimandomi di non chiacchierare, perché si doveva stare concentrate. Il timore che i gusci potessero scoppiare è stato costante, anche se la Santa subito, ha provveduto con uno spillo a forare le quasi invisibili bolle d'aria che si erano formate dopo il pochage, scongiurando così il temuto pericolo.<br />
La soddisfazione poi di vedere che non ci sono stati scoppi, i collarini c'erano tutti e non si erano imbionditi poi più di tanto, è stata grande!<br />
Ho lasciato i gusci a riposare a casa di Sandra fino a questa mattina e poi sono andata a prendere la mia parte da farcire.<br />
<br />
Ilaria ha scritto un articolo molto preciso nei dettagli e nelle spiegazioni. Vi riporto le fasi della preparazione ma vi consiglio di andare da lei per gli approfondimenti. Il link è http://sofficiblog.blogspot.it/2017/01/mesdames-et-messieurs-les-macarons-per.html<br />
<br />
Fatevi un giro anche sul blog dell'MTChallange per trovate tutti i tips relativi a questa sfida e il tema del mese che propone ricette con la meringa, una più buona dell'altra. Vi lascio il link del lancio della sfida, dove troverete il regolamento particolare partorito da quella mente perversa e diabolica della nostra capa suprema Alessandra Gennaro, pensato proprio per facilitarci le cose........argh....!!!<br />
http://www.mtchallenge.it/2017/01/05/mtc-n-62-la-ricetta-della-sfida/<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #e06666; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: x-large;">Macaron, Ricetta di Pierre Hermé </span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><i>dal blog Soffici di Ilaria Talimani</i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><i><br /></i></span></div>
<div>
<div style="text-align: center;">
(per circa 32-35 macaron)</div>
<div style="text-align: center;">
150g zucchero al velo</div>
<div style="text-align: center;">
150g farina di mandorle</div>
<div style="text-align: center;">
110g albumi vecchi (almeno 3 giorni) – divisi in due ciotole da 55g l’una</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
per lo sciroppo</div>
<div style="text-align: center;">
150g zucchero semolato</div>
<div style="text-align: center;">
50ml di acqua</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-OkuQH4w4jCE/WIkjhwmesWI/AAAAAAAAEhc/IGFg0IPB-Acj9Bi4IhrfL8FMfxWTJv_AgCEw/s1600/IMG_2017-01-25_23-12-50.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-OkuQH4w4jCE/WIkjhwmesWI/AAAAAAAAEhc/IGFg0IPB-Acj9Bi4IhrfL8FMfxWTJv_AgCEw/s640/IMG_2017-01-25_23-12-50.JPG" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<br />
TPT <br />
Tostate leggermente la farina di mandorle in forno a 150° per circa 10 minuti. Lasciate raffreddare completamente.<br />
Passate al mixer la farina insieme allo zucchero al velo per ottenere una miscela aerea e impalpabile e passate successivamente al setaccio. <br />
Incorporate i primi 55g di albume crudo al TPT servendovi di una spatola in silicone. E’ necessario amalgamare bene in modo da ottenere una pasta morbida, omogenea e densa.<br />
Se volete aggiungere del colorante, versatelo sugli albumi e mescolate. Poi uniteli al TPT.<br />
<br />
MERINGA ITALIANA <br />
Versate lo zucchero semolato e l’acqua in un tegame dal fondo spesso. Inserite un termometro e cuocete a fuoco medio. Quando la temperatura arriva a 115° simultaneamente cominciate a montare i rimanenti 55g di albume ad alta velocità. Se, una volta che lo zucchero comincia a bollire, tendesse ad attaccarsi utilizzate un pennello bagnato in acqua fredda e passatelo sui lati (come per il caramello).<br />
Quando il termometro raggiunge i 118° versate lo sciroppo a filo sulla meringa (non ancora completamente montata) avendo cura di farlo scivolare sul lato della ciotola. Continuate a montare per un altro minuto. Poi diminuite la velocità e montate ancora per circa 2-3 minuti o comunque fino a quando il composto risulterà bello gonfio, lucido e bianchissimo. E la temperatura sarà scesa a 40°C. solo a questo punto la meringa potrà essere aggiunta alla pasta di mandorle.<br />
Volendo aggiungere del colore può essere fatto in questa fase ricordandosi di usare solo coloranti idrosolubili che non smontano gli albumi.<br />
<br />
MACARONAGE<br />
Incorporate inizialmente una piccola quantità di meringa alla pasta di mandorle e mescolate in modo da rendere l’impasto più fluido. Aggiungete la restante meringa usando una spatola in silicone, mescolando dal centro verso i lati esterni e raccogliendo continuamente l’impasto. Quando il composto comincia a diventare lucido fate la prova del MACARONNER, ovvero l’impasto è pronto quando sollevando la spatola ricadrà sulla ciotola formando un “nastro pesante” che ricade con una certa difficoltà. <br />
<br />
Prendete il sac a douille con bocchetta liscia da 8-10mm, versate una quantità di composto riempendola fino a metà circa. Spremete bene il composto fino alla fine della tasca, questa operazione è molto importante (in generale, non solo per i macaron) perché eviterà la formazione di bolle d’aria. Chiudete con due o tre giri la tasca e fermatela con una molletta.<br />
<br />
POCHAGE<br />
Fissate con un pochino di impasto i 4 lati del foglio di carta da forno alla teglia. Tenendo la tasca verticale posizionatevi a circa 2cm sopra la teglia. Iniziate a formare dei bottoncini di impasto seguendo lo stampo in silicone oppure il vostro template. Spingete la pasta torcendo ogni volta la tasca di un quarto di giro. Continuate sulle altre teglie fino all’esaurimento dell’impasto. Picchiettate delicatamente con la mano il fondo delle teglie in modo da uniformare i macaron ed eliminare eventuali bolle d’aria.</div>
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-FI2Ibu4uWZ0/WIkjhZQRyVI/AAAAAAAAEhY/KnhQWW0_DYUxPpUOdZLAmw8MSMmMqAhdwCEw/s1600/16179606_10211324164490240_1706442936290866037_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://2.bp.blogspot.com/-FI2Ibu4uWZ0/WIkjhZQRyVI/AAAAAAAAEhY/KnhQWW0_DYUxPpUOdZLAmw8MSMmMqAhdwCEw/s640/16179606_10211324164490240_1706442936290866037_o.jpg" width="640" /></a></div>
<div>
<br />
<br />
CROUTAGE<br />
Lasciate riposare i gusci a temperatura ambiente, da almeno 30 minuti a 2-3hs. Questa operazione è molto importante in quanto serve a creare una pellicola fine, secca e resistente sui gusci, e che diventa poi croccante in fase di cottura. L’umidità solleva il guscio senza screpolarlo e alla base si forma il collarino.<br />
Poiché i tempi di croûtage possono variare a seconda della temperatura esterna, per verificare che i gusci siano pronti per essere infornati, sfiorate delicatamente la superficie di un guscio; la pasta non deve incollarsi al dito.</div>
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-rGFz4B4KadY/WIkjhBmnftI/AAAAAAAAEhU/QrEkL06we-EdbYeur9qwi9GnYfwkwUK4wCEw/s1600/16143576_10211325732489439_4662894247481876283_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://4.bp.blogspot.com/-rGFz4B4KadY/WIkjhBmnftI/AAAAAAAAEhU/QrEkL06we-EdbYeur9qwi9GnYfwkwUK4wCEw/s640/16143576_10211325732489439_4662894247481876283_o.jpg" width="640" /></a></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br />
COTTURA<br />
Infornate a 180° per i primi 2-3 minuti fino a che si forma il collarino e il macaron si solleva leggermente. Dopodiché abbassate la temperatura a 140-150° e cuocete per ulteriori 10-12 minuti.<br />
Le temperature e i tempi di cottura sono assolutamente indicativi e dipendono dal proprio forno. <br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-ugxX7QzJvxo/WIkw_z3RppI/AAAAAAAAEiI/4KmI2DdKsD80m9pwYJlGXdjLaodG3suigCEw/s1600/16299724_1320047084700196_1910188042709775631_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://4.bp.blogspot.com/-ugxX7QzJvxo/WIkw_z3RppI/AAAAAAAAEiI/4KmI2DdKsD80m9pwYJlGXdjLaodG3suigCEw/s640/16299724_1320047084700196_1910188042709775631_o.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
Sia Hermé che Felder suggeriscono la cottura ventilata, ma a mio parere i macaron colorano troppo facilmente e asciugano in modo eccessivo.<br />
Una volta cotti, togliete la teglia dal forno e fate scivolare il foglio dei macaron su un ripiano fino al completo raffreddamento. E’ importante NON LASCIARE il foglio sulla teglia altrimenti continuerà la cottura.Staccate i macaron lentamente dal foglio di carta forno e con l’indice create un piccolo avvallamento che permetterà una farcitura più abbondante. Lasciate i gusci con la parte “piatta” rivolta verso l’alto.<br />
<br />
I vostri macaron sono pronti per essere farciti. Oppure potete conservarli in frigorifero fino a 48hs o congelarli.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-VFUSKTxGi0M/WIkne7DbyDI/AAAAAAAAEho/Wo2AbLtoMLAbFyTHWCK-GFZMJ8UJzLWeQCEw/s1600/16299583_10211338482808189_4320698936493599267_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://4.bp.blogspot.com/-VFUSKTxGi0M/WIkne7DbyDI/AAAAAAAAEho/Wo2AbLtoMLAbFyTHWCK-GFZMJ8UJzLWeQCEw/s640/16299583_10211338482808189_4320698936493599267_o.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
La prima farcia è<span style="color: #cc0000; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><b> </b>La Margherita</span><br />
<br />
1 burrata freschissima<br />
10 pomodorini ciliegini<br />
sale, zucchero<br />
origano e menta<br />
pepe del Madagascar<br />
pimento<br />
<br />
La burrata deve essere a temperatura ambiente, quindi se la conservate in frigorifero, ricordatevi di lasciarla fuori almeno un paio d'ore.<br />
<br />
Tagliate a metà i pomodorini e disponeteli su una teglia rivestita di carta da forno mettendo la parte tagliata verso l'alto.<br />
Cospargeteli con zucchero, erbe tritate, sale e pepe e irrorateli con un filo di olio extravergine d'oliva.<br />
Cuocete nel forno già caldo a 120° per un'ora e mezza circa.</div>
<div>
Fare raffreddare.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Pestate finemente i pomodori. </div>
<div>
Prendete la parte più morbida della burrata e unitela ai pomodorini aggiungendo un pizzico di pimento. Mantecate bene e farcite i macaron. </div>
<div>
<br /></div>
<div>
Decorateli con un pizzico di pimento.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-gku57u_VrIk/WIkrA99pjoI/AAAAAAAAEh4/VDV-fB0FZJcZswgGtHqB9P3UTCoaqXtiQCLcB/s1600/16300185_1320029498035288_7345186278851558102_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://3.bp.blogspot.com/-gku57u_VrIk/WIkrA99pjoI/AAAAAAAAEh4/VDV-fB0FZJcZswgGtHqB9P3UTCoaqXtiQCLcB/s640/16300185_1320029498035288_7345186278851558102_o.jpg" width="640" /></a></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<div>
La seconda farcia è: <span style="color: #ea9999; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">La francese</span><br />
<br />
1 caprino del Caseificio Reale Marenchino Capra Bianca di circa g 200<br />
3 cucchiai di composta pere e noci<br />
pepe del madagascar<br />
noci tritate<br />
<br />
<span style="color: #e06666; font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>Composta pere e noci</b></span><br />
<br />
1 kg di pere </div>
<div>
600 di zucchero </div>
<div>
20 noci </div>
<div>
1 limone </div>
<div>
<br /></div>
<div>
Tagliate le pere a tocchetti e mettetele in una ciotola di vetro o di ceramica. Vi deve rimanere un chilo di polpa. Bagnateli con il succo del limone. Aggiungete lo zucchero, coprite con carta forno e stagnola e mettete a riposare per 24 ore. Separate le pere dal liquido e mettere quest'ultimo a bollire fino a quando non si sia ridotto della metà. Versatelo sulle pere, coprite e fatele riposare qualche ora al fresco. Trasferite il composto in una casseruola, portate ad ebolizione e cuocete a fuoco moderato per circa 20 minuti. Con l'aiuto del frullatore ad immersione, sminuzzate grossolanamente il composto. Aggiungete i gherigli di noci spezzettati, rimettete sul fuoco e cuocete per altri 10 minuti. Versate subito in vasetti da 250 ml, come al solito sterilizzati ed asciutti, chiudere i vasetti con i loro coperchi e rigirate.</div>
<div>
Questo tipo di caprino diventa cremosissimo se tenuto fuori figo per almeno due ore.</div>
<div>
Prenderne il cuore a cucchiaiate e unirlo a tre cucchiai di composta di pere e una macinata abbondante di pepe. Mantecare bene e farcire i macaron</div>
<div>
Guarnire con briciole di noci.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<b><span style="color: #e06666; font-family: Verdana, sans-serif;">Conclusioni dopo che ho pubblicato alle ore 23:58!!</span></b><br />
Resto sempre della mia idea, preferisco i nostri tradizionali spumini intinti nel cioccolato fondente.<br />
Non nego però che è sfizioso pensare a come farcirli perché ci si può davvero sbizzarrire. Io sono tradizionale, faccio fatica a spingermi in accostamenti inediti e innovativi. I miei macaron parlano di me, della tradizione della nostra terra e delle confetture, da sempre una delle mie più grandi passioni, il mio scaccia stress per eccellenza.<br />
Forse li rifarò, chissà. Magari la prossima volta partendo dal TPT.<br />
Grazie Sandra, cara Dada e dolce amica, per avermi ancora una volta supportata e sopportata. Ti voglio un gran bene.<br />
<br />
<br /></div>
Sabrinahttp://www.blogger.com/profile/15050334369828252140noreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-1381201718987328153.post-4934896760899009752016-12-07T22:46:00.000+01:002016-12-08T11:31:08.428+01:00Risotto ubriaco con mele caramellate e L'Istituto Tutela della Grappa del Trentino<blockquote class="tr_bq">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><i><span style="color: #cc0000;">- Gianfranco quali caratteristiche deve avere il bicchiere più adatto per degustare la grappa?</span></i><br />- La prima cosa da tenere in considerazione è il vetro che deve essere cristallino, privo di motivi decorativi, di scritte e disegni, per esaltare la trasparenza della grappa che si sta per degustare. Deve presentarsi sempre pulitissimo, privo di impronte, segni di usura, sgocciolature e, peggio ancora, di sbeccature. </span><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">La Trentino Grappa si serve nel calice a forma di tulipano alto 16 centimetri, con un’apertura di 4,5 alla bocca e di 6 al panciotto.</span><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><br />Il panciotto diventa un autentico concentratore di aromi perché fa si che l'alcool del distillato non ne copra gli eleganti profumi. L'imboccatura stretta permette da diffusione di questi profumi e li convoglia verso il naso, dal momento che si sorseggia la grappa.</span></blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><i><span style="color: #cc0000;">- Quale è il modo corretto per degustare la grappa?</span></i><br />- Versane una piccola quantità, fino a coprire metà del panciotto. Avvicina il collo del bicchiere al naso e annusane il profumo che sprigiona. Prendine un piccolo sorso e muovilo in bocca, come a masticarlo, contando fino a dieci e poi lo inghiotti. Sentirai che ti rimane solo l'aroma intenso e inebriante che contraddistingue il vitigno da cui deriva la grappa che stai degustando. E' la quantità giusta per godere di un piccolo momento di piacere che, se limitata a questo, si può ripetere anche ogni giorno.<br />Bere grappa non è un vizio, è un appagamento, un dono che si fa al proprio palato e alla propria mente.</span></blockquote>
<blockquote class="tr_bq">
<i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="color: #cc0000;">- Quali sono i colori e i sapori della grappa?</span></span></i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">-Le grappe giovani sono sempre incolori. Quelle invecchiate hanno una tonalità di colore che varia dal paglierino appena percettibile, all’ambrato carico.Denominatore comune è la limpidezza. Possono essere di sapore dolce o amaro, ma il gusto deve essere assolutamente discreto. Il massimo vertice è rappresentato da una grappa che arriva in bocca e poi in gola senza violenza alcuna e si esprime in una piacevole sensazione di calore per poi finire incorporea in successive nuvole d’aroma. Sarà per questo che sempre più donne si avvicinano al mondo della grappa.</span></blockquote>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-Hvjgex_E-Iw/WEiBWzzNW4I/AAAAAAAAEgE/0plSPY1iJeU5Y2paQfYvgXFzL-iLLCkLwCLcB/s1600/grappa%2Bdel%2Btrentino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-Hvjgex_E-Iw/WEiBWzzNW4I/AAAAAAAAEgE/0plSPY1iJeU5Y2paQfYvgXFzL-iLLCkLwCLcB/s640/grappa%2Bdel%2Btrentino.jpg" width="480" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
A rispondere alle mie domande, durante una piacevolissima cena a Trento qualche settimana fa, è stato <span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><b>Gianfranco Chiomento</b></span>, segretario dell'<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b><a href="http://www.grappatrentinadoc.it/" target="_blank">Istituto della Tutela della Grappa del Trentino</a></b></span>, giornalista di mestiere ma anche appassionato e fine conoscitore di questo nobile distillato. Presenti alla cena anche il vicepresidente <span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><b>Stefano Marzadro</b></span> e il consigliere <b><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Luigi Cappelletti.</span></b><br />
<div>
<div>
Ma come mai mi sono trovata a questa cena? Assieme ad altri tre soci <a href="http://www.aifb.it/" target="_blank"><b><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Aifb</span></b></a>, sono stata invitata dall'Istituto a due giorni di full immersion nel mondo della grappa. <br />
Siamo partiti da San Michele all'Adige, dove abbiamo visitato la Fondazione Mach, ma di questo ve ne parlerò in un altro momento, perché merita un'attenzione particolare.<br />
Oggi voglio concentrami sul lavoro attento e scrupoloso dell'Istituto, che ha fatto della <span style="color: #cc0000; font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>Grappa del Trentino</b></span> un'eccellenza italiana.<br />
L'Istituto, nato nel 1960 da un'intuizione di cinque distillatori, Bertagnolli, Pisoni, Sebastiani, Segnana e Bassetti,<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "oswald" , sans-serif; font-size: 20px; text-align: center;"> </span> è un consorzio di 27 soci che rappresentano la quasi totalita' della produzione di grappa trentina.</div>
<div>
<div style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-icNPJ_zHSOI/WEhsDDVmdKI/AAAAAAAAEfw/779LAqES7oU6oWKORHrJi-kh3Ca4hmX-QCLcB/s1600/marchio_tutela_grappa.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://3.bp.blogspot.com/-icNPJ_zHSOI/WEhsDDVmdKI/AAAAAAAAEfw/779LAqES7oU6oWKORHrJi-kh3Ca4hmX-QCLcB/s200/marchio_tutela_grappa.jpg" width="200" /></a></div>
I produttori hanno l'obbligo di utilizzare solo vinacce prodotte da uva trentina. E' stato creato un marchio che serve a qualificare le vinacce. In questo modo il consumatore ha la garanzia di qualità certificata. I distillatori devo seguire un disciplinare messo a punto negli anni dai soci stessi sotto la vigilanza dell'Istituto, il quale si opera anche a <span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "oswald" , sans-serif; font-size: 20px; text-align: center;"> </span>promuove a livello locale e nazionale iniziative e studi atti a favorire il perfezionamento della produzione e l'incremento del consumo di Grappa trentina in Italia e all'estero.<br />
Il disciplinare dice che quando il distillatore ha pronta la propria grappa per essere imbottigliata, deve prelevarne quattro campioni e portarli al Laboratorio d'analisi dell'Istituto Agrario di San Michele all'Adige per l'esame chimico. Se la Grappa rientra nei parametri chimici stabiliti, uno dei quattro campioni viene inviato alla Camera di Commercio I.A.A. di Trento, presso la quale, ogni quindici giorni, si riunisce un'apposita Commissione deputata al controllo organolettico. In questa sede si decide se la grappa è idonea ad ottenere il marchio.<br />
<br />
La splendida cornice di <a href="http://www.palazzoroccabruna.it/it/Pages/default.aspx" target="_blank"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>Palazzo Roccabruna</b></span></a> è la sede più rappresentativa dell'Istituto, poiché ospita l<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><b>'Enoteca provinciale di Trento</b></span>, punto di riferimento per tutti coloro che intendono approfondire gli aspetti eno-gastronomici e artigianali più autentici del Trentino. L'enoteca è aperta al pubblico nei fine settimana e propone menù di degustazione di prodotti tipici, accompagnati dal <span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>Trento Doc</b></span>, le bollicine metodo classico, altra eccellenza trentina e, nel finire, dalla Grappa. Tante sono le iniziative promosse, come ad esempio il Sabato con il produttore, serata eno-gastronomica dove si ha la possibilità di approfondire la conoscenza del prodotto oltre che a degustarlo.<br />
In questo periodo dell'anno tutti week end sono dedicati all'evento Trentodoc: Bollicine sulla città e Treno si anima con i suoi suggestivi mercatini di Natale.<br />
<br />
Dopo tanti anni sono tornata ad apprezzare questo magnifico distillato. Dopo la mia visita a Trento ne capisco di più il valore, ma soprattutto ora so cosa e come devo bere. E' un lavoro attento, meticoloso, faticoso, che solo la passione può trasformare in un'esplosione di profumi e aromi. <br />
Ringrazio l'Aifb che mi ha permesso di partecipare a questa bella avventura, l'Istituto con i suoi rappresentanti, ospiti squisiti e generosi, Alessandro Maurilli, organizzatore di rara gentilezza e disponibilità e gli amici Cinzia Martellini Cortella, Marina Bogdanovic e Fabio Campetti, per avere condiviso con me questi due giorni ricchi di profumi e bollicine.<br />
<br />
La grappa non è solo buona da bere, ma anche da mangiare. Tanti piatti si possono cucinare.<br />
Ho pensato ad un piatto caldo e ricco, un comford food per le giornate fredde d'inverno, arricchito con i sapori tipici del Trentino.<br />
<br />
<span style="color: #e06666; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: x-large;">Risotto ubriaco con mele caramellate</span><br />
<span style="color: #e06666; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: x-large;"><br /></span></div>
<div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-n2vMf9X061Q/WEiBURsvYHI/AAAAAAAAEgA/8JD_YEgdf-0BHrQgUNY5fIbcEkNPwBoUACEw/s1600/risotto%2Bmela.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://4.bp.blogspot.com/-n2vMf9X061Q/WEiBURsvYHI/AAAAAAAAEgA/8JD_YEgdf-0BHrQgUNY5fIbcEkNPwBoUACEw/s640/risotto%2Bmela.jpg" width="524" /></a></div>
<br /></div>
<div>
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><i><b>Ingredienti per 4 persone:</b></i></span></div>
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<br /></div>
<div>
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><i>per il brodo di mele:</i></span></div>
<div>
la buccia di 4/5 mele del Trentino, possibilmente non trattate</div>
<div>
la parte verde di 1 porro </div>
<div>
2 chiodi di garofano</div>
<div>
qualche gambo di prezzemolo</div>
<div>
sale marino integrale</div>
<div>
due litri di acqua</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><i>per il risotto:</i></span></div>
<div>
g. 280 di riso Carnaroli</div>
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la parte bianca di un porro</div>
<div>
una noce di burro</div>
<div>
g.150 di formaggio fresco di mucca tipico trentino (Latteria San Biagio)</div>
<div>
g.150 di Valtellina Casera dop</div>
<div>
1 dl di grappa trentina di Gewurztraminer</div>
<div>
1 mela del Trentino</div>
<div>
un cucchiaio scarso di zucchero di canna</div>
<div>
un mezzo cucchiaino di burro</div>
<div>
una presa di sale</div>
<div>
pepe macinato al momento </div>
<div>
<br /></div>
<div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-NU2P3Wp1lx8/WEiBWxsngTI/AAAAAAAAEgI/TirqTHaGcCUBmfy4OlwYk_JLJ-CSx4-FACLcB/s1600/risotto%2Bgrappa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://4.bp.blogspot.com/-NU2P3Wp1lx8/WEiBWxsngTI/AAAAAAAAEgI/TirqTHaGcCUBmfy4OlwYk_JLJ-CSx4-FACLcB/s640/risotto%2Bgrappa.jpg" width="430" /></a></div>
Mettere la buccia delle mele, ben lavata e asciugata, in una teglia su carta da forno e passarle in forno a 150 gradi per circa mezz'ora. Si devono asciugare e tostare leggermente, ma fare attenzione a non bruciarle.</div>
<div>
Una volta pronte, trasferire le bucce in una pentola con due litri di acqua, il gambo verde di un porro steccato con due chiodi di garofano e qualche gambo di prezzemolo. Portare a bollore e cuocere per circa un'ora a fuoco basso. Aggiustare di sale. Risulterà un brodo di colore ambrato e molto aromatico.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
In una casseruola di ghisa o di terracotta mettere a soffriggere la parte bianca del porro, tagliata a dadini, con una noce di burro. Salare leggermente. Aggiungere il riso e tostare. Sfumare con la grappa e fare evaporare l'alcool. Bagnare costantemente con il brodo caldo fino a cottura. </div>
<div>
<br /></div>
<div>
Nel frattempo tagliare a dadini una mela e metterla a soffriggere a fiamma alta in una piccola padella antiaderente. Dopo un minuto aggiungere lo zucchero. caramellare mescolando continuamente con un cucchiaio di legno. Salare leggermente. Sfumare con un filo di grappa e tenere in caldo. La mela non deve disfarsi, ma rimanere croccante. </div>
<div>
<br /></div>
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Quando il riso è cotto, mantecarlo con i due formaggi tagliati a dadini. </div>
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Impiattare il risotto, mettendo al centro i dadini di mela caramellata e finire con una macinata di pepe.</div>
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<br /></div>
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<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"> </span></div>
Per gioco è nata una piccola gara <span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">"Gioca in cucina con la grappa trentina" </span><br />
Ecco le altre tre ricette in gara:<br />
Cinzia Martellini Cortella: <a href="http://cindystarblog.blogspot.com/2016/12/insalata-agrodolce-con-petto-danatra.html">Insalata agrodolce con petto d’anatra alla Nosiola</a><br />
Marina Bogdanovic: <a href="http://mademoisellemarina.blogspot.it/2016/12/torta-di-pane-allarancia-e-alla-grappa.html">Torta di pane all'arancia e alla grappa di Cabernet</a><br />
Fabio Campetti: <a href="http://www.kamp.it/2016/12/praticamente-un-grappa-e-vinci/">Polpo croccante alla grappa di Teroldego con crema di topinambur al puzzone di Moena</a><br />
<br /></div>
Sabrinahttp://www.blogger.com/profile/15050334369828252140noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-1381201718987328153.post-31077963439681228232016-11-25T00:37:00.000+01:002016-11-25T00:39:52.561+01:00Ho fatto il mascarpone!!!!!!!!<div style="text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="270" src="https://www.youtube.com/embed/VZklt-7FDrQ" width="480"></iframe><br />
<br />
<div>
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><i>Ho scoperto che quasi tutto ciò che è stato scritto sull'amore è vero. Shakespeare ha detto: "Il viaggio termina quando gli innamorati si incontrano".</i></span> </div>
<div>
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">L'amore non va in vacanza (Nancy Meyers, 2006)</span></div>
<div style="text-align: left;">
Kate Winslet e Amanda, Cameron Diaz sono due giovani donne che vivono in due continenti diversi, conducono una vita diversa ma sentimentalmente si trovano allo stesso punto. Iris, dolce e sprovveduta giornalista letteraria inglese, è da sempre innamorata del capo, chiaramente non ricambiata, il quale si approfitta della situazione da benemerito bastardo qual è, servendosi di lei a suo piacimento mentre si fidanza con un'altra. Amanda, donna in carriera, apparentemente forte e cinica, si trova ad avere al suo fianco uomini che vivono del suo riflesso e che puntualmente la cornificano con la sciacquetta di turno. </div>
<div style="text-align: left;">
Stanche di trascinare situazioni sentimentali che non fanno altro che mortificarle, grazie ad un annuncio on line, decidono di scambiarsi casa per le festività natalizie. </div>
<div style="text-align: left;">
La decisione repentina, di allontanarsi per un po' dalla vita di tutti i giorni, pone le due ragazze nella condizione di mettersi in gioco, aprendosi e concedendosi a situazioni per loro inedite. Conoscere gente nuova, vivere in un posto nuovo le nutre di nuova linfa, facendo scatenare emozioni dimenticate.</div>
<div style="text-align: left;">
Hanno anche la fortuna di incrociare sulla loro strada Jack Black e Jude Low, che si rivelano l'altra metà della mela.</div>
<br />
<div style="text-align: left;">
Quello che amo di questo film, che ricorda le vecchie commedie anni 50, sono Iris e Amanda, due personaggi che rappresentano le donne con tutte le loro fragilità e la loro forza, che sono sognatrici e decise, buffe e ironiche, tenere e sensuali, passionali e ironiche, che soffrono delle loro imperfezioni ma che alla fine le superano e sono felici. Il contesto natalizio, la scelta dei luoghi, la bellissima casa di Iris, dio ucciderei per averla!, rende questo film indimenticabile. </div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
Ecco, per me non c'è nulla di più sensuale del momento in cui sboccia l'amore. Gli occhi si cercano in continuazione, le mani si intrecciano,<span style="background-color: white; font-family: "playfair display" , serif; font-size: 20px;"> </span>il cuore batte più velocemente, la testa inizia a girare, il mondo attorno non esiste più e le labbra non si staccano perché la voglia è quella di sentirsi una cosa sola. Ci si nutre d'amore, la pelle è più bella, i problemi svaniscono e per un attimo ti senti al centro del mondo.</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<br />
<div style="text-align: left;">
Dedico questo film a<b> <span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Susy May</span></b>, che di sexy ha tutto!<a href="http://coscinadipollo.blogspot.it/2016/11/il-tiramisusfida-mtc-n61-e-la-mia.html" target="_blank"> Il suo<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"> <b><span style="color: #e06666;">tiramisù</span></b></span></a> la rappresenta perfettamente. La ringrazio per aver proposto questa sfida perché mi ha fatto scoprire una cosa che non avevo mai pensato di preparare, il mascarpone. Chiaramente è la <a href="http://www.mtchallenge.it/2016/11/06/la-ricetta-della-sfida-n-61/" target="_blank"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>sfida 61 dell'Mtchallenge</b></span></a>! Spendo due parole per consigliarvi di leggere e salvare tutti i post del tema del mese sul sito dell'MTC, se come me amate i dolci al cucchiaio. Prima però fermatevi da me ancora un po', perché è vero che la pasticceria non è il mio forte, che non ho quella manualità che serve a farti guardare un dolce con gli occhi a cuoricino, ma vi garantisco che il mio tiramisù è venuto una delizia. Provare per credere.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<i>Cosa mi ha divertito di più di questa sfida?</i> </div>
<div style="text-align: left;">
Beh..in assoluto fare il <span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>mascarpone</b></span>, divertimento e gioia infinita. Consiglio a tutti di provare. E' veloce e non comprerete mai più il mascarpone in vita vostra. Ho utilizzato la panna di <a href="http://www.lemucchediguglielmo.it/latte/chi-siamo/guglielmo/" target="_blank"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Guglielmo</span></a>, allevatore di Monzuno (BO), che produce latte e latticini come una volta. Ho utilizzato la ricetta della mia amata Cinzia - lei si che è una sexy da morire! quando l'ho conosciuta l'ho soprannominata Sex bomb! - del resto il suo blog è <a href="http://cindystarblog.blogspot.it/" target="_blank">Cindystar</a>.</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<b><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><i>Ingredienti per gr. 300 di mascarpone:</i></span></b><br />
500 ml di panna fresca da montare<br />
1 cucchiaio di succo di limone fresco<br />
<br />
<i><b><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Procedimento:</span></b></i><br />
Versare la panna in una ciotola di pyrex e metterla a bagnomaria. Mescolare spesso fino a raggiungere 85/90°. Se non avete un termometro, aspettare finché compaiono delle bolle in superficie. Ci vorranno circa 15 minuti a fuoco medio/basso. Aggiungere il succo di limone e continuare a riscaldare, mescolando delicatamente, fino a quando la crema coagula. Non aspettatevi però la stessa azione che si vede facendo la ricotta. La panna diventa solo più spessa, come un crema inglese. Velerà fittamente il cucchiaio. Rimuovere la ciotola dalla pentola e lasciare raffreddare per circa 20 minuti. </div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-fSI9Lus_4EE/WDdxFEnTC3I/AAAAAAAAEfM/PqG1k9wrraE0fxpIoxDbiggw1q951RJqgCEw/s1600/mascarpone%2B1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-fSI9Lus_4EE/WDdxFEnTC3I/AAAAAAAAEfM/PqG1k9wrraE0fxpIoxDbiggw1q951RJqgCEw/s400/mascarpone%2B1.jpg" width="341" /></a></div>
<br />
Nel frattempo, preparare il setaccio con un canovaccio di tela e metterlo sopra una ciotola. Trasferire il composto nel setaccio. Non strizzare assolutamente il formaggio.<br />
Una volta raffreddato completamente, raccogliete i quattro lembi del canovaccio e unirli con lo spago senza stringere troppo. Mettere a riposare in frigorifero.<br />
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-4HE69AP2c4Q/WDdw_3ztq2I/AAAAAAAAEfM/1ZAYvCc_Y6U7ou-BZeOYOQ7QlfCqwKP0wCEw/s1600/mascarpone.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="377" src="https://4.bp.blogspot.com/-4HE69AP2c4Q/WDdw_3ztq2I/AAAAAAAAEfM/1ZAYvCc_Y6U7ou-BZeOYOQ7QlfCqwKP0wCEw/s400/mascarpone.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Cinzia dice di lasciarlo 24 ore ma il mio mascarpone dopo sei ore era pronto ed era buonissimo.<br />
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-rZNqDIJSA5U/WDdxXI-XRjI/AAAAAAAAEfM/VRs2UG1Xn0UNN_gyrrXWsQ5_oOigyuLyACEw/s1600/mascarpone%2B2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-rZNqDIJSA5U/WDdxXI-XRjI/AAAAAAAAEfM/VRs2UG1Xn0UNN_gyrrXWsQ5_oOigyuLyACEw/s400/mascarpone%2B2.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Cosa mi ha divertito di meno in questa sfida?</span></i></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>I savoiardi</b></span>. Mi è piaciuto molto prepararli, ma sapevo già che non avrei ottenuto un buon risultato perché il mio forno ahimè mi sta lasciando. Urge acquistarne uno nuovo e si accettano consigli. I miei savoiardi, dal sapore buonissimo, durante la cotture si sono trasformati in lingue di gatto morbidine. Però vi assicuro che la ricetta è perfetta. Ve lo dimostrano le amiche che hanno partecipato alla sfida facendo capolavori!</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-xHbcaZ-SU8A/WDdxWrDafwI/AAAAAAAAEfM/I7mFKGSTBHkbve36wtfQgJ7qZxCwtpYEQCEw/s1600/savoiardi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="396" src="https://4.bp.blogspot.com/-xHbcaZ-SU8A/WDdxWrDafwI/AAAAAAAAEfM/I7mFKGSTBHkbve36wtfQgJ7qZxCwtpYEQCEw/s400/savoiardi.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Vi riporto fedelmente la ricetta. Hai miei ho aggiunto alla fine 30 grammi di noci tritate e 30 grammi di cioccolato fondente.<br />
<br />
<b><i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Ingredienti (per circa 30 biscotti)</span></i></b><br />
110 g farina 00<br />
50 g fecola di patate<br />
125 g zucchero<br />
100 g albume d’uovo<br />
80 g tuorlo d’uovo<br />
25 g miele (di acacia o millefiori)<br />
i semi di 1/2 bacca di vaniglia<br />
zucchero a velo</div>
<div style="text-align: center;">
<br />
<b><i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Procedimento:</span></i></b><br />
Separate gli albumi dai tuorli.<br />
Montate gli albumi con le fruste elettriche; quando raddoppiano di volume aggiungete in due o tre volte lo zucchero, sempre montando ed aumentando la velocità. Dopo circa 10-12 minuti saranno montati a neve ferma.<br />
Nel frattempo sbattete i tuorli con il miele, quindi unite questo composto alle chiare montate usando una spatola e con movimenti dal basso verso l’alto.<br />
Unite quindi la farina e la fecola setacciate e i semi della bacca di vaniglia, sempre con lo stesso movimento. Fate pochi movimenti, rapidi ma delicati.<br />
Pre-riscaldate il forno a 180°C.<br />
Riempite una sac-à-poche con bocchetta liscia da 10-14 mm. Formate dei bastoncini lunghi circa 8 cm su una teglia coperta di carta forno e leggermente imburrata.<br />
Spolverate con lo zucchero a velo, aspettate che sia assorbito e spolverate di nuovo (servirà a far venire la crosticina superficiale). Quando li infornate lo zucchero dovrà essere completamente assorbito.<br />
Cuocete in forno già caldo (e possibilmente statico) per i primi 3 minuti con lo sportello chiuso e poi per altri 4-5 minuti con lo sportello leggermente aperto (basterà incastrare il manico di un cucchiaio di legno nella porta per mantenerla socchiusa).<br />
Sfornate e fate raffreddare completamente prima di rimuoverli dalla teglia, poiché saranno molto morbidi.<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #e06666; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: x-large;">Un romantico tiramisù</span></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-yRRhgRwk0m4/WDdxXL5dfpI/AAAAAAAAEfM/uFvbkjvHIMcNaTcf1PXgAvn_cTV-k6lGwCEw/s1600/tiramisu%2B1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://4.bp.blogspot.com/-yRRhgRwk0m4/WDdxXL5dfpI/AAAAAAAAEfM/uFvbkjvHIMcNaTcf1PXgAvn_cTV-k6lGwCEw/s640/tiramisu%2B1.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><b><i>Ingredienti per 8 coppe:</i></b></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><b><i><br /></i></b></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><b><i>per la crema di mascarpone:</i></b></span></div>
<div style="text-align: left;">
gr. 300 di mascarpone </div>
<div style="text-align: left;">
3 uova</div>
<div style="text-align: left;">
zucchero di canna pari peso dei tuorli e pari peso degli albumi</div>
<div style="text-align: left;">
<b style="font-family: Times, "Times New Roman", serif;"><i><br /></i></b></div>
<div style="text-align: left;">
<b style="font-family: Times, "Times New Roman", serif;"><i>per la bagna:</i></b></div>
<div style="text-align: left;">
24 cucchiai di nocino (la ricetta <a href="http://lesmadeleinesdiproust.blogspot.it/2011/06/san-giovanni-giornata-di-nocino.html" target="_blank">qui</a>)</div>
<div style="text-align: left;">
3 cucchiai di zucchero di canna</div>
<div style="text-align: left;">
6 cucchiai di acqua</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><b><i>per il crumble:</i></b></span></div>
<div style="text-align: left;">
16 savoiardi</div>
<div style="text-align: left;">
1 cucchiaio di burro</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<b style="font-family: Times, "Times New Roman", serif;"><i>per decorare:</i></b></div>
8 gherigli di noci<br />
gr. 100 di cioccolato cremino fondente<br />
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<b style="font-family: Times, "Times New Roman", serif;"><i>la crema di mascarpone:</i></b><br />
Separate le uova, raccogliete i tuorli in un recipiente che possa reggere il calore. Pesate i tuorli e aggiungete lo stesso peso in zucchero, quindi ponete il recipiente sopra una pentola sul fuoco con due dita d'acqua.<br />
Munitevi di termometro e portate le uova, sempre sbattendo, alla temperatura di 70°<br />
Togliete la pâte à bombe dal calore e trasferitela in un bagno freddo, continuando a montare fino a completo raffreddamento.<br />
Fate la stessa operazione con gli albumi, raccoglieteli in un contenitore che possa essere usato a caldo, pesateli e aggiungete lo stesso peso in zucchero, trasferiteli su una una pentola sul fuoco con due dita d'acqua.<br />
Fateli schiumare sbattendoli leggermente, inserite il termometro e portateli a 70° sempre sbattendo leggermente.<br />
Toglieteli dal fuoco e continuate a montare con le fruste elettriche finchè avrete una meringa densa e lucida, completamente fredda.<br />
A questo punto, trasferite il mascarpone in una grossa ciotola, montatelo un attimo con le fruste elettriche per renderlo fluido e senza piccoli grumi, aggiungete prima la montata di uova e incorporatela mescolando con una spatola, e poi la meringa. Mescolate a lungo fino ad avere un composto perfettamente amalgamato e cremosissimo.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b style="font-family: Times, "Times New Roman", serif;"><i>la bagna:</i></b></div>
Mettere in un pentolino il nocino e bollire in modo da disperdere l'alcol e fargli perdere la nota amara.<br />
<div>
Aggiungere lo zucchero e l'acqua. Portare a bollore, abbassare la fiamma e continuare la cottura fino a quando il liquido non si addensa. Se il nocino è già denso di suo, ci vorranno pochi minuti.</div>
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-hR3aia7Hl_c/WDdxKXXEbuI/AAAAAAAAEfM/bQXc0pxod88TBZjMT5_77bn_pDSesijxwCEw/s1600/crumble.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://2.bp.blogspot.com/-hR3aia7Hl_c/WDdxKXXEbuI/AAAAAAAAEfM/bQXc0pxod88TBZjMT5_77bn_pDSesijxwCEw/s640/crumble.jpg" width="531" /></a></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<b style="font-family: Times, "Times New Roman", serif;"><i>per il crumble:</i></b></div>
Sbriciolare i savoiardi e metterli in padella con il burro, fino a quando le briciole non risultino croccanti, mescolando continuamente per non farle bruciare.<br />
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-w_0kgwmI9FM/WDdxM1mAueI/AAAAAAAAEfM/-LtCftASvKM0sk8y4CiXFJwlxvwnVyYTgCEw/s1600/tiramisu.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-w_0kgwmI9FM/WDdxM1mAueI/AAAAAAAAEfM/-LtCftASvKM0sk8y4CiXFJwlxvwnVyYTgCEw/s640/tiramisu.jpg" width="441" /></a></div>
<div>
<br />
<br />
<div>
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><b><i>la composizione:</i></b></span></div>
<div>
Mettere nel fondo del bicchiere due cucchiai di crumble e un gheriglio di noce al centro. Versare a filo due cucchiai di bagna. Aggiungere la crema di mascarpone e decorare con delle lamelle di cioccolato cremino fondente. </div>
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-B5gnGKTW16s/WDdwfY0rBwI/AAAAAAAAEfM/9ViHf7B0YPQ-La0xffTIRfN4j2VOZFUUQCEw/s1600/banner_sfida61a-1024x489.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="152" src="https://3.bp.blogspot.com/-B5gnGKTW16s/WDdwfY0rBwI/AAAAAAAAEfM/9ViHf7B0YPQ-La0xffTIRfN4j2VOZFUUQCEw/s320/banner_sfida61a-1024x489.jpg" width="320" /></a></div>
<div>
</div>
</div>
Sabrinahttp://www.blogger.com/profile/15050334369828252140noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-1381201718987328153.post-26342388500707991872016-11-03T09:00:00.000+01:002016-11-03T09:04:38.795+01:00DIETRO LA LASAGNA, il nuovo libro dell'Mtc.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-p6I3OshNU6k/WBpqIjvW0_I/AAAAAAAAEeE/jNOAkejqy70NIt8RHaLLX9zHSHL-sVZHwCEw/s1600/dietro%2Bla%2Blasagna%2Blibro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://3.bp.blogspot.com/-p6I3OshNU6k/WBpqIjvW0_I/AAAAAAAAEeE/jNOAkejqy70NIt8RHaLLX9zHSHL-sVZHwCEw/s640/dietro%2Bla%2Blasagna%2Blibro.jpg" width="540" /></a></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Esattamente due anni fa, proprio in questi giorni, decretai il vincitore della <a href="http://www.mtchallenge.it/mtc-42-le-lasagne/" target="_blank">sfida n. 42 dell'Mtchallenge</a>, quella sulla <span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;">lasagna al forno</span>, che avevo lanciato un mese prima, dopo la mia inaspettata vittoria della gara sul riso. Mai avrei pensato che quelle indimenticate emozioni si sarebbero ripetute a distanza di un paio di anni. </div>
<div style="text-align: justify;">
Si perchè oggi, 3 novembre 2016, uscirà in tutte le librerie e su Amazon, dove è già in testa alle classifiche, <b><span style="font-size: large;">il quinto libro</span></b> della nostra community, <span style="color: #e06666; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: x-large;"><b>Dietro la lasagna</b></span>.</div>
<div style="text-align: justify;">
160 pagine di ricette che spaziano dalla <b>lasagna</b> per antonomasia, quella vera <b>bolognese</b>, conosciuta, rifatta e copiata in tutto il mondo, a <b>lasagne vegetariane</b>, <b>di pesce</b>, con <b>accostamenti inediti</b> e imperdibili, prodotto della <b>maestria e della creatività dei partecipanti alla sfida più bella del web</b>. </div>
<div style="text-align: justify;">
E c'è anche la mia versione, che è quella della mia famiglia, per la precisione della mia mamma, che mi ha aiutata nella preparazione del piatto e che ha gioito insieme a me di questo bellissimo momento. </div>
<div style="text-align: justify;">
Oltre alle ricette, troverete tutte le tecniche di cucina che servono per preparare la lasagna, i ragù, le salse e tanti altri trucchi ed idee per preparare la più buona lasagna al forno mai fatta prima! </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Se volete saperne di più correte a leggere il post di lancio sul blog Mtchallenge </div>
<a href="http://www.mtchallenge.it/?p=13331&preview=true">http://www.mtchallenge.it/?p=13331&preview=true</a><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #444444; font-family: "Courier New", Courier, FreeMono, monospace; font-size: 15.4px;">A tenere le fila c'è sempre lei l'Ale, </span><span style="background-color: white; color: #a64d79; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 15.4px;"><b><a href="https://plus.google.com/103572601000234993839" target="_blank">Alessandra Gennaro</a></b></span><span style="background-color: white; color: #444444; font-family: "Courier New", Courier, FreeMono, monospace; font-size: 15.4px;">, che anche da Singapore dove vive ora, riesce a creare grandi capolavori e farci così sentire, tutti noi che vi partecipiamo, un po' speciali.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #444444; font-family: "Courier New", Courier, FreeMono, monospace; font-size: 15.4px;">Le illustrazioni e lo styling di </span><span style="color: #a64d79; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 15.4px;"><b><a href="http://ilcoloredellacurcuma.blogspot.sg/" target="_blank">Mai Esteve</a></b></span><span style="background-color: white; color: #444444; font-family: "Courier New", Courier, FreeMono, monospace; font-size: 15.4px;"> </span><span style="background-color: white; color: #444444; font-family: "Courier New", Courier, FreeMono, monospace; font-size: 15.4px;">e le fotografie di</span><span style="background-color: white; color: #444444; font-family: "Courier New", Courier, FreeMono, monospace; font-size: 15.4px;"> </span><span style="color: #741b47; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 15.4px;"><b><a href="https://www.blogger.com/Paolo%20Picciotto:%20http://paolopicciotto.wixsite.com/photos" target="_blank">Paolo Picciotto</a></b></span><span style="background-color: white; color: #444444; font-family: "Courier New", Courier, FreeMono, monospace; font-size: 15.4px;"> </span><span style="background-color: white; color: #444444; font-family: "Courier New", Courier, FreeMono, monospace; font-size: 15.4px;">sono il valore aggiunto di questo splendido libro che lo fanno diventare imperdibile.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #444444; font-family: "Courier New", Courier, FreeMono, monospace; font-size: 15.4px;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #444444; font-family: "Courier New", Courier, FreeMono, monospace; font-size: 15.4px;">Il libro è edito da Gribaudo, gruppo Feltrinelli.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #444444; font-family: "Courier New", Courier, FreeMono, monospace; font-size: 15.4px;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
Anche questa volta parte dei proventi della vendita del libro andranno a creare borse di studio per i ragazzi di <span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><a href="http://www.piazzadeimestieri.it/">Piazza dei Mestieri</a>,</span> un progetto rivolto ai giovani oggetto della dispersione scolastica e che si propone di insegnare loro gli antichi mestieri di un tempo, in uno spazio che ricrea l'atmosfera di una vecchia piazza, con le botteghe di una volta- dal ciabattino, al sarto, al mastro birraio e, ovviamente, anche al cuoco. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
I link per ordinare il libro, se non volete perdere tempo a cercarlo in libreria:</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Amazon:</b></div>
<div style="text-align: justify;">
https://www.amazon.it/Dietro-lasagna-Alessandra-Gennaro/dp/885801586X/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1478095931&sr=8-1&keywords=dietro+la+lasagna</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Feltrinelli:</b></div>
<div style="text-align: justify;">
http://www.feltrinellieditore.it/opera/opera/dietro-la-lasagna/</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Vi terrò informati di tutte le iniziatiche che la community e anche Feltrinelli organizzerà per la presentazione del libro.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Un'anteprima, la tradizione e l'innovazione:</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-PJY0rGKLHnQ/WBpqIZovUBI/AAAAAAAAEeA/j5rnr-5ZyhkY0Clu2LDD2ublf4dS071nwCEw/s1600/lasagna%2Bal%2Bforno.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="374" src="https://2.bp.blogspot.com/-PJY0rGKLHnQ/WBpqIZovUBI/AAAAAAAAEeA/j5rnr-5ZyhkY0Clu2LDD2ublf4dS071nwCEw/s640/lasagna%2Bal%2Bforno.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/--IPwiYXeJMM/WBpqI6uYDdI/AAAAAAAAEeI/Xc6YvNk6-cAJJEmzwvqhmb_c1VXLv7EywCEw/s1600/lasagna%2Bdi%2Bfabiana%2Bdel%2Bnero.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="372" src="https://2.bp.blogspot.com/--IPwiYXeJMM/WBpqI6uYDdI/AAAAAAAAEeI/Xc6YvNk6-cAJJEmzwvqhmb_c1VXLv7EywCEw/s640/lasagna%2Bdi%2Bfabiana%2Bdel%2Bnero.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Sabrinahttp://www.blogger.com/profile/15050334369828252140noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1381201718987328153.post-31196606187562856672016-10-31T22:00:00.001+01:002016-10-31T22:00:21.966+01:00Un risotto napoleonico per un carico di vitamina B12!!!<div style="text-align: justify;">
<img alt="http://www.mtchallenge.it/2016/10/23/ii-master-mtc-lato-b-12-alta-cucina-salute" height="480" src="https://4.bp.blogspot.com/-OvbAbRDq08w/WA-W6LqS47I/AAAAAAAACv8/4W0UbeuiNLMnN3JtbjHZ241mSZ2x9VCYgCLcB/s640/IImaster.jpg" width="640" /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L'alta cucina ed io siamo come il diavolo e l'acqua santa e allora, vi chiederete, che ci sto a fare in un master che si ispira all'alta cucina? </div>
<div style="text-align: justify;">
I motivi sono tanti:</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
per primo sono una temeraria incosciente che ama le sfide,</div>
<div style="text-align: justify;">
poi perchè quando c'è da imparare sulla salute e sulla nutrizione, mi appassiono immediatamente,</div>
<div style="text-align: justify;">
ancora perchè in questo master c'è anche il quinto quanto, mia storica passione.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
E' sufficiente direi, no?</div>
<div style="text-align: justify;">
Il master promosso dal fantastico gruppo dell'Mtchallenge, parla di vitamine, in particolare della vitamina <span style="text-align: start;">B</span><sub style="text-align: start;"><span style="font-size: xx-small;">12</span></sub> e dell'importanza della sua assunzione in una dieta equilibrata. </div>
<div style="text-align: justify;">
A differenza della maggior parte delle vitamine, la B<sub><span style="font-size: xx-small;">12</span></sub> si trova principalmente nella carne, soprattutto nel fegato e nel rognone, nel pesce e in particolare nei molluschi (vongole, cozze e ostriche), nel pollame, nelle uova e in misura minore anche nel latte e nei latticini, ma non è presente nei vegetali. La vitamina B<sub><span style="font-size: xx-small;">12</span></sub> è estremamente idrosolubile e svanisce completamente se si cuociono i cibi oltre 160 gradi. Questi fattori, uniti alla particolarità di creare un piatto da alta cucina, sono state le difficoltà più rilevanti di questo master.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Mi pregio di consigliarvi di leggere l'articolo scritto da una dei nostri tutor la <span style="color: #e06666; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><b>Dottoressa Arianna Mazzetta,</b></span> dove illustra dettagliatamente e sapientemente tutto ciò che è bene sapere sulla vitamina B<sub><span style="font-size: xx-small;">12 </span></sub><a href="http://ariannamazzetta.it/it/blog/post_la-vitamina-b12_63.php">http://ariannamazzetta.it/it/blog/post_la-vitamina-b12_63.php</a></div>
<div style="text-align: justify;">
La Dottoressa Mazzetta ha collaborato assieme al <span style="color: #e06666; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><b>Dottor Michael Meyers</b></span>, oncologo di fama mondiale, alla stesura delle dispense che ci sono servite per entrare a contatto con il mondo delle vitamine e insieme <span style="text-align: justify;">ci hanno supportato e sopportato in questo entusiasmante percorso. Altro aiuto fondamentale ci è arrivato da </span><span style="color: #797979; font-family: "PT Serif", Georgia, serif; font-size: 14px;"> </span><span style="color: #e06666; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><b>Sandro Sità</b></span>, chef dell’<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><a href="http://www.tarabellahotel.it/">Hotel Tarabella</a> di Forte dei Marmi</span>, che ci ha fornito preziosi consigli sulla presentazione dei piatti. </div>
<div style="text-align: justify;">
Il giudice è <a href="http://reportergourmet.com/5613/genova-citta-aperta-la-sorpresa-di-marco-visciola-al-marin.html"><span style="color: #e06666; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><b>Marco Visciola</b></span></a>, Chef del ristorante <span style="color: black; font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Il Marin - Eataly</span> al Porto Antico di Genova, che valuterà i piatti preparati da noi 17 partecipanti e decreterà il vincitore.</div>
<div style="text-align: justify;">
Le ricette del Master<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"> <span style="color: #cc0000;">Il lato B<sub>12</sub> dell'alta cucina</span></span>,<sub><span style="font-size: xx-small;"> </span></sub>ideato dalla sempresulpezzo Alessandra Gennaro, le trovate tutte a questo link<a href="http://www.mtchallenge.it/2016/10/23/ii-master-mtc-lato-b-12-alta-cucina-salute/" target="_blank"> http://www.mtchallenge.it/2016/10/23/ii-master-mtc-lato-b-12-alta-cucina-salute/</a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Arriviamo alla mia ricetta.<br />
Ho scelto le ostriche e il rognone, entrambi ricchissimi di <span style="text-align: justify;">B</span><sub style="text-align: justify;"><span style="font-size: xx-small;">12 </span></sub>e li ho uniti in un risotto.<br />
L'idea mi è venuta da una ricetta di <a href="http://lesmadeleinesdiproust.blogspot.it/search/label/Quinto%20quarto" target="_blank">Wonton con rognone e salsa di ostriche</a> che avevo realizzato un paio di anni fa e mi era piaciuto da impazzire.<br />
Ho scelto per il rognone una cottura su piastra di sale, che avevo scoperto mentre preparavo il post per il Pesce al sale per il Calendario del cibo italiano e che è stata anche ripresa da Carlo Cracco, proprio per la cottura del rognone.<br />
Le ostriche le ho inserite nel riso a fine cottura, proprio per mantenere intatto il valore della vitamina da loro contenuta.<br />
<br />
<span style="color: #ea9999; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: x-large;">Un risotto napoleonico</span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-ERE5xNFGnRU/WBewzH9rIPI/AAAAAAAAEdo/bmJoKqOo15wyOs8wMZIt_HSw2ZPXv15EACLcB/s1600/14691035_1361089163936565_8314027735070180699_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://4.bp.blogspot.com/-ERE5xNFGnRU/WBewzH9rIPI/AAAAAAAAEdo/bmJoKqOo15wyOs8wMZIt_HSw2ZPXv15EACLcB/s640/14691035_1361089163936565_8314027735070180699_n.jpg" width="528" /></a></div>
<br />
<br />
<div class="_2cuy _3dgx _2vxa" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1d2129; direction: ltr; font-family: Georgia, serif; font-size: 17px; margin: 0px auto 28px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: 700px; word-wrap: break-word;">
Ingredienti per due persone:</div>
<ul class="_5a_q _5yj1" dir="ltr" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1d2129; font-family: Georgia, serif; font-size: 17px; list-style-type: none; margin: 0px auto 32px; padding: 0px 0px 0px 14px; width: 676px;">
<li class="_2cuy _509q _2vxa" style="box-sizing: border-box; direction: ltr; list-style-type: disc; margin: 0px auto 12px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: auto; word-wrap: break-word;">gr. 160 di riso vialone nano, </li>
<li class="_2cuy _509q _2vxa" style="box-sizing: border-box; direction: ltr; list-style-type: disc; margin: 0px auto 12px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: auto; word-wrap: break-word;">gr 200 di rognone di vitello, </li>
<li class="_2cuy _509q _2vxa" style="box-sizing: border-box; direction: ltr; list-style-type: disc; margin: 0px auto 12px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: auto; word-wrap: break-word;">6 ostriche,</li>
<li class="_2cuy _509q _2vxa" style="box-sizing: border-box; direction: ltr; list-style-type: disc; margin: 0px auto 12px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: auto; word-wrap: break-word;">ml 700 di acqua circa, </li>
<li class="_2cuy _509q _2vxa" style="box-sizing: border-box; direction: ltr; list-style-type: disc; margin: 0px auto 12px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: auto; word-wrap: break-word;">un bicchiere di riesling</li>
<li class="_2cuy _509q _2vxa" style="box-sizing: border-box; direction: ltr; list-style-type: disc; margin: 0px auto 12px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: auto; word-wrap: break-word;">aceto di mele</li>
<li class="_2cuy _509q _2vxa" style="box-sizing: border-box; direction: ltr; list-style-type: disc; margin: 0px auto 12px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: auto; word-wrap: break-word;">pepe, </li>
<li class="_2cuy _509q _2vxa" style="box-sizing: border-box; direction: ltr; list-style-type: disc; margin: 0px auto 12px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: auto; word-wrap: break-word;">una noce di burro, </li>
<li class="_2cuy _509q _2vxa" style="box-sizing: border-box; direction: ltr; list-style-type: disc; margin: 0px auto 12px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: auto; word-wrap: break-word;">1 rametto di timo, </li>
<li class="_2cuy _509q _2vxa" style="box-sizing: border-box; direction: ltr; list-style-type: disc; margin: 0px auto 12px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: auto; word-wrap: break-word;">un chilo di sale grosso di Cervia,</li>
<li class="_2cuy _509q _2vxa" style="box-sizing: border-box; direction: ltr; list-style-type: disc; margin: 0px auto 12px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: auto; word-wrap: break-word;">un ciuffo di prezzemolo, </li>
<li class="_2cuy _509q _2vxa" style="box-sizing: border-box; direction: ltr; list-style-type: disc; margin: 0px auto 12px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: auto; word-wrap: break-word;">olio extravergine d’oliva, </li>
<li class="_2cuy _509q _2vxa" style="box-sizing: border-box; direction: ltr; list-style-type: disc; margin: 0px auto 12px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: auto; word-wrap: break-word;">1 piccolo porro,</li>
<li class="_2cuy _509q _2vxa" style="box-sizing: border-box; direction: ltr; list-style-type: disc; margin: 0px auto 12px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: auto; word-wrap: break-word;">1 chiodo di garofano</li>
<li class="_2cuy _509q _2vxa" style="box-sizing: border-box; direction: ltr; list-style-type: disc; margin: 0px auto 12px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: auto; word-wrap: break-word;">un pizzico di zucchero</li>
</ul>
<div class="_2cuy _3dgx _2vxa" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1d2129; direction: ltr; font-family: Georgia, serif; font-size: 17px; margin: 0px auto 28px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: 700px; word-wrap: break-word;">
Cottura del rognone:</div>
<ul class="_5a_q _5yj1" dir="ltr" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1d2129; font-family: Georgia, serif; font-size: 17px; list-style-type: none; margin: 0px auto 32px; padding: 0px 0px 0px 14px; width: 676px;">
<li class="_2cuy _509q _2vxa" style="box-sizing: border-box; direction: ltr; list-style-type: disc; margin: 0px auto 12px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: auto; word-wrap: break-word;">Lavare bene il rognone e toglier la pellicina che lo avvolge.</li>
<li class="_2cuy _509q _2vxa" style="box-sizing: border-box; direction: ltr; list-style-type: disc; margin: 0px auto 12px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: auto; word-wrap: break-word;">Metterlo a riposare una mezz’ora in 2/3 di acqua e 1/3 di aceto di mele</li>
<li class="_2cuy _509q _2vxa" style="box-sizing: border-box; direction: ltr; list-style-type: disc; margin: 0px auto 12px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: auto; word-wrap: break-word;">In una padella mettere a scaldare il sale fino a quando non è bollente. </li>
<li class="_2cuy _509q _2vxa" style="box-sizing: border-box; direction: ltr; list-style-type: disc; margin: 0px auto 12px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: auto; word-wrap: break-word;">Tagliare il rognone a fettine sottili.</li>
<li class="_2cuy _509q _2vxa" style="box-sizing: border-box; direction: ltr; list-style-type: disc; margin: 0px auto 12px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: auto; word-wrap: break-word;">Quando il sale è molto caldo, trasferirlo in un tegame abbastanza alto da contenerlo e cospargerlo di foglioline di timo. </li>
<li class="_2cuy _509q _2vxa" style="box-sizing: border-box; direction: ltr; list-style-type: disc; margin: 0px auto 12px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: auto; word-wrap: break-word;">Coprire il sale con un disco di carta forno spennellata con olio d’oliva extravergine e adagiare sopra le fettine di rognone.</li>
<li class="_2cuy _509q _2vxa" style="box-sizing: border-box; direction: ltr; list-style-type: disc; margin: 0px auto 12px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: auto; word-wrap: break-word;">Coprire il tegame con un coperchio e lasciare “cuocere” per tre minuti. </li>
<li class="_2cuy _509q _2vxa" style="box-sizing: border-box; direction: ltr; list-style-type: disc; margin: 0px auto 12px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: auto; word-wrap: break-word;">A questo punto il rognone è cotto.</li>
<li class="_2cuy _509q _2vxa" style="box-sizing: border-box; direction: ltr; list-style-type: disc; margin: 0px auto 12px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: auto; word-wrap: break-word;">Salarlo leggermente e condirlo con un filo di olio.</li>
</ul>
<div class="_2cuy _3dgx _2vxa" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1d2129; direction: ltr; font-family: Georgia, serif; font-size: 17px; margin: 0px auto 28px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: 700px; word-wrap: break-word;">
Il porro fritto:</div>
<ul class="_5a_q _5yj1" dir="ltr" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1d2129; font-family: Georgia, serif; font-size: 17px; list-style-type: none; margin: 0px auto 32px; padding: 0px 0px 0px 14px; width: 676px;">
<li class="_2cuy _509q _2vxa" style="box-sizing: border-box; direction: ltr; list-style-type: disc; margin: 0px auto 12px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: auto; word-wrap: break-word;">Tagliare il porro a julienne e passarlo velocemente in acqua ghiacciata.</li>
<li class="_2cuy _509q _2vxa" style="box-sizing: border-box; direction: ltr; list-style-type: disc; margin: 0px auto 12px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: auto; word-wrap: break-word;">Asciugarlo bene, infarinare e friggere in olio di oliva extravergine bollente.</li>
</ul>
<div class="_2cuy _3dgx _2vxa" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1d2129; direction: ltr; font-family: Georgia, serif; font-size: 17px; margin: 0px auto 28px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: 700px; word-wrap: break-word;">
La maionese di prezzemolo:</div>
<ul class="_5a_q _5yj1" dir="ltr" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1d2129; font-family: Georgia, serif; font-size: 17px; list-style-type: none; margin: 0px auto 32px; padding: 0px 0px 0px 14px; width: 676px;">
<li class="_2cuy _509q _2vxa" style="box-sizing: border-box; direction: ltr; list-style-type: disc; margin: 0px auto 12px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: auto; word-wrap: break-word;">Lavare e asciugare bene il prezzemolo.</li>
<li class="_2cuy _509q _2vxa" style="box-sizing: border-box; direction: ltr; list-style-type: disc; margin: 0px auto 12px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: auto; word-wrap: break-word;">Tritarlo finemente con il coltello.</li>
<li class="_2cuy _509q _2vxa" style="box-sizing: border-box; direction: ltr; list-style-type: disc; margin: 0px auto 12px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: auto; word-wrap: break-word;">Mettere il prezzemolo tritato in un bicchiere alto e aggiungere a filo l’olio extravergine, come a montare una maionese aggiungendo qualche goccia di limone.</li>
<li class="_2cuy _509q _2vxa" style="box-sizing: border-box; direction: ltr; list-style-type: disc; margin: 0px auto 12px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: auto; word-wrap: break-word;">Salare leggermente</li>
</ul>
<div class="_2cuy _3dgx _2vxa" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1d2129; direction: ltr; font-family: Georgia, serif; font-size: 17px; margin: 0px auto 28px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: 700px; word-wrap: break-word;">
La riduzione di vino</div>
<ul class="_5a_q _5yj1" dir="ltr" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1d2129; font-family: Georgia, serif; font-size: 17px; list-style-type: none; margin: 0px auto 32px; padding: 0px 0px 0px 14px; width: 676px;">
<li class="_2cuy _509q _2vxa" style="box-sizing: border-box; direction: ltr; list-style-type: disc; margin: 0px auto 12px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: auto; word-wrap: break-word;">In un piccolo tegame mettere il vino con la parte finale del porro steccata con un chiodo di garofano e unire un pizzico di zucchero.</li>
<li class="_2cuy _509q _2vxa" style="box-sizing: border-box; direction: ltr; list-style-type: disc; margin: 0px auto 12px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: auto; word-wrap: break-word;">Portare a bollore in modo da dealcolizzare il vino e fargli perdere la nota amara. </li>
<li class="_2cuy _509q _2vxa" style="box-sizing: border-box; direction: ltr; list-style-type: disc; margin: 0px auto 12px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: auto; word-wrap: break-word;">Abbassare il fuoco e ridurre fino a che il porro non si sia cotto completamente.</li>
<li class="_2cuy _509q _2vxa" style="box-sizing: border-box; direction: ltr; list-style-type: disc; margin: 0px auto 12px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: auto; word-wrap: break-word;">Togliere dal fuoco e filtrare immediatamente con un colino.</li>
<li class="_2cuy _509q _2vxa" style="box-sizing: border-box; direction: ltr; list-style-type: disc; margin: 0px auto 12px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: auto; word-wrap: break-word;">Aggiungere il burro, lavorando con una paletta in modo che si fonda completamente con la riduzione di vino.</li>
</ul>
<div class="_2cuy _3dgx _2vxa" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1d2129; direction: ltr; font-family: Georgia, serif; font-size: 17px; margin: 0px auto 28px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: 700px; word-wrap: break-word;">
Le ostriche:</div>
<ul class="_5a_q _5yj1" dir="ltr" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1d2129; font-family: Georgia, serif; font-size: 17px; list-style-type: none; margin: 0px auto 32px; padding: 0px 0px 0px 14px; width: 676px;">
<li class="_2cuy _509q _2vxa" style="box-sizing: border-box; direction: ltr; list-style-type: disc; margin: 0px auto 12px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: auto; word-wrap: break-word;">Aprire le ostriche al momento del condimento, pochi minuti prima della fine della cottura del riso, avendo cura di conservare tutto il liquido.</li>
</ul>
<div class="_2cuy _3dgx _2vxa" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1d2129; direction: ltr; font-family: Georgia, serif; font-size: 17px; margin: 0px auto 28px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: 700px; word-wrap: break-word;">
Cottura del riso:</div>
<div class="_2cuy _3dgx _2vxa" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1d2129; direction: ltr; font-family: Georgia, serif; font-size: 17px; margin: 0px auto 28px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: 700px; word-wrap: break-word;">
<span style="font-style: italic; text-align: left;">Ho scelto il vialone nano perchè questo risotto non può essere paragonato ad un risotto tradizionale cotto con brodo di carne, mantecato con formaggi che richiede un riso superfino di grana grossa. Il vialone nano tra i semifini tiene meglio la cottura.</span></div>
<ul class="_5a_q _5yj1" dir="ltr" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1d2129; font-family: Georgia, serif; font-size: 17px; list-style-type: none; margin: 0px auto 32px; padding: 0px 0px 0px 14px; width: 676px;">
<li class="_2cuy _509q _2vxa" style="box-sizing: border-box; direction: ltr; list-style-type: disc; margin: 0px auto 12px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: auto; word-wrap: break-word;">Mettere a bollire l’acqua e salarla leggermente. <span class="_4yxp" style="font-family: inherit; font-style: italic;">Non metto il liquido delle ostriche, che aggiungo a crudo alla fine, in modo da preservare tutta la b12.</span></li>
<li class="_2cuy _509q _2vxa" style="box-sizing: border-box; direction: ltr; list-style-type: disc; margin: 0px auto 12px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: auto; word-wrap: break-word;">Tostare il riso in una casseruola e bagnarlo poco per volta con l’acqua bollente, senza muoverlo molto, fino a cottura.</li>
</ul>
<div class="_2cuy _3dgx _2vxa" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1d2129; direction: ltr; font-family: Georgia, serif; font-size: 17px; margin: 0px auto 28px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: 700px; word-wrap: break-word;">
Condimento:</div>
<ul class="_5a_q _5yj1" dir="ltr" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1d2129; font-family: Georgia, serif; font-size: 17px; list-style-type: none; margin: 0px auto 32px; padding: 0px 0px 0px 14px; width: 676px;">
<li class="_2cuy _509q _2vxa" style="box-sizing: border-box; direction: ltr; list-style-type: disc; margin: 0px auto 12px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: auto; word-wrap: break-word;">Aggiungere al riso 6 ostriche con il loro liquido.</li>
<li class="_2cuy _509q _2vxa" style="box-sizing: border-box; direction: ltr; list-style-type: disc; margin: 0px auto 12px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: auto; word-wrap: break-word;">Condire con la riduzione di vino.</li>
</ul>
<div class="_2cuy _3dgx _2vxa" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1d2129; direction: ltr; font-family: Georgia, serif; font-size: 17px; margin: 0px auto 28px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: 700px; word-wrap: break-word;">
Impiattamento:</div>
<ul class="_5a_q _5yj1" dir="ltr" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1d2129; font-family: Georgia, serif; font-size: 17px; list-style-type: none; margin: 0px auto 32px; padding: 0px 0px 0px 14px; width: 676px;">
<li class="_2cuy _509q _2vxa" style="box-sizing: border-box; direction: ltr; list-style-type: disc; margin: 0px auto 12px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: auto; word-wrap: break-word;">Impiattare in modo tradizionale, stendendo il riso al centro di un grande piatto bianco <span class="_4yxp" style="font-family: inherit; font-style: italic;">(forse nero sarebbe più d’effetto, ma non lo possiedo...)</span></li>
<li class="_2cuy _509q _2vxa" style="box-sizing: border-box; direction: ltr; list-style-type: disc; margin: 0px auto 12px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: auto; word-wrap: break-word;">Mettere al centro il rognone</li>
<li class="_2cuy _509q _2vxa" style="box-sizing: border-box; direction: ltr; list-style-type: disc; margin: 0px auto 12px; text-align: justify; white-space: pre-wrap; width: auto; word-wrap: break-word;">Guarnire con qualche goccia di maionese di prezzemolo e il porro fritto.</li>
<li></li>
</ul>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Sabrinahttp://www.blogger.com/profile/15050334369828252140noreply@blogger.com12tag:blogger.com,1999:blog-1381201718987328153.post-26289701561938898072016-10-25T20:51:00.001+02:002016-10-25T20:51:58.748+02:00I favolosi anni 80! Tapa, montadito e pincho con le spalline!<div style="text-align: justify;">
I favolosi anni 80, in ordine sparso.</div>
<div style="text-align: justify;">
Like a virgin, Duran Duran o Spandau Ballet? I Cure, Michael Jackson, gli Wham, gli U2, i Police, il Live Aid, i Depeche Mode, This is not America, Losing my religion, I Marillion e i Tears for fears, Brian Adams, il concerto dei Rolling Stones a Torino la notte di Italia 82, Born in the USA, Alba chiara e Vita spericolata.</div>
<div style="text-align: justify;">
Blu elettrico, fucsia e giallo, oro e argento, lustrini e paillettes, i fuseaux e le spalline imbottite, il kilt e i pantaloni a sigaretta, il loden e i camperos, le sneckers alte e basse di tutti i colori, i Levis 501, le gonne a balze in pizzo e tulle, capelli cotonati e permanenti, mascara a go-go e ombretti in pandan con i fuseaux, le pochettes, il monclear e i paninari. </div>
<div style="text-align: justify;">
Le Tv commerciali, le telenovelas, Dallas e Dinasty, Sentieri e Dancing days, Drive in, Supertelegattone, Discoring, Quelli della notte, Giochi senza frontiere, M'ama non m'ama, Viva le donne, Colpo grosso, Domenica In, Indietro tutta, Saranno famosi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Fame, I Blues Brother, Blade runner, The elephant man, E.T., Scarface, Amadeus, I predatori dell'arca perduta, il finto orgasmo di Sally, Non ci resta che piangere, Platoon, Ghostbusters, Nuovo cinema paradiso, Stardust Memories, Top gun, Footlose e Dirty dancing.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ustica, 2 Agosto, Aids, Irpinia, Chernobyl, Falcone e Borsellino, Craxi, Berlinguer e Pertini, Achille Lauro, Dalla Chiesa, Papa Wojtyla, P2, Gorbaciov, Muro di Berlino.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E io...? Per me gli anni 80 sono divisi in due. La prima parte è l'adolescenza, i bellissimi anni del liceo, l'amore, il periodo del militare del mio fidanzato, i primi concerti, i Dire Straits, il Ciao, gli amici, il diario, la pasta margherita e i cappelletti, la consapevolezza di come stava sbocciando il mio corpo, le labbra rosso fuoco, gli scontri con mia madre, la ribellione, il lavoro estivo nel negozio di fotografia di mio zio, le prime lenti a contatto, i sabato sera al mare. E poi la seconda parte che mi ha vista da adolescente a mamma bambina, sposa bambina, appena diplomata, Sara svegliati è primavera...Sara sono le sette e tu devi andare a scuola... con la testa piena di sogni, le prime vacanze, la prima casa, le responsabilità, un marito troppo giovane per essere in grado di formare una famiglia, le sere da sola con il mio cucciolo e le notti a piangere, le liti furibonde, dio quanto ero spaventata!!! il primo filetto bruciato, la prima cena riuscita bene, la patente, l'inizio delle mie passioni per i fiori e per le piante aromatiche, le cene di titto con il pane, le mie fruit bianche e le mini di jeans perchè a me le paillettes mica mi sono mai piaciute, le gite in bici con il mio cucciolo, il suo primo giorno di scuola..la vita...</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
A questi anni dedico l<a href="http://www.mtchallenge.it/2016/10/05/mtc-60-la-ricetta-della-sfida/" target="_blank">'MTC60</a> della dolce Mai Esteve, la spagnola più caliente dell'Mtchallege! </div>
<div style="text-align: justify;">
La Mai ci porta in Spagna a prendere l'aperitivo e ci fa divertire come matti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Allora...mettete su un cd di mucica Anni 80, la più bella, leggete il mio post e correte poi dalla Mai a continuare a divertirvi con le sue tapas, i suoi montaditos e i suoi pinchos. </div>
<div style="text-align: justify;">
Il post della Mai <a href="http://ilcoloredellacurcuma.blogspot.it/2016/10/per-questo-mtc-se-va-de-tapas_5.html">http://ilcoloredellacurcuma.blogspot.it/2016/10/per-questo-mtc-se-va-de-tapas_5.html</a></div>
<div style="text-align: left;">
Il link di dove potete trovare tutte le proposte Mtchallengine! <a href="http://www.mtchallenge.it/2016/10/07/mtc-n-60-gli-sfidanti/">http://www.mtchallenge.it/2016/10/07/mtc-n-60-gli-sfidanti/</a></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<img alt="banner mtc 60" src="http://www.mtchallenge.it/wp-content/uploads/2016/10/14563529_10210306117636683_9089769490143455314_n.jpg" height="152" width="320" /></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br />
<div>
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: large;"><b>Tapa - </b></span><span style="background-color: white; color: #e06666; font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: x-large;">Penne alla vodka</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Uno dei must per eccellenza. Veloce e semplice da preparare, ma sempre di grande effetto. </span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Una delle noti principali di questo primo piatto, oltre la vodka che lo caratterizza, è la panna, protagonista nella maggior parte dei piatti in voga negli anni 80. </span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Ho voluto alleggerire la mia preparazione, rendendola così più attuale ma sempre molto gustosa, utilizzando il latte intero, che ho fatto restringere per non togliere la nota cremosa al piatto. Ho ulteriormente diminuito la parte grassa sostituendo la tradizionale pancetta affumicata con lo speck. Ho insaporito con una dose sostanziosa di pimento. </span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-iC2sMnGCGtw/WA-pMjP9H3I/AAAAAAAAEdM/GNzu5CufKSY9ZM0vaAt8PzzeL92_ysXqQCEw/s1600/IMG_20161023_145745.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://2.bp.blogspot.com/-iC2sMnGCGtw/WA-pMjP9H3I/AAAAAAAAEdM/GNzu5CufKSY9ZM0vaAt8PzzeL92_ysXqQCEw/s640/IMG_20161023_145745.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<i><b>Ingredienti per 2:</b></i><br />
<i><b><br /></b></i>
gr. 100 di mezze penne<br />
gr. 60 di speck<br />
gr. 100 di latte fresco intero alta qualità<br />
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro<br />
1 spicchio di aglio<br />
1/2 cucchiaino di pimento<br />
1 piccola bottiglia di vodka<br />
1 cucchiaino di burro<br />
sale e pepe<br />
<br />
<i><b>Procedimento:</b></i><br />
<br />
<ul>
<li>Mettere a bollire il latte con un pizzico di sale e farlo restringere fino a che non si addensi.</li>
<li>Mettere a bollire l'acqua con il sale e cuocere le penne.</li>
<li>Nel frattempo scaldare il burro in un tegame e aggiungere lo spicchio d'aglio.</li>
<li>Fare insaporire un minuto e unire lo speck tagliato a listarelle.</li>
<li>Quando lo speck è leggermente abbrustolito, togliere l'aglio e aggiungere il concentrato di pomodoro, stemperandolo bene.</li>
<li>Sfumare con la vodka.</li>
<li>Aggiungere un paio di cucchiai di acqua di cottura delle penne.</li>
<li>Aggiungere il latte concentrato.</li>
<li>Insaporire con il pimento e il pepe.</li>
<li>Quando le penne sono cotte, saltarle nel sugo preparato.</li>
</ul>
<br />
<br />
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"><b>Montadito -</b></span> <span style="color: #cc0000; font-size: x-large;">Panettone salato</span></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><i>Non mancava mai nei buffet delle feste. Il panettone di pancarré era farcito con strati di salsa tonnata e salsa verde, alternati da salumi, uova sode e salmone affumicato. La maionese la faceva da padrone, come legante di ogni strato.</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><i>La mia versione è, diciamo, gourmet. Ho eliminato la maionese che uniforma i sapori e appesantisce il gusto. Ho preparato la salsa tonnata sostituendo la maionese con tuorlo di uovo sodo e un goccio di olio. Ho voluto mantenere una salsa pronta, utilizzandone un acquistata a Trento e molto particolare. Si tratta della Salsa dell'orso, preparata con pomodorini secchi, radicchio dell'orso e asparagi selvatici. Quello che mi ha incuriosito è il radicchio dell'orso, "radicio da l'ors", la cicerbita alpina, simile al radicchio, cresce tra le montagne del Trentino occidentale, la cui raccolta è regolata da una legge provinciale che consente di raccogliere non più di 2 chilogrammi a persona e pare che sia molto gustosa. La salsa l'ho trovata irresistibile! La potete sostituire con qualsiasi altra salsa di vostro piacimento o preparandone una tritando finemente qualche pomodorino secco e condirlo con olio e un pizzico di peperoncino</i></span>.</div>
<span style="background-color: white; box-sizing: border-box; clip: rect(0px 0px 0px 0px); font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; height: 1px; left: -999999px; overflow: hidden; position: absolute; top: auto; width: 1px;">“<br style="box-sizing: border-box;" /></span><br />
<address style="box-sizing: border-box; font-size: 1rem; line-height: 1.5rem; margin-bottom: 0.5rem; margin-top: 0px;">
<span style="background-color: white; box-sizing: border-box; clip: rect(0px 0px 0px 0px); font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; height: 1px; left: -999999px; overflow: hidden; position: absolute; top: auto; width: 1px;">
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<span style="background-color: white; box-sizing: border-box; clip: rect(0px 0px 0px 0px); font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px; height: 1px; left: -999999px; overflow: hidden; position: absolute; top: auto; width: 1px;">
</span><img alt="" border="0" src="http://ctrl-c.cc/?jl8mRkHHng2H3lOIliiJChgJymTGpICGmhZL6JMmYJelIHSj9k6M9i8kIG9jXLTKdMSKaMElUkNmOiqm3gbKLGvMRgGmaIRmnICj7IcKvj8LWKchfm5JSm3KSKRlpGKmzJXJ0KrGPMLFohkqkrRx0n3nJU00" height="1" style="background-color: white; border-width: 0px; box-sizing: border-box; clip: rect(0px 0px 0px 0px); font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; height: 1px; left: -999999px; max-width: 100%; overflow: hidden; position: absolute; top: auto; vertical-align: middle; width: 1px;" width="1" /><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-TqGBr_kmkr4/WA-pNhSN8GI/AAAAAAAAEdQ/joTaTtn3xLUi6hQnbf-pQrVuxekpHkR9wCEw/s1600/IMG_20161023_140401.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://2.bp.blogspot.com/-TqGBr_kmkr4/WA-pNhSN8GI/AAAAAAAAEdQ/joTaTtn3xLUi6hQnbf-pQrVuxekpHkR9wCEw/s640/IMG_20161023_140401.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<i><b>Ingredienti per 2:</b></i><br />
<br />
8 fette di pane bauletto di farro integrale<br />
un filetto di tonno<br />
un cucchiaio di capperi sotto sale<br />
il tuorlo di un uovo sodo<br />
un cucchiaio di olio extravergine<br />
due fette di prosciutto cotto di mora romagnola<br />
un cucchiaio di salsa dell'orso<br />
un filetto di acciuga<br />
<br />
<i><b>Procedimento:</b></i><br />
<br />
<ul>
<li>Preparare la salsa tonnata mettendo nel mixer il tonno, i capperi dissalati, il tuorlo d'uovo sodo e un cucchiaio di olio extravergine d'oliva.</li>
<li>Tagliare il pane con l'aiuto di un coppapasta rotondo.</li>
<li>Preparare ogni mini panettone alternando strati di salsa tonnata con fette di prosciutto.</li>
<li>Guarnire l'ultimo strato con un poco di salsa dell'orso e una mezza acciuga. </li>
<li>Infilzare con stecchino. </li>
</ul>
<div>
<br /></div>
<div>
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"><b>Pincho:</b></span><span style="color: #990000; font-size: x-large;"> Filetto al pepe</span></span></div>
<br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><i>Anche questo piatto è evocativo dei favolosi anni 80! Non c'era ristorante che non lo avesse in menù! E anche in questo piatto la panna non manca. La cremosità e il sapore pungente del pepe sono la sua caratteristica principale.</i></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-HqJtMJ9hB-8/WA-pNyIHnNI/AAAAAAAAEdU/y6EDpWO7GNwHPjpV0Ju20JFWkkVApcY0wCEw/s1600/IMG_20161025_204653.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-HqJtMJ9hB-8/WA-pNyIHnNI/AAAAAAAAEdU/y6EDpWO7GNwHPjpV0Ju20JFWkkVApcY0wCEw/s640/IMG_20161025_204653.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<i><b>Ingredienti per 2:</b></i><br />
<i><b><br /></b></i>
gr. 150 di filetto di mora romagnola<br />
mix di pepi<br />
1 cucchiaino di burro<br />
un mezzo cucchiaino di senape ancienne<br />
1 cucchiaio di panna fresca<br />
brandy<br />
farina<br />
sale<br />
<b><i><br /></i></b>
<i><b>Procedimento:</b></i><br />
<i><b><br /></b></i>
<br />
<ul>
<li>Tritare grossolanamente i pepi<i>. Ho utilizzato quelli che ho in dispensa: pepe bianco, pepe del Madagascar, pepe del Vietnam, pepe di Shisuan, pepe rosa e pepe lungo.</i></li>
<li>Tagliare a cubi il filetto di carne, passarli prima nel mix di pepi e poi nella farina.</li>
<li>Scaldare in una piccola padella il burro e mettere a rosolare il filetto, fino a cottura. </li>
<li>Salare.</li>
<li>Togliere la carne dalla padellina e tenerla in caldo.</li>
<li>Stemperare il fondo di cottura con il brandy e farlo evaporare.</li>
<li>Unire la panna e per ultima la senape.</li>
<li>Infilzare i cubi di filetto in uno stecchino e servirli in un bicchiere con la salsa.</li>
</ul>
<div>
<br /></div>
<br />
<br />
<div>
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="color: #990000; font-size: x-large;"><br /></span></span></div>
<div>
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="color: #990000; font-size: x-large;"><br /></span></span></div>
</div>
</div>
Sabrinahttp://www.blogger.com/profile/15050334369828252140noreply@blogger.com19tag:blogger.com,1999:blog-1381201718987328153.post-44818635582376392782016-09-25T23:39:00.002+02:002016-09-26T00:16:39.753+02:00Gli gnocchi di patate e mirtilli con ragù di cervo e La caccia di selezione.<div style="text-align: justify;">
Lo sapevate che in Emilia Romagna la maggior parte della selvaggina che troviamo nelle macellerie specializzate e nei ristoranti, proviene dalla caccia di selezione?</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Che cos'è la caccia di selezione</span><span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
E' un sistema di caccia di origine mitteleuropea, dove il cacciatore, denominato <span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">selecontrollore</span>, <b>caccia in modo sostenibile</b>, con piani di prelievo messi a punto da personale tecnico qualificato, in base ai censimenti e agli avvistamenti. </div>
<div style="text-align: justify;">
La parte fondamentale della caccia di selezione è proprio quella dei <b>censimenti</b>, che si fanno solo in determinati momenti dell'anno, in cui viene stimato il numero di animali da abbattere in base alla necessità che si evince dal risultato finale. Ad esempio in queste settimane, dal 15 settembre al 5 ottobre, è il momento del bramito del cervo, la sua caccia è sospesa ed è il periodo migliore per osservarli e censirli. </div>
<div style="text-align: justify;">
In relazione all'obiettivo da raggiungere si decidono i capi da abbattere. Lo scopo fondamentale della caccia di selezione è quello di <b>conservare e mantenere inalterata la struttura della popolazione</b> (cuccioli, subadulti, adulti, femmine, maschi). </div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
La caccia di selezione è particolarmente efficace per controllare e gestire le popolazioni animali degli ungulati “rossi”: capriolo, daino, cervo e cinghiale.</div>
<div style="text-align: justify;">
La caccia di selezione, in buona sostanza, è <b>uno studio attento e approfondito</b> delle popolazioni degli animali selvatici, con scopo di<b> conservare</b> e <b>rendere equilibrati</b> il numero degli animali in un'area specifica. L'<b>attenta e consapevole programmazione dei prelievi</b> degli animali permette di gestire la popolazione di una determinata razza, evitando un ripopolamento eccessivo della zona (che causerebbe notevoli danni all’ambiente circostante, ai terreni coltivati e alle aziende agricole presenti in un determinato territorio), tutelando la riproduzione e la fertilità della specie e garantendo un trattamento privilegiato a femmine e cuccioli.</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
Il piano di abbattimento viene fissato annualmente dalle autorità competenti (da noi la Regione Emilia Romagna) in collaborazione con la Guardia forestale e con l'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).</div>
<div style="text-align: justify;">
La figura del selecontrollore è molto importante, perchè non si tratta di un semplice cacciatore. Per poter partecipare alla caccia di selezione deve seguire un corso specifico e superarlo con relativo esame. </div>
<div style="text-align: justify;">
Il cacciatore di selezione deve possedere una <b>natura analitica</b>, una <b>calma innata</b>, una spiccata capacità di scelta, <b>una perfetta conoscenza del territorio</b> e <b>della specie</b> cui è rivolto il prelievo e soprattutto<b> una forte e ferrea etica</b> che porterà il cacciatore a rispettare tutto quel bagaglio di regolamenti e norme non scritte che non guarderanno esclusivamente ai risultati, ma principalmente ai metodi di raggiungimento. </div>
<div style="text-align: justify;">
Questo comportamento il selecontrollore lo mantiene anche una volta che ha abbattuto l'animale, che viene immediatamente portato nel centro di misurazione di competenza per i <b>controlli sanitari</b> e per certificare che è proprio l'animale che gli è stato assegnato. L'animale viene poi messo in cella frigorifera per la frollatura delle carni, per un periodo di 15 giorni e viene identificato con una targa per la<b> tracciabilità</b>. Trascorso questo tempo, viene portato in macellazione e preparato secondo criteri europei.<br />
La caccia di selezione congiunta al selecontrollore, rappresentano un metodo scientifico della conservazione della fauna selvatica, per evitare che una data popolazione di animali cacciabili possa crescere troppo rispetto all’ambiente che li ospita oppure scomparire.</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-ACr82RqHepU/V-g8M8GFdSI/AAAAAAAAEb4/xgKlfbIUvCg0NgIPqO4jwdga5KMJVRSGwCLcB/s1600/divider%2B%25281%2529.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="53" src="https://1.bp.blogspot.com/-ACr82RqHepU/V-g8M8GFdSI/AAAAAAAAEb4/xgKlfbIUvCg0NgIPqO4jwdga5KMJVRSGwCLcB/s320/divider%2B%25281%2529.gif" width="320" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Amo la carne di capriolo e cinghiale, ma la mia preferita è la carne di cervo. </div>
<div style="text-align: justify;">
Scegliendo le carni provenienti dalla caccia di selezione, ho la possibilità di mangiare un prodotto controllato e sicuro. E' una carne priva di grassi e colesterolo ma ricca di proteine, proprio perché proviene da animali liberi in natura. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Oggi ho preparato il ragù di cervo per condire gli gnocchi che ho voluto profumare con i mirtilli.<br />
Questi sono stati i primi di una lunga serie di gnocchi senza l'uovo. Amore a prima vista. </div>
<div style="text-align: justify;">
Questa ricetta è per<span style="font-size: large;"> </span><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: medium;"><i><span style="font-size: large;">Annarita Rossi, </span></i></span>che ringrazio dal profondo del cuore, de<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: medium;"><i><span style="font-size: large;"> </span><a href="http://ilboscodialici.blogspot.it/2016/09/gli-gnocchi-per-lmtc-59.html" target="_blank"><span style="font-size: large;">Il bosco di Alici</span></a></i></span> che con un dettagliatissimo post che i consiglio caldamente di leggere, stampare e conservare, ha lanciato<b> la sfida n. 59 </b>dell<a href="http://www.mtchallenge.it/2016/09/05/mtc-59-la-ricetta-della-sfida/" target="_blank"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>'Mtchallage</i></span></a>. </div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-UF5qCdY5IJs/V-hAB5E-eMI/AAAAAAAAEcE/tsn9R7qdBFsOBDHiLk7R7XpQWM8GdUjZgCLcB/s1600/banner_sfidadelmese59.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="153" src="https://3.bp.blogspot.com/-UF5qCdY5IJs/V-hAB5E-eMI/AAAAAAAAEcE/tsn9R7qdBFsOBDHiLk7R7XpQWM8GdUjZgCLcB/s320/banner_sfidadelmese59.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #cc0000; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: x-large;">Gnocchi di patate e mirtilli con ragù di cervo</span><br />
<span style="color: #cc0000; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: x-large;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-bUBlytk0Y5I/V-hCFWpFjGI/AAAAAAAAEcQ/Vw55ipeT3YgOeXaPigN8IXVmDetICIgawCEw/s1600/gnocchi%2Bal%2Brag%25C3%25B9%2Bdi%2Bcervo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://3.bp.blogspot.com/-bUBlytk0Y5I/V-hCFWpFjGI/AAAAAAAAEcQ/Vw55ipeT3YgOeXaPigN8IXVmDetICIgawCEw/s640/gnocchi%2Bal%2Brag%25C3%25B9%2Bdi%2Bcervo.jpg" width="510" /></a></div>
<span style="color: #cc0000; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: x-large;"><br /></span></div>
<br />
<i>Ingredienti per 4 persone:</i><br />
<br />
<i>Per gli gnocchi</i><br />
gr. 600 di patate rosse di Tolè<br />
gr. 160 di farina di tipo 1 macinata a pietra<br />
gr. 100 di mirtilli selvatici<br />
1 cucchiaino di zucchero di canna<br />
<br />
<i>Per il fondo scuro di bovino</i><br />
1 kg di ossa di bovino provviste di carne e un pezzetto di doppione<br />
1 cipolla bionda<br />
1 piccola carota<br />
1 pezzo di gambo di sedano<br />
un cucchiaio di olio extravergine di oliva<br />
un cucchiaio di concentrato di pomodoro<br />
ml 250 di sangiovese di ottima qualità<br />
2 l di acqua<br />
1 rametto di rosmarino, 1 rametto di timo, 4 foglie di salvia, pepe in grani, due chiodi di garofano e sale<br />
<br />
<i>Per il ragù:</i><br />
gr. 700 di spalla di cervo tagliata al coltello<br />
1 cipolla bionda<br />
1 piccola carota<br />
1 pezzo di gambo di sedano<br />
1 piccolo pomodoro rosso<br />
1 fettina di guanciale<br />
un cucchiaio di concentrato di pomodoro<br />
ml 250 di sangiovese di ottima qualità<br />
ml 700 di fondo scuro di bovino<br />
6 bacche di ginepro schiacciate<br />
pepe macinato al momento<br />
1 pezzetto di peperoncino non troppo piccante<br />
<br />
Parmigiano reggiano, grattugiato al momento, per guarnire.<br />
<br />
<br />
<i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Preparazione del fondo scuro di bovino.</span></i><br />
<i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></i>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-dEnvb8s50EA/V-hCIrLZaRI/AAAAAAAAEcU/O3-tF_jGkqcgVwYe9zPFekxu4AtPIVOfwCEw/s1600/fondo%2Bbruno.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://4.bp.blogspot.com/-dEnvb8s50EA/V-hCIrLZaRI/AAAAAAAAEcU/O3-tF_jGkqcgVwYe9zPFekxu4AtPIVOfwCEw/s640/fondo%2Bbruno.jpg" width="510" /></a></div>
<ul>
<li style="text-align: justify;">Scaldare l'olio in una pentola capiente e rosolare lentamente le ossa e i ritagli di carne. </li>
<li style="text-align: justify;">Aggiungere poi il sedano,la carota e la cipolla tagliati a pezzetti e continuare la cottura per una ventina di minuti. <i><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Se le ossa e la carne utilizzata sono particolarmente grasse, si formerà un evidente strato di grasso che si deve rimuovere con l'aiuto di un cucchiaio.</span></i> </li>
<li style="text-align: justify;">Spegnere e fare raffreddare. </li>
<li style="text-align: justify;">Aggiungere quindi il concentrato di pomodoro, mescolarlo al resto e riprendere la cottura.</li>
<li style="text-align: justify;">Bagnare ripetutamente con il vino fino a quando non si è amalgamato bene al fondo di cottura, poi spegnere e lasciare raffreddare. <i><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">La <b>scelta del vino</b> è molto importante, non si deve assolutamente sottovalutare. L’aroma, il sapore e le proprietà organolettiche del vino riescono ad amalgamarsi agli ingredienti che compongono il piatto in modo da evidenziarne tutti i pregi. Per non rischiare di alterare il sapore è preferibile aggiungere un bel vino italiano DOC. Migliore sarà il vino che useremo, tanto più gustosa sarà la nostra ricetta. Al contrario, se utilizziamo un vino inacidito o che sa di tappo questo trasmetterà tutti i suoi difetti ai cibi rovinando il nostro lavoro in cucina invece di preservarne le caratteristiche. Possiamo quindi sfumare la carne o qualsiasi altra cosa con lo stesso vino che siamo soliti bere a tavola.</span></i></li>
<li style="text-align: justify;">Unire ora l'acqua fredda e portare a leggera ebollizione.</li>
<li style="text-align: justify;">Unire le erbe aromatiche e il pepe, il pomodoro tagliato a metà e un po' di sale. Continuare la cottura a fuoco lento, per almeno due ore, schiumando e sgrassando di tanto in tanto la superficie del brodo.</li>
<li style="text-align: justify;">Passare il fondo di bovino al setaccio e conservarlo per la preparazione di salse, ragù, arrosti e brasati.</li>
</ul>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div>
<i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Preparazione del ragù di cervo.</span></i><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-qhi-vIwNYJg/V-hCKAvMfLI/AAAAAAAAEck/mhe7JjR8kuUgnWKuDjOssTu9BeY3HyPYwCEw/s1600/rag%25C3%25B9%2Bdi%2Bcervo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://4.bp.blogspot.com/-qhi-vIwNYJg/V-hCKAvMfLI/AAAAAAAAEck/mhe7JjR8kuUgnWKuDjOssTu9BeY3HyPYwCEw/s640/rag%25C3%25B9%2Bdi%2Bcervo.jpg" width="640" /></a></div>
</div>
<div>
<ul>
<li style="text-align: justify;">Tagliare la carne di cervo a coltello, a piccoli pezzetti, come per fare una battuta. </li>
<li style="text-align: justify;">Tagliare nello stesso modo il guanciale e soffriggerlo, senza altri grassi, in una pentola di ghisa. </li>
<li style="text-align: justify;">Unire il sedano, la carota e la cipolla e continuare il soffritto fino a che le verdure non risultino appassite.</li>
<li style="text-align: justify;">Aggiungere la carne di cervo e continuare la cottura fino a che il liquido prodotto non evapori completamente. </li>
<li style="text-align: justify;">Aggiungere il concentrato di pomodoro e amalgamarlo bene alla carne con l'aiuto di un cucchiaio di legno.</li>
<li style="text-align: justify;">Bagnare costantemente con piccole quantità di vino sangiovese, in modo da sottolineare il colore e il gusto. </li>
<li style="text-align: justify;">Aggiungere il fondo scuro di bovino bollente e cuocere il ragù a fuoco lento per almeno un paio d'ore. Mezz'ora prima unire le bacche di ginepro, il peperoncino e una generosa macinata di pepe.</li>
</ul>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div>
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i>Preparazione degli gnocchi.</i></span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i><br /></i></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-crmsolyNpPQ/V-hCJSd6veI/AAAAAAAAEck/mj_yMlTQF_0GBfz-kO84ELgRr_yevbXGQCEw/s1600/gnocchi%2Bimpasto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://4.bp.blogspot.com/-crmsolyNpPQ/V-hCJSd6veI/AAAAAAAAEck/mj_yMlTQF_0GBfz-kO84ELgRr_yevbXGQCEw/s400/gnocchi%2Bimpasto.jpg" width="376" /></a></div>
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><i><br /></i></span></div>
</div>
<div>
<ul>
<li style="text-align: justify;">Mettere a cuocere i mirtilli con lo zucchero, come a fare una marmellata veloce. Una volta cotti, frullarli con il minipimer. Farli raffreddare.<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"> <i>Ho utilizzato i mirtilli selvatici, quelli che crescono nei boschi dell'Abetone, perchè è a Bologna è facile trovarli da fine agosto a metà settembre, se la stagione è stata generosa. Potete utilizzare chiaramente anche quelli coltivati.</i></span></li>
<li style="text-align: justify;">Lavare le patate e metterle intere e con la buccia a cuocere in acqua fredda. Scegliere patate delle stesse dimensioni in modo da avere una cottura uniforme. </li>
<li style="text-align: justify;">Appena pronte scolarle e privarle della buccia. Passarle con lo schiacciapatate direttamente sul piano da lavoro. Allargare le patate schiacciate con un tarocco in modo da far uscire tutto il vapore residuo. </li>
<li style="text-align: justify;">Aggiungere il sale, i mirtilli e la farina poco per volta e iniziare a impastare. E’ bene impastare il meno possibile altrimenti gli gnocchi diventeranno duri. Meno farina richiedono le patate e meglio è, gli gnocchi saranno più morbidi.</li>
<li style="text-align: justify;">Una volta formata una pagnotta tagliare dei pezzi con i quali ricavare dei filoncini da allungare con le mani, facendoli roteare sulla spianatoia fino allo spessore di circa 1.5 cm. Tagliarli in gnocchi di circa 2 cm. </li>
<li style="text-align: justify;">Passare ogni gnocco sui rebbi di una forchetta, esercitando una certa pressione farli scorrere dal basso verso l’alto oppure usare un riga gnocchi, in questo modo assumono la caratteristica rigatura e si formerà l’incavo che accoglierà il sugo.</li>
<li style="text-align: justify;">Non li infarinate troppo altrimenti risulteranno appiccicosi, eventualmente usate della farina di riso che in acqua si scioglie completamente.</li>
<li style="text-align: justify;">Cuocerli subito in acqua bollente salata pochi alla volta, appena risalgono in superficie sono pronti per essere conditi con il sugo.</li>
</ul>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-pSw8NAEJobE/V-hCI_egpTI/AAAAAAAAEck/zyJfvd_aJKk49T9ZDn4QwEPqwWiu-QfuACEw/s1600/gnocchi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="634" src="https://4.bp.blogspot.com/-pSw8NAEJobE/V-hCI_egpTI/AAAAAAAAEck/zyJfvd_aJKk49T9ZDn4QwEPqwWiu-QfuACEw/s640/gnocchi.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div>
Servire con un'abbondante grattugiata di parmigiano reggiano.</div>
</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Enjoy!</div>
</div>
Sabrinahttp://www.blogger.com/profile/15050334369828252140noreply@blogger.com17tag:blogger.com,1999:blog-1381201718987328153.post-38982780298207697142016-06-26T15:49:00.002+02:002016-06-26T15:49:11.822+02:00La pizza a Bologna per #mtc58<div style="text-align: justify;">
Non si deve più andare a Napoli per mangiare la vera pizza. Bologna la Grassa, la capitale del tortellino, è diventata in pochi anni ne è diventato il paradiso.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Davide Civitiello</b>, campione del mondo di pizza napoletana, ha aperto un paio di mesi fa <span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>Rossopomodoro </b></span>al Mercato di mezzo, in pieno centro. La sua pizza ha l'impasto a lunga lievitazione che matura in una madia di legno; pochi ingredienti ma di alta qualità ne arricchiscono il gusto e la rendono indimenticabile.</div>
<div style="text-align: justify;">
Riuscirà a contendere lo scettro di campione della pizza detenuto da<b> Matteo Aloe</b>? Matteo e suo fratello Salvatore sono i pionieri della pizza gourmet e con il loro arrivo nella città felsinea nel 2013 hanno innalzato lo standard qualitativo della pizza a Bologna. La pizzeria in centro è <span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>Alce nero Berberè</b></span>. La particolarità è la qualità e quantità degli impasti, che sfruttano la tecnica dell'idrolisi messa a punto dal maestro Beniamino Bilali in grado di renderla incredibilmente leggera e digeribile. E' guarnita con soli ingredienti stagionali.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il mio cuore batte per <b><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Ranzani13</span></b>, in Via Ranzani: <b>Francesco</b>, la moglie Sara, Luca il barman e la moglie Romina hanno creato in pochi anni un punto di riferimento per trascorre qualche ora in un locale accogliente e vivace. La pizza di Francesco è guarnita con prodotti tipici di altissima qualità della nostra regione e della Calabria, regione natale di Francesco.<br />
Qualche giorno fa ha inaugurato in Via Murri <b><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">O' fiore mio</span></b> di <b>Davide Fiorentini</b>, faentino estroso che propone una pizza artigianale preparata con lievito madre e farine integrali e farcita con le eccellenze del territorio e della Penisola. O' fiore mio è anche in Piazza Malpighi con la pizza in teglia alla romana.<br />
In Via del Pratello c'è <b><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Mozzabella</span></b>, dove la pizza è in teglia e si vende al pezzo. Il proprietario è il maestro <b>Michele Leo</b>, storico pizzaiolo di Palazzo Petrucci a Napoli, che propone anche le pizze montanare e il classico cuoppo di fritti napoletani.<br />
La tenacia, lo studio e la passione di quattro ragazzi conosciutisi in un master di Slow food hanno dato vita al <b><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Forno Brisa</span></b>. La loro pizza è al taglio e la scuola è quella di Gabriele Bonci, che utilizza farine biologiche e grani antichi recuperati per dare vita a un impasto a lunga lievitazione. Il Forno Brisa si trova in Via Galliera.<br />
Altri quattro giovani bolognesi appassionati di pizza hanno aperto <b><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Sega</span></b>, nella vivace Via San Mamolo. Il locale offre pizza al taglio a lievitazione naturale ottenuta con l'utilizzo della biga.<br />
Per chi ama la pizza tradizionale partenopea dal gusto quasi domestico la può gustare da <b><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Spaccanapoli</span></b> in Via San Vitale, da<b> <span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Pinterrè</span></b> in Via Mazzini e da <b><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Regina Sofia</span></b> in Via Clavature. Patiti della pizza, a voi l'imbarazzo della scelta!<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Antonietta Golino, napoletana verace: è lei che lancia <b><a href="http://www.mtchallenge.it/2016/06/mtc-n-58-la-ricetta-della-sfida-e.html" target="_blank">la sfida n. 58 del Mtchallenge</a> </b>e lo fa con la <span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">pizza</span>, il piatto simbolo della straordinaria cucina popolare italiana. Propone tre ricette differenti con altrettanti metodi che potete trovare egregiamente raccontati nel post <a href="http://latrappolagolosa.blogspot.it/2016/06/per-la-sfida-n-58-dellmtchallange-la.html">http://latrappolagolosa.blogspot.it/2016/06/per-la-sfida-n-58-dellmtchallange-la.html</a> .<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-QiSF3So2RDk/V2_cJiKIDzI/AAAAAAAAEak/NumUI3nixPUzz9KdXCKbxKUn6UMq40x-wCKgB/s1600/PicMonkey%2BCollage.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-QiSF3So2RDk/V2_cJiKIDzI/AAAAAAAAEak/NumUI3nixPUzz9KdXCKbxKUn6UMq40x-wCKgB/s1600/PicMonkey%2BCollage.jpg" /></a></div>
<br />
La mia scelta è caduta sulla <b>pizza in teglia da realizzare con metodo diretto</b>.<br />
Come mia consuetudine. per realizzarla ho utilizzato principalmente prodotti del territorio bolognese che acquisto direttamente dai produttori dei tanti mercati contadini che ravvivano ogni giorno angoli suggestivi della città. Per l'impasto ho utilizzato una farina di farro del podere Torre dei Campani, azienda biologica di Castel San Pietro Terme che coltiva cereali da cui ricava, dopo macinazione a pietra nel mulino aziendale, farine ricche di crusca e fibre.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-Q6_PAk03Pac/V2_cFeFbsNI/AAAAAAAAEaU/CnOpeBwvNtwfSKWhFx075TMhlwUFTfpGwCKgB/s1600/IMG-20160612-WA0006.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://2.bp.blogspot.com/-Q6_PAk03Pac/V2_cFeFbsNI/AAAAAAAAEaU/CnOpeBwvNtwfSKWhFx075TMhlwUFTfpGwCKgB/s640/IMG-20160612-WA0006.jpeg" width="360" /></a></div>
<br />
Con lo stesso impasto ho creato due diverse guarnizioni. Per la prima, ho comprato dal caseificio Rosola di Zocca un'eccellenza tipica: il Furmai, formaggio di mucca semi stagionato prodotto con latte crudo senza fermenti e con il siero del giorno prima. I fiori eduli - nasturzio, tagete e fiori di zucca - sono del mio giardino. Ho insaporito con l'Alaccia salata di Lampedusa e il pomodorino giallo vesuviano.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-8GdPF5mk1kM/V2_cHLyolTI/AAAAAAAAEac/UM04q3edplc-YwTG442De-1tvDKC3LyVQCKgB/s1600/IMG-20160612-WA0008.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://3.bp.blogspot.com/-8GdPF5mk1kM/V2_cHLyolTI/AAAAAAAAEac/UM04q3edplc-YwTG442De-1tvDKC3LyVQCKgB/s640/IMG-20160612-WA0008.jpeg" width="360" /></a></div>
<br />
<br />
Per la seconda guarnizione, ho utilizzato il pomodoro Marinda e a crudo un pesto di rucola ottenuta frullando la rucola con un cucchiaio di olio extravergine e uno di acqua e un pizzico di sale, burrata freschissima e prosciutto crudo di mora romagnola.<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-large;">Impasto</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Maturazione in frigo, lievitazione in teglia<o:p></o:p></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: center;">
Idratazione 65%<o:p></o:p></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: center;">
Consistenza: morbida<o:p></o:p><br />diametro stampo 32 cm </div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: center;">
<b>Ingredienti<o:p></o:p></b></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: center;">
450 g di farina di farro<o:p></o:p></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: center;">
290 ml di acqua<o:p></o:p></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: center;">
12 g di sale<o:p></o:p></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;">
<div style="background-color: white; color: #444444; font-family: "Josefin Slab"; font-size: 15.4px; line-height: 21.56px; text-align: center;">
1 g di lievito di birra<o:p></o:p></div>
<div style="background-color: white; color: #444444; font-family: "Josefin Slab"; font-size: 15.4px; line-height: 21.56px; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-KGtk5HpP_Ac/V2_b3KKTiGI/AAAAAAAAEZk/moB3OvA7hHEuPmGsZcIjfBX4Js4g2sPuACKgB/s1600/20160611_145603.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-KGtk5HpP_Ac/V2_b3KKTiGI/AAAAAAAAEZk/moB3OvA7hHEuPmGsZcIjfBX4Js4g2sPuACKgB/s400/20160611_145603.jpg" width="225" /></a></div>
<div style="background-color: white; color: #444444; font-family: "Josefin Slab"; font-size: 15.4px; line-height: 21.56px; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-WExuue0u_GM/V2_b6f3tCFI/AAAAAAAAEZs/THBbLZQ4nbUx64vd-bbvoi_a3coJbk9eACKgB/s1600/20160612_100708.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://4.bp.blogspot.com/-WExuue0u_GM/V2_b6f3tCFI/AAAAAAAAEZs/THBbLZQ4nbUx64vd-bbvoi_a3coJbk9eACKgB/s400/20160612_100708.jpg" width="225" /></a></div>
<div style="background-color: white; color: #444444; font-family: "Josefin Slab"; font-size: 15.4px; line-height: 21.56px; text-align: center;">
<br /></div>
<div>
<br /></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;">
<b>Procedimento</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;">
Setacciare la farina, trasferirla in ciotola, fare la fontana, aggiungere il lievito di birra sciolto in una tazzina di acqua prelevata dal totale, il resto dell’acqua e il sale sulla farina, verso il bordo della ciotola.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;">
Iniziare a incorporare man mano la farina, intridendola con le dita e poi una volta terminato ribaltare sul piano da lavoro e impastare per 10 minuti, piegando e ripiegando più volte, schiacciando l’impasto senza strapparlo.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;">
Trasferire in una ciotola, coprire con pellicola e lasciar a temperatura ambiente per 1 ora. Trasferire poi in frigo per 8/10 ore, ma volendo anche 15/18 ore (le farine forti ci permettono questi tempi) .<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="background-color: white; color: #444444; font-family: "Josefin Slab"; font-size: 15.4px; line-height: 21.56px; text-align: start;">Togliere dal frigo e lasciar a temperatura ambiente per 2 ore e comunque fino a quando l’impasto risulti gonfio.</span></div>
<div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #444444; font-family: "Josefin Slab"; font-size: 15.4px; line-height: 21.56px; margin-bottom: 0cm; text-align: start;">
Ribaltare sul piano da lavoro, stendere con le mani, senza schiacciare, ma allargando l’impasto dal centro verso il bordo, infilare le mani sotto il disco di pasta fino a poggiarlo su metà avambracci e traferire in una teglia oliata.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #444444; font-family: "Josefin Slab"; font-size: 15.4px; line-height: 21.56px; margin-bottom: 0cm; text-align: start;">
Lasciar lievitare altre 2 ore.<o:p></o:p></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #444444; font-family: "Josefin Slab"; font-size: 15.4px; line-height: 21.56px; margin-bottom: 0cm; text-align: start;">
<span style="font-size: 15.4px; line-height: 21.56px;">Riscaldare il forno alla temperatura massima, condire la pizza, infornare sul ripiano centrale e cuocere per 20 minuti. Controllare la cottura: se sotto si presenta bianca, abbassare il ripiano, viceversa sopra.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #444444; font-family: "Josefin Slab"; font-size: 15.4px; line-height: 21.56px; margin-bottom: 0cm; text-align: start;">
<span style="font-size: 15.4px; line-height: 21.56px;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; line-height: 21.56px; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="line-height: 21.56px;"><span style="color: #cc0000; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-large;">Pizza Romagna mia</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; line-height: 21.56px; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="line-height: 21.56px;"><span style="color: #cc0000; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-large;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-BCDq-yWqPCo/V2_cBVR-DyI/AAAAAAAAEaI/xi42Hdr2JyYrKqeg8wrqfSSakLjCoe-RwCKgB/s1600/IMG_20160626_120527.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-BCDq-yWqPCo/V2_cBVR-DyI/AAAAAAAAEaI/xi42Hdr2JyYrKqeg8wrqfSSakLjCoe-RwCKgB/s640/IMG_20160626_120527.jpg" width="510" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; line-height: 21.56px; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="line-height: 21.56px;"><span style="color: #cc0000; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-large;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #444444; font-family: "Josefin Slab"; font-size: 15.4px; line-height: 21.56px; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-size: 15.4px; line-height: 21.56px;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #444444; font-family: "Josefin Slab"; font-size: 15.4px; line-height: 21.56px; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-size: 15.4px; line-height: 21.56px;"><b>Ingredienti:</b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #444444; font-family: "Josefin Slab"; font-size: 15.4px; line-height: 21.56px; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-size: 15.4px; line-height: 21.56px;">pomodoro marinda</span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #444444; font-family: "Josefin Slab"; font-size: 15.4px; line-height: 21.56px; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-size: 15.4px; line-height: 21.56px;">burrata</span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #444444; font-family: "Josefin Slab"; font-size: 15.4px; line-height: 21.56px; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-size: 15.4px; line-height: 21.56px;">rucola</span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #444444; font-family: "Josefin Slab"; font-size: 15.4px; line-height: 21.56px; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-size: 15.4px; line-height: 21.56px;">prosciutto crudo di mora romagnola</span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #444444; font-family: "Josefin Slab"; font-size: 15.4px; line-height: 21.56px; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-size: 15.4px; line-height: 21.56px;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-_xrz8BAtff4/V2_b-tGWwyI/AAAAAAAAEZ0/mSnheo5AWpIPcMMI2sk7AKn5HyMDz94ogCKgB/s1600/20160612_131939.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://2.bp.blogspot.com/-_xrz8BAtff4/V2_b-tGWwyI/AAAAAAAAEZ0/mSnheo5AWpIPcMMI2sk7AKn5HyMDz94ogCKgB/s640/20160612_131939.jpg" width="360" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #444444; font-family: "Josefin Slab"; font-size: 15.4px; line-height: 21.56px; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-size: 15.4px; line-height: 21.56px;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #444444; font-family: "Josefin Slab"; font-size: 15.4px; line-height: 21.56px; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-size: 15.4px; line-height: 21.56px;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #444444; font-family: "Josefin Slab"; font-size: 15.4px; line-height: 21.56px; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-size: 15.4px; line-height: 21.56px;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #444444; font-family: "Josefin Slab"; font-size: 15.4px; line-height: 21.56px; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-size: 15.4px; line-height: 21.56px;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #444444; font-family: "Josefin Slab"; font-size: 15.4px; line-height: 21.56px; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<div class="MsoNormal" style="color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; line-height: 21.56px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="line-height: 21.56px;"><span style="color: #cc0000; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-large;">Pizza ai fiori</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; line-height: 21.56px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="line-height: 21.56px;"><span style="color: #cc0000; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-large;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-Tea_7vFgmgI/V2_cA3RI3mI/AAAAAAAAEaw/d2scgqYpYcIoY8JTk66lmnLzSDWOd_cywCKgB/s1600/1466936239264.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://3.bp.blogspot.com/-Tea_7vFgmgI/V2_cA3RI3mI/AAAAAAAAEaw/d2scgqYpYcIoY8JTk66lmnLzSDWOd_cywCKgB/s640/1466936239264.jpg" width="360" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; line-height: 21.56px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="line-height: 21.56px;"><span style="color: #cc0000; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-large;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-size: 15.4px; line-height: 21.56px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 15.4px; line-height: 21.56px;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-size: 15.4px; line-height: 21.56px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 15.4px; line-height: 21.56px;"><b>Ingredienti:</b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-size: 15.4px; line-height: 21.56px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 15.4px; line-height: 21.56px;">pomodorini gialli vesuviani</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-size: 15.4px; line-height: 21.56px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 15.4px; line-height: 21.56px;">Furmai o formaggio di mucca semistagionato</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-size: 15.4px; line-height: 21.56px; margin-bottom: 0cm;">
alacce salate di Lampedusa</div>
<div class="MsoNormal" style="font-size: 15.4px; line-height: 21.56px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-RkrBinPFrrQ/V2_cAZe1CwI/AAAAAAAAEaw/nAuZPZGBWFc1StPd45yT-wQmr75nV7seQCKgB/s1600/20160612_132246.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://4.bp.blogspot.com/-RkrBinPFrrQ/V2_cAZe1CwI/AAAAAAAAEaw/nAuZPZGBWFc1StPd45yT-wQmr75nV7seQCKgB/s640/20160612_132246.jpg" width="360" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="font-size: 15.4px; line-height: 21.56px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
</div>
</div>
Sabrinahttp://www.blogger.com/profile/15050334369828252140noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-1381201718987328153.post-82063951078913321212016-04-25T14:54:00.000+02:002016-04-25T14:54:04.375+02:00Le peschine dolci romagnole<div style="text-align: justify;">
Questo è stato un mese campale per noi che partecipiamo alla sfida più bella del web, l'Mtchallenge. E' uscito il <b>nostro quarto libro</b>, <a href="http://www.feltrinellieditore.it/opera/opera/torte-salate/" target="_blank"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Le torte salate</span></a> edito da Gribaudo. <span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Alessandra Gennaro</span>, <span style="background-color: white; color: #666666; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 15.4px; text-align: center;">- </span><a href="http://anoldfashionedlady.blogspot.it/" style="background-color: white; color: #bba77e; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: 15.4px; text-align: center;" target="_blank">An old fashioned lady</a> la nostra Padrona di casa, è tornata da Singapore, dove vive da poco più di un anno, per girare in lungo e in largo tutta l'Italia a presentare questo quarto figlio in tante librerie Feltrinelli. Noi ancelle abbiamo fatto il possibile per aiutarla e per rendere indimenticabile ogni presentazione. A Bologna l'evento è stato organizzato alle Librerie Coop presso Eataly Bologna. Siamo riuscite a riempire la sala dell'Osteria al secondo piano e tante delle persone invitate, alla fine, si sono trattenute per una degustazione di tre torte salate che lo chef Esposito aveva scelto tra le 100 ricette pubblicate nel libro.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-H-EBy5D3HOA/Vx3t-BVlziI/AAAAAAAAEYI/z3iM34iGmqUFbMpg11AFpzqiSbUMlpmOACLcB/s1600/copertina%2Blibro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="220" src="https://3.bp.blogspot.com/-H-EBy5D3HOA/Vx3t-BVlziI/AAAAAAAAEYI/z3iM34iGmqUFbMpg11AFpzqiSbUMlpmOACLcB/s640/copertina%2Blibro.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
E' stato un grande successo. Il giorno dopo sono passata in libreria e le commesse mi hanno confermato il numero di copie vendute, molte ma davvero molte per una presentazione di un libro di cucina, tanto che la sera stessa sono andate esaurite e il libro era andato in ristampa. Lo stesso successo si è ripetuto in tutte le altre città del Tortatour (così abbiamo soprannominato la maratona delle presentazioni) a partire da Milano, passando attraverso Torino, Genova, Verona, Padova, la già citata Bologna, Firenze, Parma, Roma, Napoli, Catania e Cagliari.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Vi chiederete perché ogni nostro libro ha sempre un successo così eclatante. La risposta si racchiude semplicemente in un sentimento: la passione. La passione per la cucina che per noi è anche la gioia di partecipare ad un progetto che ha il solo scopo di condividere in armonia le proprie conoscenze, i propri ricordi e le proprie tradizioni. Tutto questo si traduce in un lavoro intenso e capillare di ragazze stupende come <span style="background-color: white; color: #666666; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; text-align: left;"> </span><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="background-color: white; color: #666666; text-align: left;">Flavia (Elisa Baker) di</span><a href="http://www.cuocicucidici.com/" style="background-color: white; color: #bba77e; text-align: left;"> Cuocicucidici</a>, <span style="background-color: white; color: #666666; text-align: left;">Maria Pia di</span><a href="http://www.applepiedimarypie.com/" style="background-color: white; color: #bba77e; text-align: left;"> La Apple Pie di Mary Pie</a>, <span style="background-color: white; color: #666666;">Anna Luisa e Fabio di </span><a href="http://www.assaggidiviaggio.it/" style="background-color: white; color: #bba77e;" target="_blank">Assaggi di Viaggio</a>, <span style="background-color: white; color: #666666;">Annalena di </span><a href="http://acquavivascorre.blogspot.it/" style="background-color: white; color: #bba77e;" target="_blank">Acquaviva Scorre</a>, <span style="background-color: white; color: #666666; text-align: center;">Caris di </span><a href="http://www.cookingplanner.it/" style="background-color: white; color: #bba77e; text-align: center;">Cooking Planner</a>, <span style="background-color: white; color: #666666;">Cristiana di</span><a href="http://beufalamode.blogspot.com/" style="background-color: white; color: #bba77e;"><span style="color: #bba77e;"><span style="background-color: white;"> </span></span><span style="background-color: white; color: #bba77e;">Beuf à la mode</span></a>, <span style="background-color: white; color: #666666;">F</span><span style="background-color: white; color: #666666;">ederica di</span><a href="http://www.lablondefemme.com/" style="background-color: white; color: #bba77e;"><span style="color: #bba77e;"><span style="background-color: white;"> </span></span><span style="background-color: white; color: #bba77e;">La Blonde Femme</span></a>, <span style="background-color: white; color: #666666; text-align: center;">Dani di</span><span style="background-color: white; color: #666666; text-align: center;"> </span><span style="background-color: white; color: #666666; text-align: center;"><a href="http://www.acquaementa.com/" style="color: #bba77e;" target="_blank">Acqua e Menta</a>, </span><span style="background-color: white; color: #666666; text-align: center;">Francesca di </span><a href="http://ricetteevignette.blogspot.com/" style="background-color: white; color: #888888; text-align: center; text-decoration: none;">Ricette e vignette</a>, <span style="background-color: white; color: #666666; text-align: center;">Giulia di</span><a href="http://alterkitchen.it/" style="background-color: white; color: #bba77e; text-align: center;"><span style="color: #bba77e;"><span style="background-color: white; text-align: center;"> </span></span><span style="background-color: white; color: #bba77e; text-align: center;">Alterkitchen</span></a>, <span style="background-color: white; color: #666666;">Giulietta di </span><span style="background-color: white; color: #666666;"><a href="http://secucinosorrido.blogspot.com/" style="color: #888888; text-decoration: none;">Se cucino....sorrido!</a>, </span><span style="background-color: white; color: #666666;">Greta di</span><a href="http://gretascorner.blogspot.com/" style="background-color: white; color: #888888; text-decoration: none;"><span style="color: #888888;"><span style="background-color: white;"> </span></span><span style="background-color: white; color: #888888; text-decoration: none;">Greta's corner</span></a>, <span style="background-color: white; color: #666666;">Ilaria di</span><span style="background-color: white; color: #666666;"><a href="http://sofficiblog.blogspot.com/" style="color: #888888; text-decoration: none;"> Soffici</a>, </span><span style="background-color: white; color: #666666; text-align: center;">Mai di</span><span style="background-color: white; color: #666666; text-align: center;"><a href="http://ilcoloredellacurcuma.blogspot.com/" style="color: #bba77e;"> Il colore della curcuma</a>, </span><span style="color: #666666; text-align: center;">Mari di</span><span style="color: #666666; text-align: center;"><a href="http://lasagnapazza.blogspot.com/" style="color: #bba77e;"> Lasagnapazza</a>,</span></span><span style="color: #666666; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: x-small; text-align: center;"> </span>che formano la redazione dell'MTChallage e tengono in piedi la SFIDA PIU' BELLA DEL WEB e che senza di loro tutto questo non potrebbe essere possibile. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Vi ringrazio dal profondo del cuore.Da un paio di anni devo dare la precedenza al mio lavoro e il tempo che ho da dedicare alla cucina è davvero poco. Il vostro entusiasmo mi aiuta a tenere in piedi questo povero acciaccato blog e a darmi la forza di pubblicare almeno ogni mese un pezzetto di me. In questo momento posso davvero dare poco, ma cerco sempre e comunque di leggervi tutti e di partecipare alle iniziative che ci permettono di incontrarci dal vivo e abbracciarci. Per me questi sono i momenti più preziosi e importanti e che mi legano a voi.</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Vi voglio bene. </i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #cc0000; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-large;">Le peschine dolci romagnole</span><br />
<span style="color: #cc0000; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-large;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-6sWAl-dAXwQ/Vx4TO9vQ1VI/AAAAAAAAEYc/mF_ftvYugVomkumL9RFPwbnNIagahDhcACLcB/s1600/peschine%2Bdolci.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://3.bp.blogspot.com/-6sWAl-dAXwQ/Vx4TO9vQ1VI/AAAAAAAAEYc/mF_ftvYugVomkumL9RFPwbnNIagahDhcACLcB/s640/peschine%2Bdolci.jpg" width="432" /></a></div>
<span style="color: #cc0000; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Un tempo le donne romagnole ci sapevano fare davvero per accontentare i propri uomini! Si perchè questi dolci non sono biscotti per bambini o biscotti da colazione ma sono un biscotti da goduria allo stato puro, uno di quelli da utilizzare come esca per distogliere il proprio amato dalla Juve o da Valentino Rossi! Se ci fosse un sinonimo femminile si potrebbe utilizzare quello, perché di femmina si tratta. </div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;">
<br /></div>
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-xhcn5DyiuqA/VwYJnt6IsLI/AAAAAAAADZI/Hmq2lBh48YYdxkQOiY6G6xJudZwW3kVFQ/s1600/bi.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="La ricetta di APRILE è.." border="0" height="320" src="https://3.bp.blogspot.com/-xhcn5DyiuqA/VwYJnt6IsLI/AAAAAAAADZI/Hmq2lBh48YYdxkQOiY6G6xJudZwW3kVFQ/s320/bi.jpg" width="212" /></a>Gli ingredienti sono semplici, sono quelli che si hanno sempre in una casa romagnola, pochi ma buoni: farina, uova, zucchero, latte, burro e rosolio. La pasta è quella della brazadéla, la ciambella, e la crema è quella della domenica, un po' gialla e un po' nera.<br />
E' chiaro che ogni famiglia ha la sua e questa è la mia.<br />
<br />
Sinceramente era da un po' di tempo che non le facevo. Poi in questi giorni, mentre leggevo le incredibili creazioni che le mie amiche e amici sfidanti hanno preparato per la sfida del mese dell'<a href="http://www.mtchallenge.it/2016/04/mtc-56-la-ricetta-di-aprile.html" target="_blank">MTChallange</a>, e visto che la pasticceria non è di certo il mio forte, se non nel mangiarla, ho pensato che anche questa volta il mio contributo dovesse parlare di me e della mia terra.<br />
<br />
La sfida del mese sono I biscotti e a proporla sono stati la Dani e Juri di Acqua e Menta. Vi rimando al loro post <a href="http://acquaementa.com/la-sfida-mtc-n-56/">http://acquaementa.com/la-sfida-mtc-n-56/</a> per una lezione di pasticceria da grandi maestri.<br />
<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<br />
Ingredienti per 40 peschine:<br />
<br />
<i>per la pasta:</i><br />
gr. 500 di farina 0<br />
gr. 150 di zucchero chiaro di canna<br />
gr. 100 di burro<br />
2 uova<br />
scorza grattugiata di 1 limone non trattato<br />
gr 16 di lievito per dolci + gr 5 di bicarbonato di sodio freschissimo<br />
<br />
<i>per la crema pasticcera:</i><br />
4 rossi di uovo<br />
gr. 160 di zucchero<br />
gr. 60 di farina 0<br />
mezzo litro di latte intero fresco<br />
scorza di limone<br />
1 cucchiaio colmo di cacao Valrhona<br />
<br />
<i>per condire:</i><br />
zucchero semolato e rosolio<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-0I_WSWMOVsM/Vx4TNlrT4wI/AAAAAAAAEYY/C_0iDlGqYTAJhiNcC_PYlFvjgv0mdmynQCKgB/s1600/biscotto%2Bpeschina.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://4.bp.blogspot.com/-0I_WSWMOVsM/Vx4TNlrT4wI/AAAAAAAAEYY/C_0iDlGqYTAJhiNcC_PYlFvjgv0mdmynQCKgB/s640/biscotto%2Bpeschina.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<i>Prepara la crema:</i><br />
Metti a bollire il latte, tenendone indietro qualche cucchiaio.<br />
Monta i rossi d'uovo con lo zucchero, fino ad ottenere una crema spumosa.<br />
Aggiungi la farina setacciata e la scorza del limone, continuando a montare.<br />
Unisci prima il latte freddo, poi il latte bollente, porta la crema sul fuoco fino ad ebolizione, senza smettere di mescolare. Una volta cotta, aggiungi il cacao e cerca di amalgamarlo bene alla crema con l'aiuto della frusta. Fai raffreddare molto bene.<br />
<br />
<i>Prepara i biscotti:</i><br />
Setaccia bene la farina con il lievito e il bicarbonato e mettila a fontana sul tagliere. Fai un buco al centro e riempilo con la scorza grattugiata del limone, le uova, lo zucchero e il burro a pezzetti. Impasta molto velocemente, come per fare una frolla. Se l'impasto risulta molto duro, aggiungi un poco di latte. Copri l'impasto con una ciotola e fai riposare una decina di minuti.<br />
Accendi il forno a 180°.<br />
Prendi l' impasto e forma delle semi sfere di circa 12/14 grammi e disponili sopra una teglia ricoperta di carta da forno.<br />
Inforna per circa 15 minuti.<br />
Metti i biscotti in una griglia a raffreddare.<br />
<i><br /></i>
<i>Prepara le peschine:</i><br />
Tutti i componenti devo essere freddi.<br />
Prendi una tazza di rosolio e un piattino di zucchero.<br />
Farcisci una metà sfera e spalmala di crema al cacao. Chiudi con l'altra metà. Passa la peschina prima nel rosolio e imbibiscila bene. Poi nello zucchero.<br />
Servile nei pirottini di carta.<br />
Conservali in frigorifero fino a mezz'ora prima di servirli.<br />
<br />
Alla prossima.<br />
Sabrina<br />
<br /></div>
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: 15.4px;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Sabrinahttp://www.blogger.com/profile/15050334369828252140noreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-1381201718987328153.post-59264360905538150612016-03-27T23:55:00.004+02:002016-03-28T00:26:20.200+02:00Il polipo alla Luciana<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
Questa vivanda di una semplicità e di una esecuzione assolutamente primordiali, non solo riabilita il polipo, che -sia detto tra parentesi- nelle famiglie dei pesci gode di una fama volgaruccia anzichenò, ma immediatamente solleva lo spregiato mollusco ad altezze che non esiteremo a chiamare epiche. C'è forse qualcosa di più squisito, di più appetitoso, di più delizioso di un Polipo alla Luciana? Quale pesce può compiere il prodigio di elargirvi un profumo più intenso? Di più, il materiale di cucina occorrente non contribuirà certo a mandarvi in rovina: una pentola di terraglia, un pezzo di carta paglia e un po' di spago.<i> Ada Boni (1891-1973), Il talismano della felicità</i></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
Ogni volta che cerco una ricetta o ispirazioni per cucinare qualcosa di buono e di sicura riuscita, la mia prima tappa è il manuale di Ada Boni, <i>Il talismano della felicità</i>. Il titolo di questo libro racchiude in se un significato per me assoluto, quello che deve avere come fine una pietanza cucinata e portata a tavola: donare a chi la mangia un momento di pura felicità.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ada Boni era una gastronoma romana che dedicò la sua vita alla cultura culinaria. Supportata dal marito, orafo ma anche egli gastronomo e grande amico del grande cuoco francese Auguste Escoffier, aprì una scuola di cucina per le signore della buona società romana. Sempre su consiglio del marito, fondò la rivista <i>Preziosa</i> – per “quelle che avevano la cameriera, ma non potevano permettersi la cuoca” – che venne pubblicata dal 1915 al 1959. Il talismano della felicità è il risultato di tutti questi anni di pubblicazioni. E' stato rivisitato più volte nel tempo dalla stessa Ada Boni ma anche da altri autori, tanto che la prima edizione risalente al 1915 era di circa seicento pagine, mentre l'ultima edizione stampata nel 1999 era di poco più di mille pagine. </div>
<div style="text-align: justify;">
Solitamente veniva regalato alle spose dalla madre alla figlia. Il mio è datato 1949 e porta nella prima pagina un nome scritto a matita, Rita Giarlani, probabilmente la prima proprietaria. Mia madre lo ha comprato circa quarant'anni fa in un mercato di libri usati. Ci sono cresciuta insieme. Era il suo ma per me era anche il mio. La Mamma non me l'ha regalato quando mi sono sposata, perché comunque ogni volta che avevo bisogno di una ricetta, andavo da lei e la trascrivevo nel mio quaderno della felicità. Quando però sono venuta a vivere a Bologna non ho più potuto stare senza il mio Talismano. Ho comprato alla Mamma una nuova edizione e l'ho scambiata con quella che per me è la mia, la nostra, con i miei e i suoi appunti a margine.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
Il polipo che occorre deve essere di scoglio, uno di quei polipi che hanno una doppia fila di ventose sui tentacoli, e che sono detti a Napoli "veraci". Contrariamente a quanto si usa per le altre preparazioni, sarà da preferirsi un polipo piuttosto grosso. E non abbiate timore che riesca duro: quando avrete seguito con diligenza i nostri consigli, scambierete codesto polipo per un pezzo di vitellino da latte, tanto sarà tenero. <i>Ada Boni (1891-1973), Il talismano della felicità</i></blockquote>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-jPxOFz7y8X4/VvhdonzEmrI/AAAAAAAAEXY/OI4LitaeYI0K2IutF-1WQR3pFUqaiuG4A/s1600/polipo%2Balla%2Bluciana.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://4.bp.blogspot.com/-jPxOFz7y8X4/VvhdonzEmrI/AAAAAAAAEXY/OI4LitaeYI0K2IutF-1WQR3pFUqaiuG4A/s640/polipo%2Balla%2Bluciana.jpg" width="500" /></a></div>
<br />
<br />
Per 4 persone:<br />
<br />
un polipo di circa due chili<br />
gr 400 di pomodori pelati o gr. 500 di pomodori freschi<br />
un mazzetto di prezzemolo<br />
sale e pepe in grani<br />
un bicchiere di olio extravergine d'oliva<br />
<br />
Pulite bene il polipo, togliendo via la vescichetta dell'inchiostro, gli occhi e tutta la pelle.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-baly0sa0XK0/Vvhdov_vYII/AAAAAAAAEXU/6CsR1inTmM0ypfZ_5R9qnXutVb-yPiXQg/s1600/polipo%2Bpreparazione.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://4.bp.blogspot.com/-baly0sa0XK0/Vvhdov_vYII/AAAAAAAAEXU/6CsR1inTmM0ypfZ_5R9qnXutVb-yPiXQg/s400/polipo%2Bpreparazione.jpg" width="300" /></a></div>
<br />
<br />
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
Fatta dunque un po' di toletta al polipo, procedete ad un'altra operazione, che se non è molto gentile è però necessaria: quella della bastonatura; poiché il polipo "ama" di essere bastonato, così come si legge in quei libri di cucina a base di strafalcioni. Naturalmente est modus...con quel che segue, e voi badate affinché nella furia del combattimento il polipo non debba restare massacrato e con i tentacoli a pezzi. Dopo la bastonatura esso avrà perduto la rigidità delle fibre e sarà pronto per la cottura. <i>Ada Boni (1891-1973), Il talismano della felicità</i></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
La pentola ideale è di coccio. Deve avere bordi abbastanza alti per contenere il polipo fino ai tre quarti. Ho usato un coccio che adoro e che ho acquistato a Vasto in Abruzzo, che i vastesi chiamano "tijelle" e che utilizzano per cucinare “lu vrudatte”, il brodetto di pesce alla vastese.</div>
<div style="text-align: justify;">
Lavate il polipo e sistematelo al centro della pentola senza asciugarlo. Conditelo con sale e pepe e se vi piace con peperoncino. Aggiungete il pomodoro a pezzi e abbondante olio. </div>
<div style="text-align: justify;">
Chiudete ora la pentola con un paio di fogli di carta da forno, assicurate la carta con qualche giro di spago o con carta stagnola, e in ultimo coprite con un coperchio.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-dTns3oulH8M/VvhdoYNIENI/AAAAAAAAEXQ/X92byV-K32olkrzQs49YIe3mRQBvG5DMQ/s1600/polipo%2Bcopertura.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://2.bp.blogspot.com/-dTns3oulH8M/VvhdoYNIENI/AAAAAAAAEXQ/X92byV-K32olkrzQs49YIe3mRQBvG5DMQ/s400/polipo%2Bcopertura.jpg" width="365" /></a></div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
Mettete la pentola su poca brace accesa, quasi delle ceneri calde e lasciate che il polipo cuocia lentamente per un paio d'ore, per abbandonarlo poi sul camino fino al momento di mangiare, ché esso guadagna a essere gustato tiepido o freddo affatto. Vi ripetiamo la raccomandazione che il fuoco sia quasi niente, poiché in caso contrario rovinereste tutto. Pian piano, durante la cottura, un profumo allettatore si sprigionerà dalla pentola. Ma voi non vi lasciate vincere dalla tentazione di scoprirla fino a che non sia trascorso il tempo stabilito e sarà giunta l'ora del desinare. Togliete allora la carta e avrete la sorpresa di vedere che il polipo è diventato come una specie di grosso crisantemo rossastro, tenerissimo, galleggiante in un brodo squisito che la munifica bestia ha generosamente elargito. Non gli fate l'ingiuria di travasarlo. Adagiate la pentola in un piatto con salvietta e fatelo portare in tavola così come si trova. E' un piatto marinaresco e va servito senza troppe cerimonie. In tavola dividetelo in pezzi e fate che ogni commensale condisca il polipo con qualche cucchiaiata del suo brodo, un pochino d'olio e, se piace, qualche goccia di sugo di limone. <i>Ada Boni (1891-1973), Il talismano della felicità</i></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
Vi consiglio di seguire alla lettera il procedimento. E' chiaro che non sarà possibile per tanti di voi cuocere il polipo sulle braci e allora lo metterete sul fornello con lo spargifiamma, in modo da tenere la temperatura molto bassa per non farlo bollire ma sobbollire.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non togliete MAI la carta e cuocete per almeno due ore e mezza.</div>
<div style="text-align: justify;">
Accompagnatelo con fette di pane casereccio.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
Con questo eccezionale polipo in brodetto, partecipo alla sfida di marzo dell<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">'Mtchallenge</span><a href="http://www.mtchallenge.it/2016/03/mtc-n-55-la-ricetta-della-sfida.html" target="_blank"> http://www.mtchallenge.it/2016/03/mtc-n-55-la-ricetta-della-sfida.html</a> lanciata da <span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Anna Maria Pellegrino</span> di <span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">La cucina di QB</span> con<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"> Il brodetto dell'Adriatico</span> che vi consiglio vivamente di leggere <a href="http://www.lacucinadiqb.com/2016/03/brodetto-delladriatico-o-broeto-de.html">http://www.lacucinadiqb.com/2016/03/brodetto-delladriatico-o-broeto-de.html</a> perchè è un vero trattato di cucina, scritto da una grande cuoca.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<img src="https://2.bp.blogspot.com/-07VHFqm-bUo/Vt0o9xjdPgI/AAAAAAAADVo/EUFD6VjkUBM/s320/mtc%2B55.jpg" /> </div>
Sabrinahttp://www.blogger.com/profile/15050334369828252140noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-1381201718987328153.post-34029888707107495042016-02-26T09:54:00.002+01:002016-02-26T09:54:25.284+01:00Risotto all'anguilla per il Calendario del Cibo Italiano Oggi il <span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Calendario del Cibo Italiano</span> presentato dall'<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Aifb</span>, Associazione Italiana Food Blogger, celebra la <span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Giornata Nazionale dell'Anguilla di Comacchio</span>, di cui sono ambasciatrice. <br />Se vi va di saperne qualcosa di più vi lascio il link del post sul sito dell'Aifb.<div>
<br /></div>
<div>
<a href="http://www.aifb.it/calendario-del-cibo/giornata-nazionale-dellanguilla-di-comacchio/">http://www.aifb.it/calendario-del-cibo/giornata-nazionale-dellanguilla-di-comacchio/</a><br /><br />Domenica scorsa sono stata a Comacchio. Vi lascio qualche foto di questa suggestiva cittadina e della sua laguna e la ricetta del <span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Risotto con l'anguilla</span>, uno dei piatti tipici di Comacchio.<br /><div>
<br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-aE4P8X5XC9w/VtARknfBMfI/AAAAAAAAEWU/lWhWoH-fm18/s1600/laguna%2Bdi%2Bcomacchio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="156" src="https://1.bp.blogspot.com/-aE4P8X5XC9w/VtARknfBMfI/AAAAAAAAEWU/lWhWoH-fm18/s640/laguna%2Bdi%2Bcomacchio.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-ICI2VpZu3Qk/VtARmkp_PJI/AAAAAAAAEWg/6pLUAMneudg/s1600/reti%2Bcomacchio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-ICI2VpZu3Qk/VtARmkp_PJI/AAAAAAAAEWg/6pLUAMneudg/s640/reti%2Bcomacchio.jpg" width="480" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-G-GbdlvucEI/VtARiYXorMI/AAAAAAAAEWI/N41ghzDVKQk/s1600/canali%2Bcomacchio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://3.bp.blogspot.com/-G-GbdlvucEI/VtARiYXorMI/AAAAAAAAEWI/N41ghzDVKQk/s640/canali%2Bcomacchio.jpg" width="480" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-yeN5ph2p8JE/VtARiVmTzuI/AAAAAAAAEWM/FozSP50Ca7c/s1600/i%2Btrepponti.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://3.bp.blogspot.com/-yeN5ph2p8JE/VtARiVmTzuI/AAAAAAAAEWM/FozSP50Ca7c/s640/i%2Btrepponti.jpg" width="480" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-QRwC6WQ4ZBU/VtARoeHtp_I/AAAAAAAAEWo/mgmQrPfqw1g/s1600/viale%2Bmanifattura.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-QRwC6WQ4ZBU/VtARoeHtp_I/AAAAAAAAEWo/mgmQrPfqw1g/s640/viale%2Bmanifattura.jpg" width="634" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-rqBSYN6ysks/VtARk98rRQI/AAAAAAAAEWY/ROwum9YtlEU/s1600/manifattura%2Bdei%2Bmarinati.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://3.bp.blogspot.com/-rqBSYN6ysks/VtARk98rRQI/AAAAAAAAEWY/ROwum9YtlEU/s640/manifattura%2Bdei%2Bmarinati.jpg" width="586" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-swzWIaDriUU/VtARiZJgJmI/AAAAAAAAEWQ/MLxaxDXM9Mc/s1600/la%2Bdonna%2Bdel%2Bfiume.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="588" src="https://4.bp.blogspot.com/-swzWIaDriUU/VtARiZJgJmI/AAAAAAAAEWQ/MLxaxDXM9Mc/s640/la%2Bdonna%2Bdel%2Bfiume.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-BMt_82jcdos/VtARl3oWQtI/AAAAAAAAEWc/h6tdL9w4Dyc/s1600/ponte%2Bcomacchio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="https://4.bp.blogspot.com/-BMt_82jcdos/VtARl3oWQtI/AAAAAAAAEWc/h6tdL9w4Dyc/s640/ponte%2Bcomacchio.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div>
<br /><br /><br /><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><span style="color: #cc0000;">Risotto con l'anguilla di Comacchio</span></span><br /><i>Ingredienti per 4 persone:</i><div>
<br /><div>
250 gr. di riso carnaroli</div>
<div>
1 anguilla di circa 800 gr.</div>
<div>
70 gr. di parmigiano reggiano </div>
<div>
20 grammi di pecorino toscano dolce </div>
<div>
1 cipolla,1 carota, 1 gambo di sedano.<br />1 fettina di lardo di circa 50 gr.</div>
<div>
noce moscata, sale</div>
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-8UtT6ulWLck/VtARomdp82I/AAAAAAAAEWs/VntFQa4AjVM/s1600/risotto%2Ball%2527anguilla.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-8UtT6ulWLck/VtARomdp82I/AAAAAAAAEWs/VntFQa4AjVM/s640/risotto%2Ball%2527anguilla.jpg" width="506" /></a></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Vi consiglio di fare pulire e spellare l'anguilla dal pescivendolo perchè la pelle è molto dura e scivolosa ma se volete provare a cimentarvi da soli allora potete procedere nel modo che mi ha insegnato un pescatore comacchiese.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
I coltelli devono essere affilatissimi. Fissate l'anguilla su un’asse di legno con un punteruolo. Apritele per il lungo dalla parte della pancia, togliete le interiora, estraete la lisca e sciacquarla bene sotto l’acqua corrente. Eseguite dei tagli trasversali che vi consentano di staccare meglio la polpa dalla pelle. </div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Preparate un brodo con 1 litro abbondante di acqua immergendovi la pelle, la testa e la lisca e unite il sedano, la carota e mezza cipolla. Schiumate anche più volte nelle prime fasi della cottura e poi fate bollire piano per circa tre quarti di ora. Se è necessario, durante la cottura si aggiungete altra acqua bollente.</div>
<br />In una teglia a parte soffriggete l’altra mezza cipolla con il lardo tagliato a tocchetti, aggiungendovi un po’ di brodo a cui si aggiungerà. Quando il lardo ha preso colore, aggiungete la polpa sminuzzata delle anguille e si fate cuocere per circa 20 minuti. Aggiungete il riso, coprite con il brodo e fatelo cuocere aggiungendo a poco a poco il brodo. Verso fine cottura aggiungete un pizzico di sale.<br /><br />A parte si grattugiate i due formaggi insieme alla noce moscata e, qualche minuto prima del termine della cottura, aggiungeteli al riso e mantecarlo. </div>
</div>
<div>
Servire immediatamente.</div>
</div>
</div>
</div>
Sabrinahttp://www.blogger.com/profile/15050334369828252140noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-1381201718987328153.post-19064590935968386782016-02-25T15:39:00.000+01:002016-02-25T15:39:02.722+01:00Le Camille e i Sablé con crema di parmigiano e noci al miele di acacia.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Se cercate curcuma, zenzero, azoto, emulsionanti, addensanti, gelificanti, tecniche di cottura all'avanguardia ed estreme, questo non è il post giusto. </div>
<div style="text-align: justify;">
Tanto di questo e molto, ma molto di più lo potete trovare leggendo i meravigliosi post delle mie amiche dell<a href="http://www.mtchallenge.it/" target="_blank">'MTChallenge</a>, che questo mese hanno creato delle ricette che sono delle vere e proprie lezioni di cucina. </div>
<div style="text-align: justify;">
Qui troverete la mia terra e i suoi profumi, nella sua affascinante e rassicurante semplicità.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il tema del mese è il <span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">miele</span>, abbinato ad una ricetta dolce e ad una salata. E' stato proposto, tra un volo e l'altro da Israele all'India, dalla coppia Eva Kent e Diabolik, alias Eleonora e Michael, vincitori della sfida del mese scorso con una zuppa di altissimo livello e autori del blog <span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Burro e Miele</span>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il link della ricetta della sfida è <a href="http://burro-e-miele.blogspot.it/2016/02/mtc-54-la-ricetta-della-sfida-di.html">http://burro-e-miele.blogspot.it/2016/02/mtc-54-la-ricetta-della-sfida-di.html</a></div>
<div style="text-align: justify;">
Mentre il link delle ricette, fino ad ora, è <a href="http://www.mtchallenge.it/2015/08/mtc-n54-gli-sfidanti.html">http://www.mtchallenge.it/2015/08/mtc-n54-gli-sfidanti.html</a> Vi consiglio vivamente una visita.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-3k0Cm-oHTz0/Vs70oR5Q8iI/AAAAAAAAEVg/gc--fEicFXc/s1600/miele.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://2.bp.blogspot.com/-3k0Cm-oHTz0/Vs70oR5Q8iI/AAAAAAAAEVg/gc--fEicFXc/s640/miele.jpg" width="544" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L'Italia è una terra di apicoltori e l'Emilia Romagna ne è un esempio. Noi il miele non lo compriamo nei negozi di alimentari o nei supermercati. Noi andiamo proprio sul posto, a casa dell'apicoltore di fiducia e scegliamo il miele che più ci piace, prodotto con i fiori delle nostre piante, quelle che caratterizzano la nostra terra. </div>
<div style="text-align: justify;">
Si produce in tutte le zone della regione, dalla pianura all'appennino e la produzione si diversifica principalmente su quattro tipologie di miele, oltre ai tradizionali mieli d'acacia e di castagno e a piccole produzioni di mieli di biancospino, sambuco e coriandolo. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il <span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">miele del crinale </span>è un millefiori che si produce in tutta l’area del crinale appenninico delimitata dal confine regionale. Si presenta liquido subito dopo la smielatura e cristallizza più o meno rapidamente a seconda dell’origine botanica: può essere di lupinella, sulla, castagna, rovo, lampone, pruno selvatico, mirtillo ed erica. Le caratteristiche fisico organolettiche sono diversificate e anche i profumi. Il miele prodotto non è mai uguale perché viene caratterizzato dal nettare del fiore predominante che non è mai lo stesso. </div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il <span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">miele di erba medica</span> si produce in pianura dove vengono posti gli alveari vicino ai pascoli, dove l’erba medica cresce abbondante. Ha un colore variabile, da molto chiaro all'ambrato. L’odore e l’aroma ricordano quello della cera d’api fusa; a questo si aggiunge spesso un aroma di frutta, con sentore di mosto.</div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Il miele di melata di abete </span></span>si produce soprattutto nella zona di Bagno di Romagna e Santa Sofia. Chiamato anche “manna di abete” proviene dalla linfa e dalle secrezioni zuccherine degli afidi. Ha consistenza liquida, colore scuro, sapore balsamico ed è meno dolce dei mieli di nettare. L’odore è leggermente resinato, simile a quello dello zucchero caramellato. Si accompagna bene con ricotta e come dessert a fine pasto. È un antisettico polmonare e delle vie respiratorie.<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Il miele di tiglio, “mel tiglio”</span> </span>è molto pregiato ed è tipico della zona preappenninica. Ha un colore che varia dal giallo chiaro all’ambrato e un sapore piuttosto aromatico, di mentolo, trasmesso anche dal profumo molto intenso.<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
</div>
<div>
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: orange; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Camille di farro integrale e miele di acacia e biancospino</span></div>
<div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La ricetta dolce è molto semplice ma buonissima, per colazione, per una voglia di qualcosa di dolce alla sera, insomma quando vi pare. Ho montato le uova e il miele a mano con la frusta, per sentire e godere degli effluvi del miele mentre si fonde con le uova. Provatelo anche voi, le endorfine si scatenano come pazze! :))</div>
<div style="text-align: justify;">
Chi mi legge sa che utilizzo quasi sempre farine di farro integrali o semintegrali, ma anche farine di grano tenero, tutte rigorosamente macinate a pietra dai mulini della provincia bolognese, che acquisto ai mercati contadini. Il colore delle preparazioni viene modificato perché queste farine sono scure, come nel caso delle mie camille che non hanno il colore tipico arancio acceso, ma il sapore..uhh il sapore ci guadagna tantissimo! Se preferite invece avere il colore allora non fate altro che sostituire l quantità di farina di farro con la stessa di farina 00.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-ugRqdJdr9A0/Vs70n0q0RdI/AAAAAAAAEVg/WNlau5N7ixU/s1600/le%2Bcamille.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://4.bp.blogspot.com/-ugRqdJdr9A0/Vs70n0q0RdI/AAAAAAAAEVg/WNlau5N7ixU/s640/le%2Bcamille.jpg" width="476" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<i>Ingredienti:</i><br />
<br />
200 gr di carote grattugiate<br />
2 uova a temperatura ambiente<br />
160 gr di miele di acacia e biancospino<br />
60 gr di mandorle con la pelle ridotte in farina<br />
180 gr di farina di farro integrale<br />
100 gr di olio extra vergine d’oliva<br />
la scorza grattugiata di 1 limone biologico<br />
il succo di 1 limone<br />
1 bustina di lievito<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-rZaGeSyH7oE/Vs72sIniYiI/AAAAAAAAEVo/UHj7JNWqD4A/s1600/le%2Bcamille%2Bimpasto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="https://3.bp.blogspot.com/-rZaGeSyH7oE/Vs72sIniYiI/AAAAAAAAEVo/UHj7JNWqD4A/s640/le%2Bcamille%2Bimpasto.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
In una ciotola versate le uova e il miele e montate con le fruste fino ad ottenere una crema spumosa.</div>
<div style="text-align: justify;">
Aggiungete le carote grattugiate, la buccia di limone e amalgamate con una spatola. Unite la farina setacciata con il lievito e la farina di mandorle e mescolate dal basso verso l'alto per non smontare il composto, infine unite il succo di limone. Quando è stato assorbito dall'impasto unite a filo l'olio e fate incorporare, sempre aiutandovi con la spatola. Versate negli stampi da piccola crostata, riempiendoli quasi all'orlo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Infornate a 180°C per 25/30 minuti.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #e69138; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<span style="color: #e69138; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;"></span><br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #e69138; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">Sablé con crema di parmigiano e noci al miele di acacia</span></div>
<span style="color: #e69138; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">
</span><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Una delle cose che adoro in modo viscerale, che quando comincio a mangiarle non vedo la fine, è la frutta secca con il miele, in particolare le noci. Ho subito pensato che non avrei potuto fare a meno di utilizzarle per la ricetta dell'Mtc. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ho pensato a un biscotto, il sablé, che mi fece impazzire la prima volta che lo assaggiai, preparato dalle mani d'oro di Mapi, <a href="http://www.applepiedimarypie.com/">http://www.applepiedimarypie.com/</a>. Li ho copiati pari pari. Lei li serve con una saporitissima crema al gorgonzola. Io invece ho pensato di farcirli con una crema di parmigiano e decorarli con una noce intrisa di miele di acacia. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-oQr4WUZKNxg/Vs75DiQEarI/AAAAAAAAEV0/MnnRKwjEceo/s1600/sabl%25C3%25A9.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-oQr4WUZKNxg/Vs75DiQEarI/AAAAAAAAEV0/MnnRKwjEceo/s640/sabl%25C3%25A9.jpg" width="480" /></a></div>
<br />
<br /><br /><i>Ingredienti per 24 biscotti circa:</i><br /><br />150 gr di farina di farro integrale<br />100 gr di burro<br />70 gr di noci appena sgusciate e macinate al momento<br />50 gr di fecola di patate<br />30 gr di nocciole sgusciate e macinate al momento<br />15 gr di miele di acacia<br />1 cucchiaio di albume<br />un pizzico di sale<br /><br /><i>Per la crema: </i><br /><br />100 gr di parmigiano reggiano 24 mesi<br />100 gr di ricotta di pecora<div>
60 gr di latte parzialmente scremato</div>
<div>
pepe nero </div>
<div>
<br /></div>
<div>
<i>Per le noci al miele:</i><br /><br />24 gherigli di noci</div>
<div>
miele di acacia quanto basta<br /><br /><div style="text-align: justify;">
Per i biscotti, impastate velocemente gli ingredienti finché l'impasto si ammassa; non lavorarlo troppo, altrimenti risultano duri. Avvolgete la palla di impasto in pellicola e tenetela pasta in frigo per un'ora (risulterà molto molle a causa degli olii sprigionati da noci e nocciole in fase di macinatura, quindi potreste avere bisogno di lasciarla in fresco anche di più).</div>
<div style="text-align: justify;">
Stendere l'impasto allo spessore di 5-6 mm (se sono troppo sottili si rompono!) e ricavarne i biscotti con un coppapasta del ø di 5 cm.</div>
<div style="text-align: justify;">
Trasferire i biscotti sulla placca del forno foderata di carta forno e passarli in frigo per un'altra mezz'ora.</div>
<div style="text-align: justify;">
Preriscaldare il forno a 180 °C in modalità statica e farvi cuocere i biscotti per 15 minuti: devono cominciare a colorirsi appena appena. </div>
<div style="text-align: justify;">
Sfornarli e metterli a raffreddare su una gratella. Si conservano per 15 giorni in una latta a chiusura ermetica.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per la crema, Grattugiate il parmigiano e mettetelo in un tegame antiaderente con la ricotta e il latte. Amalgamate bene e cuocete a bagno maria per 5 minuti da quando prende il bollore, continuando a mescolare. Aggiungete una presa di pepe macinato al momento, Lasciate appena intiepidire, trasferire il composto in un sac-à-poche con bocchetta a stella e mettetelo a raffreddare in frigorifero. </div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Tostare appena i gherigli di noce. Metterli in un vasetto di vetro e coprirli con il miele. Se li preparate una settimana prima è meglio, così le noci si imbibiscono di miele.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Decorare i biscotti con ciuffetti di crema e con un gheriglio di noce.</div>
<div>
<br /><i><br /></i><div style="text-align: center;">
<i>Con queste ricette partecipo alla 54esima sfida dell'MTChallenge.</i></div>
</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.mtchallenge.it/2016/02/mtc-n-54-la-ricetta-della-sfida-e.html" target="_blank"><img alt="La ricetta di FEBBRAIO è.." src="https://2.bp.blogspot.com/-yhwoNkpk0v0/VrX4NBeOQnI/AAAAAAAADNs/Db8EOYOnilU/s250/12647876_10208837597367818_1843148337_n.jpg" /></a></div>
<br /></div>
Sabrinahttp://www.blogger.com/profile/15050334369828252140noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-1381201718987328153.post-10482997937451673212016-01-25T22:00:00.002+01:002016-01-26T23:17:12.568+01:00Zuppa speziata con olio alle erbe<div style="text-align: justify;">
L'ispirazione per la mia ultima zuppa per l'<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">MTChallenge</span> di questo mese (<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Vittoooo</span> mai fatte 3 ricette -anche se una è out- mai!!!) l'ho presa sfogliando il libro <span style="color: #e06666; font-family: "verdana" , sans-serif;">Persiana</span> di <span style="color: #e06666; font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><i>Sabrina Ghayour</i></span>, un libro che consiglio a chi si vuole avvicinare a questa cucina antichissima, dove la tradizione e la materia prima sono una costante impreziosita dai profumi intensi delle spezie. Le ricette sono semplici e realizzate con ingredienti facilmente reperibili. </div>
<div style="text-align: justify;">
Studiare questa cucina, ti fa entrare in un mondo affascinante, con una storia molto importante e complessa. Sono ancora indietro dal parlarne con disinvoltura, ma una cosa posso dire: è una cucina molto leggera, povera di grassi ed estremamente gustosa, adatta anche a chi vuole seguire un regime dietetico con brio, senza mortificare il palato.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-5bho0k40Hak/VqaKXLjOfMI/AAAAAAAAEUk/q9BoUK5Lg2E/s1600/phonto%2B%252811%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="486" src="http://3.bp.blogspot.com/-5bho0k40Hak/VqaKXLjOfMI/AAAAAAAAEUk/q9BoUK5Lg2E/s640/phonto%2B%252811%2529.jpg" width="640"></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br></div>
<div style="text-align: justify;">
Questa <span style="color: #cc0000; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: large;">zuppa</span> non è solo una minestra, ma è un piatto unico e sostanzioso. Mi ha subito colpita perché non ha regole, non ha dosi, ma può contenere qualsiasi cosa che si ha in casa, abbinandola con un senso chiaramente. Non è una svuota frigo -azione e parola che aborro- ma è un concedersi un momento creativo, seguendo e annusando i profumi. Preparala è come librarsi -concedetemi il termine- in un mondo magico, dove la sorpresa e l'incanto sono i compagni di viaggio.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br></div>
<div style="text-align: justify;">
Alcune delle spezie che ho utilizzato sono regali di amiche giramondo, la melagrana essiccata l'ha portata l'<i>Ale</i> da Singapore al Raduno Mitico, il pepe la <i>Sandra</i> dal suo ultimo viaggio in Vietnam (era ancora nel mazzo che le ha dato una vecchietta in un mercato), il peperoncino del Buthan che il babbo della <i>Sabina</i> ha seminato con successo dopo un suo viaggio.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-nRUs3UOu43U/VqaKWKjIIwI/AAAAAAAAEUU/xB0TZhw_xAQ/s1600/phonto%2B%252812%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://4.bp.blogspot.com/-nRUs3UOu43U/VqaKWKjIIwI/AAAAAAAAEUU/xB0TZhw_xAQ/s640/phonto%2B%252812%2529.jpg" width="590"></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Ingredienti per 2 persone:</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br></div>
<div style="text-align: justify;">
una piccola zucca mantovana</div>
<div style="text-align: justify;">
uno scalogno</div>
<div style="text-align: justify;">
una cipolla media</div>
<div style="text-align: justify;">
1 spicchio d'aglio </div>
<div style="text-align: justify;">
1 cucchiaino di paprica</div>
<div style="text-align: justify;">
1 cucchiaino di curcuma</div>
<div style="text-align: justify;">
1 cucchiaino di semi di cumino</div>
<div style="text-align: justify;">
un pizzico generoso di melagrana essiccata</div>
<div style="text-align: justify;">
un cucchiaino di sale affumicato</div>
<div style="text-align: justify;">
qualche grano di pepe vietnamita (simile al sichuan)</div>
<div style="text-align: justify;">
mezzo peperoncino</div>
<div style="text-align: justify;">
acqua bollente</div>
<div style="text-align: justify;">
ceci neri</div>
<div style="text-align: justify;">
<br></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>per l'olio alle erbe:</i></div>
<div style="text-align: justify;">
tre cucchiai di olio extravergine delicato</div>
<div style="text-align: justify;">
prezzemolo, maggiorana, menta e la barba di un finocchio</div>
<div style="text-align: justify;">
aneto secco</div>
<div style="text-align: justify;">
qualche goccia di limone</div>
<div style="text-align: justify;">
<br></div>
<div style="text-align: justify;">
pane integrale con semi, per i crostini</div>
<div style="text-align: justify;">
<br></div>
<div style="text-align: justify;">
Ieri sera ho messo in ammollo i ceci in abbondante acqua con un pizzico di bicarbonato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Questa mattina li ho scolati e cotti per due ore in abbondante acqua con un rametto di rosmarino e un pizzico di aneto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-mas6hZLHvH0/VqaKWAqlreI/AAAAAAAAEUY/LbJNySARUWo/s1600/phonto%2B%252810%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://4.bp.blogspot.com/-mas6hZLHvH0/VqaKWAqlreI/AAAAAAAAEUY/LbJNySARUWo/s640/phonto%2B%252810%2529.jpg" width="590"></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br></div>
<div style="text-align: justify;">
Ho pulito la zucca e l'ho tagliata a pezzi. L'ho messa in un coccio con lo scalogno, la cipolla e l'aglio tagliati. Ho aggiunto tutte le spezie e ho fatto insaporire. Ho coperto con acqua bollente e ho cotto per 30 minuti, fino a quando la zucca non è risultata morbida. Ho aggiunto tre cucchiai di ceci e ho frullato fino a che il composto non è risultato una zuppa liscia e vellutata. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br></div>
<div style="text-align: justify;">
Ho tagliato il pane a cubetti e li ho tostati in padella antiaderente.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br></div>
<div style="text-align: justify;">
Ho tritato col coltello prezzemolo, maggiorana, menta e la barba di un finocchio e ho messo il trito in una tazza. Ho aggiunto l'aneto secco, l'olio extravergine e qualche goccia di limone. Ho mescolato bene. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br></div>
<div style="text-align: justify;">
Ho preso due ciotole capienti, larghe e basse, ho versato la zuppa e ho aggiunto un cucchiaio di ceci per ogni porzione. Ho condito con olio alle erbe a piacere e ho aggiunto i crostini di pane.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br></div>
<div style="text-align: justify;">
Mi sono seduta a tavola e ho gustato la zuppa con immenso piacere.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-yICMoSioB1Q/VqaM2Y1MOLI/AAAAAAAAEUw/FLo79NumnUY/s1600/9ecc5c3c544d7498a743af203871e5f8.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="144" src="http://3.bp.blogspot.com/-yICMoSioB1Q/VqaM2Y1MOLI/AAAAAAAAEUw/FLo79NumnUY/s200/9ecc5c3c544d7498a743af203871e5f8.jpg" width="200"></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br></div>
<div style="text-align: justify;">
<br></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: "verdana" , "geneva" , sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; text-align: center;">Con questa ricetta partecipo (spero) all'</span><span style="background-color: white; color: #666666; font-family: "verdana" , "geneva" , sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; text-align: center;"> </span><a href="http://www.mtchallenge.it/2016/01/la-ricetta-della-sfida-n-53.html" style="color: #444444; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; text-align: center; text-decoration: none;" target="_blank"><span style="color: #6aa84f;"><b>MTC di gennaio 2016</b></span></a><span style="background-color: white; color: #666666; font-family: "verdana" , "geneva" , sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; text-align: center;">, Zuppe e Minestroni, sfida proposta da Vittoria di www.lacucinapiccolina.blogspot.it</span></div>
<div>
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: "verdana" , "geneva" , sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; text-align: center;"><br></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-sXNxw1cSZnc/VochvichgsI/AAAAAAAAQnw/mOzwfCYDyCc/s1600/PicMonkey%2BCollage.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="144" src="http://1.bp.blogspot.com/-sXNxw1cSZnc/VochvichgsI/AAAAAAAAQnw/mOzwfCYDyCc/s200/PicMonkey%2BCollage.jpg" width="200"></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br></div>
<div style="text-align: justify;">
<br></div>
<div style="text-align: justify;">
<br></div>
Sabrinahttp://www.blogger.com/profile/15050334369828252140noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-1381201718987328153.post-80142466525767763912016-01-21T11:06:00.003+01:002016-01-21T11:06:34.223+01:00Zuppa di broccolo fiolaro, profumata all'aneto e gratinata al forno con parmigiano reggiano e pane di grano antico del Forno Calzolari di Monghidoro.<div style="text-align: justify;">
Alberto, il mio fruttivendolo:<i>"Sabrina questo è per te! Una novità assoluta! E' buonissimo, dolce e fa tanto ma tanto bene. Guarda, c'è il cartellino. Cercalo su internet e vedrai che non ti racconto una baggianata". </i></div>
<div style="text-align: justify;">
Fare la spesa da lui è sempre un'esperienza. Vado per comprare due cose e torno a casa con due borse piene di altro! E' caro arrabbiato e lo sa perfettamente, come lo sanno tutti i suoi clienti che diligentemente fanno la fila in attesa del proprio turno,perché lui non sbaglia un colpo. La qualità dei suoi prodotti è eccelsa. Come questo broccolo che non è proprio a km 0, ma non è poi tanto lontano. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-aixAp4QA3xc/VqCtQX5HPuI/AAAAAAAAET0/Iy6xPDMzwAw/s1600/phonto%2B%25287%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="568" src="http://4.bp.blogspot.com/-aixAp4QA3xc/VqCtQX5HPuI/AAAAAAAAET0/Iy6xPDMzwAw/s640/phonto%2B%25287%2529.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E' Fioi, <span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">il broccolo fiolaro</span> di Creazzo, in provincia di Vicenza.</div>
<a href="http://www.broccolofiolaro-fioi.it/images/broccolo/contadina.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><img alt="contadina" border="0" height="320" src="http://www.broccolofiolaro-fioi.it/images/broccolo/contadina.png" width="283" /></a><br />
<div style="text-align: justify;">
Leggo sul sito dedicato <a href="http://www.broccolofiolaro-fioi.it/">http://www.broccolofiolaro-fioi.it/</a> che il primo ad innamorarsi di lui è stato <i>Goethe.</i> Durante il suo viaggio in Italia, mentre passava per Vicenza, resta affascinato dall’arco di legno flessibile - così lo descrive - che pesa sulle spalle delle contadine, alle cui estremità pendono due ceste colme di ortaggi, mentre si recano al mercato. Questo arco si chiama <i>bigòlo</i> e a quell'epoca era un sostegno irrinunciabile perché permetteva di bilanciare perfettamente i pesantissimi cesti, anche 80 chili, e di percorre dieci chilometri all'andata e dieci al ritorno, rigorosamente a piedi, a volte con l'aiuto di un asinello e di un piccolo carretto. Il bigòlo ha aiutato le donne vicentine per tanti anni, fino all'avvento della bicicletta e della vespa. <span style="background-color: white; color: #999999; font-family: OpenSansRegular; font-size: 14px; line-height: 20px;"> </span>Ne prendono il posto le saccàre, collane fatte con i rami di salice nei quali le donne intrecciavano la parte dura del broccolo e indossavano attorno al collo proprio come collane. Poi inforcavano la bicicletta e andavano al mercato a contrattare il prezzo dell'ortaggio. Fino a questo momento e per tutti questi anni la produzione di broccolo fiolaro è di 150 mila cespi all’anno. Poi negli anni 50 il mercato non si tiene più a Vicenza, ma in una nuova struttura in periferia, l'antitesi del Cab. C'è il boom economico e le abitudini cambiano. La gente mangia la bistecca e coltiva le verdure nelle serre, così da averne delle nuove e fresche tutto l'anno e il broccolo a poco a poco svanisce. Non è più alla base dell'economia contadina, che si dedica ora all'allevamento. La produzione, ridotta oggi a due coltivatori principali, piano piano diventa un quarto o un quinto rispetto ai tempi d’oro: 30-40 mila cespi all’anno.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma le abitudini cambiano costantemente. Da qualche anno c'è una grande attenzione verso i broccoli e le crucifere in generale, per le elevate proprietà anti-cancro, dovute alla forte presenza del sulforafane, proteina dello zolfo presente soprattutto nei broccoli, una forte risorsa per combattere i tumori.</div>
<div style="text-align: justify;">
E allora si torna alle tradizioni, si torna all'antico con il valore aggiunto dell'innovazione e quello che era giudicato il mangiar dei poveri, ora viene riscoperto e trattato nelle cucine dei ristoranti per cucinare piatti prelibati e salutari.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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Il <span style="font-family: Verdana, sans-serif;">broccolo fiolaro </span>è l'ingrediente principe della mia zuppa, che ho voluto gratinare al forno con il pane favoloso del <span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Forno Calzolari </span>di Monghidoro. Credetemi, noi a Bologna, siamo molto fortunati ad avere il suo pane. I segreti del suo successo sono la farina biologica, proveniente dai grani dei campi che circondano Monghidoro e macinata a pietra. Il lievito madre, a cui Matteo Calzolari ha affettuosamente dato il nome di “Gino” e ne festeggia, ogni ottobre, il compleanno. Inoltre l’amore per il territorio, per i sapori semplici, per la tradizione ma anche per la ricerca, che Matteo persegue quotidianamente sperimentando nuovi impasti, recuperando grani quasi estinti e tecniche di panificazione ormai dimenticate. E infine la cottura su di un forno a pietra, dove la pietra rilascia naturalmente il calore immagazzinato, donandolo al pane. Il risultato è un pane dal sapore unico, capace di esaltare qualsiasi ingrediente che gli si abbini. Per la mia zuppa ho utilizzato il pane con i grani antichi.</div>
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-Z4Q0MJIAXF0/VqCtVNxnotI/AAAAAAAAEUA/ZYVFH1ioT1U/s1600/phonto%2B%25288%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://4.bp.blogspot.com/-Z4Q0MJIAXF0/VqCtVNxnotI/AAAAAAAAEUA/ZYVFH1ioT1U/s640/phonto%2B%25288%2529.jpg" width="480" /></a></div>
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<i>Ingredienti per due persone:</i></div>
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due piccoli caspi di broccolo fiolaro</div>
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una carota</div>
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una piccola cipolla gialla</div>
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una costa di sedano</div>
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1 patata media</div>
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aneto, paprica, menta, noce moscata, pepe </div>
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1 etto e mezzo di parmigiano reggiano </div>
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2 fette di pane casareccio raffermo + 1</div>
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olio extravergine d'oliva robusto, sale</div>
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-Uzp4BJItQTY/VqCtVBFwHjI/AAAAAAAAEUE/0RhK2rA41o4/s1600/phonto%2B%25289%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://1.bp.blogspot.com/-Uzp4BJItQTY/VqCtVBFwHjI/AAAAAAAAEUE/0RhK2rA41o4/s640/phonto%2B%25289%2529.jpg" width="480" /></a></div>
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Lavare accuratamente tutte le verdure, scolarle bene e pelare la patata.</div>
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Tagliare grossolanamente il gambo di sedano, la cipolla e la carota e metterli a soffriggere con due cucchiai di olio. Quando si sono rosolati bene aggiungere il broccolo tagliato e la patata a cubetti.</div>
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Insaporire con aneto fresco o secco, paprica, menta e noce moscata a piacere e qualche grano di pepe. Rimestare bene e coprire con acqua bollente. Portare a bollore, coprire con coperchio e fare cuocere per un'ora a fiamma bassa. Aggiustare di sale. </div>
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<i>L'aneto, oltre che ad insaporire con il suo aroma inconfondibile, è un'erba aromatica dall'effetto carminativo, che aiuta ad eliminare i gas intestinali che si possono formare nello stomaco e nell'intestino.</i></div>
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Accendere il forno a 200°. Versare in una teglia di pirex o porcellana, qualche mestolo di zuppa. Coprirla con due fette di pane casereccio raffermo, spezzandole con le mani e metà del parmigiano grattugiato. Coprire il pane e il formaggio con altra verdura e con il restante parmigiano unito ad una fetta di pane sbriciolata, una spolverata di aneto e un'abbondante macinata di pepe. Infornare per 20 minuti fino a che non risulti ben dorata.</div>
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Servire bollente, aggiungendo un filo d'olio crudo.</div>
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Ritento la partecipazione all'<a href="http://www.mtchallenge.it/2016/01/la-ricetta-della-sfida-n-53.html" target="_blank">MTC</a> - ma stavolta sono certa che non ho sbagliato! :)) - </div>
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La sfida è stata proposta dalla Vittoria di <a href="http://lacucinapiccolina.blogspot.it/" style="background-color: white; color: #a64d79; font-family: 'Courier New', Courier, FreeMono, monospace; font-size: 15.4px; line-height: 21.56px;" target="_blank">http://lacucinapiccolina.blogspot.it/</a></div>
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See you later alligator! </div>
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-B41SlHKCLzU/VprYr4Jrm6I/AAAAAAAAETA/-WUjBa2pB7w/s1600/PicMonkey%2BCollage.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-B41SlHKCLzU/VprYr4Jrm6I/AAAAAAAAETA/-WUjBa2pB7w/s1600/PicMonkey%2BCollage.jpg" /></a></div>
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<br />Sabrinahttp://www.blogger.com/profile/15050334369828252140noreply@blogger.com16