martedì 12 novembre 2013

Confettura di anguria bianca.



Il primo incontro con questa superba marmellata risale ad almeno venti anni fa, quando un caro amico me ne fece omaggio di un vasetto preparato dalla sua mamma, non prima di averne decantate le lodi.
Non fatico ad affermare che è una delle migliori confetture preparare che premio ex equo con quelle di mirtilli, fragole e rabarbaro e arance amare.

Che cos'è l'anguria bianca?
E' un frutto di cui ne esistono di due varietà, entrambe simili all'anguria tradizionale, coltivate solo per questo uso, perché consumate come frutto non sono buone, chiamate anche zucca cedrina.
La prima, meno comune dalle nostre parti, è un'anguria bianca con polpa bianca e semi rossi a frutto rotondo. 
La seconda è la zucca del Siam  con foglie somiglianti a quelle del fico, utilizzabile da giovane come zucchino, polpa bianca ma semi neri, conosciuta solo una varietà a frutto allungato. 
L’anguria bianca si raccoglie da fine settembre in avanti, prima che geli. A volte riesce a maturare bene già in campo e in tal caso la screziatura bianca della buccia assume un colore giallognolo. 
Normalmente si raccolgono e si conservano in un locale asciutto ed aerato, al riparo dal gelo, in questo modo si riesce a tenere anche per diversi mesi.

E' un frutto che costa pochissimo. Al mercato dei contadini ho pagato un'anguria di più di 8 chili 2,85 euro!
E' faticosissima da lavorare, servirebbe l'aiuto di un piccolo Hulk personale, perché la buccia è durissima, ma alla fine il risultato è talmente appagante e sorprendente che ne vale assolutamente la pena.

Anche per questa confettura ho seguito l'oramai più che collaudato metodo Ferber.

Confettura di anguria bianca


Sbucciare la zucca, tagliarla a fette spesse non più di due dita. 
Togliere pazientemente tutti i semi e tagliarla a dadi.
Per ogni chilo di zucca, mettete 3 hg di zucchero di canna, il succo e la buccia grattugiata di un limone e aggiungete una stecca di vaniglia ogni due chili di polpa.
Metterla a riposare in una ciotola di vetro coperta con la pellicola, per 24 ore.
Trascorso questo tempo, separare il liquido dalla frutta e metterlo a bollire, schiumando se necessario, per almeno 15 minuti. 
Rimettere la frutta nella ciotola di vetro, coprirla con il liquido bollente e rimetterla a riposare sempre coperta da pellicola, per altre 24 ore.


Il terzo giorno con l'aiuto della schiumaiola, raccogliere la frutta e tenerla da parte. Recuperare il succo prodotto portarlo ad ebollizione in una pentola di rame per 5 minuti. Lo sciroppo si concentra quando raggiunge i 110° nel termometro.
Aggiungere la frutta, mescolare delicatamente, schiumare e proseguire la cottura a fuoco vivo.
Mantenere la cottura circa 15 minuti o per il tempo necessario per raggiungere la nappatura prevista. Mescolare frequentemente.
Con il minipimer la tritare un poco, cercando di mantenere la metà del quantitativo a pezzetti.
A cottura ultimata invasare, chiudere e rigirare per creare il sottovuoto.

Buona serata.
Sabrina


2 commenti:

  1. Non conoscevo l esistenza di questo frutto...o magari non ci ho mai prestato attenzione. Mi incuriosisce...vorrei provarla anche su qualche formaggio a pasta molle...penso sia deliziosa..

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  2. Ciao sarebbe possibile (pagando ovviamente) ricevere qualche seme di questa anguria cedrina che sto cercando da tempo? Grazie Andrea
    lovedr@libero.it

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