Il mio blog, quanto mi è mancato...! Eccomi tornata, dopo il mio piccolo terremoto personale, posso di nuovo tornare a cucinare. Ma dato che so solo io e chi ha sofferto di coliche biliari sappiamo quanto siano dolorose, ci vado con i piedi di piombo e riparto con qualcosa di veramente light e fatto tutto in casa.
Il caglio è li bello pronto nel frigorifero che mi aspetta da tempo, manca il latte, quello buono, perché non posso pensare di fare il mio primo formaggio con un semplice latte fresco. Ma visto che mi sono svegliata con un'energia che non sentivo da tempo, preparo le mie bottiglie e vado al distributore di latte fresco che fortunatamente ho vicino casa. Tre litri, tre euro, buono e profumatissimo!
Torno a casa ed emozionatissima e comincio la mia avventura di formaggiera.
Prendo una pentola di acciaio e vi verso due litri di latte che metto a scaldare a fuoco dolce mescolando spesso. Deve raggiungere la temperatura di 38 - 40° e, non avendo il termometro, seguo il metodo che utilizzavo quando avevo mio figlio piccolo e dovevo preparargli il bagnetto con l'acqua che non doveva superare questa stessa temperatura, bagnando il mio gomito, ovviamente ben pulito, nel latte. In una tazzina da caffè sciolgo un quarto di misurino di caglio (quello che ho trovato in farmacia è in polvere) con un po' di latte e lo aggiungo al resto del latte mescolando per bene. Poi copro con il coperchio e lascio riposare per un'ora.
Trascorso questo tempo, mi ritrovo un composto dalla consistenza di un budino. Con un coltello pratico un taglio verticale, uno orizzontale e due obliqui. Con la frusta poi continuo a rompere la cagliata con movimenti obliqui. Rimetto sul fornello per un minuto, riportando la temperatura a 45°.
Ora con un colino a trama fitta raccolgo la cagliata avendo cura di scolarla il più possibile dal siero e la poso nelle fuscelle. Le lascio scolare dal siero residuo a temperatura ambiente per circa un paio d'ore, poi le ripongo in frigorifero. Vi lascio immaginare il profumo di caseificio che è rimasto nella mia cucina, inebriante...!
Con due litri di latte ne vengono due forme di circa due etti ciascuna. Dopo un giorno di riposo si possono consumare.
Ne ho fatto una dadolata, accompagnata con pomodorini ricci di Pachino e condita con olio evo, erba cipollina, sale, pepe e un filo di aceto balsamico.
Conclusioni :
un'esperienza veramente soddisfacente sia per l'ego che per il palato, perché il mio primo sale è venuto veramente bene, fresco, leggero e saporito, anche se non ho salato la cagliata. Da rifare sempre, ora che mi sono lanciata, penso proprio che diventerà uno standard.
Con il siero ho fatto anche la mia prima ricottina, ma per quella...un'altra puntata..
Il Primo Sale
Prendo una pentola di acciaio e vi verso due litri di latte che metto a scaldare a fuoco dolce mescolando spesso. Deve raggiungere la temperatura di 38 - 40° e, non avendo il termometro, seguo il metodo che utilizzavo quando avevo mio figlio piccolo e dovevo preparargli il bagnetto con l'acqua che non doveva superare questa stessa temperatura, bagnando il mio gomito, ovviamente ben pulito, nel latte. In una tazzina da caffè sciolgo un quarto di misurino di caglio (quello che ho trovato in farmacia è in polvere) con un po' di latte e lo aggiungo al resto del latte mescolando per bene. Poi copro con il coperchio e lascio riposare per un'ora.
Trascorso questo tempo, mi ritrovo un composto dalla consistenza di un budino. Con un coltello pratico un taglio verticale, uno orizzontale e due obliqui. Con la frusta poi continuo a rompere la cagliata con movimenti obliqui. Rimetto sul fornello per un minuto, riportando la temperatura a 45°.
Ora con un colino a trama fitta raccolgo la cagliata avendo cura di scolarla il più possibile dal siero e la poso nelle fuscelle. Le lascio scolare dal siero residuo a temperatura ambiente per circa un paio d'ore, poi le ripongo in frigorifero. Vi lascio immaginare il profumo di caseificio che è rimasto nella mia cucina, inebriante...!
Con due litri di latte ne vengono due forme di circa due etti ciascuna. Dopo un giorno di riposo si possono consumare.
Ne ho fatto una dadolata, accompagnata con pomodorini ricci di Pachino e condita con olio evo, erba cipollina, sale, pepe e un filo di aceto balsamico.
Conclusioni :
un'esperienza veramente soddisfacente sia per l'ego che per il palato, perché il mio primo sale è venuto veramente bene, fresco, leggero e saporito, anche se non ho salato la cagliata. Da rifare sempre, ora che mi sono lanciata, penso proprio che diventerà uno standard.
Con il siero ho fatto anche la mia prima ricottina, ma per quella...un'altra puntata..
Sabrina
Per essere la tua prima volta è venuto propio bellissimo. Complimenti
RispondiEliminaWow!!!! Che meravigliaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaGnammmmmm...ciao.
Vera
Maria, Francesca grazie! Ma che belle cose che fate! E siete simpaticissime..!
RispondiEliminaVera amore ti sto preparando un pacchettino con il caglio e altre cosine presto in viaggio per le Canarie...!!! Bacio!
Che spettacolo, Sabrina! questa è la cucina che piace a me- genuina e antica, non so come dire- e di cui sento sempre di più la mancanza.
RispondiEliminacomplimenti
alessandra
Alessandra grazie mille, sei veramente troppo buona. Comunque si, condivido i tuoi gusti, semplicità e genuità e poi...ma quanto è bello sperimentare..? Bacio.
RispondiEliminaTi è venuto proprio bene e immagino la grande soddisfazione che ti avrà dato questa preparazione! Buona serata Laura
RispondiEliminaCIAO, MI PIACE MOLTO LA SUA BLOG.
RispondiEliminaBRAD :)
Grazie Laura..si una grandissima soddisfazione e mi sono divertita da matti! bacio.
RispondiEliminaGrazie Brad, sei molto gentile!
Mica sapevo del tuo problemino!!!!!!
RispondiEliminaAuguri e benritornata.
Questo primo sale è veramente bellissimo.
Complimenti, mi hai fatto venire la voglia di provarci
Pensavo di aver postato un commento, si vede che blogger se lo è mangiato pensando di assaggiare il tuo splendido primo sale.
RispondiEliminaNon sapevo dei tuoi problemini.
Benritornata!!!!!!!!!
Lydia cara, tutti e due i tuoi commenti son venuti! Grazie, ora finalmente sto meglio!
RispondiEliminaProvalo il formaggino perchè è veramente una soddisfazione!
Bacio
Lot of yummy food and they are so delicious. Thank you for your nice comment on my blog.
RispondiEliminaBellissimo questo formaggio. Ci avevo provato tantissimi anni fa facendo una specie di ricotta, poi non mi sono più cimentata. Mi fai venire volglia di provare.
RispondiEliminaciao
Stefania grazie sei molto carina e che bello che è il tuo blog!
RispondiEliminaProvalo il formaggino perché è delizioso!
...mmmhhh invoglia proprio. In effetti il formaggio mi manca tra le preparazioni. Ho anche il mio socio di lavoro che lo prepara da qualche mese, devo proprio provare a farlo anche io!
RispondiEliminaFare il formaggio è una vera soddisfazione, a me da la stessa gioia di quando preparo un pane come si deve!
RispondiEliminaIl mio primo "primo sale" non lo scorderò mai: bravissima!
Nutella provaci!
RispondiEliminaPupina grazie mille! Ora l'ho messo a sistema, tutti i sabati la mia cucina si trasforma in caseificio.
Un abbraccio.