mercoledì 17 giugno 2009

Insalata di riso venere alla greca.

Adoro la Grecia, ci sono stata diverse volte. Rispecchia molto l'idea che ho di vacanza, per le tante belle isole, per l'acqua del mare, una calda piscina , il cibo è ottimo, ci sono tanti posti da visitare colmi di storia e scegliendo luoghi meno trendy, si può trovare tranquillità anche in pieno agosto.
Da giovane, quando avevo mio figlio piccolo e un senso d'avventura più spiccato di adesso, si partiva senza prenotare nulla, solo con in testa la meta e a volte poteva succedere di cambiare idea strada facendo. Per noi lo slogan "No Alpitour? Ahi, ahi ahi..." non è mai esistito...
Quell'anno la scelta è stata Karpathos, un'isola del Dodecanneso allora praticamente sconosciuta. Per arrivarci un viaggio che non vi dico, chiaramente in auto perché il mio ex marito aveva il terrore di volare. Siamo partiti da Imola alla volta di Passo Resia in val Venosta, a prendere nostro figlio in vacanza con i nonni; fermi giusto il tempo di gustarci le meravigliose tagliatelle ai funghi porcini di mia suocera, siamo ripartiti attraversando tutta L'Austria, entrando poi in quella che era la Yugoslavia.
Arriviamo a Belgrado alle due di notte e mentre cerchiamo un posto per dormire, tac...si rompe il filo della frizione (parentesi: prima della partenza avevo portato l'auto dal meccanico per il consueto tagliando, dicendogli di controllare la frizione perché staccava male....). Arriva dal nulla una pattuglia della polizia che ci accompagna in un albergo vicino e ci consiglia l'iter da seguire il giorno dopo, domenica, per rimettere in sesto l'auto. The day after: dopo mille peripezie e un tot di soldini, riusciamo a ripartire nel tardo pomeriggio alla volta della Grecia. Atene in piena notte e con mille chilometri sulle spalle ci appare come un video game. Strade come autostrade ma senza guard rail, automobili che sfrecciano ovunque e non ti danno il tempo di capire dove devi andare, clacson che suonano ininterrotti e automobilisti che imprecano ad ogni nostra piccola esitazione. Comincio ad accusare...l'albergo è un miraggio e lo stomaco è vuoto come un frigorifero prima della partenza... Ma finalmente arriviamo...prendiamo un latte con biscotti nel bar dell'albergo e voliamo a letto. la stanchezza è talmente tanta che non sentiamo neanche i trecentomila treni che passano davanti alla finestra della nostra camera...
La mattina mi sveglio imbestialita, chissenefrega di Atene, me ne voglio andare subito. Andiamo al Pireo per prendere il traghetto per Rodi, passaggio obbligato per Karpathos, ma il primo parte solo alle nove di sera. L'idea di riprendere la macchina e ributtarmi in quella bolgia mi terrorizza. Quindi optiamo per un giro turistico in taxi: ottima decisione, altro mondo, altra vita, Atene mi si trasforma sotto gli occhi e diventa una città meravigliosa. Il taxista si improvvisa guida turistica e nel tragitto dal porto all'Acropoli, ci mostra tante bellezze di questa città. Siamo incantati...e il nostro umore cambia improvvisamente. Alla sera quasi mi dispiace doverla lasciare.
Tredici ore di navigazione su una poltrona, l'unico comodo e che dorme come un angioletto è mio figlio, avvolto nel suo sacco a pelo. Arrivati a Rodi, cominciamo entrare in atmosfera vacanze, il traghetto per la nostra meta parte alle otto di sera e abbiamo tutto il giorno per gironzolare per l'isola.
Ci guardano tutti incuriositi, siamo gli unici ad avere la nostra auto...in effetti chi affronta un viaggio del genere (3 giorni...) quando in aereo da Bologna ci sei in poco più di tre ore...?
Durante il viaggio avevo letto sulla guida di un posto descritto come magico, la valle delle farfalle.
E' una valle verdissima, percorsa da ruscelli e cascate e piena di sentieri e percorsi su ponticelli per poter godere di una splendida passeggiata in un ambiente naturalistico e suggestivo. Per tutta l'estate vi vivono queste farfalle gialle e nere, attirate dalla resina dei pini e dall'aria che rimane fresca anche nelle giornate più calde. Si mimetizzano completamente con le cortecce degli alberi, l'unico handicap è che sono farfalle notturne e per poterle vedere in tutta la loro bellezza, è necessario sbattere le mani, come per applaudirle e loro, svegliandosi, cominciano a svolazzare allegramente. Enrico, mio figlio, è eccitatissimo e come tutti i bambini, è difficile tenerlo a freno in un contesto del genere. Nonostante lo riprenda più volte dicendogli di smetterla di battere le mani, le farfalle stanno dormendo, non bisogna disturbarle, ma lui non ci sente e continua imperterrito. Davanti a noi una coppia di tedeschi un po' anzianotti. L'uomo si volta verso Enrico e con uno sguardo veramente atroce, lo ricordo come fosse successo ieri, gli urla "Basta maledetto!". Cosa? Maledetto? Mi parte di colpo la vena, mi sale il sangue romagnolo e sfoderando un inglese fluido e quasi perfetto, me lo mangio di improperi! Ecchecavoli, ma si può dire ad un bambino di 5 anni maledetto?
Beh a parte il viaggio lunghissimo, questo è stato l'unico episodio negativo di tutta la vacanza.
Alla sera non siamo ripartiti, ma siamo rimasti a Rodi per una settimana, trovando una bellissima sistemazione nella baia di Lindos a casa di pescatori di origine italiana che ci hanno quasi adottato, come dicono loro, una faza una raza. E le ultime due settimane di vacanze le abbiamo trascorse a Karpathos, isola misteriosa e affascinante, con un'atmosfera quasi irreale, mangiando pesce fresco tutti i giorni, meravigliose insalate greche che solo la hanno quel sapore unico, bevendo Ouzo e Metaxa e tuffandoci in quel mare limpido e caldo come una piscina.

A ricordare quei luoghi mi è ritornata la voglia di tornarci...mi sa che ad agosto....


Insalata di riso venere alla greca

riso-venere-alla-greca

Ingredienti :

riso venere
pomodori (io ho usato i datterini)
cetriolo
peperone
olive greche
cipolla Tropea
feta
origano
olio evo

Le quantità non le indico perché l'insalata di riso la faccio ad occhio da anni, sorry...
Il riso venere è un riso integrale e bisogna lavarlo bene prima di cuocerlo, per pulirlo dalle impurità.
Cuocere il riso in acqua salata per una quarantina di minuti. Tagliare a cubettini i pomodori e metterli a sgocciolare in un colapasta. Tagliare il cetriolo, la cipolla e la feta sempre a cubetti, i peperoni (friarielli) a rondelline. Mettere tutti gli ingredienti in un'insalatiera, comprese le olive e salare. Unire per ultimi i pomodori e il riso, passando quest'ultimo sotto un getto di acqua fredda.
Condire con abbondante origano e olio evo. Lasciare riposare una mezz'ora in frigorifero, per permettere al riso di assorbire tutti gli aromi. Il giorno dopo è ancora più buona.

Sabrina

2 commenti:

  1. Sabri,
    anch'io sono stata in Grecia anni fa ma non ne ho un ricordo così bello, forse perchè sono rimasta nel continente e non ho visitato le isole! Comunque l'insalata con il riso venere la facciamo spesso, anche con il pesce ed è molto coreografica, oltre che molto buona! Poi presentata sui bicchierini...
    Saluti,
    Valeria

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  2. Valeria, a me è piaciuta sempre tanto, forse come dicevo, rispetta molto la mia dimensione.
    Grazie, mi vieni sempre a salutare e sei sempre molto carina..!
    buona serata.

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