La madeleine di Proust legata ai funghi è il ricordo dei miei suoceri.
Ogni volta che sento il profumo dei porcini è la che la mia mente ritorna, a Resia in Val Venosta. Qua erano soliti trascorrere le vacanze estive i genitori del mio ex marito, due persone meravigliose alle quali sono stata sempre molto legata.
Mario non c'è più da oramai 10 anni e la sua mancanza si sente ogni giorno. Era un uomo forte, rispettato da tutti, quello che lui diceva era legge, ma era anche di una generosità infinita. Il nostro è stato un rapporto conflittuale, eravamo come il cane e il gatto, ma siamo stati anche molto complici e ogni volta che ho avuto necessità del suo aiuto, lui c'è sempre stato. Poi c'è una cosa particolare che ci legava, entrambi "ruscaroli", ci piaceva andare per cassonetti a recuperare vecchi oggetti abbandonati e riportarli a nuova vita.
Augusta invece è sempre stata una donna bionica, grande lavoratrice,di una bontà infinita, mia mentore per un'infinità di cose, dal giardinaggio alla cucina, dalla coltivazione dell'orto alla cura degli animali da cortile e i suoi racconti sul suo vissuto durante la seconda guerra mondiale sono tuttora avvincenti. Mi ha sempre voluto un gran bene e anche ora che suo figlio ed io siamo separati, mi cerca sempre e si preoccupa per me. Mia suocera è una fungarola nata. Ci fu un'estate che riusci a raccogliere quasi un quintale e mezzo di porcini tutto da sola. Il nostro compito era quello di affettarli e stenderli al sole per seccarli. E a tavola un tripudio, cucinati e serviti in tutti i modi possibili e immaginabili. Il profumo inebriante impregnava qualsiasi cosa, anche quando tornavamo a casa, continuavo a sentirlo per giorni.
Un bacione e un abbraccio stretto a tutti e due...
Al contrario, io non son mai riuscita a trovare un fungo neppure a pagarlo a peso d'oro, tanto che, domenica scorsa passeggiando in un castagneto qua sui colli, ho trovato un porcino e non potevo credere ai miei occhi. Ma con un funghetto solo che ci potevo fare? Nulla, quindi ho comprato una confezione di funghi misti coltivati e ho fatto questa zuppetta.
Ogni volta che sento il profumo dei porcini è la che la mia mente ritorna, a Resia in Val Venosta. Qua erano soliti trascorrere le vacanze estive i genitori del mio ex marito, due persone meravigliose alle quali sono stata sempre molto legata.
Mario non c'è più da oramai 10 anni e la sua mancanza si sente ogni giorno. Era un uomo forte, rispettato da tutti, quello che lui diceva era legge, ma era anche di una generosità infinita. Il nostro è stato un rapporto conflittuale, eravamo come il cane e il gatto, ma siamo stati anche molto complici e ogni volta che ho avuto necessità del suo aiuto, lui c'è sempre stato. Poi c'è una cosa particolare che ci legava, entrambi "ruscaroli", ci piaceva andare per cassonetti a recuperare vecchi oggetti abbandonati e riportarli a nuova vita.
Augusta invece è sempre stata una donna bionica, grande lavoratrice,di una bontà infinita, mia mentore per un'infinità di cose, dal giardinaggio alla cucina, dalla coltivazione dell'orto alla cura degli animali da cortile e i suoi racconti sul suo vissuto durante la seconda guerra mondiale sono tuttora avvincenti. Mi ha sempre voluto un gran bene e anche ora che suo figlio ed io siamo separati, mi cerca sempre e si preoccupa per me. Mia suocera è una fungarola nata. Ci fu un'estate che riusci a raccogliere quasi un quintale e mezzo di porcini tutto da sola. Il nostro compito era quello di affettarli e stenderli al sole per seccarli. E a tavola un tripudio, cucinati e serviti in tutti i modi possibili e immaginabili. Il profumo inebriante impregnava qualsiasi cosa, anche quando tornavamo a casa, continuavo a sentirlo per giorni.
Un bacione e un abbraccio stretto a tutti e due...
Al contrario, io non son mai riuscita a trovare un fungo neppure a pagarlo a peso d'oro, tanto che, domenica scorsa passeggiando in un castagneto qua sui colli, ho trovato un porcino e non potevo credere ai miei occhi. Ma con un funghetto solo che ci potevo fare? Nulla, quindi ho comprato una confezione di funghi misti coltivati e ho fatto questa zuppetta.
Ingredienti per 2 persone :
gr. 400 di funghi misti freschi con porcini
gr. 50 di salsiccia
1 cucchiaio scarso di farina
prezzemolo a piacere
1 spicchio d'aglio
brodo di gallina o vegetale
sale, pepe, olio evo
pane toscano per crostini
Scaldare in un tegame di terracotta l'olio con lo spicchio d'aglio schiacciato.
Unire la salsiccia sbriciolata e fare rosolare.
Pulire i funghi, lavarli, asciugarli e tagliarli a pezzetti. Aggiungerli al soffritto con un po' di prezzemolo tritato e cuocerli per qualche minuto, fintanto che non buttano la loro acqua. Togliere l'aglio.
Versare il brodo bollente, tenendone da parte una piccola quantità che ci servirà per stemperare il cucchiaio di farina. Cuocere per una ventina di minuti con il coperchio e a bassa fiamma.
Ora aggiungere la farina stemperata, mescolare bene, aggiustare di sale e terminare la cottura in circa dieci minuti.
A parte nel frattempo tagliare quattro fette di pane toscano, strofinarle con uno spicchio d'aglio, l'olio e un po' di sale e gratinarle sulla piastra.
Servire la zuppa con i crostini, una bella macinata di pepe, una spolverata di prezzemolo tritato e un giro d'olio.
Unire la salsiccia sbriciolata e fare rosolare.
Pulire i funghi, lavarli, asciugarli e tagliarli a pezzetti. Aggiungerli al soffritto con un po' di prezzemolo tritato e cuocerli per qualche minuto, fintanto che non buttano la loro acqua. Togliere l'aglio.
Versare il brodo bollente, tenendone da parte una piccola quantità che ci servirà per stemperare il cucchiaio di farina. Cuocere per una ventina di minuti con il coperchio e a bassa fiamma.
Ora aggiungere la farina stemperata, mescolare bene, aggiustare di sale e terminare la cottura in circa dieci minuti.
A parte nel frattempo tagliare quattro fette di pane toscano, strofinarle con uno spicchio d'aglio, l'olio e un po' di sale e gratinarle sulla piastra.
Servire la zuppa con i crostini, una bella macinata di pepe, una spolverata di prezzemolo tritato e un giro d'olio.
Sabrina
io pure, son nipote di un noto "fungarolo" e l'unico fungo che ho trovato era velenoso... Che bello il ritratto dei tuoi suoceri, siete stati fortunati ad incontrarvi e non è roba da tutti i giorni sentire di una suocera che riesce a mantenere un rapporto così affettuoso con la nuora, dopo una separazione: di solito, se non son "coltelli", è indifferenza pura. Dalle un abbraccio anche da parte mia, mentre mi copio 'sta meraviglia di zuppa...
RispondiEliminaun bacione
ale
la mia socia è appassionata di funghi quanto me e nonostante le nostre infinite allergie , ringraziando il cielo , ancora li possiamo mangiare!!!!
RispondiEliminaBell'idea, baci
Grazie Ale, si è vero sono stata fortunata, mia suocera è una donna speciale. Un abbraccio.
RispondiEliminaDani sei sempre gentilissima e abbasso le allergie! Baci.