Due ricette della tradizione romagnola il rosolio e i ravioli, due madeleines di Proust, soprattutto il rosolio.
Quando sento l'aroma di questo liquore non posso fare a meno di ripensare alla mia nonna Stellina, addirittura associo il ricordo a quando mi faceva il bagno nella catinella, ma è solo un transfert non è un ricordo vero, avevo solo pochi mesi, non è possibile che ricordi questo momento, ma ho tante foto che lo documentano e quindi mi sembra di ricordarlo. Ero legatissima alla mia nonna, stavo sempre con lei, mi ha insegnato a lavorare all'uncinetto e a fare i miei primi pastrocchi in cucina. E' morta troppo presto, avevo solo sei anni e sono certa che tante cose nella mia vita sarebbero state diverse se lei fosse vissuta più a lungo, ma è e rimarrà una delle figure più importanti.
Il rosolio è uno di quei liquori presente nella dispensa di ogni famiglia romagnola, perché è un ingrediente basilare di alcuni dei nostri dolci più amati, come la zuppa inglese, la torta di riso e i ravioli.
Ecco, su questi c'è una delle tante discussioni riguardo ai cibi tra Emilia e Romagna. In Emilia son femmine, cioè le chiamano le Raviole, per noi in Romagna son maschi..i Ravioli, a dimostrazione c'è una della sagre più antiche, la Sagra dei ravioli di Casalfiumanese, dove dalla torre del municipio, lanciano i ravioli in piccoli sacchetti e sotto c'è il putiferio per potersene accapparrare...negli anni ho visto scene veramente esilaranti, litigate feroci alla Bud Spencer e Terence Hill, solo per poter rivendicare il possesso del tanto desiderato sacchetto.
In ogni caso, ravioli o raviole, la ricetta è pressoché la stessa, le variazioni sul tema non sono date dalle origini delle due fazioni, ma come mi è già più volte capitato di dire, dalle tradizioni familiari. Questa è la mia.
Rosolio di bacche di rosa canina.
1/2 litro di alcool a 90°
1/2 Kg di zucchero
6 dl di acqua
1/2 stecca di vaniglia
15 gr di cannella
10 gr di coriandolo
2 chiodi garofano
5 gr di fiori di anice
10 gr di cardamono
2 chiodi garofano
50 gr di bacche di rosa canina
colorante rosso per alimenti
Preparare uno sciroppo facendo bollire l'acqua con lo zucchero, lasciar poi raffreddare. Tritare la vaniglia, la cannella, il coriandolo i chiodi di garofano, i fiori di anice e il cardamono. Versare il preparato in un vaso di vetro con l'alcool, le bacche di rosa canina e lo sciroppo. Chiudere ermeticamente, riporre in luogo fresco e buio per 2 mesi, agitando ogni tanto.
Trascorso questo tempo, mescolare bene, aggiungendo un po' di colorante rosso per alimenti se il preparato risulta troppo rosa e far riposare altri 2 giorni. Filtrate bene, imbottigliare e chiudere con tappo di sughero.
Ravioli con marmellata di albicocche.
Dose per circa 20 ravioli :
gr 500 di farina
gr 250 di zucchero
gr 50 di burro ammorbidito
3 uova
1 pizzico di sale
la buccia grattugiata di un mezzo limone
1 cucchiaino di bicarconato
latte se necessario
marmellata gusto a piacere
zucchero e rosolio per farcire
Impastare velocemente tutti gli ingredienti. Stendere la pasta con il mattarello e con un bicchiere o un coppapasta, ricavare dei cerchi di circa 7 cm di diametro. Riempirli di marmellata e chiuderli a mezzaluna. Disporli in una teglia ricoperta di carta da forno. Cuocerli in forno già caldo a 180° per circa 15 minuti.
Lasciarli raffreddare. Mettere in due piattini un po' di zucchero e nell'altro un po' di rosolio. Bagnare la parte bombata del raviolo nel rosolio e subito nello zucchero. Farli asciugare su una gratella e porti in una scatola di latta.
Una variante per il ripieno per il periodo invernale è quella di unire alla marmellata di prugne delle castagne cotte e schiacciate con la forchetta....uhmmm deliziosi...
...come è deliziosa Ely e il suo meraviglioso blog. Con questa ricetta partecipo al suo giveaway che..oddiomio...finisce proprio oggi, "Something rEd".
Alla prossima. Sabrina
Però è bello avere anche dei ricordi indotti ella nonna. La mia invece stava troppo lontana e fino ai 9 anni pensavo di non averla nemmeno... Poi abbiamo recuperato il tempo perduto quando andavo all'Università, perché lei si trasferì a casa nostra, però ricordo ancora quando in estate andavamo nella sua villa a mare e il 15 agosto ci metteva tutti a fare le orecchiette... e noi eravamo 15 nipoti. Pagherei per poter tornare indietro e godere di quei momenti...
RispondiEliminaP.s. Ma perché metti il colorante nel rosolio? è proprio necessario?
Baci e a presto
Stefania
Eggià cara Stefania...condivido perfettamente...
RispondiEliminacerte nonne sono un patrimonio preziosissimo.
Il colorante lo metti solo se le bacche non hanno colorato in modo naturale il rosolio, a volte rimane veramente rosa pallido. Comunque ora si trovano coloranti naturali senza adittivi.
Grazie e un bacio.
Ciao Sabry...grazie della visita e del commento, un abbraccio.
RispondiEliminaMax carissimo grazie a te..:)) Un abbraccio.
RispondiEliminache belle ricette della nostra tradizione! grazie sabrina. non so quando ma le proverò.
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