Dal fruttivendolo:
- Buonasera Alberto. Ha ancora delle pere volpine?
- Buonasera Sabrina, certo, ne ho ancora qualche chilo, quante ne desidera?
Dietro di me una voce...
- Signora mi scusi, le servono tutte? Possiamo fare a metà, le rincresce? Sa, son venuta in centro solo per le volpine di Alberto!
Una giovane ragazza tutta imbacuccata dentro ad un piumino con pelliccia, mi guarda con occhioni supplicanti, ai quali non posso proprio dire di no. E Alberto diligentemente, pesa le pere e le divide in parti uguali, due chili abbondanti a testa che soddisfano entrambe.
Incuriosita chiedo alla ragazza che ci fa con le pere.
- Uh sa, ho trovato in internet su un blog, la ricetta di queste pere volpine, un frutto che non conoscevo assolutamente. E così ho cominciato a cercarle, finchè non le ho trovate da Alberto. Bene, non riesco più a farne a meno e neanche i miei amici che ogni volta che vengono a trovarmi me le chiedono. Sono buonissime e mentre le preparo, diffondono in casa un profumo inebriante.
- Uhm...mi scusi, ma si ricorda come si chiama il blog?
- Si, è di una ragazza bolognese (uhhh grazie per la ragazza!!), Les madeleines di Proust. Lo cerchi e le provi, perchè è una ricetta favolosa. E lei come le fa?
E qua casca l'asino, non c'è verso che mi presenti, non è proprio il caso, mi intimidisco, farfuglio qualcosa del tipo "è tardissimo", prendo le mie pere, pago, saluto e scappo di corsa come una ladra. Che cretina che sono, mi sto proprio sulle balle quando faccio così...
Però...che soddisfazione! Se per caso mi rileggi, grazie, non immagini quanto mi ha fatto bene il nostro incontro e che onore sia stato per me incontrarti e dividere con te le pere volpine.
Mi ha fatto bene perchè ogni tre per due penso di cancellare dal web il mio piccolo blog, perchè non mi sento all'altezza di continuare, perchè non ho tempo da dedicarvi, perchè sono perennemente a dieta e non posso cucinare e quindi che pubblico?
Ma poi succedono queste cose che mi ridanno fiducia e anche se lo trascuro, anche se non sono presente e non ho nulla da insegnare, mi fa stare bene e non voglio rinunciarvi per nulla al mondo.
E dopo quasi un mese di latitanza ricomincio da un piatto vegetariano, gustoso e saporito, per chi ha poco tempo, ma ha voglia comunque di mettere in tavola un secondo appetitoso e nutriente.
L'insalata di lenticchie e il tortino di verza e zucca.
Ingredienti per 4 tortini monoporzione:
4 foglie di verza + 3
gr 200 di zucca cotta al forno
gr. 150 di caprino fresco
1 dl di panna fresca
2 uova
sale pepe olio evo
burro e pangrattato
Ungere con il burro 4 pirottini di alluminio e spolverizzarli con il pangrattato.
Sbollentare per un paio di minuti in acqua salata 4 foglie di verza della grandezza ideale a ricoprire i pirottini.
Asciugarle bene e adagiarle nei pirottini.
Mettere in una padella a scaldare due cucchiai di olio e cuocere, finchè non appassiscono, le altre tre foglie di verza tagliate a julienne, salre e pepare.
Tagliare a pippoli tocchetti la zucca, unire il caprino, le uova sbattute, la panna e la julienne di verza, aggiustare di sale e pepe.
Riempire i pirottini con il composto ottenuto, chiudere bene con i lembi delle foglie di verza in eccesso e cuocere in forno caldo a 180° per 10 minuti.
Per l'insalata:
gr. 100 di lenticchie di Castelluccio
gr. 100 di spinacino
gr. 100 di radicchio di campo
gr. 80 di mandorle
1 grosso cuore di sedano
20 chicchi d'uva bianca
3 spicchi d'aglio
1 foglia di alloro
1 rametto di rosmarino
sale pepe olio evo
Lessare le lenticchie di Castelluccio con l'alloro, il rosmarino e due spicchi d'aglio. Dopo 20 minuti salare, pepare, coprire la pentola e lasciare raffreddare.
Lavare, asciugare e tagliare a metà i chicchi d'uva.
Tritare grossolanamente le mandorle e tostarle leggermente.
Tagliare il sedano a bastoncini corti, tritare le foglie più tenere, saltare in padella a fuoco vivo per due minuti con due cucchiai d'olio e lo spicchio di aglio rimasto.
Spegnere il fuoco quando il sedano sarà dorato ma croccante, regolare di sale e trasferirlo su un piatto da portata.
scolare le lenticchie, disporle sul piatto e aggiungere gli spinacini e i radicchi mondati e centrifugati.
Unire le mandorle e i chicchi d'uva. Condire con olio evo, sale e pepe.
Servire subito in compagnia del tortino di verza.
Sabrina
Sabry, che bella soddisfazione!!! io sono come te in fondo il blog non è per farci belle con gli altri..vedrai che la prossima volta sarà lei a riconoscerti. Un grande abbraccio tesoro. Claudia
RispondiEliminaCiao ciccina! Come stai? Quando vieni a Bologna???? Ho voglia di ritornare con te da Eataly e in altri 100 posti! Grazie e un bacione.
EliminaCiao! il blog rappresenta un pò quello che siamo, una facciata di noi, che non necessariamente dobbiamo conoscere in tutto e per tutto...Noi non lo consideriamo un modo per apparire, ma solo per far eciò che ci piace!
RispondiEliminaSplendida idea questi tortini: sono davvero smeplici ed originalissimi! e ricercata anche l'insalata di lenticchie e co. che li accompagna!
un bacione
Grazie ragazze. Condivido totalmente.
RispondiEliminaIn realtà la mia incostanza a volte mi fa sentire inadeguata, ma del resto anche qesta fa parte di me.
Vi abbraccio.
Ho fatto la mia scelta di diventare vegetariana ,da molto tempo,e mi fa molto piacere il trovare ricette come queste che ci aiutano ad avere più scelta nel nostro mangiare;questa ricetta me la segno e anche perche vado matta per le lenticchie.Daniela
RispondiEliminaMa non ti azzardare neanche a chiudere il blog che di licenzio da segretaria !!!! :-D
RispondiEliminaSe anche solo ti dovesse capitare di postare una ricetta al mese... noi siamo qui ad aspettarla: sarebbe come stare seduti al tavolo con te a chiacchierare ed a mangiare di gusto (visto che purtroppo non possiamo farlo fisicamente, vista la lontananza, almeno facciamolo telematicamente :-D).
Ed ora, solo per aver pensato questa malsana azione, pretendo da te un altro barattolo di pere volpine!!! Bella la scusa eh!?! hahahahahaha
P.s.: i tortini li vedo alla grande !!
P.p.s.: probabilmente anche io avrei agito come te dal fruttivendolo, anche se mi sarebbe venuta la tentazione di "svelarmi" :-)
P.p.p.s.: passi per il più che giustificato "ragazza" ma..... farsi passare per BOLOGNESE... tze !!! :-D
ahahahahahahhahh mi fai morire!!!!ti voglio bene, un vasetto è troppo poco per te! Grazie del sostegno, assolutamente apprezzato. ti abbraccio forte.
EliminaDaniela Cessione del 5°, non so cos'abbia blogger, non riesco a risponderti sotto al tuo graditissimo commento.
RispondiEliminaNon sono vegetariana, ma un pasto senza verdure non è un pasto. E rispetto a qualsiasi altro cibo, una pietanza di verdure può essere completa, una sola di carne o pesce no. Anche per questo la adoro.
Grazie della visita e buona serata.
ricetta bella bella. sono venuta a leggere la tua della zuppa imperiale e mi vedo questo tortino. domani lo provo.
RispondiEliminae la storia, che bella 'sta storia! anche io non sono capace di parlare del mio diario. che non sono cuoca, non ho nulla da insegnare ma solo esperienza personale su tre o quattro preparazioni ripetute allo sfinimento. ma la soddisfazione quando ti dicono che hanno provato, che sono d'accordo, che condividono. lo facciamo per noi no? baci sabri