Stamattina mi sono svegliata con il profumo di primavera nell'aria, gioia e voglia di fare, ma alla mia età dovrei saperlo che le brutte notizie sono sempre dietro l'angolo, in agguato e si fanno vive quando meno te lo aspetti.
Due anni e mezzo fa mio figlio e un suo caro amico hanno aperto coraggiosamente un negozio di attrezzature sportive e streetwear. Coraggiosamente perchè il momento storico non è certo dei più facili, soprattutto in una città come Imola, dove i negozi in centro storico chiudono in continuazione.
Aiutati dall'entusiasmo della loro giovane età si sono lanciati in questa avventura progettando e costruendo da soli l'arredamento del loro negozio, comprando asse di legno di castagno in una segheria.
Con il loro ingenio e le loro manine d'oro hanno trasformato quattro pareti in un chalet di montagna.
Hanno investito molto nel marketing, creando eventi, pubblicità, sfilate di moda, un sito di e-commerce appena uscito, ma tutto ciò non è servito a nulla.
Con il loro ingenio e le loro manine d'oro hanno trasformato quattro pareti in un chalet di montagna.
Hanno investito molto nel marketing, creando eventi, pubblicità, sfilate di moda, un sito di e-commerce appena uscito, ma tutto ciò non è servito a nulla.
Purtroppo lo stato non aiuta i giovani e le piccole imprese. E' uscita una legge che non permette ad una attività di stare in passivo per più di due anni, cosa assolutamente inconcepibile!
Un negozio che è aperto da appena due anni e mezzo e che ha investisto per promuoversi, come può avere già un bilancio in attivo? Da che mondo e mondo qualsiasi attività necessita di un periodo di rodaggio, figuriamoci in un momento come questo!
Fatto sta che così è, questa è la legge. Peccato però che quello che i ragazzi hanno speso, soprattutto per la burocrazia assurda che c'è in Italia, come ad esempio i tremila e passa euro di spese notarili per avviare una società srl, non ne venga rimborsato un centesimo.
E quindi questa mattina mio figlio mi ha chiamata dandomi la notizia che a fine aprile, se qualcosa non cambia, saranno costretti a chiudere. Era veramente amareggiato, perchè in questa attività ci ha messo l'anima e ci ha creduto e ci crede ancora. Avrebbe solo bisogno di un poco più di tempo che però a quanto pare non c'è più.
Non c'è nulla di più straziante che vedere un figlio che soffre e che non riesce a realizzare i suoi sogni.
Dalla rabbia ho cominciato a scrivere di getto, cercando di sfogare tutta la mia frustrazione.
Fortunatamente abbiamo un carattere che non ci permette di soccombere. La grande resilienza ci aiuta ad affrontare gli ostacoli con coraggio e speranza.
Enrico ha 28 anni e tutta la vita davanti. E' in gamba, intelligente e nonostante tutto ancora tanta voglia di fare e di costruire. So con certezza che saprà rimettersi in gioco e trovare la sua strada.
E io come sempre camminerò di fianco a lui.
Forza e coraggio tesoro mio.
Questo doveva essere il post di ringraziameno per chi ha partecipato al mio contest, ma lo rimando alla prossima settimana. Oggi il mio blog è il mio diario, il luogo che raccoglie le mie gioie e i miei dolori.
Torta di carote e pane secco.
Ingredienti:
4 uova medie
gr. 100 di zucchero di canna
gr. 300 di carote
gr. 200 di mandorle
gr. 80 di farina di farro integrale
gr. 80 di pangrattato integrale
due cucchiai di marmellata di agrumi
2 cucchiai di olio evo
Montare i tuorli con lo zucchero. Grattugiare le carote e unirle alle uova. Tostare le mandorle e tritarle finemente. Unirle all'impasto con la farina, il pangrattato e due cucchiai di marmellata di agrumi (io ho utilizzato quella di arance amare). Aggiungere l'olio.
Montare a neve ferma gli albumi con un pizzico di sale e incorporarli delicatamente all'impasto.
Oliare uno stampo, cospargerlo di pangrattato, versare il composto e cuocere in forno preriscaldato a 200° per 45 minuti circa.
Servire la torta spolverizzata di zucchero a velo.
Un abbraccio affettuoso e buon fine settimana.
Ingredienti:
4 uova medie
gr. 100 di zucchero di canna
gr. 300 di carote
gr. 200 di mandorle
gr. 80 di farina di farro integrale
gr. 80 di pangrattato integrale
due cucchiai di marmellata di agrumi
2 cucchiai di olio evo
Montare i tuorli con lo zucchero. Grattugiare le carote e unirle alle uova. Tostare le mandorle e tritarle finemente. Unirle all'impasto con la farina, il pangrattato e due cucchiai di marmellata di agrumi (io ho utilizzato quella di arance amare). Aggiungere l'olio.
Montare a neve ferma gli albumi con un pizzico di sale e incorporarli delicatamente all'impasto.
Oliare uno stampo, cospargerlo di pangrattato, versare il composto e cuocere in forno preriscaldato a 200° per 45 minuti circa.
Servire la torta spolverizzata di zucchero a velo.
Un abbraccio affettuoso e buon fine settimana.
Sabrina
E davvero triste quello che è successo a tuo figlio... Viviamo in uno stato perennemente in crisi che riversa le sue frustrazioni sui poveri cittadini...
RispondiEliminaInvece di incentivare l'occupazione e lo sviluppo delle imprese, mettono i bastoni tra le ruote... Assurdo!
Fatevi coraggio e camminate sempre a testa alta!
Grazie del sostegno Morena. Non resta altro che tenere duro.
EliminaTi abbraccio e ti auguro un buon fine settimana.
Sabrina
Da coetanea di tuo figlio posso capire lo sconforto, ma noi giovani cadiamo e ci rialziamo continuando il nostro cammino che è reso più dolce da voi mamme stupende!
RispondiEliminaGrazie dolce Sweet, siete dei giovani fortissimi, avanti tutta!!!
EliminaUn bacione.
Sono una mamma anche io e capisco benissimo la tua sofferenza. E' vero che questo stato e questo triste momento storico non aiutano i nostri giovani ma loro hanno dentro la forza e la speranza della gioventù e auguro a tuo figlio tutto il meglio possibile.
RispondiEliminaUn abbraccio
Capisco il tuo sfogo...che tristezza, ma com'è che le leggi più stupide le abbiamo noi in Italia? speriamo in un miracolo entro Aprile.. un abbraccio!
RispondiEliminaMi dispiace veramente. Ai giovani vengono date pochissime possibilità e ai meno giovani quasi niente. Spero che tuo figlio possa ricomniciare presto una nuova attività/lavoro
RispondiEliminaVi ringrazio tutte, siete troppo carine ad aver raccolto con così grande partecipazione il mio sfogo. Non immaginate quanto mi aiuti questo.
RispondiEliminaEd è vero, questi ragazzi devono veramente faticare per arrivare, ma chi ha volontà e forza d'animo ce la farà!
Un abbraccio affettuoso a tutte.
Mi sono commossa nel vero senso della parola a leggere il tuo sfogo, in un certo senso mi ritrovo molto in ciò che hai raccontato... ma dobbiamo rimboccarci le maniche, alzare la testa e andare avanti più forti di prima.
RispondiEliminaTuo figlio nella sua sfortuna ha una grande fortuna....avere al suo fianco una madre come te...
In bocca al lupo!!!
Baci
Ti ringrazio...di cuore. Crepi il lupo. Un bacione!
EliminaTesoro, non avevo letto prima...:(
RispondiEliminaDai un bacio grande a Enrico! Meno male che ha te, che gli hai insegnato la resistenza e il coraggio, la forza e la determinazione!
Un abbraccio grande e forte!
Io spero ancora...
In bocca al lupo!
grazie cara. vediamo come si sviluppano le cose e intanto ci guardiamo in giro.
Eliminacrepi il lupo! povero lupo...con noi deve sempre fare una fatica!
bacio.