giovedì 7 novembre 2013

Zuppa di patate rosse

Un paio di domeniche fa ho visto una vecchia puntata di Mela verde, programma televisivo che tratta di agricoltura, ambiente e tradizioni italiane. Uno dei servizi proposti raccontava di una piccola malga a conduzione familiare, situata nell'omonima Val Canali, ai piedi delle Pale di San Martino, la Malga Canali. Per me è stato un colpo di fulmine, me ne sono completamente innamorata. E' un posto che fa sognare in tutto e per tutto. 
Il panorama, siamo sulle Dolomiti e non credo che ci siano montagne più belle al mondo.
La proposta che questo agriturismo offre: l'ospite è accolto come fosse una persona di famiglia. Vengono serviti piatti della tradizione rurale direttamente a tavola. La signora Gianna, la capostipite, ha sempre il grande paiolo di rame con la polenta che cuoce dentro il grande camino sempre acceso, che serve con salsicce e con il formaggio tipico locale, fatto da loro con il latte dei loro animali, la toséla. In pratica quasi tutto quello che si mangia alla malga è prodotto da loro come si faceva una volta, con passione e semplicità. 

Cercando su google ho anche trovato una splendida iniziativa alla quale si può partecipare in estate alla Malga Canali. Al costo di sette euro pro capite, si parte alle cinque di mattino da Cant del Gal (ma che nome meraviglioso è????) per l’ escursione in compagnia di Mauro, guida del Parco Naturale di Paneveggio – Pale di San Martino. Un'ora più tardi si arriva a Malga Canali dove c'è Gianna con i suoi familiari ad accogliervi e con loro si partecipa a tutte  le attività mattutine della fattoria, come radunare gli animali dal pascolo e e portarli in stalla per la mungitura. Si prosegue con dar da mangiare a conigli, galline, capre e asini e riordinare la stalla. Si fa la toséla e mentre si attende la cagliata, Lucia e Rita, le figlie, vi prepareranno una colazione di quelle belle rustiche, con i prodotti della malga. Ma il pezzo forte saranno i racconti di Gianna, di quando era bambina e di oggi che è diventata nonna. Verso le dieci si rientra a Cant del Gal oppure si prosegue per le molteplici avventure che questa valle biodiversa regala.

Beh che dire, mi è piaciuta talmente tanto che l'ho messa in cartellone per la prossima estate, un we lungo in questa valle di sogno non me lo toglie nessuno.

Ho trovato questo video su you tube che ne offre uno scorcio. Ma se vi capita di trovare la vecchia puntata di Melaverde, non perdetela perché è emozionante. 


Ho voluto rifare un piatto forte della Malga Canali, la Zuppa di patate
E' una zuppa di riciclo per utilizzare il brodo della domenica rimasto e il gambuccio del prosciutto. Le patate in casa non mancano mai e sono sostanziose, io ho usato quelle rosse che ho comprato a Brisighella domenica scorsa. Una zuppa che è un piatto unico, un comfort food da gustare nelle sere fredde d'inverno, che sa tanto di famiglia, di tradizione, semplicità e amore.

Zuppa di patate rosse



Ingredienti per 4 persone:

gr. 200 di gambuccio di prosciutto crudo
4 grosse patate rosse 
brodo di gallina q.b.

Mettere a scaldare in un tegame il brodo sgrassato, preferibilmente non salato per evitare che poi la zuppa diventi troppo sapida data la presenza del prosciutto.
Tagliare a dadini il prosciutto e metterlo a cuocere in una pentola di coccio. Non c'è bisogno di aggiungere olio perché è sufficiente quello prodotto dal grasso del prosciutto che si scioglie mentre si cuoce.
Lavare e pelare le patate e tagliarle a cubettini. Aggiungerle al prosciutto e farle insaporire per qualche minuto. Aggiungere il brodo bollente fino a coprirle. Cuocere la zuppa per almeno un'ora a fuoco lento, aggiungendo il brodo sempre bollente man mano che si asciuga.
Si può servire con una fetta di pane abbrustolita e un bel bicchiere di vino rosso.
Il brodo di gallina si può sostituire con un brodo vegetale per una zuppa più leggera...ma è tutta un'altra cosa.
A presto.
Sabrina


17 commenti:

  1. Ciao ho scoperto le patate rosse da poco e mi piacciono molto.
    Di solito le preparo al forno con la loro buccia che diventa bella croccante.
    Questa zuppetta mi ispira. Ogni zuppa è da serata relax, un buon bicchiere di vino e chiacchiere.
    un abbraccio

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    1. Ciao Cara Paola, come stai? che voglia che ho di venire a Torino! Anch'io le ho scoperte da poco e mi piacciono da morire! un abbraccio.

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  2. Quando fa freddo adoro le zuppe! Cosi' me la segno... Tanto il freddo verra' e la tua zuppa mi sembra da provare!

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  3. il brodo di gallina ha un profumo antico, da te non sarà cosi ma dalle mie parti si fa sempre meno, era da ieri quando l'hai annunciata su fb che avevo voglia di venire a vedere! Questa te la rubo di certo ;)

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    1. Greta bella per noi il brodo è una consuetudine per noi..se no come si fa con i tortellini?? :)) è favolosa questa zuppa! Baci.

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  4. Certo col vostro gambuccio è tutt'un'altra cosa!!!!

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  5. Che ottima zuppa! E che bello il racconto della malga: ho immaginato il paiolo sul fuoco...
    Ho fatto il mio primo brodo di gallina l'altra settimana e ci ho fatto il risotto, davvero strepitoso.
    E' sempre bello leggerti,
    ciao Su

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    1. E tu Su cara sei sempre un angelo. Un abbraccio grande.

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  6. Non ho mai fatto la patate rosse, ma dovrò provarle! Io però penso che piatti come questi sono ottimi se mangiati in montagna, ma perdono completamente la poesia se consumati in città. Un abbraccio

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    1. Uhhh Andrea caro, non sono d'accordo, per niente! L'atmosfera attorno ad un piatto la crea le persone che lo condividono! Chi lo serve, la casa che le ospita! Non serve la montagna! Chiaro che se c'è l'atmosfera diventa tipica. Provare per credere.

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  7. Non sai quanto mi piacciono questi posti. Mi hai fatto venire una voglia incredibile. Purtroppo sono lontanucci per noi, bisognerebbe programmare qualche giorno d'estate per goderseli pienamente.
    Che dire della zuppa? Fantastica!

    Fabio

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    1. Io sono più da mare. Poi quando vedo questi servizi, mi viene una voglia!
      Baci.

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  8. Mi hai fatto venir voglia anche a me..anche se d'estate ogni volta si scatena il contenzioso perchè a me piace la montagna e a tutti gli altri il mare, me visto che i piccoli mostri incominciano a metter su muscoli credo proprio che il prossimo anno si possa fare. Guarda che sto valutando seriamente l'idea di fare un salto a Bologna...casomai i primi di dicembre con la femmina, ti faccio sapere. Bacio cri

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    1. Cara mi farebbe un piacere immenso incontrarti nella mia Bologna!
      Che gioia!
      Attendo una tua.
      Baci

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  9. Devo passare più spesso di qui. Le tue ricette le amo, sanno di casa, di buono, di coccole. Come questa zuppa. E la montagna mi manca, tantissimo. Spero di poterci tornare la prossima estate.
    Ti mando un bacio carissima!

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    1. Questa è una coccolona, di quelle grandi, come la tua visita.
      Un bacione.

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