Questo è stato un mese campale per noi che partecipiamo alla sfida più bella del web, l'Mtchallenge. E' uscito il nostro quarto libro, Le torte salate edito da Gribaudo. Alessandra Gennaro, - An old fashioned lady la nostra Padrona di casa, è tornata da Singapore, dove vive da poco più di un anno, per girare in lungo e in largo tutta l'Italia a presentare questo quarto figlio in tante librerie Feltrinelli. Noi ancelle abbiamo fatto il possibile per aiutarla e per rendere indimenticabile ogni presentazione. A Bologna l'evento è stato organizzato alle Librerie Coop presso Eataly Bologna. Siamo riuscite a riempire la sala dell'Osteria al secondo piano e tante delle persone invitate, alla fine, si sono trattenute per una degustazione di tre torte salate che lo chef Esposito aveva scelto tra le 100 ricette pubblicate nel libro.
E' stato un grande successo. Il giorno dopo sono passata in libreria e le commesse mi hanno confermato il numero di copie vendute, molte ma davvero molte per una presentazione di un libro di cucina, tanto che la sera stessa sono andate esaurite e il libro era andato in ristampa. Lo stesso successo si è ripetuto in tutte le altre città del Tortatour (così abbiamo soprannominato la maratona delle presentazioni) a partire da Milano, passando attraverso Torino, Genova, Verona, Padova, la già citata Bologna, Firenze, Parma, Roma, Napoli, Catania e Cagliari.
Vi chiederete perché ogni nostro libro ha sempre un successo così eclatante. La risposta si racchiude semplicemente in un sentimento: la passione. La passione per la cucina che per noi è anche la gioia di partecipare ad un progetto che ha il solo scopo di condividere in armonia le proprie conoscenze, i propri ricordi e le proprie tradizioni. Tutto questo si traduce in un lavoro intenso e capillare di ragazze stupende come Flavia (Elisa Baker) di Cuocicucidici, Maria Pia di La Apple Pie di Mary Pie, Anna Luisa e Fabio di Assaggi di Viaggio, Annalena di Acquaviva Scorre, Caris di Cooking Planner, Cristiana di Beuf à la mode, Federica di La Blonde Femme, Dani di Acqua e Menta, Francesca di Ricette e vignette, Giulia di Alterkitchen, Giulietta di Se cucino....sorrido!, Greta di Greta's corner, Ilaria di Soffici, Mai di Il colore della curcuma, Mari di Lasagnapazza, che formano la redazione dell'MTChallage e tengono in piedi la SFIDA PIU' BELLA DEL WEB e che senza di loro tutto questo non potrebbe essere possibile.
Vi ringrazio dal profondo del cuore.Da un paio di anni devo dare la precedenza al mio lavoro e il tempo che ho da dedicare alla cucina è davvero poco. Il vostro entusiasmo mi aiuta a tenere in piedi questo povero acciaccato blog e a darmi la forza di pubblicare almeno ogni mese un pezzetto di me. In questo momento posso davvero dare poco, ma cerco sempre e comunque di leggervi tutti e di partecipare alle iniziative che ci permettono di incontrarci dal vivo e abbracciarci. Per me questi sono i momenti più preziosi e importanti e che mi legano a voi.
Vi voglio bene.
Un tempo le donne romagnole ci sapevano fare davvero per accontentare i propri uomini! Si perchè questi dolci non sono biscotti per bambini o biscotti da colazione ma sono un biscotti da goduria allo stato puro, uno di quelli da utilizzare come esca per distogliere il proprio amato dalla Juve o da Valentino Rossi! Se ci fosse un sinonimo femminile si potrebbe utilizzare quello, perché di femmina si tratta.
E' chiaro che ogni famiglia ha la sua e questa è la mia.
Sinceramente era da un po' di tempo che non le facevo. Poi in questi giorni, mentre leggevo le incredibili creazioni che le mie amiche e amici sfidanti hanno preparato per la sfida del mese dell'MTChallange, e visto che la pasticceria non è di certo il mio forte, se non nel mangiarla, ho pensato che anche questa volta il mio contributo dovesse parlare di me e della mia terra.
La sfida del mese sono I biscotti e a proporla sono stati la Dani e Juri di Acqua e Menta. Vi rimando al loro post http://acquaementa.com/la-sfida-mtc-n-56/ per una lezione di pasticceria da grandi maestri.
Ingredienti per 40 peschine:
per la pasta:
gr. 500 di farina 0
gr. 150 di zucchero chiaro di canna
gr. 100 di burro
2 uova
scorza grattugiata di 1 limone non trattato
gr 16 di lievito per dolci + gr 5 di bicarbonato di sodio freschissimo
per la crema pasticcera:
4 rossi di uovo
gr. 160 di zucchero
gr. 60 di farina 0
mezzo litro di latte intero fresco
scorza di limone
1 cucchiaio colmo di cacao Valrhona
per condire:
zucchero semolato e rosolio
Prepara la crema:
Metti a bollire il latte, tenendone indietro qualche cucchiaio.
Monta i rossi d'uovo con lo zucchero, fino ad ottenere una crema spumosa.
Aggiungi la farina setacciata e la scorza del limone, continuando a montare.
Unisci prima il latte freddo, poi il latte bollente, porta la crema sul fuoco fino ad ebolizione, senza smettere di mescolare. Una volta cotta, aggiungi il cacao e cerca di amalgamarlo bene alla crema con l'aiuto della frusta. Fai raffreddare molto bene.
Prepara i biscotti:
Setaccia bene la farina con il lievito e il bicarbonato e mettila a fontana sul tagliere. Fai un buco al centro e riempilo con la scorza grattugiata del limone, le uova, lo zucchero e il burro a pezzetti. Impasta molto velocemente, come per fare una frolla. Se l'impasto risulta molto duro, aggiungi un poco di latte. Copri l'impasto con una ciotola e fai riposare una decina di minuti.
Accendi il forno a 180°.
Prendi l' impasto e forma delle semi sfere di circa 12/14 grammi e disponili sopra una teglia ricoperta di carta da forno.
Inforna per circa 15 minuti.
Metti i biscotti in una griglia a raffreddare.
Prepara le peschine:
Tutti i componenti devo essere freddi.
Prendi una tazza di rosolio e un piattino di zucchero.
Farcisci una metà sfera e spalmala di crema al cacao. Chiudi con l'altra metà. Passa la peschina prima nel rosolio e imbibiscila bene. Poi nello zucchero.
Servile nei pirottini di carta.
Conservali in frigorifero fino a mezz'ora prima di servirli.
Alla prossima.
Sabrina
Ed io che credevo che le pesche si facessero con un impasto lievitato... O son quelle di Prato?
RispondiEliminaMi ricordo che Paoletta le fa con un impasto lievitato...ma noi in emilia Romagna le facciamo con l'impasto della ciambella.
RispondiEliminae ti voglio un mondo di bene anche io...e non solo per MTC e tu lo sai
RispondiElimina❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️
EliminaSei fantastica! Riesci sempre a sbalordirmi pubblicando all'ultimo e stavolta pure delle delizie come le peschine 😍😍 io la brazadela ce l'ho nel sangue e queste le provo presto! Grazie per le belle parole!!
RispondiEliminaio le conosco fatte con impasto diverso, sono bellissime anche così!
RispondiEliminaLe peschine le ho sempre viste nelle pasticceria ma a casa non me le sono mai replicata, quindi non ne ho mai assaggiata una. Ora che ho la tua ricetta però non attenderò ancora a lungo! Bravissima Sabri!! :)
RispondiEliminaCiooo ottime queste peschine preso nota.
RispondiEliminaPS. Mi sono aggiunta ance se non sono solo food ma blogger anche se ricette ci sono. Abbiamo amiche in comune buona giornata.
Che meraviglia! Le faceva sempre mia mamma, non sapevo fossero romagnole! Comunque romagnole o no...sono buonissime! Complimenti per la presentazione!
RispondiEliminaunospicchiodimelone!
le tue peschine sono le prime che replicherò di questa bella sfida sui biscotti, complimenti anche per il resoconto sull'ITC..hai reso perfettamente l'atmosfera di condivisione del gruppo, e suoi più che meritati successi! ciao!
RispondiEliminasabri...
RispondiEliminameno male che ce le siamo potute dire, queste cose, in questo tour. Al di là del "dovere", al di là del successo del libro, al di là dei ruoli credo che poterci riabbracciare e ricordarci quanto siamo importanti l'una per l'altra sia stato il senso vero di questa maratona. E mi fermo qui,, perchè da Singapore è tutto più difficile, anche ricordare le cose belle.
...e lo sai che pensavo anche io che le peschine fossero lievitate? tant'è che quando le ho viste ho pensato " e mannaggia, son fuori concorso...": poi ho letto la ricetta ed è venuto fuori un altro mannaggia: l'alchermes, porcaloca. me lo spieghi dove diavolo lo trovo qui? :-)
Grazie per aver condiviso l'ennesima ricetta da conservare (e da rifare mille volte)- e per tutto il resto.