Dal francese al romagnolo il passo è breve.
In prima liceo durante la prima lezione di francese la prof, Madame Fournier parigina doc, entra in classe salutando nella sua madre lingua e prosegue così per tutto l'anno senza mai proferire una parola d'italiano, metodo assolutamente vincente per insegnare la lingua di cui mi sono perdutamente innamorata.
Fortunatamente ho molta facilità a studiare le lingue straniere e del francese in particolare ho sempre avuto una bella pronuncia.
Ma per alcuni miei compagni non era così. Ad esempio il mio retrobanco per 5 anni, Davide, per lui era un poco più difficile, ricordo che il suo francese era terribile. Per i momenti di defaillance aveva adottato un sistema che ci faceva sbellicare dalle risate: approfittando dell'assonaza che il francese ha con il nostro dialetto (ci sono parole che veramente somigliano molto), maccheronava il discorso infilandoci qualche parola di romagnolo.
Se l'avessi fatto io o qualche altro compagno, ci saremo presi un tre secco sul registro, ma lui era così affascinante e carismatico che conquistava chiunque e al massimo ci rimediava una lavata di capo.
Davide ce l'ha portato via troppo presto un aneurisma fulminante, aveva solo 38 anni e ci manca tantissimo. Sono certa che anche lui si divertirebbe da morire a dire stupidaggini e a cantare canzoni virtuli la sera su facebook, insieme alle sue storiche amicizie, l'amata Betty, la Monica, l'Isa bella, il suo amicone Robi e la sua amicona Sabri cioè me me.
Nei nostri cuori forever.
Il delirio della torta frangipane.
Ambra ha vinto l
'MTC di marzo con le crépes più buone e in piena stagione di remise en forme cosa propone mai? la
torta frangipane, trionfo di burro e zucchero, un vero attentato per la linea già compromessa di una golosissima come me.
Beh, ho pensato, molto bene stavolta faccio passo, primo perchè non ho mai mangiato la frangipane e quindi non ho idea di come elaborarla, poi sono impegnata con il lavoro e i dolci non sono il mio forte, passo di sicuro.
Poi succede l'irreparabile. Due pazze scatenate dal nome
Eli/Fla e Stefania, decidono di sconvolgere la vita a tutte noi partecipanti di questo bellissimo contest, aprendo un gruppo dedicato su facebook che è una vera e propria associazione a delinquere. Queste due screanzate non fanno altro che instigare dall'alba a notte fonda, utilizzando provocazioni subdole che ti attirano nella rete impigliandoti talmente tanto da non riuscire a liberarti.
Quindi ho cominciato a studiare questa frangipane e a cercare un abbinamento particolare per tentare di concorrere con le centinaia di ricette stratosferiche che già sono arrivate e ancora arriveranno.
Questo è periodo di rabarbaro, proprio stamattina andrò a ritirarne 5 chili per cominciare la mia produzione annuale di confetture e per questo motivo ho deciso di utilizzare per la mia frangipane uno degli ultimi vasi di rabarbaro sciroppato dello scorso anno.
Una delle marmellate più buone che ho fatto con questo particolare ortaggio è quella con i fichi, ma avendola già finita, ho pensato ai fichi caramellati, anche di questi ultimo vasetto.
Poi ho aromatizzato il tutto con l'anice stellato, a partire dalla frolla, quella di Montersino, fino allo sciroppo del rabarbaro, creando un insieme franco romagnolo!
Ho aprofittato della cena che la mia amica Roberta aveva con le sue amiche, per offrirla loro come dessert, ne ho tenuto solo una fetta per capire cosa stavo regalando.
Cosa dire...l'insieme è delizioso, gli aromi e i sapori si sposano molto bene, l'unica cosa è un po' troppo dolce, nonostante il rabarbaro, i fichi caramellati uniti alla dolcezza della crema frangipane rendono l'insieme un po' stucchevole. La prossima volta metterò la metà dello zucchero nella frangi.
In ogni caso, anche questa volta ringrazio le ragazze di Menù Turistico e Ambra per avermi fatto misurare con una ricetta che non avevo mai preparato e mai assaggiato prima.
Torta frangipane con rabarbaro e fichi caramellati al profumo di anice stellato.
Ingredienti per la frolla di Montersino:
330 g di farina bianca di farro
200 g di burro
130 g di zucchero a velo
2 tuorli
1/2 baccello di vaniglia
i semi polverizzati di 1 mezzo anice stellato
1 cucchiaino di scorza di limone grattugiata
un pizzico di sale
Mettere in una ciotola la farina con il burro a pezzetti a temperatura ambiente, il sale, la scorza di limone, i semi della vaniglia e di anice stellato; lavorare fino a ottenere un composto granuloso. Aggiungere quindi lo zucchero a velo e subito dopo i tuorli e impastare velocemente. Formare un panetto regolare e riponete in frigorifero a riposare per almeno 30 minuti prima dell'utilizzo. Di questa dose ne è rimasta una pallina dalla quale ho sfornato una decina di piccoli biscotti.
Per la crema frangipane di Ambra:
- 100g di farina di mandorle (o mandorle pelate)
- 100g di burro appena ammorbidito
- 100g di zucchero semolato (gr. 50)
- 1 uovo
- 30g di fecola di patate/maizena
- 1 cucchiaio di sciroppo di rabarbaro aromatizzato all'anice stellato
Montare il burro con lo zucchero fino ad ottenere una crema spumosa, aggiungervi l'uovo leggermente sbattuto e lo sciroppo sempre lavorando con lo sbattitore, incorporare la farina di mandorle (o le mandorle precedentemente tritate finemente nel mixer con un paio di cucchiai di zucchero) poco per volta e la fecola (o maizena), continuando a montare.
Per la farcitura e decoro:
1 vasetto da gr. 500 di rabarbaro sciroppato
gr. 100 di fichi caramellati
1 anice stellato
1 cucchiaio di rosolio
mezzo cucchiaino di agar agar
fiori di lillà
Raccogliere lo sciroppo del rabarbaro in un tegamino, aggiungere l'anice stellato e bollire per qualche minuto per aromatizzare bene il sugo. Toglierne una metà e metterla da parte. Nella metà rimasta aggiungere i fichi caramellati e scioglierli bene.
Accendere il forno statico a 180°.
Imburrare una teglia rotonda di cm. 22 e stendere la frolla. Mettere nel fondo una base di fichi caramellati e coprirli con la crema frangipane. Infornare per 25/30 minuti.
Togliere la torta dal forno e fare raffreddare completamente.
Procedere poi con la farcitura:
preparare la gelatina sciogliendo nello sciroppo messo da parte un mezzo cucchiaino di agar agar attendere 2 minuti che si impregni bene, mescolare, porre sul fuoco e portare a bollore, proseguire per 2 minuti, sempre mescolando. Togliere dal fuoco e aggiungere il cucchiaio di rosolio. Lasciare intiepidire.
Nel mentre farcire la torta con il rabarbaro sciroppato, mettendo l'anice stellato al centro. Stendere la gelatina e decorare con i fiori di lillà.
Sabrina