venerdì 12 giugno 2009

Fours pochés.

dolcetti-di-mandorla

Fin da ragazzina preparare i dolci è sempre stata una valvola di scarico.
Ricordo quando tornavo a casa da scuola, dopo aver avuto una mattinata pesante, la prima cosa che facevo era una torta e le tensioni come per incanto svanivano.
All'epoca avevo anche un metabolismo che funzionava...potevo mangiarne in quantità e rimanevo magra come uno stecchino! Purtroppo questo non succede più e l'unico modo per tenere a freno la mia voglia di dolci è non preparane, perché di fronte a una fetta di torta non so proprio resistere.
Sapere che nel frigorifero c'è un tiramisù, piuttosto che una bella fetta di tenerina, il mio cervello va in tilt, nulla mi riesce a distogliermi da quel pensiero e immancabilmente la mia proverbiale forza di volontà va a farsi friggere...
Però ogni tanto si deve cedere, ne va del buonumore e dopo aver letto sul forum di Cucina Italiana la ricetta di questi dolcetti che adoro, ho scacciato tutti i fantasmi e li ho preparati.

La ricetta è di Stefano Spilli che riporto pari pari.

Ingredienti :

gr. 135 di mandorle dolci non spellate
gr. 90 di zucchero
2 chiare d'uovo (io ne ho utilizzata 1 di un uovo grande)
2 cucchiaini di marmellata di albicocche setacciata (io marmellata di fragole)
2 gocce di essenza di vaniglia (io un pezzetto di stecca di vaniglia)
2 gocce di essenza di mandorle (io 7 mandorle amare)
per guarnire : mandorle, nocciole, ciliege candite e scorzette d'arancia

Nel robot tritare le mandorle con la vaniglia e lo zucchero. Per capire se l'aroma va bene uso un metodo molto scientifico : dopo una prima frullata apro il coperchio, se l'aroma mi soddisfa continuo, altrimenti aggiungo un'altro paio di mandorle amare.
Tritare finemente, lo zucchero assorbirà l'olio delle mandorle.
Trasferire in una ciotola, aggiungere la chiara d'uovo e la marmellata. Il composto dovrà essere quasi troppo spesso da passare nella tasca da pasticcere (a me è rimasto abbastanza morbido, forse dovevo aggiungere più mandorle, ma le avevo terminate...).
Porre l'impasto in una tasca da pasticcere con la bocchetta a stella da un cm.
Spremere delle rosette di circa 4 cm in una teglia ricoperta di carta da forno, se ne ricavano circa 20 pezzi.
Decorare le rosette con le guarnizioni preferite (io adoro le ciliege e le scorzette d'arancio).
Lasciar riposare a temperatura ambiente per circa 30 minuti, poi cuocere nel forno preriscaldato a 180° per circa 15 minuti. I dolcetti dovranno essere dorati ma non eccessivamente coloriti.
Raffreddare su una gratella e conservare in un barattolo di latta.

Le mie considerazioni:
a differenza di quelli comprati in pasticceria, dopo 5 giorni sono ancora morbidi come appena fatti. Una delizia.

Sabrina

7 commenti:

  1. Sabri, accidenti, anche la mia di forza di volontà è un po' indebolita, dopo aver letto la tua ricetta... incidentalmente per me allergica il cambio fragola al posto di albicocca è perfetto!!!!! proverò, miseriaccia , mi sa proprio che li dovrò provare!!
    baci, tentatrice!:-*

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  2. IO TENTATRICE? e che dire della tua socia che si sbizzarrisce quotidianamente in lime meltaways, marquise aux framboises et chocolat eccetera eccetera...? :D
    Grazie Dani comunque e provali e magari fotografali, così almeno avranno una foto degna della loro bontà. :-*

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  3. Sabri,
    io i dolci li 'smaltisco' con tanta, tanta attività sportiva...se mi fermassi, non ne potrei più mangiare (sigh...) Comunque sia, questi dolcetti hanno il sapore dell'amaretto? Perchè mi piacerebbe farli ma l'amaretto proprio non lo sopporto (neanche l'odore).
    Valeria

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  4. Anch'io Vale faccio sport, ma con i problemini di salute, è un anno che vado un po' a rilento... x(
    Beh questi biscottini sanno un po' di amaretto si... :(

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  5. Prendili Lisa! Grazie per la visita.
    A presto

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  6. Lasciamene un paio da assaggiare, dai ...

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